Karol Wojtyła, Veritatis Splendor, 1993

il giovane: "Poi vieni e seguimi" (Mt 19,21). È un

vieni e seguimi" (Mt 19,21). È un invito la cui

tutta intera (cf Gv 16,13). ¶ È Gesù stesso che prende

che prende l'iniziativa e chiama a seguirlo. L

a seguirlo. L'appello è rivolto innanzi tutto a

essere discepoli di Cristo è la condizione di ogni

Per questo, seguire Cristo è il fondamento essenziale e

è il fondamento essenziale e originale della morale cristiana

ascolto di un insegnamento e di accogliere nell'obbedienza

condividere la sua vita e il suo destino, di

alla sua obbedienza libera e amorosa alla volontà del

della fede, colui che è la Sapienza incarnata, il

cf Gv 6,45). Gesù, infatti, è la luce del mondo

della vita (cf Gv 8,12); è il pastore che guida

il pastore che guida e nutre le pecore (cf

le pecore (cf Gv 10,11-16), è la via, la verità

la via, la verità e la vita (cf Gv

la vita (cf Gv 14,6), è colui che conduce al

vedere lui, il Figlio, è vedere il Padre (cf

Gesù chiede di seguirlo e di imitarlo sulla strada

amore di Dio: "Questo è il mio comandamento: che

la lavanda dei piedi è segno: "Se dunque io

dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato

L'agire di Gesù e la sua parola, le

parola, le sue azioni e i suoi precetti costituiscono

Infatti, queste sue azioni e, in modo particolare, la

modo particolare, la passione e la morte in croce

amore per il Padre e per gli uomini. Proprio

quanti lo seguono. Esso è il comandamento "nuovo": "Vi

quale Gesù ha amato, e con la quale devono

Dopo aver detto: "Questo è il mio comandamento: che

donazione totale, di imitare e di rivivere l'amore

amato "sino alla fine". È quanto Gesù chiede ad

prenda la sua croce e mi segua" (Mt 16,24). ¶ 21. Seguire

Mt 16,24). ¶ 21. Seguire Cristo non è una imitazione esteriore, perché

a Lui, che si è fatto servo fino al

del credente (cf Ef 3,17), e così il discepolo è

e così il discepolo è assimilato al suo Signore

assimilato al suo Signore e a Lui configurato. Questo

a Lui configurato. Questo è frutto della grazia, della

del suo Corpo, che è la Chiesa (cf 1 Cor

mistero pasquale della morte e risurrezione, lo "riveste" di

Cristo (cf Gal 3,27): "Rallegriamoci e ringraziamo - esclama sant'Agostino

cristiani, ma Cristo (...). Stupite e gioite: Cristo siamo diventati

Dio in Cristo Gesù, è chiamato a camminare secondo

camminare secondo lo Spirito e a manifestarne nella vita

Nuova Alleanza (cf 1 Cor 11,23-29), è vertice dell'assimilazione a

eterna" (cf Gv 6,51-58), principio e forza del dono totale

di fondo dell'esistenza e quindi non coincidono esattamente

altra parte, non c'è separazione o estraneità tra

estraneità tra le beatitudini e i comandamenti: ambedue si

Discorso mostra l'apertura e l'orientamento dei comandamenti

prospettiva della perfezione che è propria delle beatitudini. Queste

di autoritratto di Cristo e, proprio per questo, sono

inviti alla sua sequela e alla comunione di vita

vita, osserva i comandamenti"; è certo, però, che l

sul quale può germogliare e maturare il desiderio della

umana matura: "Se vuoi", e il dono divino della

divino della grazia: "Vieni e seguimi". ¶ La perfezione esige

di sé, a cui è chiamata la libertà dell

che il giovane possiede e la sequela del Signore

verso la sua maturità e, nello stesso tempo, attesta

La libertà dell'uomo e la legge di Dio

sa che la sua è una vocazione alla libertà

Gal 5,13), proclama con gioia e fierezza l'apostolo Paolo

non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si

pura, non ancora piena è la libertà, perché ancora

parte conserviamo la debolezza, e in parte abbiamo raggiunto

sono stati distrutti, ma è forse scomparsa la debolezza

la debolezza, dopo che è stata distrutta l'iniquità

questo se non chi è superbo, se non chi

superbo, se non chi è indegno della misericordia del

del liberatore?... Ora siccome è rimasta in noi qualche

propria libertà. Chi, invece, è animato dall'amore e

è animato dall'amore e "cammi- na secondo lo

secondo lo Spirito" (Gal 5,16) e desidera servire gli altri

Dio la via fondamentale e necessaria per praticare l

l'amore liberamente scelto e vissuto. Anzi, egli avverte

urgenza interiore - una vera e propria "necessità", e non

vera e propria "necessità", e non già una costrizione

viverle nella loro "pienezza". È un cammino ancora incerto

un cammino ancora incerto e fragile fin che siamo

di Dio (cf Rm 8, 21) e quindi di rispondere nella

all'amore perfetto non è riservata solo ad una

cielo"riguarda tutti, perché è una radicalizzazione del comandamento

il successivo invito "vieni e seguimi" è la nuova

invito "vieni e seguimi" è la nuova forma concreta

di Dio. I comandamenti e l'invito di Gesù

servizio di un'unica e indivisibile carità, che spontaneamente

perfezione, la cui misura è Dio solo: "Siate voi

voi dunque perfetti, come è perfetto il Padre vostro

perfezione: "Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro

Padre vostro" (Lc 6,36). ¶ "Vieni e seguimi" (Mt 19,21) ¶ 19. La via

seguimi" (Mt 19,21) ¶ 19. La via e, nello stesso tempo, il

rinunciato ai propri beni e a se stessi. Proprio

se stessi. Proprio questa è la conclusione del colloquio

questo e vivrai" (Lc 10,28). È comunque significativo che sia

a suscitare la curiosità e l'interrogativo del dottore

dottore della Legge: "Chi è il mio prossimo?" (Lc

dipende tutta la Legge e i Profeti" (Mt 22,40), sono

profondamente uniti tra loro e si compenetrano reciprocamente. La

La loro unità inscindibile è testimoniata da Gesù con

Gesù con le parole e con la vita: la

indivisibile amore al Padre e all'umanità (cf Gv

osservanza dei comandamenti, non è possibile l'autentico amore

dicesse: "Io amo Dio", e odiasse il suo fratello

odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi, infatti

espressa in modo mirabile e inequivocabile nella parabola del

buon Samaritano (cf Lc 10, 19-37) e nel "discorso" sul giudizio

dare compimento" (Mt 5,17). Cristo è la chiave delle Scritture

di me" (cf Gv 5,39); è il centro dell'economia

la ricapitolazione dell'Antico e del Nuovo Testamento, delle

delle promesse della Legge e del loro compimento nel

loro compimento nel Vangelo; è il legame vivente ed

eterno tra l'Antica e la Nuova Alleanza. Commentando

Il termine della legge è Cristo" (Rm 10,4), sant'Ambrogio

dal momento che Egli è venuto non a dissolvere

modo in cui c'è un Testamento Antico, ma

la legge: quella che è stata data per mezzo

per mezzo di Mosè è figura della vera legge

Dunque, quella legge mosaica è copia della verità".25 ¶ Gesù

amore del prossimo, interiorizzando e radicalizzando le sue esigenze

un cuore che ama, e che, proprio perché ama

che, proprio perché ama, è disposto a vivere le

per un cammino morale e spirituale di perfezione, la

perfezione, la cui anima è l'amore (cf Col

amore sollecito che tutela e promuove la vita del

nel suo cuore" (Mt 5,21-22.27-28). È Gesù stesso il "compimento

Lui stesso Legge vivente e personale, che invita alla

la sua stessa vita e il suo stesso amore

il suo stesso amore e offre l'energia per

per testimoniarlo nelle scelte e nelle opere (cf Gv

manca ancora?" (Mt 19,20). Non è facile dire con buona

nella Legge di Dio. E tuttavia, se anche gli

tuttavia, se anche gli è possibile dare una simile

ideale morale con serietà e generosità fin dalla fanciullezza

qualcosa ancora gli manca. È alla consapevolezza di questa

possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel

nel cielo; poi vieni e seguimi" (Mt 19,21). ¶ Come già

questo deve essere letto e interpretato nel contesto di

messaggio morale del Vangelo e, specialmente, nel contesto del

la prima delle quali è proprio la beatitudine dei

vita eterna, anzi che è la stessa vita eterna

ma parlano di atteggiamenti e di disposizioni di fondo

Signore, perché Dio solo è Colui che è buono

solo è Colui che è buono. Questa è la

che è buono. Questa è la testimonianza della Sacra

Dio: "Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti

Ma se Dio solo è il Bene, nessuno sforzo

il Signore come Dio e a rendergli l'adorazione

che a Lui solo è dovuta (cf Mt 4,10). Il

un dono di Dio: è l'offerta di una

divina che si rivela e si comunica in Gesù

stesso nell'invito: "Vieni e seguimi" (Mt 19,21). ¶ "Se vuoi

sul bene, perché Egli è il Bene. Ma Dio

fatto creando l'uomo e ordinandolo con sapienza e

e ordinandolo con sapienza e con amore al suo

naturale". Questa "altro non è che la luce dell

che si deve compiere e ciò che si deve

deve evitare. Questa luce e questa legge Dio l

dell'Alleanza (cf Es 24) e l'ha chiamato ad

Il dono del Decalogo è promessa e segno dell

del Decalogo è promessa e segno dell'Alleanza Nuova

la legge sarà nuovamente e definitivamente scritta nel cuore

importante precisazione: "Uno solo è buono", Gesù risponde al

tra la vita eterna e l'obbedienza ai comandamenti

la via della vita e ad essa conducono. Dalla

stesso li conferma definitivamente e li propone a noi

a noi come via e condizione di salvezza. Il

un'esistenza nella libertà e secondo giustizia (cf Dt

Nuova oggetto della promessa è il "Regno dei cieli

la formulazione più ampia e completa della Legge Nuova

espressione "vita eterna", che è partecipazione alla vita stessa

morte, ma nella fede è già fin d'ora

riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la

falso, onora il padre e la madre, ama il

Dal contesto del colloquio e, specialmente, dal confronto del

passi paralleli di Marco e di Luca, risulta che

non intende elencare tutti e singoli i comandamenti necessari

cui compendio (cf Rm 13,8-10) e fondamento è il comandamento

cf Rm 13,8-10) e fondamento è il comandamento dell'amore

persona umana, la quale è "la sola creatura che

identità di essere spirituale e corporeo, in relazione con

con Dio, col prossimo e col mondo delle cose

luce i doveri essenziali e, quindi, indirettamente, i diritti

proprietà privata, la veridicità e la buona fama. ¶ I

la frode, il sacrilegio e così via. Quando uno

non avere questi crimini (e nessun cristiano deve averli

libertà, ma questo non è che l'inizio della

dell'amore di Dio e dell'amore del prossimo

del prossimo (cf Lc 10, 25-27) e invitato a ricordare che

vita eterna: "Fa' questo e vivrai" (Lc 10,28). È comunque

la realtà dell'Incarnazione e della Redenzione per ritrovare

cuore della morale evangelica e coglierne il contenuto profondo

coglierne il contenuto profondo e immutabile, dobbiamo ricercare accuratamente

giovane ricco del Vangelo e, più ancora, il senso

verità piena. ¶ "Uno solo è buono" (Mt 19,17) ¶ 9. Gesù dice

interroghi su ciò che è buono? Uno solo è

è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare

versione degli evangelisti Marco e Luca la domanda viene

mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio

indica al suo interlocutore - e a tutti noi - che

soltanto rivolgendo la mente e il cuore a Colui

a Colui che "solo è buono": "Nessuno è buono

solo è buono": "Nessuno è buono, se non Dio

sul bene, perché Egli è il Bene. ¶ Interrogarsi sul

la domanda del giovane è in realtà una domanda

realtà una domanda religiosa e che la bontà, che

la bontà, che attrae e al tempo stesso vincola

fonte in Dio, anzi è Dio stesso, Colui che

stesso, Colui che solo è degno di essere amato

con tutta l'anima e con tutta la mente

mente" (Mt 22,37), Colui che è la sorgente della felicità

il sangue di Cristo e santificato dalla presenza dello

profeta: La tua scienza è divenuta mirabile provenendo da

opera la tua maestà è più ammirabile, la tua

scruti nei segreti pensieri e negli intimi sentimenti, io

quanto grande tu sei e vigila su di te

Ciò che l'uomo è e deve fare si

che l'uomo è e deve fare si manifesta

dell'Alleanza con Israele, e in tutta la Legge

Dio si fa conoscere e riconoscere come Colui che

come Colui che "solo è buono"; come Colui che

sua Legge (cf Es 19,9-24 e 20, 18-21), per ristabilire l'originaria

originaria armonia col Creatore e con tutto il creato

sarò il vostro Dio e voi sarete il mio

nei confronti dell'uomo. È una risposta d'amore

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il

nostro Dio, il Signore è uno solo: Tu amerai

con tutta l'anima e con tutte le forze

dell'amore di Dio, è chiamata a rifletterne la

Per chi ama Dio è sufficiente piacere a Colui

tale che Dio stesso è carità".18 ¶ 11. L'affermazione che

affermazione che "uno solo è buono" ci rimanda così

Dio come Signore unico e assoluto e a rendere

Signore unico e assoluto e a rendere culto a

cf Es 20,2-11). Il bene è appartenere a Dio, obbedire

Lui praticando la giustizia e amando la pietà (cf

il Signore come Dio è il nucleo fondamentale, il

Legge, da cui discendono e a cui sono ordinati

fondato nella Sacra Scrittura e nella viva Tradizione apostolica

stesso tempo, i presupposti e le conseguenze delle contestazioni

di cui tale insegnamento è fatto segno. ¶ I - "Maestro

di buono...?" (MT 19,16) - ¶ Cristo e la risposta alla domanda

riascoltare in modo vivo e incisivo il suo insegnamento

tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che

interroghi su ciò che è buono? Uno solo è

è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare

falso, onora il padre e la madre, ama il

possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel

nel cielo; poi vieni e seguimi""(Mt 19,16-21).13 ¶ 7. "Ed ecco

Cristo, Redentore dell'uomo, e gli pone la domanda

sulle regole da osservare, è una domanda di pienezza

significato per la vita. E, in effetti, è questa

vita. E, in effetti, è questa l'aspirazione che

cuore di ogni decisione e di ogni azione umana

umana, la segreta ricerca e l'intimo impulso che

la libertà. Questa domanda è ultimamente un appello al

assoluto che ci attrae e ci chiama a sé

ci chiama a sé, è l'eco di una

vocazione di Dio, origine e fine della vita dell

Nazaret, una domanda essenziale e ineludibile per la vita

bene morale da praticare e la vita eterna. L

tra il bene morale e il pieno compimento del

del proprio destino. Egli è un pio israelita, cresciuto

risposta contenuta nella Legge. È più probabile che il

predicazione con questo nuovo e decisivo annuncio: "Il tempo

decisivo annuncio: "Il tempo è compiuto e il Regno

Il tempo è compiuto e il Regno di Dio

il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete

Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo" (Mc

risposta su ciò che è bene e ciò che

ciò che è bene e ciò che è male

bene e ciò che è male. Egli è il

che è male. Egli è il Maestro, il Risorto

in sé la vita e che è sempre presente

la vita e che è sempre presente nella sua

presente nella sua Chiesa e nel mondo. È Lui

Chiesa e nel mondo. È Lui che schiude ai

il libro delle Scritture e, rivelando pienamente la volontà

agire morale. Alla sorgente e al vertice dell'economia

economia della salvezza, Alfa e Omega della storia umana

la condizione dell'uomo e la sua vocazione integrale

immediati, parziali, spesso superficiali, e perfino apparenti criteri e

e perfino apparenti criteri e misure del proprio essere

con la sua inquietudine e incertezza ed anche con

con la sua debolezza e peccaminosità, con la sua

con la sua vita e morte, avvicinarsi a Cristo

e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio

tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l'influsso della

conoscenza esplicita di Dio, e si sforzano, non senza

ciò che di buono e di vero si trova

si trova in loro, è ritenuto dalla Chiesa come

una preparazione al Vangelo, e come dato da Colui

Collegio episcopale hanno sviluppato e proposto un insegnamento morale

morale relativo ai molteplici e differenti ambiti della vita

vita umana. In nome e con l'autorità di

della vita sociale, economica e politica. Il loro insegnamento

della tradizione della Chiesa e della storia dell'umanità

deformate o negate. Si è determinata, infatti, una nuova

obiezioni, di ordine umano e psicologico, sociale e culturale

umano e psicologico, sociale e culturale, religioso ed anche

più di contestazioni parziali e occasionali, ma di una

messa in discussione globale e sistematica del patrimonio morale

umana dal suo essenziale e costitutivo rapporto con la

legge naturale, sull'universalità e sulla permanente validità dei

per "esortare le coscienze" e per "proporre i valori

poi autonomamente le decisioni e le scelte della vita

le scelte della vita. ¶ È da rilevare, in special

risposta tradizionale della Chiesa e alcune posizioni teologiche, diffuse

diffuse anche in Seminari e Facoltà teologiche, circa questioni

importanza per la Chiesa e la vita di fede

nel cuore dell'uomo e fanno parte dell'Alleanza

quotidiane delle singole persone e delle società intere? È

e delle società intere? È possibile obbedire a Dio

possibile obbedire a Dio e quindi amare Dio e

e quindi amare Dio e il prossimo, senza rispettare

le circostanze questi comandamenti? È anche diffusa l'opinione

dubbio il nesso intrinseco e inscindibile che unisce tra

tra loro la fede e la morale, quasi che

l'appartenenza alla Chiesa e la sua unità interna

un pluralismo di opinioni e di comportamenti, lasciati al

diversità dei contesti sociali e culturali. ¶ 5. In un tale

tale contesto, tuttora attuale, è maturata in me la

a trattare "più ampiamente e più profondamente le questioni

fronte a quella che è senza dubbio una vera

vita morale dei fedeli e per la comunione nella

un'esistenza sociale giusta e solidale. ¶ Se questa Enciclica

pubblicata solo ora, lo è anche perché è apparso

lo è anche perché è apparso conveniente farla precedere

contiene un'esposizione completa e sistematica della dottrina morale

credenti nei suoi fondamenti e nei suoi molteplici contenuti

Fil 1,27). Mediante i sacramenti e la preghiera, essi ricevono

la grazia di Cristo e i doni del suo

gli studiosi dell'etica e della teologia morale. È

e della teologia morale. È questo l'oggetto specifico

Fratelli nell'Episcopato, ¶ salute e Apostolica Benedizione! ¶ Lo splendore

le opere del Creatore e, in modo particolare, nell

uomo creato a immagine e somiglianza di Dio (cf

verità illumina l'intelligenza e informa la libertà dell

viene guidato a conoscere e ad amare il Signore

diventano "luce nel Signore" e "figli della luce" (Ef

figli della luce" (Ef 5,8) e si santificano con "l

Pt 1,22). ¶ Questa obbedienza non è sempre facile. In seguito

istigazione di Satana, che è "menzognero e padre della

Satana, che è "menzognero e padre della menzogna" (Gv

menzogna" (Gv 8,44), l'uomo è permanentemente tentato di distogliere

sguardo dal Dio vivo e vero per volgerlo agli

di conoscere la verità e indebolita la sua volontà

di sottomettersi ad essa. E così, abbandonandosi al relativismo

così, abbandonandosi al relativismo e allo scetticismo (cf. Gv

nessuna tenebra di errore e di peccato può eliminare

nostalgia della verità assoluta e la sete di giungere

della sua conoscenza. Ne è prova eloquente l'inesausta

uomo in ogni campo e in ogni settore. Lo

Lo sviluppo della scienza e della tecnica, splendida testimonianza

delle capacità dell'intelligenza e della tenacia degli uomini

le lotte più dolorose e decisive, quelle del cuore

decisive, quelle del cuore e della coscienza morale. ¶ 2. Ogni

dal male? La risposta è possibile solo grazie allo

Eb 1,3), "pieno di grazia e di verità" (Gv 1,14): Egli

di verità" (Gv 1,14): Egli è "la via, la verità

la via, la verità e la vita" (Gv 14,6). Per

ai suoi interrogativi religiosi e morali, è data da

interrogativi religiosi e morali, è data da Gesù Cristo

da Gesù Cristo, anzi è Gesù Cristo stesso, come

figura di quello futuro, e cioè di Cristo Signore

Cristo Signore. Cristo, che è il nuovo Adamo, proprio

il mistero del Padre e del suo amore, svela

l'uomo all'uomo e gli fa nota la

mezzo alle nazioni, 3 mentre è attenta alle nuove sfide

nuove sfide della storia e agli sforzi che gli

verità di Gesù Cristo e del suo Vangelo. È

e del suo Vangelo. È sempre viva nella Chiesa

i segni dei tempi e di interpretarli alla luce

senso della vita presente e futura e sul loro

vita presente e futura e sul loro reciproco rapporto

questo sforzo, li accompagnano e li guidano con il

sempre nuovi di amore e di misericordia per rivolgersi

servizio di ogni uomo e di tutto il mondo

che non conoscono Cristo e il suo Vangelo e

e il suo Vangelo e neppure Dio. Sa che

strada della vita morale è aperta a tutti la

il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e

indotto da convinzioni personali e non per un cieco

un cieco impulso interno e per mera coazione esterna

scelta libera del bene, e si procura da sé

si procura da sé e con la sua diligente

a Colui che "solo è buono", l'uomo deve

bene dal male. Ed è quanto avviene, anzitutto, grazie

farà vedere il bene? E, rispondendo alla domanda, dice

del tuo volto, Signore, è stata impressa su di

dal male - il che è di competenza della legge

della legge naturale - non è altro che un'impronta

quale motivo questa legge è chiamata legge naturale: viene

ragione che la promulga è propria della natura umana

suprema della vita umana è la legge divina, eterna

legge divina, eterna, oggettiva e universale, per mezzo della

un disegno di sapienza e di amore ordina, dirige

di amore ordina, dirige e governa tutto il mondo

governa tutto il mondo e le vie della comunità

vie della comunità umana. E Dio rende partecipe l

conservare l'ordine naturale e proibisce di turbarlo"; 79 san

tutto al fine dovuto".80 E la sapienza di Dio

la sapienza di Dio è provvidenza, amore che si

che si prende cura. È Dio stesso, dunque, ad

stesso, dunque, ad amare e a prendersi cura, nel

nel senso più letterale e fondamentale, di tutta la

legge eterna di Dio, è perciò stesso in grado

attraverso la sua ragionevole e responsabile cura, guidare il

Tommaso - la creatura razionale è soggetta in un modo

provvedendo a se stessa e agli altri: perciò si

eterna nella creatura razionale è chiamata legge naturale".82 ¶ 44. La

essenziale subordinazione della ragione e della legge umana alla

alla Sapienza di Dio e alla sua legge. Dopo

che "la legge naturale è scritta e scolpita nell

legge naturale è scritta e scolpita nell'animo di

nell'animo di tutti e di ciascun uomo, poiché

uomo, poiché essa non è altro che la stessa

di fare il bene e ci intima di non

non fosse la voce e l'interprete di una

cui il nostro spirito e la nostra libertà devono

di conferire dei diritti e di dare la sanzione

norma delle sue azioni". E conclude: "Ne consegue che

che la legge naturale è la stessa legge eterna

li inclina all'atto e al fine che loro

che loro convengono; essa è la stessa ragione eterna

ragione eterna del Creatore e governatore dell'universo".83 ¶ L

può riconoscere il bene e il male grazie a

illuminata dalla rivelazione divina e dalla fede, in forza

comandamenti del Sinai. Israele è stato chiamato a ricevere

stato chiamato a ricevere e a vivere la legge

suo essere senza padrone e libero, governandosi autocraticamente con

Di chi altro questo è proprio, se non del

immagine, partecipe della dignità e del nome dell'Archetipo

uomo un compito grande e colmo di responsabilità, che

dedica una speciale attenzione. È l'autonomia delle realtà

che "le cose create e le stesse società hanno

stesse società hanno leggi e valori propri, che l

gradatamente deve scoprire, usare e ordinare".66 ¶ 39. Non solo il

anche l'uomo stesso è stato affidato alla sua

alla sua propria cura e responsabilità. Dio l'ha

cercasse il suo Creatore e giungesse liberamente alla perfezione

secondo la sua intelligenza e volontà, così compiendo atti

l'uomo conferma, sviluppa e consolida in se stesso

non dipendono da Dio, e che l'uomo può

ragione umana nel rinvenimento e nella applicazione della legge

morale esige la creatività e l'ingegnosità proprie della

proprie della persona, sorgente e causa dei suoi atti

trae la sua verità e la sua autorità dalla

legge eterna, che non è altro che la stessa

morale proviene da Dio e trova sempre in lui

dalla sapienza divina, essa è, al tempo stesso, la

naturale infatti, come si è visto, "altro non è

è visto, "altro non è che la luce dell

che si deve compiere e ciò che si deve

deve evitare. Questa luce e questa legge Dio l

stessa ragione, dei valori e delle norme morali.72 Se

alla sapienza del Creatore e Legislatore divino, oppure se

o delle diverse società e culture, una tale pretesa

della conoscenza del bene e del male non devi

La libertà dell'uomo e la legge di Dio

di Dio s'incontrano e sono chiamate a compenetrarsi

dell'uomo a Dio e della gratuita benevolenza di

di Dio all'uomo. E pertanto l'obbedienza a

obbedienza a Dio non è, come taluni credono, un

assoluta, esterna all'uomo e contraria all'affermazione della

la rivelazione dell'Alleanza e dell'Incarnazione redentrice. Una

la partecipazione della ragione e della volontà umane alla

volontà umane alla sapienza e alla provvidenza di Dio

della conoscenza del bene e del male", Dio afferma

luce della ragione naturale e della rivelazione divina, che

gli manifestano le esigenze e gli appelli della sapienza

persona umana l'immagine e la vicinanza di Dio

vicinanza di Dio, che è "presente in tutti" (cf

del Dio dell'universo e venerare la santità della

uomo non solo non è negata dalla sua obbedienza

permane nella verità ed è conforme alla dignità dell

agisca secondo scelte consapevoli e libere, mosso cioè e

e libere, mosso cioè e indotto da convinzioni personali

della conoscenza del bene e del male non devi

della conoscenza del bene e del male non devi

di decidere del bene e del male non appartiene

Dio solo. L'uomo è certamente libero, dal momento

comandi di Dio. Ed è in possesso d'una

Ma questa libertà non è illimitata: deve arrestarsi di

della conoscenza del bene e del male", essendo chiamata

trova la sua vera e piena realizzazione. Dio, che

realizzazione. Dio, che solo è buono, conosce perfettamente ciò

conosce perfettamente ciò che è buono per l'uomo

buono per l'uomo, e in forza del suo

al contrario la garantisce e la promuove. Ben diversamente

conflitto tra la libertà e la legge. Tali sono

di decidere del bene e del male: la libertà

potrebbe "creare i valori" e godrebbe di un primato

ultimo delle norme morali, è stata però provocata ad

del ruolo della ragione e della fede nell'individuazione

se stessi, gli altri e il mondo delle cose

Concilio Vaticano II, 60 si è voluto favorire il dialogo

razionale - quindi universalmente comprensibile e comunicabile - delle norme morali