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Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
1
1562
l'arte tua si è aurifice e gioielliere, papa
2
1562
tua si è aurifice e gioielliere, papa Clemente per
3
1562
averti conosciuto in prima, e per non essere qui
4
1562
chiamò innel suo secreto e ti fece isciorre tutte
5
1562
gioie dei sua regni e mitrie e anella; e
6
1562
sua regni e mitrie e anella; e di poi
7
1562
e mitrie e anella; e di poi fidandosi di
8
1562
tu ti se' confidato e vantatone. Ora noi ti
9
1562
prima volta che gli è piaciuto a Sua Maestà
10
1562
vero, qui non c'è pericolo nissuno per me
11
1562
guardato per la sacra e santa Chiesa appostolica, aspettando
12
1562
veramente da quello che e' mi fussi richiesto, quale
13
1562
avere ritrovato il nostro; e fa' pur presto, se
14
1562
altro che con parole -. E volendosi rizzare e andarsene
15
1562
parole -. E volendosi rizzare e andarsene, io dissi loro
16
1562
sicché finite di esaminarmi, e poi andate dove a
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1562
che io allor dicessi, e mezzo sollevati, parendo loro
18
1562
tenore: - Sappiate, Signori, che e' sono in circa a
19
1562
che io abito Roma, e mai né qui né
20
1562
dissi: - Voi lo dite, e non io; ma se
21
1562
prete, voi vi difenderesti, e ammazzando lui le sante
22
1562
potere riferire al Papa e volendo giustamente potermi giudicare
23
1562
nuovo vi dico, ch'e' son vicino a venti
24
1562
abito questa maravigliosa Roma, e in essa ho fatto
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1562
faccende della mia professione: e perché io so che
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1562
io so che questa è la sieda di Cristo
27
1562
la sieda di Cristo, e' mi sarei promesso sicuramente
28
1562
a questa santa Cattedra e a questo Vicario di
29
1562
io a 'ndare adunque? e a chi principe che
30
1562
vi fo intendete che e' libri, dove sono iscritte
31
1562
le gioie del Papa e de' regni, sono tutti
32
1562
sono tutti in piè, e non troverrete manco nulla
33
1562
gli avevano rubato Roma e vituperata la Chiesa, veniva
34
1562
in circa quattromila scudi: e perché il ditto Iscatinaro
35
1562
mi trovai in fatto: e se questo ditto diamante
36
1562
vi dico dove gli è ito; ma io penso
37
1562
nessuno entravano in Castello; e io, sanza esser premiato
38
1562
artiglierie, che i bombardieri e' soldati di munizione avevano
39
1562
di munizione avevano abbandonato, e messi animo a un
40
1562
innun canto tutto ispaventato, e non facendo nulla: io
41
1562
nulla: io lo risvegliai; e lui e io soli
42
1562
lo risvegliai; e lui e io soli amazzammo tanti
43
1562
ischerno bruttissimo, come luteriano e impio ch'egli era
44
1562
d'argento, d'oro e di gioie, tante medaglie
45
1562
di gioie, tante medaglie e monete sì belle e
46
1562
e monete sì belle e sì onorate. È questa
47
1562
belle e sì onorate. È questa adunche la temeraria
48
1562
ha con tanta fede e con tanta virtù servito
49
1562
realmente, e quella convinsi; e per virtù di essa
50
1562
bottega di grandissime faccende, e in fra l'altre
51
1562
gli ornamenti d'oro e di gioie della moglie
52
1562
molto vicine alla fine, e tuttavia me ne cresceva
53
1562
importantissime. Avevo otto lavoranti, e con essi insieme, e
54
1562
e con essi insieme, e per onore e per
55
1562
insieme, e per onore e per utile, lavoravo il
56
1562
utile, lavoravo il giorno e la notte. ¶ CI. ¶ In
57
1562
merita un suo pari - e subito comandò al suo
58
1562
subito si fece innanzi e disse a Sua Maestà
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1562
mandato danari a bastanza, e che tu eri per
60
1562
se per caso egli è il contrario, sì come
61
1562
io rappiccherò il filo, e farotti dare li promessi
62
1562
Ora avvertisca il mondo e chi vive in esso
63
1562
questo cardinaluccio de' Gaddi; e questa sua saccenteria lui
64
1562
la fece per cervellinaggine e per dappocaggine sua, mostrandosi
65
1562
sapevo nulla al mondo, e che se pure lui
66
1562
di Sua Signoria reverendissima, e maggiormente che io avevo
67
1562
mila ducati di valsente, e che questi dinari io
68
1562
gioie erano della Chiesa, e che io l'avevo
69
1562
in castel Sant'Agnolo, e che vedessino di farmi
70
1562
di farmi pigliare subito e segretamente. Io avevo, una
71
1562
della sopra ditta isposa, e in mentre che la
72
1562
mia bottega si apriva e spazzava, io m'ero
73
1562
un poco di volta; e preso il cammino per
74
1562
si fece in contro, e mi disse: - Tu se
75
1562
se' il virtuoso Benvenuto, e benissimo ti cognosco, e
76
1562
e benissimo ti cognosco, e ti ho a menare
77
1562
dove vanno li signori e li uomini virtuosi pari
78
1562
uomini virtuosi pari tua -. E perché quattro di quelli
79
1562
mi si gittorno addosso e con violenza mi volevan
80
1562
io avevo a canto e certe anella che io
81
1562
mi menorno in Castello, e in una camera su
82
1562
Papa volentieri gliene concesse, e di più gli disse
83
1562
Papa, luogo molto onorato; e gli esaminatori erano il
84
1562
da poi con asprissime e paventose parole, causate perché
85
1562
loro: - Signori mia, egli è più d'una mezz
86
1562
di domandarmi di favole e di cose, che veramente
87
1562
voi volete da me, e che io senta uscir
88
1562
delle bocche vostre ragionamenti, e non favole e cicalerie
89
1562
ragionamenti, e non favole e cicalerie -. A queste mie
90
1562
Governatore, ch'era pistolese, e non potendo più palliare
91
1562
tu mi udirai dirti; e' quali non saranno né
92
1562
di ragionamenti, ai quali e' bisognerà bene che tu
93
1562
la ragione di essi -. E così cominciò: - Noi sappiamo
94
1562
isfortunata città di Roma; e in questo tempo tu
95
1562
questo Castel Sant'Agnolo, e ci fusti adoperato per
96
1562
fusti adoperato per bombardiere; e perché l'arte tua
97
1562
che aiutassino quella bestia, e che io gli pagherei
98
1562
di quelle guide virtuosamente e con gran fatica si
99
1562
si mise a 'iutarlo, e ripescògli le sue scritture
100
1562
non aveva durato fatica, e voleva pure che io
101
1562
io pagassi anche lui; e perché io dissi: - Ancora
102
1562
il primo a piagnere. E perché questo è luogo
103
1562
piagnere. E perché questo è luogo di confini infra
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1562
confini infra i Veniziani e Tedeschi, costui corse per
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1562
costui corse per populi, e veniva con essi con
106
1562
Al primo ammazzo colui; e voi altri fate il
107
1562
sono assassini di strada, e hanno preso questo poco
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1562
caporali, ch'era vecchione, e lo pregò che rimediasse
109
1562
tanto inconveniente, dicendogli: - Questo è un giovine bravissimo, e
110
1562
è un giovine bravissimo, e se bene voi lo
111
1562
lo taglierete a pezzi, e' ne ammazzerà tanti di
112
1562
tanti di voi altri, e forse potria scaparvi delle
113
1562
La cosa si quietò, e quel vecchio capo di
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1562
lui diceva la verità e mi ero risoluto di
115
1562
ero risoluto di già e fattomi morto, non mi
116
1562
mostrando essere animal vivo e uomo - e preso il
117
1562
animal vivo e uomo - e preso il viaggio, la
118
1562
facemmo conto della borsa, e mi divisi da quel
119
1562
altro che era gentiluomo; e con i mia tre
120
1562
dua ore di notte, e allora comparse il Duca
121
1562
mi fece grande accoglienze, e commisse che mi fussi
122
1562
dissi: - Eccellentissimo signore, egli è più di quattro mesi
123
1562
che Vostra Eccellenzia cena, e lei e io a
124
1562
Eccellenzia cena, e lei e io a un tratto
125
1562
seco -. Così appiccammo ragionamento, e passammo insino alle cinque
126
1562
poi io presi licenzia, e andatomene alla mia osteria
127
1562
con molto buon vino; e per esser a quel
128
1562
volta che di poi e' quattro mesi io avevo
129
1562
Santa Maria dal Loreto, e di quivi, fatto le
130
1562
con tutte le masserizie e ornamenti sua, e ne
131
1562
masserizie e ornamenti sua, e ne apersi un'altra
132
1562
profumiere, molto più grande e più spaziosa; e mi
133
1562
grande e più spaziosa; e mi pensavo che quel
134
1562
opere da diversi signori, e intanto lavoravo quel boccale
135
1562
intanto lavoravo quel boccale e bacino che io avevo
136
1562
Avevo di molti lavoranti e molte gran faccende d
137
1562
gran faccende d'oro e di argento. Avevo pattuito
138
1562
ispesi in suo vestire e in molte altre cose
139
1562
Dio di bottega mia, e lasciommi impedito da molte
140
1562
impedito da molte faccende, e disse che non mi
141
1562
di tagliargli un braccio; e sicurissimamente lo facevo, ma
142
1562
perdevo li mia danari e forse un'altra volta
143
1562
si danno a patti; e che io potevo con
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1562
auditore della Camera realmente, e quella convinsi; e per
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1562
ero venuto a Parigi; e che questo non era
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1562
avevo durate per lui; e che io cominciavo a
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1562
sciagurato pur si vergognava, e volendomi tenere quasi per
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1562
mi risi di lui, e me ne andai insieme
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1562
sua con tre cavalli e tre servitori a tanto
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1562
Lui benissimo mi trattava, e io meglio lo pagavo
151
1562
menò a Fontana Biliò e messemi drento inanzi al
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1562
intera di gratissima audienza. E perché il Re era
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1562
che seco mi menassi, e che per la strada
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1562
al traino della Corte, e per la strada feci
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1562
aveva ancora il cappello. E perché ogni sera io
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1562
con il ditto Cardinale, e Sua Signoria diceva che
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1562
a una sua badia, e quivi potrei godere in
158
1562
alla volta di Granopoli, e alla sua badia in
159
1562
io mi ero ammalato, e quel mio giovane Ascanio
160
1562
a noia i franciosi e la lor Corte, e
161
1562
e la lor Corte, e mi parea mill'anni
162
1562
in Roma un bacino e un boccale d'ariento
163
1562
in su bonissimi cavalli, e venendo per le montagne
164
1562
le montagne del Sanpione, e essendomi accompagnato con certi
165
1562
con la sua quartana, e io con una febbretta
166
1562
non mi lasciassi punto; e avevo sdegnato lo stomaco
167
1562
pane intero la settimana, e molto desideravo di arrivare
168
1562
di morire in Italia e non in Francia. ¶ XCIX
169
1562
molto largo, assai profondo, e sopra esso aveva un
170
1562
aveva un ponticello lungo e stretto, sanza sponde. Essendo
171
1562
trovavo innanzi a tutti, e conosciutolo molto pericoloso, comandai
172
1562
comandai alli mia giovani e servitori che scavalcassino, menando
173
1562
detto ponte molto felicemente, e me ne venivo ragionando
174
1562
restato a dietro alquanto, e dava la baia a
175
1562
a quel gentiluomo franzese e a me, che per
176
1562
sul mezzo del ponte, e lo pregai che venissi
177
1562
uomo di poco animo, e che quivi non era
178
1562
isdrucciolò fuor del ponte, e con le gambe inverso
179
1562
a un sasso grossissimo. E perché Idio molte volte
180
1562
perché Idio molte volte è misericordioso de' pazzi, questa
181
1562
con l'altra bestia e suo cavallo dettono innun
182
1562
dove gli andorno sotto, e lui e il cavallo
183
1562
andorno sotto, e lui e il cavallo. Subito veduto
184
1562
mi cacciai a correre, e con gran difficultà saltai
185
1562
in su quel sasso, e spenzolandomi da esso, aggiunsi
186
1562
aveva adosso quest'uomo, e per quel lembo lo
187
1562
stava coperto dall'acqua; e perché gli aveva beuto
188
1562
aveva beuto assai acqua, e poco stava che saria
189
1562
mi rispose in franzese e mi disse che io
190
1562
molte dicine di scudi: e pareva che queste parole
191
1562
in còllora, tutto molle e barbugliando. A questo, io
192
1562
guide che noi avevamo, e commissi che aiutassino quella
193
1562
più d'un miglio e andava a sottosquadro e
194
1562
e andava a sottosquadro e cadeva nel lago. Sotto
195
1562
era innanzi a tutti e stavamo a vedere tombolare
196
1562
di nulla, salvianci noi e ringraziamo Idio d'ogni
197
1562
legato il suo bicchiere e le sue gioie, che
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1562
quell'essere più sicuro: e' mia son pochi cento
199
1562
pochi cento di scudi, e non ho paura di
200
1562
Il Busbacca allora disse: - E' non m'incresce de
201
1562
incresce de' mia, ma e' m'incresce ben de
202
1562
egli de' mia pochi, e non t'incresce de
203
1562
Dio: in questi casi e ne' termini che noi
204
1562
i vostri sono iscudi, e son da dovero; ma
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1562
detto esser tante gioie e tante bugie, è tutta
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1562
gioie e tante bugie, è tutta piena di caviale
207
1562
ridendo ripigliammo le forze e mettemmoci a seguitare il
208
1562
essendo noi molli istracchi e affamati, fummo piacevolissimamente ricevuti
209
1562
affamati, fummo piacevolissimamente ricevuti; e ivi ci rasciugammo, ci
210
1562
riposammo, sodisfacemmo alla fame, e con certe erbacce fu
211
1562
medicato il cavallo ferito; e ci fu insegnato quella
212
1562
era pieno la siepe, e ci fu detto, che
213
1562
facemmo. Ringraziato i gentiluomini, e noi molto ben ristorati
214
1562
di quivi ci partimmo e passammo innanzi, ringraziando Idio
215
1562
in molto piacevol modo; e per essere tutte quelle
216
1562
Idio, che io affogo! - e questo era lo spavento
217
1562
spavento del passato giorno; e arroto a quello, che
218
1562
quella sera con tutti e' tedeschi che vi erano
219
1562
tedeschi che vi erano; e talvolta diceva: - Io ardo
220
1562
talvolta diceva: - Io ardo - e talvolta: - Io affogo -: gli
221
1562
tanto piacevole, che tutti e' nostri affanni si erano
222
1562
argine d'un lago, e non v'era altra
223
1562
v'era altra strada, e questo argine ancora lui
224
1562
la bestial guida sdrucciolò, e il cavallo e lui
225
1562
sdrucciolò, e il cavallo e lui andorno sotto l
226
1562
bestia sortir dell'acqua; e come se nulla non
227
1562
stato, ricominciò a cantare, e accennavami che io andassi
228
1562
su la man ritta, e roppi certe siepe; così
229
1562
guidavo i mia giovani e 'l Busbacca. La guida
230
1562
arebbero ammazzato. Passammo innanzi e scampammo quell'altra furia
231
1562
a Lione, sempre cantando e ridendo. A Lione mi
232
1562
venturieri ci volsono assassinare, e non con poca virtù
233
1562
al mondo: sempre cantando e ridendo giugnemmo a salvamento
234
1562
a un altro uomo; e perché questi cotai piaceri
235
1562
gli dire, mostrando quant'è sfacciata la ingratitudine. Per
236
1562
lo campai, guardandolo dì e notte con grandissime fatiche
237
1562
di scudi per vivere. E non gli avendo ancora
238
1562
che mi dessi aiuto e favore per mettermi al
239
1562
vedde, subito si turbò e mi disse: - Benvenuto, tu
240
1562
s'attende alla guerra e non a baiuccole di
241
1562
un bicchier d'argento, e che in quel bicchiere
242
1562
molte migliaia di ducati, e che e' v'era
243
1562
di ducati, e che e' v'era lettere di
244
1562
portarle in quel bicchiere; e che quel bicchiere lasciassi
245
1562
valere dieci scudi incirca, e io lo servirei di
246
1562
onore. Così la mozzammo; e la mattina partendoci arrivammo
247
1562
a un lago, che è in fra Valdistate e
248
1562
è in fra Valdistate e Vessa; questo lago è
249
1562
e Vessa; questo lago è lungo quindici miglia, dove
250
1562
lungo quindici miglia, dove e' s'arriva a Vessa
251
1562
abete, non molto grande e non molto grosse, e
252
1562
e non molto grosse, e non son confitte, né
253
1562
confitte, né manco impeciate; e se io non vedevo
254
1562
dicevano pure: - Benvenuto, questa è una pericolosa cosa a
255
1562
con quattro cavalli -. A e' quali io dicevo: - Non
256
1562
entrati innanzi a noi, e vanno via ridendo? Se
257
1562
fussi vino, come l'è acqua, io direi che
258
1562
drento; ma perché l'è acqua, io so ben
259
1562
io so ben che e' non hanno piacere d
260
1562
era lungo quindici miglia e largo tre in circa
261
1562
era un monte altissimo e cavernoso, dall'altra era
262
1562
dall'altra era piano e erboso. Quando noi fummo
263
1562
un pezzo. Io accennavo, e dicevo che ci gettassino
264
1562
possibile, perché non v'è acqua che sostenessi la
265
1562
che sostenessi la barca, e che e' v'è
266
1562
la barca, e che e' v'è certe secche
267
1562
e che e' v'è certe secche, per le
268
1562
barca subito si disfarebbe e annegheremmo tutti, e pure
269
1562
disfarebbe e annegheremmo tutti, e pure ci sollecitavano che
270
1562
che noi aiutassimo loro. E' barcheriuoli si chiamavano l
271
1562
la briglia al collo e presi una parte della
272
1562
mano al mio pugnaletto, e gli dissi che facessino
273
1562
io per quella via; e se più e' mi
274
1562
via; e se più e' mi si gittassi addosso
275
1562
piano da poterci riposare, e in su questo piano
276
1562
a' mia giovani: - Ora è tempo a far qualche
277
1562
mettete mano alle spade, e facciàno che per forza
278
1562
facciàno che per forza e' ci mettino in terra
279
1562
maglia con istivali grossi e con uno scoppietto in
280
1562
uno scoppietto in mano, e pioveva quanto Idio ne
281
1562
valevano per questo effetto, e crepavamo di fatica a
282
1562
pochetto al Busbacca corriere, e 'l ditto Ascanio gli
283
1562
portare; avvenne che per e' cattivi passi quel cavallo
284
1562
passi quel cavallo isdrucciolò e andò tanto barcollone, non
285
1562
l'aveva saputa iscansare; e passata al cavallo la
286
1562
isdrucciolò inverso il lago e s'attenne a un
287
1562
quali era drento tutti e' mia danari con ciò
288
1562
salvassi la sua vita, e lasciassi andare il cavallo
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1562
io gli dovessi perdonare e ripigliarlo. Domandato chi era
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poi molte preghiere dissi: - E per esser voi suo
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1562
la mia gran servitù, e per paura che quelli
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1562
io trovavo miglior fortuna, e volentieri mi andavo con
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1562
insino al mio ritorno; e se avveniva che io
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1562
ogni cosa fussi suo. E perché io avevo un
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1562
lo lasciassi venir meco, e che lui verrebbe a
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1562
de li mia Italiani, e maggiormente di quelle persone
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1562
con voi a vita, e così ho in animo
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1562
cavallo ancora per lui, e messogli una mia valigetta
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1562
fatto io non arei; e partitomi di Roma ne
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1562
ne venni a Firenze, e da Firenze a Bologna
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1562
da Firenze a Bologna, e da Bologna a Vinezia
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1562
da Bologna a Vinezia, e da Vinezia me ne
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si volse ad Albertaccio e disse: - Io voglio che
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1562
ve lo voglio rendere - e così mi restai a
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1562
onorevole a un cardinale, e continuamente volse che io
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1562
che io lo ritraessi; e io, che non desideravo
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1562
uno scatolino, lo cominciai; e la prima giornata io
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1562
lavorai dua ore continue, e bozzai quella virtuosa testa
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Signoria ne restò istupefatta; e come quello che era
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1562
grandissimo innelle sue lettere e innella poesia in superlativo
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1562
mondo: il perché si è che allui parve che
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1562
tempo che la meritava: e perché egli portava la
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1562
sadisfacessi. Pure la fini' e mi parve fare la
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lo viddi sbigottito, perché e' pensava che avendola io
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dugento ore di cera, e dimandavo licenzia per andarmene
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lui si sturbava molto, e mi richiese che io
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quella sua medaglia, almanco; e questo fu un caval
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1562
tempo, dandogli bonissima grazia; e essendo assai sadisfatto, disse
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1562
un dieci, che non è il fare una testolina
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1562
difficultà -. Pure mi diceva e mi pregava, che io
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1562
alla volta di Francia; e lui faceva tener conto
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1562
che me gli presenti; e da quello che me
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1562
altri cavagli di Padova e sarei necessitato a 'ndarmene
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1562
di non saper nulla, e pur mi carezzava, dicendomi
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accettare li tre cavalli; e con essi me ne
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le montagne dell'Alba e della Berlina: era agli
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1562
per uomo di credito e valente nella sua professione
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1562
valente nella sua professione, e non sapevo che gli
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1562
le sue ribalderie. Quando e' mi vedde all'osteria
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1562
mi chiamò per nome, e mi disse che andava
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1562
d'inportanza a Lione, e che di grazia io
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1562
Lione. Questo ribaldo piagneva e facevami le belle lustre
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1562
lustre dicendomi, come - per e' casi d'importanza della
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1562
corrieri, un par vostro è ubbrigato a 'iutarlo - e
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1562
è ubbrigato a 'iutarlo - e di più mi disse
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1562
di messer Filippo Strozzi: e perché gli aveva una
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1562
fussi mai al mondo; e quando io lo presi
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1562
quando io lo presi, e' s'era partito da
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1562
Francesco, che era spagnolo e orefice. Io, che non
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1562
dispiacere al tuo maestro -. E' fece tanto che il
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1562
meco di molti mesi; e per essersi partito magro
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1562
per essersi partito magro e spunto, noi lo domandavamo
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1562
lo domandavamo il Vecchino; e io pensavo che fussi
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1562
lui serviva tanto bene; e perché gli era tanto
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1562
pochi mesi messe persona, e ristoratosi dallo istento divenne
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1562
bel giovane di Roma, e sì per essere quel
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1562
che io ho detto, e perché gl'imparava l
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1562
amore grandissimo come figliuolo, e lo tenevo vestito come
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1562
Vedutosi il giovane restaurato, e' gli pareva avere aùto
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del suo gran bene; e perché questo suo maestro
351
1562
sei diventato così bello? e così lo chiamavano quando
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1562
a lei: - Madonna Francesca, è stato lo mio maestro
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1562
ha fatto così bello e molto più buono -. Costei
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1562
che Ascanio dicessi così: e perché lei aveva nome
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1562
mi gli gittai addosso, e gli detti di pugna
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1562
gli detti di pugna e calci le più aspre
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1562
delle mane, sanza cappa e sanza berretta fuggì fuora
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1562
sanza berretta fuggì fuora, e per dua giorni io
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1562
io gli avevo fatte e facevo alcune opere, di
360
1562
col suo vecchio maestro, e che, se e' mi
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1562
maestro, e che, se e' mi pareva, che io
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1562
dessi la sua berretta e cappa che io gli
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1562
si era portato male, e che gli aveva fatto
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1562
che gli stessi seco; e che facessi che io
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1562
Ascanio mi fece riverenzia, e il suo maestro quasi
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1562
io rimandassi a Ascanio e' panni che io gli
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1562
non se ne curava, e che a Ascanio non
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volsi a don Diego e dissi: - Signor don Diego
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1562
voi; ma cotesto Francesco è tutto il contrario di
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1562
voi siete, perché gli è un disonorato marrano. Ditegli
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1562
ammazzerò a ogni modo; e dite a Ascanio che
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1562
rispose niente, anzi andò e messe in opera cotanto
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1562
di donde gli era; e sentendo questo scompiglio, ancora
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1562
Ascanio: - Vavvi da te, e tuo padre verrà teco
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meglio di me chi è Benvenuto; rimènagnene sicuramente, e
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1562
è Benvenuto; rimènagnene sicuramente, e io verrò teco -. Io
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1562
sopraggiunse don Diego, Francesco e Ascanio, e il padre
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1562
Diego, Francesco e Ascanio, e il padre, che io
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1562
promesso? -. Disse di sì, e per non si partir
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1562
Io mi volsi allora e dissi a quel fattorino
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1562
quel fardello de' panni: e allui dissi: - Eccoti tutti
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1562
allui dissi: - Eccoti tutti e' panni che io t
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io t'avevo donati, e con essi abbi la
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1562
abbi la tua libertà e va dove tu vuoi
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1562
loro ritinsi il diamante, e portatolo a' gioiellieri, Gaio
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1562
Gaio subito disse: - Questa è la più mirabil cosa
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1562
a Gaio, dissono: - Benvenuto è la gloria dell'arte
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1562
gloria dell'arte nostra, e meritamente e alle sue
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1562
arte nostra, e meritamente e alle sue tinte e
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1562
e alle sue tinte e allui doviamo fare di
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1562
a dire al Papa, e voglio che gli abbia
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1562
legatura di questo diamante -. E corsosene al Papa, gli
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1562
portai su l'anello: e perché e' non mi
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1562
l'anello: e perché e' non mi era tenuto
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1562
lui non voleva fare, e senti' che disse al
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1562
si appartiene esser neutro e non altro -. Ritiratomi presto
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1562
onde io presto entrai, e pòrtogli quel bel diamante
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1562
che paia d'importanza, e non restar mai in
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1562
qui in questa camera -. E mosso a passeggiare, la
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1562
per me, mi piacque, e cominciai a ragionar col
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un panno d'arazzo, e or si scontorceva in
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in sun un piè e ora in sun un
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si possa al mondo, e disse: - Attendi, Benvenuto mio
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studio di farmi dispiacere; e vedendo che il Papa
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me con tanta affezione e virtù, disse: - E' non
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affezione e virtù, disse: - E' non è dubbio nessuno
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virtù, disse: - E' non è dubbio nessuno che Benvenuto
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dubbio nessuno che Benvenuto è persona di maraviglioso ingegno
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bene ogni uomo naturalmente è tenuto a voler bene
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considerare in che modo e' si dee parlare di
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principe che fussi mai, e altrettanto virtuoso, ma sì
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bene con mala fortuna; e dice che Vostra Santità
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dice che Vostra Santità è tutta al contrario, e
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è tutta al contrario, e che quel regno vi
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vi piagne in testa, e che voi parete un
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covon di paglia vestito, e che in voi non
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che in voi non è altro che buona fortuna
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1562
ridersene: niente di manco e' riservò in sé un
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1562
me, che era inistimabile; e io me ne cominciai
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1562
anzi con grandissima difficultà. E perché io ero pur
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1562
pratico in queste corte, e' m'immaginai che qualche
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1562
contro a di me; e destramente ricercandone, mi fu
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1562
detto chi fussi stato; e io non mi potevo
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1562
finire il mio libretto; e finito che io l
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1562
venissi bene di fare, e che io avevo fatto
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1562
ragion di cencinquanta scudi e non più; tutto il
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1562
ricca di assai figure e fogliami e smalti e
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1562
assai figure e fogliami e smalti e gioie. Io
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1562
e fogliami e smalti e gioie. Io mi presi
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1562
che io possetti avere, e feci disegno di andarmi
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1562
Imperatore l'ebbe gratissimo, e subito domandò di me
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1562
alla volta di Francia; e me ne volevo andare
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1562
come mi andavo io, e che a me saria
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1562
ai corridoi del palazzo, e ivi li donassi allo
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1562
Andammo giù d'accordo; e giunti alla presenza dello
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1562
cavalli con tanta maestà e con tanta virtù per
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1562
camere, che lo Imperadore e ogniuno si maravigliava. In
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1562
con tanto isgraziato modo e con certe sue parole
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1562
che mai si vidde e sentì peggio: mosse lo
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1562
la ditta opera mia; e avvedutomi che con gratissimo
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Maestà, il quale si è scritto a mano e
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1562
è scritto a mano e miniato per mano de
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mai facessi tal professione; e questa ricca coperta d
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ricca coperta d'oro e di gioie è così
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oro e di gioie è così imprefetta per causa
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libro presenta me ancora, e che io venga apresso
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finirgli il suo libro; e di più tutto quello
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disse: - Il libro m'è grato e voi ancora
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libro m'è grato e voi ancora; ma voglio
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lo finiate in Roma; e come gli è finito
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1562
Roma; e come gli è finito e voi guarito
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come gli è finito e voi guarito, portatemelo e
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1562
e voi guarito, portatemelo e venitemi a trovare -. Di
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accadessi il mio nome; e mi disse aver veduto
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diverse cose tutte virtuose e piacevole: e perché a
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tutte virtuose e piacevole: e perché a me pareva
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il ragionamento, feci reverenzia e partimmi. Lo Imperadore fu
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a parlare allo Imperadore, e che di quei danari
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chiamava maestro Miliano Targhetta, e per esser quel diamante
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1562
consiglio. Io ebbi caro e' quattro uomini gioiellieri, infra
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prosuntuosa bestia del mondo, e quello che sapeva manco
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1562
quello che sapeva manco e gli pareva saper più
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1562
gli altri erano modestissimi e valentissimi uomini. Questo Gaio
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1562
tutti cominciò a parlare e disse: - Salvisi la tinta
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1562
la tinta di Miliano e a quella, Benvenuto, tu
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1562
l tignere un diamante è la più bella e
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1562
è la più bella e la più difficil cosa
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arte del gioiellare, Miliano è il maggior gioielliere che
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fussi mai al mondo, e questo si è il
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mondo, e questo si è il più difficil diamante
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1562
volsi agli altri gioiellieri e dissi: - Ecco che io
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1562
la tinta di Miliano; e mi proverrò se faccèndone
473
1562
di berretta. - Sì - disse; e io così cominciai a
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1562
mi sia venuto innanzi, e quella tinta di Miliano
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1562
cercando di vincer me, e con nuovi modi feci
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1562
a chiamare i gioiellieri, e tinto con la tinta
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1562
il diamante in mano, e' disse: - Benvenuto, questo diamante
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1562
disse: - Benvenuto, questo diamante è meglio dumila ducati, che
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1562
potessi vincer me medesimo - e pregatogli che mi aspettassino
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sun un mio palchetto, e fuor della presenza loro
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1562
Noi gli abbiamo isducati, e non arem più duchi
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1562
non arem più duchi; e tu ce gli volevi
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1562
servo chi mi paga, e voi mi fate le
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1562
voi le insaziabilità, pazzie e dappocaggine de' vostri passati
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1562
fate, che innanzi che e' passi dua o tre
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1562
mia quello de' Bettini, e mi disse: - E' non
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1562
Bettini, e mi disse: - E' non accadrebbe lo ispendere
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si faccino: che spirito è quello che te le
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1562
che te le dice? - E mi disse come Cosimo
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1562
a ridermi di loro, e dissi: - Cotesti uomini di
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1562
hanno messo gli sproni e datogli la briglia in
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1562
mano in sua libertà, e messolo in sun un
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un bellissimo campo, dove è fiori e frutti e
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1562
campo, dove è fiori e frutti e moltissime delizie
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è fiori e frutti e moltissime delizie; poi gli
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a me voi, chi è quello che tener lo
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posson dare a chi è padron di esse -. Così
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Così mi lasciorno stare e non mi davon più
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atteso alla mia bottega, e seguitavo alcune mie faccende
500
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alla restaurazione della sanità, e ancora non mi pareva