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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Cristina, 1908

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
1
1908
udì un sibilo breve e dolce. Ella levò il
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1908
garofani schiattoni, il prezzemolo e i gelsomini bianchi; il
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1908
solecchio con la mano e si guardò intorno. Il
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1908
da una mano. ¶ — Ah! è Peppino Fiorillo — mormorò Cristina
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1908
piccolo moto di disdegno. ¶ E non vi badò più
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1908
Marcorelli avevano già pranzato e dormivano tutti, nell'ora
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1908
tutti, nell'ora lunga e affannosa della siesta meridionale
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1908
me — disse fra sè: — è matto, il giovinotto. ¶ E
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1908
è matto, il giovinotto. ¶ E se ne andò, arrossendo
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1908
terrazza, senza voltarsi indietro. E mentre Michela, la serva
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1908
un angolo della vasta e chiara cucina e si
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1908
vasta e chiara cucina e si rimise a fare
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1908
della Nunziatella, a Napoli, e il corredo non era
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1908
riccamente ammogliato a Pietramelara e lei, Cristina, restava sola
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1908
casa, col padre vecchio e con la zia Rosina
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1908
col berretto di traverso e la cartella sotto il
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1908
sigaretta di quattro centesimi e ne ho mezza in
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1908
metteranno sempre in castigo. ¶ — E sarà bene, perchè sei
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1908
lui, di sigarette, perchè è grande, sta al liceo
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1908
la sigaretta; vedete se è possibile, un ragazzetto di
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1908
dodici anni, fumare! Se è vizioso lui, non deve
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1908
salutami la tua bella e sdegnosa sorella. Come parla
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1908
esco con Michela, chè è domenica: ma se tu
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1908
a Napoli al collegio e gli regalerà una bella
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1908
bella scatola di compassi... ¶ — E dirai a papà che
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1908
a lavarsi le mani e i denti, via, soldatino
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1908
la vedova di Stefano, e Carmela, la figlia di
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1908
ed ella doveva tagliarle e impuntirle. Questo le prese
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1908
un'immagine dell'Assunta e seguendo l'intonazione di
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1908
regina Cristina s'inginocchiò e restò genuflessa per tutto
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1908
Francesca che era incinta e soffriva molto, per Carluccio
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1908
Carluccio che era piccolino e doveva partire, e per
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1908
piccolino e doveva partire, e per sè poi, perchè
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1908
le desse forza, salute e bontà di cuore. Nella
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1908
il cancelliere, sua moglie e sua figlia, Irene, una
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1908
trent'anni: il marito e la moglie giuocavano la
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1908
quattro, con zia Rosina e col padre di Cristina
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1908
padre di Cristina. Irene e Cristina lavoravano all'uncinetto
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1908
oggi — confidò Irene. ¶ — Ah... e che dice? ¶ — Che vuol
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1908
Egli mi ama, capisci, è disperato, non ci è
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1908
è disperato, non ci è da fare altro che
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1908
di suo padre. ¶ — Oh! ¶ — È vecchio, ha fatto il
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1908
lettere. Senti, Peppino Fiorillo è innamorato di te? ¶ — No
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1908
tu? ¶ — No, cara Irene. ¶ — È un gran bel giovane
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1908
giovane, una testa bizzarra, è amico di Totonno. Non
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1908
Non ti piace? ¶ — No. ¶ — E chi ti piace? ¶ — Nessuno
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1908
domenica, di lana crema, e uscì un momento sulla
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1908
poichè era libero pensatore e segretario del circolo democratico
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1908
del circolo democratico Patria e Libertà: ma Cristina fu
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1908
comare mia, non voglio. ¶ — E perchè? ¶ — C'è qui
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1908
voglio. ¶ — E perchè? ¶ — C'è qui sotto quel pazzarello
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1908
suonava la banda municipale e le ragazze di Santa
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1908
a Cristina: ¶ — Totonno mio è con Peppino Fiorillo. ¶ Cristina
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1908
con un gesto stanco e triste di persona infelice
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1908
a Clemenza La Corte e tutta la fila delle
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1908
errore fu subito corretto, è Cristina, è Cristina Demartino
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1908
subito corretto, è Cristina, è Cristina Demartino, circolò sottovoce
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1908
direbbe la bugia. ¶ — Peppino è uno stravagante. ¶ — È capace
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1908
Peppino è uno stravagante. ¶ — È capace di una forte
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1908
Non ha un soldo e Cristina ha quattromila ducati
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1908
quattromila! Non ci arrivano. ¶ — E se muore la zia
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1908
al casino di conversazione e nella farmacia di don
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1908
Pietro Roccatagliata, al tribunale e nella tipografia del Corriere
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1908
agli amici che incontrava. ¶ — È vero che vuoi bene
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1908
disse l'altro, cupamente. ¶ — E che intendi di fare
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1908
sum — mormorò Peppino Fiorillo. ¶ E finì per passare le
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1908
la terrazza di Cristina, e a passeggiare. Appena ella
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1908
uncinetto fra le dita e il gomitolo del filo
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1908
vero amore, su Dante e Beatrice, su Petrarca e
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1908
e Beatrice, su Petrarca e Laura, sulla libertà del
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1908
nè arte nè parte, e che non poteva pretendere
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1908
democratico nelle cui mani è l'avvenire, avrebbe tentato
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1908
indipendenti, dove trova fortuna e gloria ogni forte ingegno
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1908
disprezzava altamente la provincia e la sua crassa ignoranza
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1908
trovò nulla da replicare, e Peppino Fiorillo concluse: ¶ — O
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1908
alla maestrina Ottilia Orrigoni, e ci guadagnava delle mezze
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1908
per comprarsi le sigarette e pagare i bicchierini di
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1908
inaspriva, ella maltrattava Carluccio e le serve, recitava il
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1908
ombra azzurrina di malattia, e non salutava più nessuno
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1908
più nessuno. ¶ — Quella Cristina è proprio senza cuore — dicevano
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1908
ce l'avesse messa. E tutta la notte che
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1908
divina Cristina, tutto idealità e firmato Giuseppe Aldo Fiorello
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1908
vantava del martirio sofferto e sacrava le teste dei
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1908
Pasqua con sua madre e la povera donna fu
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1908
pranzo da don Ciccio e da donna Rosalia Cannavale
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1908
ammalata d'isterismo, ipocrita e desiderava l'amore solo
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1908
il giogo coniugale, che è la galera dei liberi
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1908
la credette una bestemmia e si segnò; non capì
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1908
si permetteva d'insultarla e pianse di collera. ¶ II
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1908
Cristinella? ¶ — Non saprei, papà. ¶ — È un buon giovane. ¶ Il
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1908
morta della sua asma e Carluccio seguiva il terzo
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1908
diecimila lire a Cristinella, e Carluccio aveva avuto ogni
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1908
sedette sopra un seggiolone e tratta innanzi a sè
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1908
anche lui quella sera, e Cristina, dopo essersi fermata
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1908
a una a una, e padre e figlia rimasero
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1908
a una, e padre e figlia rimasero soli, nella
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1908
a voi, papà? ¶ — Sì. ¶ — E che gli avete risposto
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1908
un silenzio. ¶ — Giovannino Sticco è un buon giovane — soggiunse
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1908
giovane — soggiunse il padre — è di buona salute, il
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1908
negozio di generi coloniali è prospero, non ha che
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1908
può fare guadagni grossi; è molto attivo, pieno di
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1908
porta nel muro divisorio e così non resterei tanto
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1908
stato un padre onesto e buono, che aveva lavorato
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1908
si dissero più nulla, e il matrimonio fu come
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1908
che il matrimonio non è sempre una allegra cosa
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1908
con un sorriso famigliare, e subito parlarono di questa
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1908
casa Marangio. ¶ — Papà, capite, è vecchiarello, non potrebbe star
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1908
non potrebbe star solo. ¶ — È naturale — disse lui. ¶ Il
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1908
venire domani, Cristina. ¶ — Non è meglio domenica dopo la
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1908
domenica dopo la messa? ¶ — È vero, avete ragione. ¶ Egli
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1908
Mi piace, ma quando è uva fragola. ¶ — Anche a
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1908
fragola. ¶ — Anche a me: è singolare! ¶ Poi, tacevano. ¶ — La
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1908
La coperta all'uncinetto è finita? — chiedeva Giovannino. ¶ — È
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1908
è finita? — chiedeva Giovannino. ¶ — È finita; questo è il
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1908
Giovannino. ¶ — È finita; questo è il terzo guanciale. ¶ — Come
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1908
con un'affezione calma e sicura: e sentiva di
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1908
affezione calma e sicura: e sentiva di essere amata
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1908
sogno, quel sibilo breve e dolce, dalla parte di
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1908
Sticco la trovò inquieta e distratta. ¶ — Che avete? ¶ — Niente
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1908
ci aveva mai creduto e non ci credeva, all
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1908
leggono dentro i libri e non sono vere. A
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1908
me. ¶ — Lo sai che è tornato Peppino Fiorillo? — chiese
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1908
alla domanda. ¶ — Lo so — e non battè palpebra. ¶ — L
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1908
alla finestra? ¶ — Sì. ¶ — Si è molto mutato. ¶ — Già. ¶ Il
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1908
venditore di caramelle. Non è possibile. Rispondimi di no
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1908
da dirgli, come sempre, e temeva che qualunque risposta
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1908
a quel pezzente vizioso, e se mi compari innanzi
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1908
di casa, Carmela, te e la tua famiglia. ¶ — Gli
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1908
la servetta spaventata. ¶ — Diglielo. ¶ E le voltò le spalle
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1908
calma dovette passeggiare su e giù, in camera sua
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1908
Cristina chiudeva tutto, sempre, e si metteva le chiavi
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1908
tasca. Entrò nella dispensa e con un cucchiaio di
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1908
Un chilo di alici e un chilo di carne
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1908
maccheroni, prese la bilancia e pesò tutto il cartoccio
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1908
pareva che qualcuno strillasse e piangesse forte, una donna
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1908
bello... signorino bello... — piangevano e gridavano le femmine. ¶ Ella
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1908
lo copriva, macchiato qua e là di sangue, si
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1908
occhi. ¶ — La febbre non è forte, per l'infiammazione
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1908
infiammazione: solo trentanove gradi e mezzo — riprese lui, come
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1908
al letto, o andava e veniva per la stanza
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1908
sentendosi la testa vuota e rigonfia; agiva come per
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1908
che si riaprivano lentamente e la fissavano a lungo
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1908
ma si sentiva guardare, e le pareva che fosse
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1908
risposto con qualche monosillabo: e più nulla. Sola, con
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1908
le corrodesse la pelle e la carne della mano
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1908
chinava il capo, Cristina, e impallidiva. Il senso della
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1908
un suicidato, ecco tutto. È un romanzo. ¶ Il romanzo
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1908
virile si era guastata e corrotta. Per quindici anni
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1908
le linee si atonizzavano e quella faccia pareva già
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1908
di un corpo gagliardo e la seduzione morbida di
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1908
di un'anima ribelle e di un temperamento sanguigno
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1908
trionfo gli parve facile e s'inebbriò della propria
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1908
vuole la Grazia. Gli è che l'anima sua
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1908
piena d'ideali variabili e nebulosi, tutti belli, tutti
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1908
ma tutti sparenti; gli è che egli voleva troppo
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1908
quanto gli altri avevano e quanto gli altri non
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1908
avevan potuto avere; gli è che le sue labbra
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1908
scopo. Ma alla fervida e acuta intelligenza mancava quella
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1908
quella nobile qualità che è la misura: alla sua
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1908
nella esagerazione che raffredda e allontana il successo: poi
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1908
poi la febbre declinava e la volontà ammollita, esaurita
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1908
la nausea dei piccoli e volgari mezzi che avviliscono
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1908
sfiducia di sè, che è grave; la sfiducia nel
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1908
nel proprio ideale, che è l'estrema rovina. Si
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1908
ultime finezze del pensiero e del sentimento. Poi, d
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1908
periodi di lotta furibonda e illogica, dove si sciupava
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1908
sciupava il suo ingegno, e di esaurimenti mortali, egli
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1908
porta del tempio, adorando e maledicendo l'idolo, ma
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1908
tanta costanza d'imprecazione e di adorazione da essere
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1908
il trionfo passargli accanto e, fatalmente immobilizzato, non lo
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1908
tutti gli ingegni traviati e tutte le vocazioni sbagliate
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1908
mantenersi acuto l'occhio e agile la mano. Vinceva
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1908
strana, piena di forza e piena di debolezza, ispirava
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1908
ispirava alle donne orgoglio e compassione. Era un innamorato
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1908
bizzarro che metteva paura e destava pietà. Egli le
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1908
pieni di cose tetre e d'immaginazioni mostruose per
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1908
sempre nuovi interessi, agitato e sbattuto dalla tempesta, non
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1908
con la devozione animalesca e l'esaltazione spirituale. Quando
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1908
s'operò in lui e nelle nuvole bigie di
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1908
la grandezza della vita è nell'amore. ¶ D'un
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1908
Fu un fuoco divorante e stringente. Fu una selvaggia
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1908
colui a cui tutto è sfuggito, il terrore bianco
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1908
un minuto di equilibrio. E un giorno, quando lui
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1908
nel modo più illogico e più volgare. Scomparve, fu
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1908
dove non si sa. ¶ E così, in Guido fu
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1908
fu completa la devastazione e l'aridità: regnò solo
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1908
una giovanetta male educata e imperiosa, cresciuta troppo presto
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1908
troppo presto come corpo e la cui anima si
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1908
dall'atmosfera rossiccia, profumata e velenosa, dove i fiori
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1908
dove i fiori appassiscono e le fanciulle pensano; i
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1908
di amore, di luce e di musica; le stagioni
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1908
il mare, il cielo e il sole fiammeggiante sono
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1908
una fanciulla senza dolcezza e senza soavità. Così ella
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1908
le pose dell'ironia e dello scetticismo, che si
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1908
la corte per curiosità e poichè l'amore dell
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1908
che non era elegante – e se ne innamorò, così
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1908
solo. Questa creatura cattiva e fantastica, che non aveva
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1908
di un affetto spontaneo e vivificante. Si sentì guarire
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1908
sua infermità di spirito e quanto ella aveva calpestato
200
1908
Tutte le rosee incipienze e i brividii lenti e
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1908
e i brividii lenti e le felicità piccine e
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1908
e le felicità piccine e le punture acute, fini
203
1908
non le chiedeva niente e lei gli volle dar
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1908
la luce dell'amore e nel cervello il divino
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1908
fatto di meschinità maligne e di gretterie femminili, le
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1908
perdono della fanciulla crudele e arida, che aveva deriso
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1908
deriso tutte le nobili e sante cose che esistono
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1908
ad essere umanamente cattiva e celestialmente buona. Ebbe quei
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1908
che lacerano il petto e quelle indulgenze materne che
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1908
può essere di delicato e di passionato, in una
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1908
Teresa fu completo. ¶ Guido e Teresa, queste miserie infinite
212
1908
infinite, questi esseri devastati e rovinati, si conobbero. L
213
1908
Teresa era più dignitosa e severa, chiusa nell'asprezza
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1908
rifiuti che gli uomini e le cose gli avevano
215
1908
domanda vaga, poi sedeva e fumava. Nella casa di
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1908
era un silenzio intenso e una penombra triste che
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1908
nè gioielli. Parlava poco e piano. Per lo più
218
1908
alla nozione del tempo e dello spazio: talvolta Guido
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1908
di piedi, senza salutare e Teresa non si accorgeva
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1908
dice di aver sofferto. ¶ — E non è vero — mormorò
221
1908
aver sofferto. ¶ — E non è vero — mormorò Teresa. ¶ — E
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1908
è vero — mormorò Teresa. ¶ — E non è vero — gridò
223
1908
mormorò Teresa. ¶ — E non è vero — gridò lui, rabbiosamente
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1908
pacatamente, dopo un poco. ¶ E senza guardarla, fissando il
225
1908
n'era stato invaso e travolto: poi come questo
226
1908
Il racconto sgorgava freddo e tranquillo, con un movimento
227
1908
dalla coscienza alla fantasia, e che solo operasse lucidamente
228
1908
orologio, trascorreva la notte e lui narrava sempre e
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1908
e lui narrava sempre e lei ascoltava sempre. Quando
230
1908
spuntava: lui si levò e prese il cappello, senza
231
1908
Teresa trovò la parola: ¶ — E voi? — gli chiese. ¶ — Io
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1908
io non posso morire. ¶ E trasalendo, impallidendo, piangendo a
233
1908
ed essa la comprimeva e si sentiva soffocare. Era
234
1908
figura ella rimaneva tragica e disperata, simile a una
235
1908
imponevano il proprio egoismo e senza impietosirsi l'un
236
1908
inesauribile della loro vita e la pazienza dell'ascoltatore
237
1908
Guido diceva di più e meglio: lui era più
238
1908
della coscienza diventava evidente e nell'atonia del suo
239
1908
cervello quella voce carezzevole e penetrante, che parea conoscesse
240
1908
l'angoscia diventava impaziente e come lui taceva, quasi
241
1908
di temperare la voce e di dominare l'impeto
242
1908
il suo carattere orgoglioso e la sua gioventù ribelle
243
1908
la febbre, come allora. ¶ E metteva la sua mano
244
1908
guancie, disfacendosi sul collo e sul petto, senza che
245
1908
che portava al collo e chinandosi verso Guido, gli
246
1908
cavò fuori il portafoglio e mostrò quel viso di
247
1908
i ritratti abbiano senso e vita. Teresa e Guido
248
1908
senso e vita. Teresa e Guido lo guardarono per
249
1908
la sua voce insinuante e quasi parlante in sogno
250
1908
quasi parlante in sogno: ¶ — È strano. Nella fronte e
251
1908
È strano. Nella fronte e negli occhi, voi le
252
1908
le rassomigliate tal quale. ¶ E nient'altro. Ma una
253
1908
tre giorni senza vedersi e senza scriversi. Teresa visse
254
1908
Le pareva di dormire e di sognare sempre, un
255
1908
richiudeva, spaventata dalla luce e spaventata dalla realtà, immergendosi
256
1908
in un orizzonte vago e senza contorni. Lui visse
257
1908
se stesso, l'amore e tutto, incapace di prendere
258
1908
le mani, supplicandosi: ¶ — Perdono. ¶ E piansero insieme. Quelle lagrime
259
1908
Quelle lagrime furono benefiche e calmarono quella pena. Una
260
1908
pietà per l'altro e cercava lenire dolcemente quell
261
1908
la sua parola seduttrice e la mano molle, femminile
262
1908
che aveva blandizie materne e sfioramenti infantili. Diceva a
263
1908
riprendere da quel fascino e spalancava gli occhi di
264
1908
le sfuggiva, la convincesse e la consolasse. Lui stesso
265
1908
loro coscienza si rialzava e li ingiuriava. Allora, per
266
1908
la necessità, il peso e lo scorno della menzogna
267
1908
rappresentazione, nauseati delle parole e dei baci. A volte
268
1908
avevano dimenticata la parte e il rossetto male celava
269
1908
la prova, si ritrovavano e la comica storia, piena
270
1908
piena di lagrime represse e di grida soffocate, ricominciava
271
1908
mancavano tutte le espansioni – e poichè solo il passato
272
1908
il passato volevano nominare e non potevano nominare, così
273
1908
rimanere estranei, mentre dicevano e giuravano d'amarsi, era
274
1908
convincersi che si amavano; e indifferenti si tormentavano, facendosi
275
1908
sciagurata! — inferociva lui. ¶ Gli è che si ricordavano ognuno
276
1908
treccie dei tuoi capelli e a me nulla — diceva
277
1908
sotto le sue finestre e con me niente — diceva
278
1908
anni in casa sua e da me non un
279
1908
umanamente si può essere. E se si rivedono talvolta