Oriana Fallaci, A Saigon sette anni dopo, 1975

Saigon, aprile 1975 ¶ È la fine. Sono davvero

un paese così lontano e di cui per secoli

dieci anni sembrava concludersi e poi riprendeva, con più

ora si chiamavano Laos e ora Cambogia, infetta quanto

parla più di mesi e pochissimi di settimane. Come

offre speranza a chi è dentro, e sono gli

a chi è dentro, e sono gli stessi sulle

appena consegnate dalla Cina e dalla Russia: carri armati

nulla. Con le une e con l’altra hanno

quarti del Sud Vietnam. E la gente si chiede

Saigon? La loro morsa è ormai un arco d

tagliate. A nord-est, e cioè a Tay Ninh

reggimenti vietcong. A nord, e cioè a Bien Hoa

a Bien Hoa dov’è la base aerea e

è la base aerea e dove passa la Statale

vietcong. A nord-ovest, e cioè a Xuan Loc

porti di Phan Rang e di Phan Thiet. Due

vi dista appena trentacinque e di lì raggiungere la

la Statale numero quindici è quasi uno scherzo. Lo

a parte Saigon, non è il caso di farsi

fresche: vengono dalla Cambogia e non hanno ancora combattuto

attacchi a Can Tho e a My Tho sembrano

diventare un cerchio. Lo è già diventato mentre scrivo

mare: il suo fiume. E per bloccarlo basteranno due

certo a salvarla. Anzitutto è un esercito di cui

diciottesima divisione, quella corazzata, è stata spostata al Nord

al Nord dove si è fatta intrappolare con altri

con altri tremila uomini. E Thieu ha incominciato ad

l’esercito di Thieu è assurdo. È un esercito

di Thieu è assurdo. È un esercito disossato, scoraggiato

scoraggiato, moralmente disfatto. Gli è sempre mancata la voglia

di combattere, la durezza e la fede che ha

in salvo per primi e i soldati svaligiavano le

l’assedio? Saigon non è Stalingrado. Non a caso

soprannome dispregiativo che gli è stato dato, Repubblica di

altro: Repubblica di Salò. E va da sé che

vivono ben tre milioni e mezzo di creature, che

sempre meritano paragoni simili. ¶ * * * ¶ E così la paura strozza

razzi. Come mai non è incominciata? La si aspetta

ci chiude lo stomaco. È un’attesa tremenda perché

sai che deve accadere e accadrà: inevitabilmente, irrimediabilmente. Dove

Poi vai a letto e non dormi perché i

ogni sibilo, ogni fruscio, e il tuo sguardo corre

ti avvicini alla finestra e scruti nel buio: in

causerà i primi morti e intanto un’esplosione squassa

nelle ore di interregno. È successo a Hué, a

dileguarsi delle autorità sudvietnamite e l’arrivo delle truppe

saccheggiato, bruciato, violentato, ammazzato. E ciò, mi ha detto

detto padre Tinh che è noto per i suoi

anche la xenofobia. Essa è molto facile nei paesi

sfruttati dai bianchi, ed è molto intensa a Saigon

Saigon dove ogni bianco è un possibile americano. Qui

odio per gli americani è infinito, quasi più rabbioso

tradito. Sogna di vendicarsi e, incontrando un bianco nel

Per questo chi non è partito si prepara a

magari con una valigetta e basta. Per questo le

in un’ambasciata qualsiasi e ti aggiri per corridoi

uffici semivuoti, casse imballate, e in qualche angolo del

angolo del giardino c’è sempre un falò di

falò di documenti-che-è-meglio-bruciare. Mentre bruciano

che odi più spesso è evacuazione. Non sono già

Commissione internazionale di controllo e supervisione inutilmente costituita dagli

che temono le punizioni e le rappresaglie dei vincitori

paradossi di Saigon c’è anche la missione del

tratta di duecentoquaranta vietcong e cinquanta nordvietnamiti che da

la bandiera di Hanoi e il ritratto di Ho

l’appello all’insurrezione. E ha fatto capire che

offensiva del Tet ed è stato a Hué dopo

cadaveri. Tanti, tanti cadaveri. E comunque s’è mai

cadaveri. E comunque s’è mai vista una guerra

collettivo, nel vogliamoci-bene-e-quel-che-è-stato

bene-e-quel-che-è-stato-è-stato? Chi

quel-che-è-stato-è-stato? Chi si è

è-stato? Chi si è battuto, chi è stato

si è battuto, chi è stato braccato, perseguitato, chi

ha avuto compagni torturati e uccisi, non è certo

torturati e uccisi, non è certo disposto al perdono

immensa trema a Saigon. E non necessariamente composta da

altri hanno fatto milioni e milioni di piastre. Saigon

di piastre. Saigon non è mai stata una città

campagne, dalle altre province, e persero proprio perché erano

c’erano mai stati e ignoravan perfino dove fosse

la verità non cambia: è una città di collaborazionisti

città di collaborazionisti, Saigon. E non duecentomila collaborazionisti, come

sistema dove la corruzione è normalità anzi legalità, e

è normalità anzi legalità, e anche per chiedere l

la mancia. Al solito, e secondo le regole della

coloro che hanno osato e si sono sacrificati costituiscono

saigonesi come futuri eroi è una truffa. Negare che

dei comunisti li attanaglia è menzogna. Tacere le realtà

Tacere le realtà seguenti è disonesto. ¶ Saigon è la

seguenti è disonesto. ¶ Saigon è la città dove nel

per cui il rosso è il colore dell’inferno

il colore dell’inferno e, quando sventola il rosso

il suicidio. Se Thieu è rimasto al potere per

che forse il diavolo è meno brutto di quanto

eran piene a Kontum e Pleiku e Danang. Intervistando

a Kontum e Pleiku e Danang. Intervistando un cattolico

Intervistando un cattolico vecchio e malato, ero rimasta sbalordita

a Saigon il suicidio e ci si prepara. Naturalmente

partire. Ma l’impresa è diventata quasi impossibile. I

concessi solo attraverso raccomandazioni e imbrogli, a ottenere una

Il commercio dei biglietti è diventato turpe. Idem il

Per costoro, quindi, non è un conforto sapere che

sapere che i vietcong e i nordvietnamiti non sono

mancia li potrà salvare e si chiedono: quanti saranno

processati, quanti giustiziati? Ieri è venuta a trovarmi, con

una collaborazionista.» Allora s’è messa a pianger più

a pianger più forte e ha spiegato che la

da Hanoi: anche lei è indiziata. Per consolarla ho

sua voce di gelo e i suoi occhi di

una resa dei conti. E le rese dei conti

così abituata al sangue e al dolore. ¶ Ne sono

rimasti sempre all’opposizione e in un modo o

La paura dei comunisti è immensa. C’è in

comunisti è immensa. C’è in tutti: ricchi e

è in tutti: ricchi e poveri, colti e ignoranti

ricchi e poveri, colti e ignoranti, colpevoli e innocenti

colti e ignoranti, colpevoli e innocenti. C’è anche

colpevoli e innocenti. C’è anche in me che

li difendevo. Il fatto è che un anno fa

del manico, diventano ingiusti e prepotenti e cattivi. Non

diventano ingiusti e prepotenti e cattivi. Non negoziano: dettano

comunisti vietnamiti sa qual è? D’essere stalinisti, non

essere stalinisti, non comunisti. E io in fondo non

di considerare i nordvietnamiti e i vietcong come se

capo di un villaggio è necessario ammazzargli il bambino

lo ammazzano senza pensarci. E comunque io non me

qualsiasi profumo di libertà e induce i figli a

Qui al Sud v’è uno spirito liberale che

a tale sistema. V’è anche negli ignoranti, nei

dimentichiamo che il Sud è sempre stato ricco, mai

povero come il Nord, e che la ricchezza favorisce

le dittature di Diem e di Thieu. Non riusciremo

allo stalinismo di Hanoi, e così subiremo purghe tremende

non subito, dopo. Tribunali e arresti e intimidazioni e

dopo. Tribunali e arresti e intimidazioni e forse fucilazioni

e arresti e intimidazioni e forse fucilazioni. E anche

intimidazioni e forse fucilazioni. E anche per questo potremo

gli accordi di Parigi e che poi non ne

Consiglio nazionale di riconciliazione e concordia, niente elezioni per

niente cessazione del fuoco. È assolutamente vero, infatti, che

che quella dei nordvietnamiti è un’invasione: non proprio

una guerra di liberazione. È assolutamente vero che è

È assolutamente vero che è una rottura degli accordi

in Vietnam che subito (e parlo di minuti, al

nelle regioni, ad esempio, e rivitalizzare il fronte. Poi

di sorpresa all’inizio, e battuti. Ma poi si

nuovo le terre perdute, e le allargarono. Si possono

Thieu unisce tutti: moderati e comunisti, cattolici e buddisti

moderati e comunisti, cattolici e buddisti, giovani e vecchi

cattolici e buddisti, giovani e vecchi, uomini e donne

giovani e vecchi, uomini e donne, nell’esercito e

e donne, nell’esercito e fuori dell’esercito. È

e fuori dell’esercito. È un plebiscito. Che tu

di sinistra, il discorso è identico: «Thieu non è

è identico: «Thieu non è un nazionalista, è un

non è un nazionalista, è un mercenario degli americani

un mercenario degli americani e basta. È un piccolo

degli americani e basta. È un piccolo dittatore senza

avuto una base popolare e non l’ha mai

ha mai cercata. Si è sempre appoggiato agli americani

sempre appoggiato agli americani, e da ingrato, perché servendoli

da Kissinger, non s’è accorto nemmeno che a

andava vietnamizzata la pace e cioè l’economia. Nei

fare tranquillamente il dittatore e ha allargato l’oppressione

solo nelle soluzioni militari, è sempre stato convinto di

Incapace come politico, s’è rivelato incapace anche come

anche come stratega. Non è forse lui la causa

della tragedia finale?». ¶ Lo è. E lo dimostra la

tragedia finale?». ¶ Lo è. E lo dimostra la storia

essendo ricca di caucciù e tè e caffè, poteva

di caucciù e tè e caffè, poteva permettersi il

sguarnita d’ogni difesa e aveva trasportato le truppe

le truppe a Pleiku e a Kontum, a settentrione

due divisioni, la trecentoventesima e la trecentosedicesima, venute dalla

reggimento di carri armati e uno di artiglieria. All

si trovava in Laos e la trecentottantunesima che avanzava

pista Ho Chi Minh. E quando Thieu lo seppe

neanche bisogno della novecentosessantottesima e della trecentottantunesima: appena incontratisi

appena incontratisi, i Jaray e i Sedang si misero

a darsele fra loro. E Ban Me Thuot fu

al servizio degli americani e poi passati ai vietcong

Travolto dal panico, infatti, e convinto che i nordvietnamiti

nordvietnamiti avrebbero attaccato Pleiku e Kontum dov’era il

per un esercito normale. E l’esercito sudvietnamita non

l’esercito sudvietnamita non è un esercito normale. Ha

famiglie. Neanche la moglie e basta: le famiglie intere

famiglie intere, coi figli e le nonne e le

figli e le nonne e le zie. Quindi cosa

munizioni, trentamila di riso. E non è tutto. Gli

di riso. E non è tutto. Gli abitanti delle

dei militari, bisogna partire. E non perché arrivano i

suolo tutto ciò che è rimasto. E, terrorizzati, seguono

ciò che è rimasto. E, terrorizzati, seguono disordinatamente le

dal governo come bestie e cioè come sospetti vietcong

a morire di stenti e di brutalità. ¶ E c

stenti e di brutalità. ¶ E c’è di più

di brutalità. ¶ E c’è di più. Grazie alle

cosiddetta «economia dell’Honda» e cioè il benessere rappresentato

in mano dei comunisti, e scegliendo una provinciale vecchia

scegliendo una provinciale vecchia e stretta. Il corteo raggiungeva

indurli a gettare Vespe e Lambrette giù dalla scarpata

Lambrette giù dalla scarpata, e magari i trattori che

mucchi di ferri contorti e a questo punto dovevano

dalle montagne per rubare e ammazzare. A questi si

Nella sparatoria altri morirono e così la strada cominciò

i cadaveri dei bambini e dei vecchi finiti per

mia moglie, mia madre e i miei sei figli

sei figli. Mia moglie e mia madre sono morte

arrivo ne avevo due e basta. Gli altri quattro

la fuga da Pleiku e Kontum. Sai perché venne

a sapere che Thieu e Kiem, il primo ministro

di guadagnarci qualche soldo e si misero a offrire

della provincia si offese e volle un aereo speciale

a Saigon. Lo ottenne e va da sé che

vietcong minacciavano il capoluogo e la provincia. Presto se

trovarono la strada sbarrata e allora fu l’esodo

militare: portando via munizioni e petrolio, minando gli edifici

della «ritirata», i nordvietnamiti e i vietcong non minacciavano

non minacciavano affatto Pleiku e Kontum. La gran fuga

tempo a rendersene conto e, quando se ne resero

giorni, insomma, le città e i villaggi e le

città e i villaggi e le basi militari restaron

basi militari restaron deserte e, quando i nordvietnamiti vi

a Darlac: accadde dappertutto e cioè a Danang, a

che agitavano bandiere rosse e gridavano incoraggianti: «Tutti in

della Scuola di Aviazione e della Scuola degli ufficiali

a sacco dai banditi e da milleduecento detenuti militari

accordo segreto tra Kissinger e Le Duc Tho. In

Cam Ranh sulla costa e An Loc sul confine

furono colti dalla disperazione. E stavolta non per via

ne vidi i risultati e li fotografai. La notte

le case dei collaborazionisti e all’alba li avevano

a Hué si ammutinarono e fecero dietrofront per correre

per correre a Danang e scappare di là con

di Hué li imitarono. E in novecentomila i civili

comandante della terza zona e Pham Quoc Thuan, comandante

Rang venne presto perduta e, in capo a pochi

Una disfatta mai vista. E lui, il capro espiatorio

leader di un sistema e di un paese è

e di un paese è in fondo lo specchio

specchio di quel sistema e di quel paese. Essendo

gli abitanti di Saigon. E lui non se ne

taglieggiando il suo popolo e ricattando gli americani. Alla

certi effetti personali suoi e di Lon Nol. La

lire. Rifiutò il trasporto e denunciò Thieu che dovette

inglese). Il palazzo presidenziale è un fortino protetto da

poliziotti, soldati. Il tetto è rinforzato contro la caduta

alberi secolari, ora c’è un accampamento che si

venti militari ciascuna. Mitraglie e cannoncini sono sistemati ovunque

per la difesa antiaerea e i probabili assalti dei

elicotteri. Il più bello è suo personale. E va

bello è suo personale. E va da sé che

per ascoltare la Messa e invocare la complicità del

la complicità del Signore (è un cattolico molto osservante

osservante, un vero bacchettone e finoggi il Signore è

e finoggi il Signore è stato generoso con lui

radio o la televisione. E guai a contraddirlo: si

abbandona a isterie terribili e grida: «Le chef c

c’est moi!». Ammazzarlo è difficilissimo, a meno di

martedì mattina, alle otto e venticinque in punto, appare

sul palazzo presidenziale. Questo è un po’ strano e

è un po’ strano e la gente solleva stupita

F5 fa una virata e risale. Dopo due minuti

nuovo, scende di nuovo e stavolta in picchiata. Chi

sotto l’ala destra e due da cinquecento libbre

ala sinistra. Un sibilo e la prima bomba va

esplosioni squassano l’aria e si alzano due colonne

trecento metri di altezza e con la traiettoria giusta

cadute dinanzi all’ingresso e a un cancello. E

e a un cancello. E, se due guardie son

ferite, Thieu non s’è fatto nulla. Strilla come

l’istigatore dell’attentato e ingiunge alla radio di

sto bene, sono sano e salvo». Mentre qualcuno bestemmia

ventiquattr’ore su ventiquattro, e mentre il silenzio si

A gettar le bombe è stato il tenente di

missione sopra Xuan Loc e poi, con la scusa

s’era allontanato. Ora è a Danang dove (apprenderemo

di un’altissima onorificenza e l’hanno promosso capitano

vicecomandante della terza zona e cioè di Saigon. Ha

un colpo di rivoltella e alcuni dicono che s

alcuni dicono che s’è sparato in bocca per

a nessuno. ¶ Dunque non è stato un caso isolato

personale di un generoso. È stato un vero e

È stato un vero e proprio tentativo di colpo

si difende come non è difeso nemmeno tutto l

Thieu. Soltanto la polizia è rimasta con lui. Corre

oppositori della Terza Forza e cioè i buddisti, i

la cosiddetta Terza Forza è un gruppetto di incerti

incerti divisi fra loro e assolutamente incapaci di combinare

nemmeno come entità politica. E a decidere sono ancora

americani. Sempre gli americani. E l’uomo degli americani

l’uomo degli americani è Thieu. Solo Thieu. Sempre

lui si lamenta che è poco, che è niente

che è poco, che è niente) e gli hanno

poco, che è niente) e gli hanno dato altre

cannoni, o coi cannoni e basta. Molti ufficiali sudvietnamiti

dei Galaxy C5A. E sono gli stessi Galaxy

prime luci dell’alba, e poi il pilota dice

per non perder tempo e scaricar più cannoni. Ma

qualche lacrima di coccodrillo e indurli a sostenere la

grazie a un GI, e vengono chiamati orfanelli perché

la Settima flotta. C’è anche la portaerei Enterprise

anche la portaerei Enterprise e nessuno beve la fiaba

opportuno i duecentomila collaborazionisti e novemila cittadini statunitensi (venticinquemila

il visto di soggiorno e nuovi americani son giunti

un nuovo nostro intervento è considerato. Anche se impopolare

svelato che tra Kissinger e Thieu siano corsi patti

degli accordi di Parigi, e il generale Alexander Haig

avessero lanciato un’invasione. È quanto basta perché i

il destino dell’Indocina è in altre mani». E

è in altre mani». E i combattimenti riprendono, disordinati

fanno sempre più vicini e dove gli angeli vendicatori

dare una bella ripulita e a punire. È davvero

ripulita e a punire. È davvero la fine.