Alberto Moravia, Un uomo austero, 1942
concordanze di «è»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1942 | distrazione fa diventare tagliente e stridula come la punta | ||
2 | 1942 | disse ad un tratto. "E chi ha mai saputo | ||
3 | 1942 | divertimenti? Di giorno lavoro... e la sera... la sera | ||
4 | 1942 | poco tempo del resto... e poi a letto. " ¶ Ciò | ||
5 | 1942 | quasi labbra, un taglio e basta. Ma guardandovi dentro | ||
6 | 1942 | a furia di stringerle e reprimerle; ma bastava che | ||
7 | 1942 | repressione, ebbre di libertà, e distruggere in un momento | ||
8 | 1942 | si immaginavano facilmente tendersi e schioccare umide di vogliosa | ||
9 | 1942 | rivelandosi dentro altrettanto rosse e infiammate quanto all’esterno | ||
10 | 1942 | all’esterno sono grigie e rugose. ¶ "La mia vita | ||
11 | 1942 | rugose. ¶ "La mia vita è semplicissima" egli continuò. "E | ||
12 | 1942 | è semplicissima" egli continuò. "E come potrebbe non esserlo | ||
13 | 1942 | delle ciglia molto lunghe e arricciate, fossero spampanati, sgargianti | ||
14 | 1942 | occhi dalla pupilla grossa e di un colore marrone | ||
15 | 1942 | a cui il corpo è venuto meno sul più | ||
16 | 1942 | meno sul più bello e che non ha più | ||
17 | 1942 | l’ostinata giovinezza ond’è afflitta. Austerità non c | ||
18 | 1942 | di tendere una mano e abbassarvi sopra le palpebre | ||
19 | 1942 | bassi, inarcando le sopracciglia e raggrinzando la fronte come | ||
20 | 1942 | continuò "il mio ideale è umanistico... che cosa conta | ||
21 | 1942 | una mano alla bocca e tossì leggermente. In questo | ||
22 | 1942 | a quelli della bocca e degli occhi. Il dorso | ||
23 | 1942 | in unghie ovali, cuspidate, e alquanto ricurve quasi a | ||
24 | 1942 | il morbido del polpastrello. E la palma stupiva per | ||
25 | 1942 | là sua carnosità gonfia e pallida, così rilevata e | ||
26 | 1942 | e pallida, così rilevata e ingombrante da far meravigliare | ||
27 | 1942 | fuori ma dentro lungo e massiccio con la parte | ||
28 | 1942 | prosciutto. Abbassò la mano e me la tese. "Basta | ||
29 | 1942 | perché per me lavorare è divertirmi." Lo guardai allontanarsi | ||
30 | 1942 | Era un uomo grande e forte. Ma aveva le | ||
31 | 1942 | aveva le gambe corte e i fianchi femminilmente larghi | ||
32 | 1942 | questa sproporzione si accentuava. E teneva le braccia che |