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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pirandello, L'imbecille, 1922

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
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1922
La sede del giornale è nella casa stessa del
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1922
capo del partito repubblicano; e siccome il Paroni vive
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1922
il Paroni vive solo e disprezza tutti i comodi
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1922
disprezza tutti i comodi e anche (pare) la pulizia
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1922
pare) la pulizia, disordine e sudiceria sono su tutti
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1922
tutti i mobili vecchi e malandati, e anche per
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1922
mobili vecchi e malandati, e anche per terra. Si
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1922
ammonticchiate; le sedie, qua e là, ingombre anch'esse
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1922
anch'esse di libri e d'incartamenti; giornali dappertutto
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1922
letto, sudicio, tutto strappato e con la borra che
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1922
dagli strappi. La comune è a sinistra dell'attore
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1922
dell'attore. In fondo è un uscio a vetri
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1922
di abitazione del Paroni. ¶ È sera; e al levarsi
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1922
del Paroni. ¶ È sera; e al levarsi della tela
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1922
lo scrittoio, al bujo, è a mala pena stenebrato
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1922
quell'uscio. ¶ A sedere e coi piedi tirati sul
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spalle appoggiate al cuscino e sulle spalle un grigio
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delle mani, quasi ischeletrite e nascoste sotto lo scialle
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gialla, cadaverica, su cui è ricresciuta, rada rada qua
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ricresciuta, rada rada qua e là, una barbettina da
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grida scomposte di Paroni e dei redattori della «Vedetta
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di Cappadona! ¶ Voci confuse: È vero! È vero! - Dei
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Voci confuse: È vero! È vero! - Dei monarchici! - Ma
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nome dei nostri principii! E basta così! Lasciatemi scrivere
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1922
Luca Fazio non s'è mosso. La comune a
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1922
si schiude un poco e una voce domanda: «È
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1922
e una voce domanda: «È permesso?». Luca Fazio non
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1922
dopo, la voce ridomanda: «È permesso?», e si fa
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1922
voce ridomanda: «È permesso?», e si fa avanti, perplesso
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1922
Commesso viaggiatore: Non c'è nessuno? ¶ Luca (senza scomporsi
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1922
soprassalto): Ah! scusi. Lei è il signor Paroni? ¶ Luca
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1922
pugno sulla tavola, urlando): E io ti dico che
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1922
del Paese! Cappadona paga! » e all'improvviso, due redattori
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coi cappelli in capo e armati di bastone, aprono
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l'uscio a vetri e si precipitano verso la
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1922
confusamente: «Vigliacchi! Cani! Pagati!» e uno di nuovo in
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Ma, scusi, che cos'è? ¶ Luca ha un forte
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forte attacco di tosse e si ottura la bocca
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Poi, calmato:) Lei non è di Costanova? ¶ Commesso viaggiatore
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stati tutti contrarii; ma è riuscito a vincere col
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significare che ha denari, e aggiunge: ¶ Grand'uomo. E
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e aggiunge: ¶ Grand'uomo. E le furie, come vede
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Non lo vogliono. Costanova è un gran paese, caro
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Universo, tutto così com'è, gli graviti intorno. Si
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1922
Si affacci alla finestra e guardi il cielo. Le
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sulla Terra Costanova. C'è chi dice che ne
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una città come Costanova. E sa da che dipendono
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Costanova. Il Consiglio comunale è stato sciolto, e per
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comunale è stato sciolto, e per conseguenza l'Universo
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1922
per conseguenza l'Universo è tutto scombussolato. Lo può
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per accostarsi all'uscio e si ferma): Ma sono
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1922
andarmene, io, caro signore. E siamo parecchi, sa, malati
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fermandolo): Ne sono convinto. E se sapesse che consolazione
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se sapesse che consolazione è per me pensare che
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1922
di sera, come adesso, e rivedrà qua questo divanaccio
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1922
divanaccio, ma senza me, e la città di Costanova
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ira di Dio s'è scatenata in piazza! ¶ Terzo
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1922
a petrolio in mano. E sulla cinquantina. Criniera leonina
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in su, pizzo mefistofelico e cravatta rossa. ¶ Paroni: Che
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rossa. ¶ Paroni: Che cos'è? Bastonate? ¶ Va a posare
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redattore: Vieni! Corriamo! C'è bisogno di te! ¶ Paroni
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a prendermi il cappello e il bastone! - Conti, Fabrizi
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sono tutti squagliati! ¶ Paroni: E anche voi, dico, invece
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chiamarmi, potevate restar lì, e mandarne uno! ¶ Terzo redattore
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do il mio! ¶ Paroni: E tu come farai? Tra
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1922
Oh Dio mio... ¶ Paroni e gli altri (in ansia
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in ansia, costernatissimi): Cos'è? Cos'è? Che è
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costernatissimi): Cos'è? Cos'è? Che è accaduto? ¶ Rosa
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è? Cos'è? Che è accaduto? ¶ Rosa: Non sapete
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Non sai che c'è la dimostrazione? ¶ Rosa (c
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redattore: Ebbene? ¶ Rosa: S'è Ucciso! ¶ Primo redattore: S
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Ucciso! ¶ Primo redattore: S'è ucciso? ¶ Paroni: Pulino? ¶ Terzo
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redattore: Lulù Pulino, s'è ucciso? ¶ Rosa: Due ore
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Nero, con gli occhi e la lingua fuori, le
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così! ¶ Secondo redattore: S'è levato di patire, dopo
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farsi della propria vita, è da imbecille - ¶ Primo redattore
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redattore: - uccidersi? - ¶ Terzo redattore: - e perché, da imbecille? - ¶ Primo
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farsi della propria vita e ha deciso di togliersela
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malato: domani morrò; c'è un uomo che disonora
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Mazzarini: ebbene, l'ammazzo e poi m'ammazzo! - Ecco
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Ecco come si fa! - E chi non fa così
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chi non fa così è un imbecille! ¶ Terzo redattore
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1922
di tutto un paese e appesta finanche l'aria
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mano la rivoltella! Ammazzalo, e poi ammazzati, imbecille! ¶ Rientrano
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risponde al suo entusiasmo e a quello del compagno
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Pulino? ¶ Primo redattore: S'è impiccato due ore fa
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finire di patire... S'è troncata l'agonia: ha
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parola d'onore! Così è morto proprio da imbecille
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1922
imbecille! ¶ Primo redattore: Basta, è già tardi, oh! ¶ Secondo
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1922
un sospiro di commiserazione): E parleremo anche del povero
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1922
guardate un po'. C'è qua Luca Fazio! ¶ Tutti
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Oh, Luca! ¶ Secondo redattore: E come! te ne stavi
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notando il Commesso Viaggiatore): E lei, scusi, chi è
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E lei, scusi, chi è? ¶ Commesso viaggiatore: Ero venuto
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carta. ¶ Paroni: Ah, lei è il Commesso Viaggiatore delle
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faccia il piacere, ormai è tardi. ¶ Commesso viaggiatore: Domattina
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1922
il suo stato disperato e quello di Pulino «che
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di Pulino «che si è ucciso da imbecille». ¶ Paroni
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ucciso da imbecille». ¶ Paroni: E non potresti ora davanti
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solo. ¶ Paroni (agli altri): E andate, allora. Buona notte
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1922
Via tutti, meno Paroni e Luca Fazio che tira
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le gambe dal divano e resta seduto, curvo, a
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terra. ¶ Paroni (accostandoglisi premuroso e accennando di posargli una
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Col paletto. ¶ Paroni (eseguendo e ridendo): Ma è inutile
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eseguendo e ridendo): Ma è inutile; non verrà più
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Resterà tutto tra me e te. ¶ Luca: Chiudi anche
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vetri.) ¶ Paroni (c.s.): E perché? Sai che vivo
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Di là non c'è più nessuno. Anzi, vado
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lume. (S'avvia.) ¶ Luca: E poi richiudi. Viene un
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il lume che vi è rimasto acceso, e ritorna
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vi è rimasto acceso, e ritorna richiudendo l'uscio
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nella tasca della giacca e ne trae una grossa
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quello stato, diventando pallidissimo e levando istintivamente le mani
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mani): Oh! che... che è carica? ¶ Notando che Luca
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l'arma: ¶ Ohè, Luca... è carica? ¶ Luca (frigidamente): Carica
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ma... se Dio liberi... ¶ E fa per accostarsi come
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l'arma. ¶ Luca: Scostati, e lasciami dire. M'ero
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stavo per commettere veramente. E da imbecille, sì, tu
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di Pulino? ¶ Luca: Sì. E sono qua per questo
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la rivoltella in pugno e subito, anche dalla mia
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viaggio... corri a Costanova e ammazzami prima Leopoldo Paroni
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intentissimo finora al truce e strano discorso, con l
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tratto sciogliere le membra, e apre la bocca a
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guancia presso il naso, e dice con la bocca
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dici? ¶ Luca: Eccomi qua. E ora io, prima ammazzo
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io, prima ammazzo te, e poi mi ammazzo. ¶ Leva
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braccio con l'arma e mira. ¶ Paroni (atterrito, con
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Ti sembro pazzo, io? E tu che ora dici
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prima d'impiccarsi, non è andato a Roma ad
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insorgere): Ah, ma c'è una bella differenza, perdio
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ci sia tra te e Mazzarini per uno come
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nulla della vostra vita e di tutte le vostre
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che passa per via, è tutt'uno per noi
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allora il più inutile e stupido dei delitti! ¶ Luca
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quando tutto per noi è già finito, del tuo
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chiamato imbecille come Pulino, e ammazzo te! ¶ Risolleva di
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di nuovo l'arma e prende la mira. ¶ Paroni
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stammi discosto. ¶ Paroni (alzandosi): E un brutto scherzo, sai
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sei armato. ¶ Luca: Certo. E tu hai paura perché
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delle esperienze che mi è toccato fare in questi
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sapessi, da così lontano! E mi sembri piccolo e
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E mi sembri piccolo e carino, anche; sì, povero
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nell'intronamento in cui è caduto): Come dici? ¶ Luca
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ormai tra la vita e la morte. E non
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vita e la morte. E non ti puoi ribellare
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ribellare. Siedi, siedi là, e scrivi. ¶ Gli indica con
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Vai a sedere là, e scrivi. ¶ Paroni: Ma che
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arma in petto): Alzati e vai a sedere là
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scrivania): Ancora? ¶ Luca: Siedi e prendi la penna... subito
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tu rialzerai la cresta, e urlerai per tre ore
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qui sottoscritto mi dolgo e mi pento ... ». ¶ Paroni (ribellandosi
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per guardare l'arma, e poi dice): Sentiamo di
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qui sottoscritto mi dolgo e mi pento d'aver
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presenza dei miei amici e compagni, perché Pulino, prima
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ad ammazzare Mazzarini». Questa è la pura verità. E
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è la pura verità. E anzi, lascio che gli
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uccidere davvero? ¶ Luca: Questo è affar mio. Scrivi: «prima
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Scrivi: «prima di uccidersi, è venuto a trovarmi ... » vuoi
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Seguita: «armato di rivoltella e m'ha detto che
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A capo. «Poteva farlo, e non l'ha fatto
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Paroni alza il capo e allora subito, intimando: ¶ No
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No, scrivi, scrivi «schifo» e aggiungi «pietà» - ecco - «schifo
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aggiungi «pietà» - ecco - «schifo e pietà della mia vigliaccheria
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Paroni: Questo poi... ¶ Luca: È la verità... Perché sono
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Ho scritto, ho scritto! E mi pare che possa
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Luca: Ecco, così, scrivi: «È bastato a Luca Fazio
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Ma va' là, no, è troppo, scusa! ¶ Luca (perentoriamente
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carta su cui scrivi e non quest'arma che
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La piega in quattro e se la mette in