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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Emilio Gadda, Norme per la redazione di un testo radiofonico, 1953

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
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Inderogabili norme e cautele devono osservarsi da
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osservanza di dette norme e cautele, può rendere «intrasmissibile
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oltreché un diritto economico e mentale del radioascoltatore abbonato
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accessibilità fisica, cioè acustica, e intellettiva della radiotrasmissione, chiarezza
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parlato-unito, in Italia, è di quindici minuti. La
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minuti. La voce unica e fusa erogata dal graticcio
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un certo distacco sviluppandola e completandola. Per portare avanti
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narrativo destinati alle stampe, è di comune impiego il
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espressivi a voci alterne, è possibile ottenere ascolto fino
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permette, usando voci multiple e alterne, di protrarre il
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tedio di chi ascolta, è il metodo della citazione
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quand’anche sia sorretta e portata avanti da un
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tratto che risulti concettualmente e però foneticamente caratterizzato: voce
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alterneranno alla prima, cui è affidato il discorso principale
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autore. ¶ Nel caso tipico e in certo modo esemplare
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prevalga sulla sua vittima!: è questo il memento primo
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questo il memento primo e assoluto. Oggettivo, tempestivo, parco
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parco, elegante, l’esposto è bene non oltrepassi un
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o dantesco, «parlino» Goethe e Victor Hugo, parlino Dante
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Victor Hugo, parlino Dante e il Leopardi per i
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tempo. Compito del presentatore è quello di rendere, del
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commemorati, un’immagine evidente e in quanto possibile obiettiva
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si voleva conferire evidenza e risalto. Il pubblico, se
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dottrinale o comunque erudito, è bene dissimulare la qualità
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allocuzione di origine «mentale» e di timbro didattico, domanda
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piuttosto una recensione informativa (e sia pure acuta, nei
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tono accademico o dottrinale è da escludere: solo per
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universitaria, il timbro patetico e solenne del «discorso per
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d’Annunzio, la «orazione» è alquanto decaduta nel gusto
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che ascolta una conversazione è un pubblico per modo
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dalle altre. Ogni ascoltatore è solo: nella più soave
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più soave delle ipotesi è in compagnia di «pochi
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la profittevole mezz’ora e la nobile fatica dell
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apparecchio radio lo catechizza. È bene perciò che la
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perciò che la voce, e quindi il testo affidatole
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di maestro, di pedagogo e tanto meno di giudice
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amico. I suoi meriti e la sua competenza specifica
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dalla «firma». Il pubblico, e quindi i singoli ascoltatori
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al microfono i «grandi» e le «grandi», vale a
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colloquio tra il dicitore e l’ascoltatore, crea una
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la qual calamità radiofonica è in particolare consigliabile: ¶ a
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sostituire: «La Divina Commedia è ecc.»; ¶ b astenersi da
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complex, nuance, Blitz-Krieg e chaise-longue dovranno essere
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inferiorità, sfumatura, guerra lampo e sedia a sdraio: mentre
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romancero, cul-de-lampe e cocktail party potranno essere
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opportuno ammonimento, gradito appoggio e gradita eccitazione per la
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dovrà misurare il valore e l’intercorrenza più conveniente
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le une dalle altre; e porgerle comunque con garbo
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le richiedesse opportunità, necessità; ¶ e astenersi dal presupporre nel
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qualunque», non può avere e non ha. Inibirsi la
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che noto comunemente non è. A nessun uomo, per
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dettato con i lucidi e auspicati gioielli dei periodi
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dei movimenti di Ariovisto e decise di affrontarlo». ¶ 3 Il
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affrontarlo». ¶ 3 Il tono gnomico e saccadé che può risultare
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da un siffatto incanalamento e governo della piena (di
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idee avranno esito ordinato e distintamente percepibile al radioapparecchio
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distende nel tempo radiofonico e deve avere il carattere
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gli incisi, gli infarcimenti e le sospensioni sintattiche. La
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espungere dal testo parentesi e incisi e di tradurli
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testo parentesi e incisi e di tradurli in una
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più che sei parole è indicibile al microfono. L
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al microfono. L’occhio e la mente di chi
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voce di chi parla e l’orecchio di chi
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aprono parentesi. Il microfono e il radioapparecchio con lui
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il radioapparecchio con lui, è parola, è discorso. Non
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con lui, è parola, è discorso. Non è pagina
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parola, è discorso. Non è pagina stampata. La parentesi
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pagina stampata. La parentesi è un espediente grafico, e
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è un espediente grafico, e soltanto grafico. Seguendo nel
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parlato un’idea, non è opportuno abbandonarla a un
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un’altra in parentesi. È meglio liquidare la prima
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per volta. Congiunzioni temporali e modali e gentilmente avversative
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Congiunzioni temporali e modali e gentilmente avversative (dunque, pertanto
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i passaggi di pensiero e i conseguenti passaggi di
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voce). L’ascoltatore non è profeta e non può
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ascoltatore non è profeta e non può prevedere «quando
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un seguito d’idee e d’argomenti, per venire
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che si intende affermare – è gentile e civilissima figura
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intende affermare – è gentile e civilissima figura. Molto redditizia
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Molto redditizia al microfono e in ogni forma di
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preferito. «Questa lirica non è malvagia». «La prosa del
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prosa del Barbetti non è delle più consolanti». ¶ Ferale
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mente per quanto salda e agguerrita dell’ascoltatore si
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seguente. Una doppia litòte è, le più volte, un
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Magnifica Comunità di Ampezzo è senz’altro accettabile». ¶ 7 Evitare
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riferiscono. In caso contrario è meglio ripetere il termine
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Il veleno del dubbio e per contro il timore
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fin dal vecchio tempo, e in ogni modo dopo
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del popolano di borgo e del valvassore di castello
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amenissimo) del piccolo ducato e del congiunto priorato, protetti
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dell’esercito del Conestabile e contro il sistematico assedio
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dell’affluente del Rodano, e sovrastati a tergo dal
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Una rima non voluta e inattesa travolge al ridicolo
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parla, moltiplicano la fatica e la probabilità di errore
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errore (pàpera). Ciò che è peggio interrompono l’ascolto
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dei tratti non comprensibili, e non compresi di fatto
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aria, appoggiato sugli «are» e sugli «ore» di un
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il parlato radiofonico non è pretesto o supporto a
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bella, giàce un làco ¶ E quella a cui il
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modi nuovi o sconosciuti, e in genere un lessico
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in genere un lessico e una semantica arbitraria, tutti
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che non risultino prontamente e sicuramente afferrabili. Figurano tra
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essi: ¶ a i modi e i vocaboli antiquati; ¶ b
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antiquati; ¶ b i modi e i vocaboli di esclusivo
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municipale; ¶ c i modi e i vocaboli, talora arbitrariamente
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pagina, della supercultura (p. e. della supercritica), del preziosismo
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della supercritica), del preziosismo e dello snobismo; ¶ d i
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snobismo; ¶ d i modi e i vocaboli delle diverse
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diverse tecniche; della specializzazione; ¶ e i modi e i
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specializzazione; ¶ e i modi e i vocaboli astratti. ¶ 11 Evitare
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le forme poco usate e però «meravigliose» della flessione
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tutti i tempi, modi e persone. È questa una
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tempi, modi e persone. È questa una superstizione grammaticale
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rappattumarsi genera uno sgradevole e male assaporato ti rappattumi
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indigesto, il verbo dirimere e il verbo redigere degli