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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
la coda ¶ o dove e' venga la rete cacciando
2
1483
rete cacciando: ¶ d'ira e di rabbia par seco
3
1483
accordando ¶ con seco stesso, e in su questo s
4
1483
qualche scandol si facessi. ¶ E scrisse il traditor queste
5
1483
Francia meretrice mandata hai, ¶ e gravida è già fatta
6
1483
mandata hai, ¶ e gravida è già fatta: onde e
7
1483
è già fatta: onde e' mi duole ¶ che tua
8
1483
gente strana, sì giovane e bella? ¶ Per tutta Francia
9
1483
che femina tua figlia è diventata ¶ d'Ulivieri, anzi
10
1483
più che meretrice. ¶ Dove è tua fama già tanto
11
1483
già tanto vulgata? ¶ Dove è il tuo pregio e
12
1483
è il tuo pregio e 'l tuo nome felice
13
1483
ch'io ti dico è il ver della tua
14
1483
ne va sanza dimoro, ¶ e in poco tempo spacciava
15
1483
tempo spacciava il vïaggio ¶ e rappresenta il brieve a
16
1483
sua figlia l'oltraggio, ¶ e mai non ebbe sì
17
1483
ebbe sì grave martoro; ¶ e la sua donna ne
18
1483
tutto ingannata si chiama; ¶ e la figliuola sventurata piagne
19
1483
mi parvon le ragne ¶ e' tradimenti; ma pur non
20
1483
quanta fatica, ¶ quanti disagi e quanti lunghi affanni ¶ sofferti
21
1483
nimica, ¶ piena di frodi e di doli e d
22
1483
frodi e di doli e d'inganni. ¶ Non rivedrai
23
1483
più tua figlia bella; ¶ e se pur torna, svergognata
24
1483
se pur torna, svergognata è quella. - ¶ Queste parole assai
25
1483
core ¶ al tristo padre, e non sapea che farsi
26
1483
racquistar la sua figlia e l'onore, ¶ perché tutti
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1483
Pur, dopo molti sospiri e dolore, ¶ colla sua donna
28
1483
condolersi delle ingiurie tante; ¶ e che dovessi rimandar la
29
1483
dovessi rimandar la figlia, ¶ e s'egli è imperador
30
1483
figlia, ¶ e s'egli è imperador giusto e dabbene
31
1483
egli è imperador giusto e dabbene, ¶ del tristo caso
32
1483
tutta Francia si bisbiglia; ¶ e che il gigante per
33
1483
sùbito gli dia Meredïana ¶ e rimandassi sua gente pagana
34
1483
rimandassi sua gente pagana; ¶ e che se mai potrà
35
1483
ma come savio luogo e tempo aspetta. ¶ Il fer
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1483
una sua alfana assetta ¶ e presto uscì de' pagan
37
1483
ed altri suoi vestigi, ¶ e in poco tempo a
38
1483
sala ne fu andato, ¶ e con parole assai arrogante
39
1483
con parole assai arrogante e fere ¶ in modo molto
40
1483
t'abbatta come traditore ¶ e disleale e ingiusto imperadore
41
1483
come traditore ¶ e disleale e ingiusto imperadore. ¶ Il mio
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1483
dia la sua figliuola ¶ e tutto quanto il popol
43
1483
gola: ¶ così farò come e' m'ha comandato, ¶ e
44
1483
e' m'ha comandato, ¶ e punirollo d'ogni suo
45
1483
suo peccato. ¶ A Caradoro è stato scritto, o Carlo
46
1483
o Carlo, o Carlo, - e crollava la testa - ¶ della
47
1483
ch'io ti dico è cosa manifesta: ¶ Ulivier tuo
48
1483
per concubina, ¶ così famosa e nobil saracina. ¶ Questo non
49
1483
cieli ¶ mostrò ch'Egli è di giustizia la fonte
50
1483
di giustizia la fonte ¶ e quanto Egli ama i
51
1483
gli arricci i peli, ¶ e volse indrieto a Rinaldo
52
1483
l suo signor riconoscessi ¶ e d'andar contra a
53
1483
Gridò Rinaldo: - Che diavolo è questo? ¶ Vòltati indrieto! che
54
1483
pigliò colla man dritta, ¶ e come e' l'ebbe
55
1483
man dritta, ¶ e come e' l'ebbe letta, sogghignava
56
1483
Rinaldo colla mente irata e afflitta ¶ di Vegliantin di
57
1483
che gli pareva strano, ¶ e come Orlando il brieve
58
1483
Malgigi ingannati gli avia, ¶ e tutto il fatto gli
59
1483
fatto gli contava tosto: ¶ e poco men che per
60
1483
intende, ¶ tosto il cavallo e 'l brando al conte
61
1483
brando al conte rende; ¶ e ringraziò l'etterno e
62
1483
e ringraziò l'etterno e giusto Iddio ¶ ch'avea
63
1483
questo miracol lor mostrato; ¶ e disse: - Or mi perdona
64
1483
mi perdona, cugin mio, ¶ e Carlo e gli altri
65
1483
cugin mio, ¶ e Carlo e gli altri, ch'io
66
1483
Gesù Cristo nostro, umile e pio, ¶ veggo ch'al
67
1483
m'ha pur ralluminato! - ¶ E riguardando ove il lïone
68
1483
egli era sparito. ¶ Carlo e' baroni avìen tutto veduto
69
1483
baroni avìen tutto veduto, ¶ e come Malagigi scrive loro
70
1483
fu quel vecchio ch'e' trovò canuto ¶ ch'avea
71
1483
i cavalli a costoro; ¶ e ringraziava Iddio, c'ha
72
1483
un gran miracol certo. ¶ E cominciò a dolersi di
73
1483
Tu se' falso veramente, ¶ e quel che ci ha
74
1483
ha mandato quel lïone ¶ è il vero Iddio e
75
1483
è il vero Iddio e 'l Padre onnipotente: ¶ s
76
1483
mai, ne son dolente, ¶ e in ogni modo Cristo
77
1483
modo Cristo vo' adorare»; ¶ e cominciò con Carlo a
78
1483
de' buon servi merzede ¶ e 'l gran miracol ch
79
1483
egli ha qui dimostro ¶ e che Macone è falso
80
1483
dimostro ¶ e che Macone è falso e chi gli
81
1483
che Macone è falso e chi gli crede: ¶ da
82
1483
già cambiato ¶ nel volto e pien di molta contrizione
83
1483
pien di molta contrizione; ¶ e disse: - Oh! Cristo sia
84
1483
al fiume che ci è qui dallato. - ¶ E così
85
1483
ci è qui dallato. - ¶ E così finalmente andorno al
86
1483
finalmente andorno al fiume, ¶ e battezòl secondo il lor
87
1483
battezzato il re pagano; ¶ e battezossi il famoso amirante
88
1483
già dissi, detto Lïonfante; ¶ e s'alcun pur non
89
1483
fuggito ¶ fuor di Parigi e stava di nascoso, ¶ poi
90
1483
cor fu molto doloroso; ¶ e pensa come Carlo abbi
91
1483
come Carlo abbi tradito, ¶ e giorno e notte non
92
1483
abbi tradito, ¶ e giorno e notte non truova riposo
93
1483
più ch'altro gli è molesta. ¶ Pensa e ripensa
94
1483
gli è molesta. ¶ Pensa e ripensa e va sottilizzando
95
1483
molesta. ¶ Pensa e ripensa e va sottilizzando ¶ dove e
96
1483
e va sottilizzando ¶ dove e' potessi più metter la
97
1483
ogni mal mio sempre è cagione». ¶ Altri dicìen pur
98
1483
sentimento: ¶ se muor Rinaldo, e 'l conte sia più
99
1483
dall'oste de' pagani, ¶ e tutto il popol rallegrato
100
1483
rallegrato s'era: ¶ ora è in un punto perturbato
101
1483
in un punto perturbato e mesto. ¶ Erminïon colla sua
102
1483
gente fera ¶ non s'è partito, e car gli
103
1483
non s'è partito, e car gli sarà questo
104
1483
in diversa maniera: ¶ tanto è che 'l caso a
105
1483
l caso a ciascuno è molesto. ¶ E sopra tutto
106
1483
a ciascuno è molesto. ¶ E sopra tutto la gente
107
1483
si condoleva con Meredïana; ¶ e dicean tutti a lei
108
1483
dottrina ¶ col conte Orlando e collo 'mperadore: ¶ benché noi
109
1483
siam di legge saracina, ¶ e' ce ne incresce, anzi
110
1483
ascolta ignun che parli, ¶ e dice: - Io intendo una
111
1483
s'io son Orlando, e vo' il suo error
112
1483
di ritenermi la spada e 'l destriere: ¶ non ch
113
1483
ma farlo discredente rimanere. - ¶ E tanto finalmente cavalcorno ¶ ch
114
1483
era di fine maglia!); ¶ e dice: «S'io lo
115
1483
armato uscì di Montalbano; ¶ e tolse Durlindana e Vegliantino
116
1483
Montalbano; ¶ e tolse Durlindana e Vegliantino, ¶ seco dicendo: «Se
117
1483
m'abbatte Orlando, ¶ arà e 'l cavallo e 'l
118
1483
arà e 'l cavallo e 'l brando a suo
119
1483
veniva spiando ¶ ch'egli è venuto il figliuol di
120
1483
il figliuol di Pipino, ¶ e la cagione, un messo
121
1483
un messo vien mandando; ¶ e dice a Carlo Man
122
1483
Carlo Man, se gli è in piacere, ¶ che vuol
123
1483
piacer venissi Erminïone. ¶ Venne, e con seco menò poca
124
1483
poca gente ¶ per gentilezza e per sua discrezione. ¶ Carlo
125
1483
lo vide molto lietamente ¶ e sempre a man sinistra
126
1483
in cortesia. ¶ Rinaldo venne, e seco ha Ricciardetto ¶ in
127
1483
ha Ricciardetto ¶ in compagnia e 'l signor d'Inghilterra
128
1483
più stretto, ¶ ed Ulivieri e Morgante poi afferra; ¶ Meredïana
129
1483
non gli aveva ancora; ¶ e poi diceva: - O nostro
130
1483
al mio parer, guadagno, ¶ e non sai quanto tu
131
1483
sì fatto compagno ¶ quanto è Rinaldo, saria il tuo
132
1483
le gote. ¶ Che cosa è questa? Un sì piccolo
133
1483
O Carlo, imperador famoso e degno, ¶ questa non è
134
1483
e degno, ¶ questa non è giusta impresa né buona
135
1483
di testa più Rinaldo», ¶ e stava nel proposito suo
136
1483
a Rinaldo s'accosta, ¶ e dice: - Se' tu, cugino
137
1483
posta ¶ piglia del campo e ciascun sia sfidato. - ¶ Rinaldo
138
1483
saracino ¶ dell'atto fiero e valoroso e bello. ¶ Rinaldo
139
1483
atto fiero e valoroso e bello. ¶ Rinaldo volse a
140
1483
a Vegliantino il freno, ¶ e così il conte, in
141
1483
miglio s'eran dilungati, ¶ e ritornavan con tanta fierezza
142
1483
son pel mondo ricordati ¶ è ben ragione, e se
143
1483
ricordati ¶ è ben ragione, e se Carlo gli apprezza
144
1483
che regge il mondo e' cieli ¶ mostrò ch'Egli
145
1483
atto stato di ribaldo, ¶ e più che 'l fatto
146
1483
il modo mi dispiace»; ¶ e non potea fra sé
147
1483
Orlando molto si maravigliòe, ¶ e inverso Ruïnatto così disse
148
1483
come il fatto andòe, ¶ e quel che per camino
149
1483
che per camino intervenisse. ¶ E Ruïnatto rispondeva presto: ¶ - Io
150
1483
ne so di questo. - ¶ E raccontò come e' trovò
151
1483
questo. - ¶ E raccontò come e' trovò quel vecchio, ¶ e
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1483
e' trovò quel vecchio, ¶ e come poi si posono
153
1483
Rinaldo al suo dire». ¶ E così indrieto a Rinaldo
154
1483
suo minacciar beffe facea; ¶ e che quando e' partì
155
1483
facea; ¶ e che quando e' partì da re Carlone
156
1483
scambiò la sua spada e 'l roncione; ¶ e che
157
1483
spada e 'l roncione; ¶ e che sia ver, che
158
1483
ti mando il cavallo e la spada. ¶ Ma se
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1483
che me ne duole; ¶ e se quistion di nuovo
160
1483
io so far fatti e tu parole; ¶ e poco
161
1483
fatti e tu parole; ¶ e poco meco alfin guadagnerai
162
1483
or tu se' savio e so che tu m
163
1483
che tu m'intendi, ¶ e 'l mio cavallo e
164
1483
e 'l mio cavallo e la spada mi rendi
165
1483
gli pose in mano ¶ e consegnò Baiardo il corridore
166
1483
scrisse il roman sanatore, ¶ e rimandava indrieto un suo
167
1483
sa che non temea; ¶ e che nel pian lo
168
1483
andò presto a Orlando ¶ e la 'mbasciata venne raccontando
169
1483
raccontando. ¶ Orlando, ch'era e discreto e gentile, ¶ ma
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1483
ch'era e discreto e gentile, ¶ ma molto fier
171
1483
il fatto ha raccontato, ¶ e come e' fece la
172
1483
ha raccontato, ¶ e come e' fece la risposta umìle
173
1483
ma poi ch'egli è per questo insuperbito, ¶ d
174
1483
ritrovar preso ha partito; ¶ e che non ricusò battaglia
175
1483
Tesoretto: - Andrai ¶ al prenze, e di' ch'io non
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1483
se Dio mi vaglia; ¶ e che m'aspetti, come
177
1483
che m'aspetti, come e' dice, al piano, ¶ dal
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1483
Tesoretto ritorna a Montalbano ¶ e disse quel che Orlando
179
1483
dì Rinaldo dinanzi levarsi, ¶ e cognosceva Orlando sì possente
180
1483
farsi». ¶ Rinaldo era inquïeto e impazïente, ¶ né Carlo volse
181
1483
suoi dì mille ingiurie, ¶ e tratto la corona già
182
1483
corona già di testa. ¶ E' si perdona per certo
183
1483
pur nella memoria resta, ¶ e così l'uno all
184
1483
la festa, ¶ veggendo Orlando e la sua furia accesa
185
1483
accesa. ¶ Orlando tolse Rondello e Cortana, ¶ ché non ha
186
1483
Vegliantin né Durlindana. ¶ Meredïana e Morgante v'andorno ¶ con
187
1483
v'andorno ¶ con Carlo e con Orlando per vedere
188
1483
con Orlando per vedere. ¶ E paladini assai lo sconfortorno
189
1483
non puossi allo imperiere; ¶ e molto Carlo Man fu
190
1483
fu biasimato, ¶ quantunque s'è con lor giustificato. ¶ Tutta
191
1483
Morgante avea, come savio e discreto, ¶ isconfortato molto il
192
1483
andare. ¶ Gano il sapeva e molto n'era lieto
193
1483
gli abbraccia cento volte e cento, ¶ e fu cessato
194
1483
cento volte e cento, ¶ e fu cessato ogni suo
195
1483
fuor s'era fuggito ¶ e dubitava non esser punito
196
1483
voglia da lui accomiatarsi ¶ e ritornare insino a Montalbano
197
1483
ritornare insino a Montalbano ¶ e qualche dì colla sua
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1483
gli toccò la mano. ¶ E menò solo un servo
199
1483
scudier compagno di Terigi. ¶ E mentre che cavalca, s
200
1483
mentre che cavalca, s'è abbattuto, ¶ forse sei leghe
201
1483
riva appoggiato alla grotta, ¶ e d'acqua piena aveva
202
1483
Rinaldo il salutò cortesemente; ¶ e' gli rispose: - Ben venuto
203
1483
Io affogo di sete, ¶ e di bere acqua di
204
1483
fiume ¶ quando cavalco, non è mio costume. - ¶ Quando Rinaldo
205
1483
di te mi lodo. - ¶ E Ruïnatto come lui beeva
206
1483
Ruïnatto come lui beeva; ¶ e non sa ben di
207
1483
barletto ritoglieva. ¶ Rinaldo poco e Ruïnatto andava ¶ ch'ognuno
208
1483
andava ¶ ch'ognuno scese, e di sonno cascava. ¶ Addormentati
209
1483
gli segue come saggio, ¶ e non poteva le risa
210
1483
la spada a Rinaldo e 'l destriere ¶ e prese
211
1483
Rinaldo e 'l destriere ¶ e prese inverso Parigi il
212
1483
Baiardo ov'era Vegliantino; ¶ e ritornò a Rinaldo che
213
1483
a Rinaldo che dormia, ¶ e dèttegli la spada del
214
1483
cugino, ¶ così il cavallo; e poi disparì via; ¶ e
215
1483
e poi disparì via; ¶ e misse sotto il capo
216
1483
erba, che si risentia. ¶ E risentito, seco poco bada
217
1483
del caval s'accorse e della spada; ¶ e volsesi
218
1483
accorse e della spada; ¶ e volsesi a quel servo
219
1483
a quel servo Ruïnatto, ¶ e disse: - Tu debbi essere
220
1483
essere un ghiottone. ¶ Dove è Baiardo mio? Che n
221
1483
hai tu fatto? ¶ Questo è il caval del figliuol
222
1483
te mi vinse dianzi, ¶ e non sono ito più
223
1483
far per certo Orlando: ¶ e' vuol pigliar di me
224
1483
di me sempremai giuoco, ¶ e fatto m'ha scambiar
225
1483
m'ha scambiar Baiardo e 'l brando. - ¶ Tutto s
226
1483
s'accese di rabbia e di fuoco, ¶ e fra
227
1483
rabbia e di fuoco, ¶ e fra sé disse: «E
228
1483
e fra sé disse: «E' ti verrà costando». ¶ A
229
1483
di sdegno n'andava ¶ e Ruïnatto indrieto rimandava; ¶ e
230
1483
e Ruïnatto indrieto rimandava; ¶ e scrisse al conte Orlando
231
1483
camin, dormendo, ¶ la spada e 'l mio cavallo, e
232
1483
e 'l mio cavallo, e come stolto ¶ sempre mi
233
1483
stolto ¶ sempre mi tratti e poi ne vien' ridendo
234
1483
poi ne vien' ridendo; ¶ e perché più d'una
235
1483
non intendo: ¶ mandami indrieto e la spada e 'l
236
1483
indrieto e la spada e 'l cavallo, ¶ se non
237
1483
avea trovato ¶ il destriere e la spada di Rinaldo
238
1483
forte con seco adirato ¶ e tutto quanto inanimato e
239
1483
e tutto quanto inanimato e caldo, ¶ dicendo: «Come un
240
1483
un putto son gabbato, ¶ e parmi un atto stato
241
1483
come lui morisse. ¶ Dove è Rinaldo a gran furia
242
1483
avea, in resta misse; ¶ e come egli ha Rinaldo
243
1483
attraversato ho il piano e 'l monte ¶ ch'io
244
1483
io t'ho trovato, e non ti puoi fuggire
245
1483
non ti puoi fuggire; ¶ e 'l tuo fratello uccisi
246
1483
tuo fratello uccisi, Fieramonte, ¶ e dètti al popol tuo
247
1483
rimproverarsi ¶ tant'alte ingiurie, e' cominciò a picchiarsi ¶ e
248
1483
e' cominciò a picchiarsi ¶ e in su l'arcion
249
1483
arcion percuotersi l'elmetto ¶ e bestemiar Macon divotamente ¶ e
250
1483
e bestemiar Macon divotamente ¶ e battersi col guanto tutto
251
1483
are' voluto morir certamente; ¶ e poi rispose: - D'ogni
252
1483
ne sarai ancor dolente. - ¶ E misse come uom disperato
253
1483
ch'io ti sfido. - ¶ E poi soggiunse: - Facciàn questo
254
1483
s'io t'abbatto; ¶ e se tu vinci me
255
1483
ho danneggiato né morto; ¶ e che s'intenda per
256
1483
per un mese triegua, ¶ e poi ciascun quel che
257
1483
A ciò contento sono. - ¶ E poi voltava in un
258
1483
in un tratto Baiardo, ¶ e dice: - Se mai fusti
259
1483
Se mai fusti ardito e buono, ¶ a questa volta
260
1483
anco Erminïon parve codardo; ¶ e quando insieme s'ebbono
261
1483
l'aste si ruppe, e d'arcion non lo
262
1483
erba a capo chino; ¶ e disse: «O Dio che
263
1483
Dio che reggi sole e luna, ¶ può far ch
264
1483
caduto la Fortuna? ¶ Egli è pur ver quel che
265
1483
al mondo, ¶ che questo è il fior de' cavalier
266
1483
de' cavalier nomati!». ¶ Rizzossi e disse: - Paladin giocondo, ¶ or
267
1483
tutti i miei peccati, ¶ e come dianzi più non
268
1483
d'ogni mia gloria e fama il fine è
269
1483
e fama il fine è giunto. ¶ Or sarà vendicato
270
1483
or sarà vendicato Fieramonte ¶ e Salincorno e tutta l
271
1483
vendicato Fieramonte ¶ e Salincorno e tutta l'altra gente
272
1483
onte ¶ al mio parere è matto veramente, ¶ e spesso
273
1483
parere è matto veramente, ¶ e spesso avvien che si
274
1483
ch'io sono ancora, ¶ e tutti i tuoi prigion
275
1483
al padiglion sanza dimora. ¶ E la promessa tua vo
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1483
adora ¶ re Carlo Magno e tutto il cristianesimo, ¶ ciò
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1483
gente sua parea smarrita e stolta, ¶ come ne' casi
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prigion, ch'avea legati e presi, ¶ co' lor cavalli
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1483
presi, ¶ co' lor cavalli e tutti i loro arnesi
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Chi vedessi la festa e l'allegrezza ¶ che fanno
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1483
l mondo ¶ fussi caduto e giunto all'ultime ore
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1483
giunto all'ultime ore, ¶ e lo stato di Carlo
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1483
ché 'l saracin crudele e rubicondo ¶ d'impiccar tutti
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tutti ci avea minacciati, ¶ e della vita savàn disperati
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per nostro aiuto solo; ¶ e siàn salvati per la
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per la tua virtùe ¶ e liberati da gran pena
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liberati da gran pena e duolo. - ¶ Diceva Orlando: - Non
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Erminïon rimase assai scontento, ¶ e' paladini a Carlo ritornaro
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1483
a suo poter cavalca, ¶ e 'n qua e 'n
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cavalca, ¶ e 'n qua e 'n là come un
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1483
un leon si getta, ¶ e molti colla spada ne
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1483
difalca ¶ della turba bestiale e maladetta, ¶ e tristo a
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1483
turba bestiale e maladetta, ¶ e tristo a quel ch
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mezzo stava dello stuolo ¶ e col battaglio facea gran
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lieva a volo, ¶ perché e' non v'era onde
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Morgante spesso la conforta, ¶ e molta gente avea dintorno
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1483
tutto da' dardi forato ¶ e lance e spiedi e
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1483
dardi forato ¶ e lance e spiedi e saette e
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1483
e lance e spiedi e saette e spuntoni, ¶ e
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1483
e spiedi e saette e spuntoni, ¶ e tutto quanto
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1483
e saette e spuntoni, ¶ e tutto quanto il corpo
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1483
altro morto era caduto ¶ e gli uomini e' cavalli
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1483
caduto ¶ e gli uomini e' cavalli attraversati, ¶ tal che
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1483
or pensi ognun quanti e' n'abbi schiacciati, ¶ che
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1483
stanca, perché troppo pesa; ¶ e non poteva del cerchio
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1483
poteva del cerchio fuggirsi; ¶ e così afflitta e sventurata
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fuggirsi; ¶ e così afflitta e sventurata a piede ¶ morir
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prima che chiamar merzede. ¶ E pure ancora in Morgante
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1483
in Morgante si fida, ¶ e dicea spesso: - Il mio
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1483
al cerchio s'accosta, ¶ e come e' giunse, metteva
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1483
s'accosta, ¶ e come e' giunse, metteva alte grida
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1483
popol bisogna! ¶ Fatevi addrieto! - e Frusberta menava: ¶ - Tutti sarete
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1483
Rinaldo i colpi raddoppiava ¶ e vendicava di lei mille
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1483
di lei mille torti; ¶ e poi in un tratto
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1483
cerchio fe' saltar Baiardo. ¶ E fe' saltar Meredïana in
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1483
parve affaticata o zoppa; ¶ e fuor del cerchio risaltò
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1483
ne fu stupefatto: ¶ - Questo è Rinaldo o 'l gran
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1483
d'Angrante - ¶ dicevan tutti; e lasciorno il gigante; ¶ e
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1483
e lasciorno il gigante; ¶ e molti a' padiglion si
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1483
Frusberta insino al petto; ¶ e Salincorno cadde in sul
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1483
cadde in sul terreno, ¶ e vendicata fu la damigella
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1483
suo caval pel freno ¶ e fe' montar Meredïana in
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1483
migliaia già di pagani, ¶ e tuttavia ne venien consumando
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1483
tuttavia ne venien consumando. ¶ E' saracini ancor menan le
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1483
le mani; ¶ ma tanto e tanto i paladini il
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1483
eran fuggiti ¶ a' padiglioni, e gran parte feriti. ¶ Erminïon
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1483
fuggir d'ogni parte. ¶ E' rispondieno a quel che
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alla furia di Marte; ¶ e' non c'è uom
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1483
Marte; ¶ e' non c'è uom con sì sicura
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tutto il popol saracino, ¶ e non potemo tanto contastallo
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1483
paladino ¶ ch'era assediato, e saltò fuor del ballo
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1483
uom di tanta gagliardia. ¶ E Salincorno ha morto, il
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1483
allor si dolfe forte, ¶ e così disse: - Poi che
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disse: - Poi che morto è quello ¶ ch'era il
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1483
la morte. - ¶ Fugli risposto: - E' non fu a tradimento
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1483
Macon! - più volte disse; ¶ e giurò far del suo
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1483
bisognassi pur qualche soccorso; ¶ e forse arrecherotti qualche insegna
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1483
Rispose Orlando: - La preghiera è degna ¶ d'avere il
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Non dubitar, sicuramente andrai; ¶ e tu, Morgante, l'accompagnerai
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1483
c'ha serpentina testa, ¶ e grida: - Viva Carlo e
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1483
e grida: - Viva Carlo e viva Francia! - ¶ Quando fu
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resta; ¶ truova un pagano e per mezzo la pancia
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fuori una fulgente spada ¶ e fe' pel mezzo del
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del campo la strada. ¶ E come morto fu questo
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Salincorno detta ¶ ch'egli è venuto un cavalier villano
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venuto un cavalier villano ¶ e molti in terra col
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questo giovan gentil, saggio e cortese; ¶ e molta gente
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gentil, saggio e cortese; ¶ e molta gente che fuggiva
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in parole spedite: ¶ - Egli è il dïavol che tua
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terra ognun che truova, ¶ e parci cosa inusitata e
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1483
e parci cosa inusitata e nuova. - ¶ Rispose Salincorno: - Io
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1483
Io vo' vedere ¶ chi è costui ch'ha in
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lancia abbassa in quella ¶ e ferì nello scudo la
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sprezzi? ¶ Questa usanza non è già d'uom gagliardo
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1483
che sia col brando; e tu non v'hai
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Ebbe vergogna Salincorno allora, ¶ e ritornava indrieto a fare
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1483
tu sarai cavalier forte ¶ e s'altra volta poi
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1483
ti disfido a morte ¶ e farotti assaggiar d'un
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Salincorno ¶ la gentil donna, e dètte al suo corrente
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1483
dètte al suo corrente; ¶ e molto biasimato fu dintorno
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1483
il capo del serpente ¶ e ritrovossi in su l
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1483
la dama: ¶ or questo è quel che gli tolse
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s'aveva a disperare, ¶ e duolsi molto di quel
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alfin saranno di soperchio; ¶ e misson lui con la
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la donzella in mezzo ¶ e cominciorno una fera battaglia
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molti trita la falda e la maglia. ¶ Dicea Rinaldo
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al rezzo, ¶ che non è tempo, se Gesù mi
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sprona sùbito il destrieri ¶ e 'nverso il campo girava
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campo girava la briglia, ¶ e 'l simigliante faceva Ulivieri
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1483
que' guerrieri ¶ eran venuti e fanno maraviglia, ¶ e disse
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1483
venuti e fanno maraviglia, ¶ e disse: - Traditor di Macometto
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1483
disse: - Traditor di Macometto, ¶ e' fia Rinaldo, per più
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1483
per più mio dispetto, ¶ e 'l conte Orlando, che
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1483
gran gente fece ire; ¶ e disse: «Io credo ancor
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1483
io m'armi tosto», e l'arme fe' venire
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1483
l'arme fe' venire ¶ e 'l suo caval di
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1483
ch'egli aveva abbassa, ¶ e 'l primo ch'a
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1483
scudo riscontrava ¶ lo scudo e l'arme e 'l
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1483
scudo e l'arme e 'l petto gli trapassa
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1483
trapassa; ¶ poi trasse Durlindana e martellava: ¶ quante arme truova
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1483
sole, ¶ colpi menando dispietati e rei, ¶ perché soccorrer la
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1483
sua donna vuole: ¶ ovunque e' guata, facea l'agnusdei
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1483
alla sua dama bella, ¶ e quanto può sempre s
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1483
s'appressa a quella. ¶ E non poteva ancor romper
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1483
molti ne fur feriti e molti presi. ¶ Ecco il
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1483
gran colpo gli mena ¶ e féssel come tinca per
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1483
che fu cognosciuto Rinaldo ¶ e gli altri, ognun per
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1483
ché lo vedieno infurïato e caldo. ¶ Tosto la piazza
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1483
sgomberar facìa ¶ dicendo: - Ove è quel traditor ribaldo ¶ Gan
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1483
presto cessato il furore. ¶ E conosciuti i nostri buon
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1483
di que' da Pontieri; ¶ e con gran festa e
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e con gran festa e piacere e sollazzo ¶ tutti
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1483
gran festa e piacere e sollazzo ¶ tutti n'andorno
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Rinaldo una corona ricca e bella ¶ donava a questa
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1483
festa fe' del marito e di quello ¶ e d
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1483
marito e di quello ¶ e d'Ulivieri, il suo
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1483
risposto: ¶ - Tutti son vivi, e qui gli vedrai tosto
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1483
qui gli vedrai tosto. - ¶ E raccontò come andava la
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1483
come andava la guerra ¶ e ciò ch'è stato
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1483
guerra ¶ e ciò ch'è stato dopo il suo
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1483
re Erminïon Montalban serra ¶ e' suoi baron minaccia far
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1483
baron minaccia far morire; ¶ e come Astolfo è drento
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1483
morire; ¶ e come Astolfo è drento nella terra ¶ e
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1483
è drento nella terra ¶ e Ricciardetto suo, c'ha
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1483
ardire. ¶ Parve a Rinaldo e gli altri il caso
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1483
caso strano ¶ de' paladini e sì di Monte Albano
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1483
venir, se la domanda è degna; ¶ e 'l mio
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1483
la domanda è degna; ¶ e 'l mio Morgante vo
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1483
meco vegna. - ¶ Così Faburro, e così il buon marchese
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campo sta - ¶ diceva Orlando; e 'l partito si prese
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Così coperti di piastra e d'arnese, ¶ usciron tutti
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al cominciare il giorno, ¶ e inverso Montalban la via
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1483
stavan legati ¶ Berlinghier nostro e Namo e Salamone ¶ e
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Berlinghier nostro e Namo e Salamone ¶ e 'l buon
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e Namo e Salamone ¶ e 'l buon Danese e
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e 'l buon Danese e gli altri sventurati; ¶ e
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1483
e gli altri sventurati; ¶ e se non fussi che
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Orlando venìa, ¶ tutti impiccare e squartar gli facìa; ¶ ma
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1483
Se morir facciàn costoro, ¶ e' ne potre' seguir danno
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1483
ne potre' seguir danno e vergogna; ¶ ch'Orlando vendicar
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vendicar vorrà poi loro, ¶ e metter ci potrebbe in
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1483
si può con essi, e' prigioni scambiare». ¶ Vide tante
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1483
scambiare». ¶ Vide tante trabacche e padiglioni, ¶ destrier coperti d
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1483
coperti d'arme rilucenti, ¶ e sentia trombe sonare e
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1483
e sentia trombe sonare e busoni, ¶ e far pel
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1483
trombe sonare e busoni, ¶ e far pel campo variati
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1483
per Montalban, gatti, grilli e falconi ¶ da combattervi sù
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1483
sù poi quelle genti; ¶ e disse: «Erminïon, per Dio
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1483
sollecita ¶ pigliar la terra, e parmi cosa lecita». ¶ Meredïana
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1483
corridore, ¶ del campo tutto, e venirlo assaltando ¶ e trapassarlo
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1483
tutto, e venirlo assaltando ¶ e trapassarlo via con gran
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via con gran furore, ¶ e fare un colpo degno
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1483
paura. ¶ Gan si rilieva, e non istette a bada
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1483
non istette a bada, ¶ e riprovar volea la sua
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volea la sua ventura; ¶ e fece quel che potea
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1483
era levato il romore, ¶ e Carlo era montato in
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1483
del suo nipote Orlando e 'l corridore, ¶ ch'avea
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1483
il segno del quartiere; ¶ e già Faburro incontro gli
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1483
già Faburro incontro gli è venuto ¶ e dismontato e
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incontro gli è venuto ¶ e dismontato e fatto il
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1483
è venuto ¶ e dismontato e fatto il suo dovuto
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fatto il suo dovuto, ¶ e detto: - Carlo, ch'io
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al lungo pianto: ¶ qua è Orlando, che già presso
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per dolcezza il guanto, ¶ e disse: - Lieva, baron d
445
1483
il sir di Montalbano, ¶ e saltò di Baiardo e
446
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e saltò di Baiardo e inginocchiossi. ¶ Ecco Ulivier che
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suo nipote giugneva presente, ¶ e saltò armato fuor di
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armato fuor di Vegliantino ¶ e inginocchiossi al figliuol di
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1483
abbraccia con amor perfetto ¶ e benedice mille volte o
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Meredïana giugneva in effetto, ¶ e dismontata poi che in
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Questa crede in Gesùe, ¶ e sua prodezza non ha
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te, imperador giocondo; ¶ ed è figliuola d'un gran
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1483
un gran re pagano, ¶ e molta gente ha qui
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1483
qui del suo paese, ¶ e vengono aiutar te, Carlo
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Carlo le braccia distese ¶ e prese la donzella per
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donzella per la mano, ¶ e ringraziolla di sì fatte
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1483
di sì fatte imprese; ¶ e grande onore alla gente
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Disse la donna grazïosa e bella: ¶ - Degno di gloria
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bella: ¶ - Degno di gloria e di pregio e d
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gloria e di pregio e d'onore; ¶ e certo
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pregio e d'onore; ¶ e certo chi di sue
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sua presenzia ¶ la fama e 'l grido e la
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fama e 'l grido e la magnificenzia. - ¶ Carlo la
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la fece cavalcar davante, ¶ e poi appresso il duca
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Carlo guardava questo compagnone, ¶ e disse: - Mai non vidi
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Morgante ginocchion lo superava, ¶ e così Carlo la man
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fussi il suo disfacimento; ¶ e come disperato a sé
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a sé chiamòe ¶ Magagna e fece un altro tradimento
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questa gente pazza ¶ entrata è drento, soccorriàn la piazza
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Carlo tradimento ha fatto ¶ e ch'egli ha dato
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dato Parigi a' pagani, ¶ e come alcun di lor
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alcun di lor v'è contraffatto ¶ che pare Orlando
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contraffatto ¶ che pare Orlando e gli altri capitani. - ¶ E
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e gli altri capitani. - ¶ E tutto il popol sollevò
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piazza con armate mani; ¶ e 'l popol parigin dava
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tratto le sbarre tagliate ¶ e in ogni parte ove
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Gan fe' serraglio; ¶ Meredïana è tra sue gente armate
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tra sue gente armate, ¶ e fe' gran cose in
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altre brigate; ¶ giunse Morgante e diguazza il battaglio; ¶ ed
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a chi gli arnesi, ¶ e molti in terra morti
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ha fatti far cristiani ¶ e tutto il regno in
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veduti tagliar come cani, ¶ e la tua donna in
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donna in molti affanni e duoli ¶ uccider crudelmente, e
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e duoli ¶ uccider crudelmente, e' tuo' figliuoli. ¶ E sòtti
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crudelmente, e' tuo' figliuoli. ¶ E sòtti a dir che
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io parti', mosso. ¶ Faburro è capitan di que' guerrieri
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ha fatto capo grosso, ¶ e vien con lor per
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1483
forte lo iddio Macometto, ¶ e disse: - Traditor crudele e
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1483
e disse: - Traditor crudele e rio, ¶ mai più t
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iddio ¶ o se v'è altro diavol più oscuro
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ho io fatto? Dove è il fratel mio ¶ ch
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1483
suo regno sicuro? ¶ Dove è la donna mia ch
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ch'io ti lasciai ¶ e' miei figliuol ch'io
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in qua ritorna Orlando, ¶ e se torna Rinaldo, il
495
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antico! - ¶ Quivi era Salincorno, e lacrimando ¶ dicea: - Fratello, ascolta
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ch'io dico. ¶ Dove è la fama e tua
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Dove è la fama e tua virtù fuggita? ¶ Hai
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campo o la vita? ¶ E' si conosce nell'avversitade
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avversitade ¶ il savio sempre; e nel tempo felice ¶ non
500
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intende dice. ¶ Se Fieramonte è morto e la cittade