Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

calme mestizie dei tramonti, ¶ e sotto ai sicomori orientali

Melisanda, la Vostra persona, ¶ e riguardi sognando la città

eunuchi ¶ a guardia invisi, e sfoggi ¶ abiti di Parigi

sfoggi ¶ abiti di Parigi e decolletés di Worth, ¶ giojelli

Worth, ¶ giojelli di Lalique, e pelliccie di Bergem, ¶ e

e pelliccie di Bergem, ¶ e si permetta amanti, pardon

un verso d'annunziano ¶ e uno scambietto di ciarlatano

al fresco mare, ¶ marmi e rose affacciati alle ringhiere

lenti camelli del Corano, ¶ e a mirar i piumetti

Tal sia, senza turbanti e mezzaluna, ¶ Melisanda Contessa, ¶ or

desiderio, ¶ un male doloroso e molto serio, ¶ per le

curiose novità: ¶ ho letto, e, per udita ed anche

venni alla Vostra pena e Vi rassegno, ¶ ai piedi

piedi imbabucciati, ¶ amore, protezione e Convenzioni. ¶ Datemi, o Bella

harem promiscuo vi strazia e vi incatena! ¶ E per

strazia e vi incatena! ¶ E per quanto Gran-Turco

per quanto Gran-Turco e poderoso ¶ non può attendere

onore, ¶ il turbato Signore e vi trascura, ¶ livido tra

livido tra la rabbia e la paura. ¶ Ve' il

Bosforo inquieto che schiumeggia! ¶ E li Armeni straccioni a

Armeni straccioni a lamentarsi! ¶ E l'Orsa bianca vicino

bianca vicino a braccare! ¶ E un Galletto protervio a

Galletto protervio a schiamazzare! ¶ E un subdolo Leopardo, che

una biscia ¶ nell'Anatolia, e guata la migliore giornata

d'un'aquila benigna e d'una croce. ¶ Meglio

alla caccia. ¶ La causa è alquanto nobile e speciosa

causa è alquanto nobile e speciosa. ¶ Ascoltate il consiglio

che vi fa Albanesi e Pascià, ¶ che verran, se

Un Barba-bleu, Signora, e piú non dico: ¶ interrogate

si lagnava ¶ se gli è tolto veder l'amor

veder l'amor lontano ¶ e che al Signor per

al Signor per vero e per real donava ¶ l

cosí, lontano; ¶ Rudello rugiadoso e trovatore ha fatto esperienza

trovatore ha fatto esperienza. ¶ E per quanto passato ¶ usando

quanto passato ¶ usando vele e remi col Petrarca; ¶ e

e remi col Petrarca; ¶ e per quanto intessuto nelli

taumaturghe ¶ di figure dipinte e primavere, ¶ a splender, dai

faccia all'alba; ¶ amore e gioventú); ¶ e per quanto

alba; ¶ amore e gioventú); ¶ e per quanto morente in

a Tangeri ¶ (Contessa che è mai la vita? ¶ È

è mai la vita? ¶ È l'ombra di un

in fresco a Cristo e ai porcellini ¶ ed or

ha fatto li apparecchi e si presenta, ¶ con suffragio

con suffragio d'armati e compiacenza, ¶ e non sofistica

d'armati e compiacenza, ¶ e non sofistica sopra ai

stomachi morti di fame. ¶ E verran gli straccioni in

ad ingombro qua su; ¶ e in sul principio si

mercato, ¶ poi cresceranno pretese e superbia, ¶ e noi li

del Cortile; ¶ viver breve e morire per farsi divorare

esazione: vuol far vedere e persuadere ¶ la nessuna ragione

compagni, ¶ termina per stordirsi e a cantare per sé

rossi perché. ¶ Il Gallo è un seccatore, ¶ ed è

è un seccatore, ¶ ed è il terrore del vicinato

ha pollajo a confine e non ha Galli, ¶ se

posate smettono i conciliaboli, ¶ e qua, qua e qua

conciliaboli, ¶ e qua, qua e qua qua, ¶ nervose battono

a riparo nel fiume, ¶ e quando il prato è

e quando il prato è mal sicuro. ¶ E le

prato è mal sicuro. ¶ E le Galline, feminette isteriche

piú, ¶ tutto il mondo è cosí; per l'inconscienza

inconscienza di molte virtú, ¶ e in virtú di pazienza

rimaner senza di pane e companatico, ¶ aspettando l'avvento

verrà se verrà, ¶ problematica e fosca carità. ¶ Ogni giorno

giorno ha mattin, sera e meriggio ¶ ripete la seguenza

seguenza dei giorni trapassati ¶ è un critico capriccio ¶ volere

se nevica, ¶ sempre imprecando e bestemmiando, ¶ chiricchichí repubblicano, ¶ sopra

al Pollajo ¶ venne lustrando e a soppesar le vittime

domani, volevan grassa cena) ¶ e tra il greggie mirò

membra, ¶ n'ebbe spronate e per tre volte il

sanguinar le dita unte e officiose ¶ "Peste!" bestemmia il

Peste!" bestemmia il Cuoco, e allenta il pugno. ¶ Il

Il Gallo si rialza e starnazza vociando. ¶ L'altro

Sí, va razza iniqua e dannata!" ¶ ed agita la

insanguinata, ¶ "va, tutto voce e non ciccia, ma piume

piume, ¶ va, bestia magra e senza costume, ¶ va, libertino

d'avvisatore, ¶ epe tonde e spaventate ¶ si rivoltano dentro

di Galletti ¶ ribelli, indomiti e schietti? ¶ Io son fiero

schietti? ¶ Io son fiero e tenace cantatore, ¶ son l

volpe, il traditore; ¶ noto e bandisco le colpe d

diana; ¶ porto corazza, gorgera e cimiero, ¶ sproni, e, nel

gorgera e cimiero, ¶ sproni, e, nel rostro, lucida partigiana

nel rostro, lucida partigiana; ¶ e piume rosse e nere

partigiana; ¶ e piume rosse e nere". ¶ Il Gallo canta

amore: ¶ la favola breve è finita... C. CARDUCCI. ¶ Il

CARDUCCI. ¶ Il nostro imperialismo è una parata, un bluff

un bluff nord-americano: è come se li abitanti

le stie della monarchia e del socialismo. ¶ OLDRADO, Le

Garb) questa di Cirenaica, e l'altra Tripoli di

rispetta la verità simbolica e psicologica. ¶ "Oh Contessa, Signora

mare a Voi ¶ solleciti e benigni, ¶ e chiari fumano

Voi ¶ solleciti e benigni, ¶ e chiari fumano, borghesemente, ¶ nell

nell'azzurro bacino, ¶ godendo e privilegio e sovvenzioni, ¶ vanto

bacino, ¶ godendo e privilegio e sovvenzioni, ¶ vanto, gioja e

e sovvenzioni, ¶ vanto, gioja e superbia dei capoccioni ¶ della

portate cappellini di fiori e di piume, ¶ e fatevi

fiori e di piume, ¶ e fatevi ammirare. ¶ Stia pei

ciarlatani e bancarottieri. ¶ Bada e rifletti, Canzone, in cortesia

d'aurore ont sonnés. ¶ E. SIGNORET, Vers dorés - Proclamation

Proclamation. ¶ Miti Conigli bianchi e paurosi, ¶ Oche pettegole e

e paurosi, ¶ Oche pettegole e molto golose, ¶ ed avide

squittiscono, ¶ cianciano le Galline, ¶ e le Oche, distendendo le

famiglia, ¶ dentro allo strame e dentro alla fanghiglia, ¶ trapassano

si protende, ¶ Dio imminente e fatale, ¶ il coltel di

cucina giustiziere, ¶ codice arcigno e severo nella sua funzione

per lo spiedo allevata e pel tegame. ¶ Divinità d

per bene, sistema pratico e grave, ¶ appresta la sanzione

sanzione dell'omicidio legale e necessario, ¶ sorridendo alla noja

Il rigagnolo presso gorgoglia e schiumeggia; ¶ l'Oche vi

Oche vi navigan pensose e comprese; ¶ l'Oche per

dame rispettabili, ¶ blaterando, ricordano e ingarbugliano ¶ alleanze tra il

il fango dei pantani, ¶ e redditi sicuri pel domani

lor compagni di schiavitú; ¶ e quanto adagio, adagio, conviene

le additan le pollanche e i pollastrini, ¶ maturi al

al punto della cucinatura; ¶ e, pe' vuoti propizi, s

di piú. ¶ Tra Leibnitz e Cartesio han sfoderato ¶ sul

qua"; ¶ fan da Catoni e salvano la pancia ¶ in

altare ¶ passano in Sinagoga, ¶ e si ritrovan nelle speculazioni

nelle speculazioni ¶ della morale e delle ferrovie, ¶ e sono

morale e delle ferrovie, ¶ e sono ancor dell'Oche

dell'Oche molto capitoline, ¶ e parecchio strozzine. ¶ Tra le

contro le foglie grasse e succulenti ¶ lavorano di denti

esteti mondi di gastronomia; ¶ e a rosicchiar piú calmi

a rosicchiar piú calmi e piú guardati ¶ hanno delle

lasciar l'ire sfumare e svampare; ¶ tornare, a cielo

abbandonati ¶ dalli entusiasti ardenti e scervellati. ¶ Le Galline producono

Le Galline producono, indifferentemente e senza voluttà, ¶ ma con

s'ingozzano di melica e di vermi ¶ e sfuggon

melica e di vermi ¶ e sfuggon la pellagra ¶ colla

che non mangeran mai, ¶ e che saran pulcini, forse

divirilizzati ¶ per conservarli grassi, e, cattolicamente, candidi di peccati

Ma ceffo superbo, gradasso e speronato, ¶ con lunghe piume

lunghe piume per strascico e manto, ¶ un Gallo prepotente

di battaglie. ¶ La Corte è sottosopra; il turbulento, ¶ vi

turbulento, ¶ vi suscita querele e dispettacci, ¶ dirime ed eccita

dirime ed eccita contese e impacci. ¶ Costui è tristo

contese e impacci. ¶ Costui è tristo ribelle impenitente; ¶ non

si sofferma a guardare e a riverire, mentre s

consigli dell'Oche podagrose, ¶ e ancor chiricchichí, canzone erotica

corazza, metalliche a cimiero, ¶ e lo veste d'Eroe

veste d'Eroe nobile e intiero. ¶ Il Gallo è

e intiero. ¶ Il Gallo è un seccatore. ¶ La turba

integrava il motivo primo e divino, ¶ e la legge

motivo primo e divino, ¶ e la legge sovrana col

destino ¶ della morte affrettata e del bollire, ¶ doppio martire

similoro; ¶ la Città polverosa e fracassona, ¶ iridescente di princisbecchi

iridescente di princisbecchi, ¶ cortigiana e lenona, ¶ per le intontite

borborigmi nel ventre vuoto e piatto; ¶ la Città che

lungo le sere primaverili e ambigue, naturale perché, ¶ anticamera

snello, ¶ tra i diciotto e i trent'anni invidiato

quotato pedigree ed arnese, ¶ e scarselle guarnite pel viaggio

sesso fa quando gli è dato; ¶ non son geloso

permaloso; ¶ sto sul peccato e la virtú; ¶ servo la

virtú; ¶ servo la sposa e la vagante, ¶ sotto l

vagante, ¶ sotto l'alcova e sotto le piante; ¶ e

e sotto le piante; ¶ e colgo, nei giardini della

il gusto, il costume e l'istante. ¶ Ma mi

mi rispetto; mi guardo e mi preservo: ¶ mento, per

giorno ed a tavola e in letto, ¶ per conservarmi

il diletto, ¶ malthusiano convinto e perfetto. ¶ Poi che alla

tra uno schietto sorriso e un incanto di lagrime

sincere, ¶ pago l'anima e il corpo colla tirchia

corpo colla tirchia cambiale, ¶ e annullo gravidanze importune e

e annullo gravidanze importune e grottesche, ¶ col riasciugare li

un magro capitale. ¶ Pagare è il gesto archetipo; ¶ saldar

pagar atto di farsa e di bottega, ¶ soluzione pacifica

intervento del tabellionato. ¶ Ed è qui, che mi attendono

passo ¶ le Pizie pescatrici e prossenete ¶ alla foja de

vizio insistente, bagascione emerito e canuto; ¶ se, per un

un gusto piú astruso e piú ottuso, ¶ per riodorare

latte profumato, ¶ olocausto proteso e ubriacato dal facile champagne

burla barbara ¶ piú deplorata è l'inutile spesa. ¶ Io

non vado in chiesa e pregio la Santa Religione

Corrier della Sera vescovile, ¶ e mi reggo col soldo

col soldo, colla legge e la truffa: ¶ calo la

cencio d'uomo sbiancato e miserabile, ¶ a pubblica e

e miserabile, ¶ a pubblica e lodata edificazione, ¶ colla assistenza

estrema dell'estrema unzione ¶ e magna pompa di funerale

poco voltairiano: ¶ sopra larghe e imbottite poltrone si sdraja

la mia tonda ventraja; ¶ e, infusorio sociale, mi coltivo

il trionfo della prudenza e il grosso dividendo. ¶ Suonin

dividendo. ¶ Suonin le trombe! È la Patria che passa

in sulla tela crocesignata e nuova, ¶ miracolosa prova della

d'emozione, ¶ ben pettinato e biondo d'acqua ossigenata

provocanti, ¶ dell'adipe compressa e castigata dai panciotti bianchi

Città, ¶ tra uno scherzo e un delitto, ¶ tra un

conflitto, ¶ tra la fame e lo sfarzo insolente, ¶ tra

tra la tapina errante ¶ e la sposa leale e

e la sposa leale e fiorente. ¶ Puzzo di vipere

odore di rose! ¶ Stelle e diamanti chimici, ¶ larghe invidie

chimici, ¶ larghe invidie, contese e pretese; ¶ dissolutezza, avarizia e

e pretese; ¶ dissolutezza, avarizia e generosità; ¶ tutto questo, la

ricoperte di velluto, ¶ ciarlatani e bancarottieri. ¶ Bada e rifletti

Tu interpreta, se puoi, e commenta la lirica; ¶ foggiane

parvenu. ¶ Questo solo ti è lecito oggidí; ¶ ma quando

insanguinato, ¶ segna poeta, padrone e brigata ¶ alla corvata del

Gentiluomo, a paragone ¶ ultimo e primo stipite di mia

Saccard, il Rocambole allegro e dispensiero ¶ della postrema civiltà

nel Consiglio delle Banche ¶ e nei salotti della Prefettura

ministro, ¶ sopra i jokeys e i bookmakers, scozzone patentato

de' garretti de' cavalli ¶ e delle coscie delle ballerine

gioco sui titoli freschi e stagionati, ¶ sull'alea del

bugiardo, ¶ Demiurgo del rialzo e del ribasso. ¶ Porto camicie

camicie stirate a Londra e panciotti sgargianti; ¶ muto ogni

glacé; ¶ pretendo al Parlamento e al Latticlavio; ¶ svengo di

Fui in commercio fortunato e facile; ¶ ed ho dimenticato

ed il padre usurajo, e lo zio biscazziere, ¶ la

zietta bellissima, ex-modella e cocotte, ¶ e la mammina

ex-modella e cocotte, ¶ e la mammina, in oggi

gravidanza ¶ frutto di cameriera e di duchino..., ¶ sapete; sangue

capace, ¶ della plebe servile e venale. ¶ Dimenticai il rigagnolo

venale. ¶ Dimenticai il rigagnolo e la fogna, ¶ che mi

ricordo, invece, prospettive lontane e serene ¶ di parchi nobiliari

nobiliari, di saloni barocchi e secenteschi, ¶ di porticati a

porticati a ogiva, ampii e freschi ¶ al gorgogliare e

e freschi ¶ al gorgogliare e al getto capriccioso di

fontane sapienti in rocailles. ¶ E comperai, per ciò, poco

fortuna di pergamene maliziose e apocrife, ¶ per avere il

maniero, come si usa; ¶ e vi disposi, dopo i

galleria di quadri falsi e celebri; ¶ vi convitai le

il principe in voga; ¶ e vi ho fatto ammirare

spurii stalloni, poeti posticci, e fame d'oltre bare

astrusi, ¶ che bestemiano inglese ¶ e imitan l'irochese nella

parassiti inconfessabili; ¶ compromesso bastardo e vigoroso, ¶ secreta cura e

e vigoroso, ¶ secreta cura e sospiro ed affanno, ¶ a

marchese di provincia, ¶ isteriche e spiantate, ¶ intelettuali - ignoranti, ¶ pulzelle

spiantate, ¶ intelettuali - ignoranti, ¶ pulzelle e maritate. ¶ In compenso, Signori

a mastro sul Dare e sull'Avere, ¶ con postille

Avere, ¶ con postille sintetiche e severe, ¶ la fatale sentenza

di tutti i coronati e presenti e passati, ¶ dal

i coronati e presenti e passati, ¶ dal re del

Serbia, spiccio assassino cortese: ¶ e in frak sobrio e

e in frak sobrio e nero, - ¶ un sospetto, all

sottolinea, ¶ l'ironia bianca e rossa come una ferita

di tutti, ¶ senza uniforme e senza maggior decorazione; ¶ Sua

Firma del Milione, ¶ Ipocrita e Imperiale Borghesia. ¶ Sono il

guerra, di bel tempo e d'uragano, ¶ come un

che avvelenan di fumi e di miasmi ¶ i campi

miasmi ¶ i campi suburbani e i rivi torbidi. ¶ Perché

mille occhi di fiamme e di bragia, ¶ dalle mille

artificiate stille di vetro e di similoro; ¶ la Città

ingemmata, ¶ le membra ammorbidite e stilizzate ¶ a richiesta dell

rosa son meno teneri e profumati ¶ delle mie coscie

a morte, se nega e rifiuta. ¶ Cammino e regno

nega e rifiuta. ¶ Cammino e regno: ¶ le scarpine lingueggian

suggellano ne' cuori molli, e nella polvere; ¶ i fianchi

ondeggiano al passo ritmico e birichino; ¶ s'inarcano le

coda occellata d'Imperatrice e di Sirenetta. ¶ Domino; attraggo

Sirenetta. ¶ Domino; attraggo; respingo e mi prometto: ¶ spargete fiori

sul mio passaggio, ¶ nobili e grandi d'ogni lignaggio

lignaggio; ¶ rido, ed ancheggio e sbadiglio: ¶ son la bellissima

una all'altra mano ¶ e le stringeva in pugno

colmi di frutti maturi, ¶ e, in sulle panche, sotto

bocchino: ¶ risuggelliam la pace, ¶ è l'oblío che rinchiude

porte ¶ alla vita impaziente, e lo conserva sino alla

là giú in fondo e mi guardi, ¶ coi grandi

coi grandi occhi pensosi e conturbati, ¶ ho riserbata una

pazzie, ¶ i desideri vani e le impossibili malinconie. ¶ Ed

nella bufera de' sensi e de' capricci... ¶ assicurarmi la

sarò l'ombra vagante e pandemia, ¶ che scivola con

pornografico, ¶ per le viuzze e i trivi tentando pis

pis, ¶ come un richiamo e come una preghiera. ¶ Sarò

primo che mi accolga e non s'accorga ¶ del

chi paga, t'insozza e ti disprezza. ¶ Sarò l

all'imberbe che spasima e si disseta, ¶ febrile, spaventato

prima notte, ¶ sacerdotessa compresa e insoddisfatta, ¶ vergognosa e crudele

compresa e insoddisfatta, ¶ vergognosa e crudele maestra di vita

Vi ricompenserò coll'odio e col veleno, ¶ che distilla

distilla il mio sesso e che mi abbrucia; ¶ passerò

uragano, ¶ larva di disonore e di fanghiglia, ¶ come un

biondi perché ¶ innumerevoli testardi e ricci ¶ e folti e

innumerevoli testardi e ricci ¶ e folti e vani e

e ricci ¶ e folti e vani e molti come

e folti e vani e molti come i ricci

topé. ¶ Tu, Signore, pensoso e conturbato ¶ fammi portar da

Non ci badare, tutto è passato; sono momenti di

momenti di debolezza, ¶ vengono e vanno colla tristezza ¶ e

e vanno colla tristezza ¶ e il lungo brivido di

campanili; ¶ nei cuori pigri e spenti suscita incanti ¶ sciupa

labra esangui. - " ¶ Canzon bella e sfacciata, con fervore, ¶ se

Crani de becch content, e on soraoss ¶ De lader

liberty, ¶ cemento, ferro, majoliche e gesso; ¶ per mascheroni e

e gesso; ¶ per mascheroni e cariatidi ¶ fragili volti assessuali

assessuali, ¶ vergini magroline, eccitanti e perverse: ¶ oggi l'inauguran

l'inauguran con danze e festini. ¶ Canzone; scolacciate e

e festini. ¶ Canzone; scolacciate e ridenti le Signore ¶ ripetono

lustre di buon costume e di soda ricchezza; ¶ il

il rubar nelle Borse e in sul lavoro altrui

il gesto porge grazioso e partecipa, ¶ tra un presto

dovizie, ¶ in mille modi e svariato costume, ¶ paradisiache blandizie

gran palazzo in fantasia, ¶ e molta cortesia. ¶ Signore, ¶ sono

d'eleganza, il magnetismo e l'attrazione ¶ per la

quadre d'Ercole adolescente, ¶ e fan da ruba cuori

le battaglie indisturbato, ¶ sorridendo e giuocando col mughetto, ¶ che

aveva donato, ¶ arcangiolo corrusco e impomatato, ¶ nobile Alfiere de

mi snerva; ¶ amare, Signore, è necessario, ¶ come combattere, come

alla Patria che attende e conserva, ¶ sul libro della

Oggi, le nubi vanno e poi ritornano ¶ varie d

ritornano ¶ varie d'umori e di colori, ¶ fumo leggiero

di colori, ¶ fumo leggiero e inconsistente, fumo di Parlamento

di Parlamento. ¶ Sul sí e sul no ambigui, ¶ credete

io confidare parole, consigli e voluttà?... ¶ Non arrossite, Signore

di nobiltà. ¶ Camere ammobigliate ¶ e cene in cabinet particulier

borghesi; vino d'Asti e sandwichs ¶ ripieni di prosciutto

sandwichs ¶ ripieni di prosciutto e di caviale, ¶ ostriche di

ballerine; ¶ tartufi a discrezione. ¶ E poi, che fa? ¶ Venni

Venni d'Africa orrenda e tenebrosa, ¶ e venni dalla

Africa orrenda e tenebrosa, ¶ e venni dalla China; ¶ mi

Signore, ¶ tra le quattro e le sei, nell'ora

guerra, ¶ si mangia bene e non si dorme per

quando corruscano di lacche e di specchi, ¶ d'argenterie

d'argenterie, di marmi e porcellane, ¶ ai mille becchi

de' candelabri di cristallo e d'oro, ¶ e sciaman

cristallo e d'oro, ¶ e sciaman di ragazze in

in decolletées, ¶ di souteneurs e di gaudenti; ¶ Canzone, ascolta

alle adolescenti ¶ della fervida e nobile Città. ¶ Canzone; questa

nobile Città. ¶ Canzone; questa è stramba parata urbana, ¶ che

estemporanea ¶ tra i gatti e i passeri dalla grondaia

seta nella cruna astrusa, ¶ e puntar l'ago contro

ago contro il ditale, ¶ e il filo dentro ad

ambizione del giovane banchiere, ¶ e l'arroganza del biscazziere

la bugia; ¶ mi dolgo; è lievito del tempo antico

ed abolito, ¶ che fermenta e pretende intumidirsi, ¶ rammarico, ricordo

garofani plebei, garibaldini spavaldi e procaci; ¶ minuscolo divano dove

imparai ¶ le prime lagrime e i primi baci, ¶ e

e i primi baci, ¶ e sopportai le prime prurigini

filo del mobile rocchetto ¶ e regolando l'impuntura all

dentro alle stoffe, isocrona e perfetta; ¶ o cameretta, dove

vanessa, ¶ farfalla splendida multicolore; ¶ e il bigio bozzolo che

eccomi a recare cure e pazienza per tutti i

se muto stile, cognome e pretese ¶ rinnovo i desideri

carne viva ¶ vi offro e vi dò sotto la

la veste a scialo ¶ e sotto la camicia trasparente

quante volte come triste e smorto: ¶ sbatte il ventaglio

capo reclinato; cercan riposo e schermo ¶ alla luce, alli

palpebre basse, cerco dimenticarmi. ¶ E udite risa che scrosciano

bambino. ¶ La mia carne è ingemmata, ¶ le membra ammorbidite

solito ritratto ¶ Capelli folti e barba intonsa e bruna

folti e barba intonsa e bruna; ¶ ampia fronte; occhio

ampia fronte; occhio chiaro e scrutatore; ¶ sopra alle rosse

alla fortuna ¶ del Tempo - e Gloria incalzo - il mio

solitudine opportuna ¶ corpo deforme e sereno dolore. ¶ Col riso

tenace, cortese: ¶ il Bene e il Male abburatto e

e il Male abburatto e distillo; ¶ piú che amicizia

vi sono di sangue e di lagrime, ¶ raccolti lungo

i margini che lambe e impingua ¶ il rivolo inquinato

che, pei giardini urbani e decaduti, ¶ tra le muffe

s'ammalan da morirne, ¶ e li altri che sboccian

altri che sboccian sfacciati e sgargianti, ¶ penduli al davanzale

fiori cresciuti col sangue e colle lagrime ai detriti

canto questi fiori plebei e consacrati ¶ dal martirio plebeo

prosodia, ¶ per l'odio e per l'amore, ¶ per

amore, ¶ per l'angoscia e la gioja, ¶ e pel

angoscia e la gioja, ¶ e pel ricordo e la

gioja, ¶ e pel ricordo e la maledizione, ¶ per la

acuta alla vendicazione? ¶ Ed è per voi, acefale ed

un limbo di nebbie e di fumi, ¶ tra il

sera, ¶ dai portici tozzi e sospetti di nere officine

di nere officine? ¶ ed è per voi, pei quali

terra, che vi porta, ¶ e rinnovate al torneo dell

vi nutre, vostra? ¶ ed è per voi, pallide teorie

di giovani, di vecchie e di bambine ¶ inquiete tra

inquiete tra la fede e i desiderii, ¶ tra la

tentazione della ricca città ¶ e il pudor permaloso della

che bestemia, sorride, condanna e sogghigna, ¶ accento sonoro e

e sogghigna, ¶ accento sonoro e composto dall'anima mia

contro a tutti, ribelle e superbo, ¶ in codesto rifiuto

Che fa? La Nazione è in capo della via

ed orifiamme verdi, gridando e leggendo li articoli delle

comprende, non si muove e si imbruta nella sua

d'un fucile, ma è punto sotto le orecchie

pachiderme politico s'irrita e si muove. ¶ D'ARCA

accogli la voce ¶ gioconda e marziale ¶ del giovane Eroe

mansueto per le sale, ¶ e, nella mischia, intrepido e

e, nella mischia, intrepido e feroce. ¶ " - Signore, sono l

di sproni, di sciabola e d'albagia. ¶ Venni d

Venni d'Africa orrenda e tenebrosa, ¶ gesta racconto omeriche

omeriche: ¶ passione italiana Orlando e Ruggero incitare ¶ nell'eroicomico

nell'eroicomico poema militare. ¶ E vengo dalla China: ¶ per

armati, ¶ presti Modugni internazionali ¶ e prestatissimi generali. ¶ Fui là

generali. ¶ Fui là giú e son qui, ¶ Palo di

prima, ¶ con qualche insipida e provinciale ragazzina, ¶ un suicidio

dragone, ¶ le fauci spalancate e l'ali aperte, ¶ lacche

l'ali aperte, ¶ lacche e avorii scolpiti, ¶ un piccolo

chinoiseries ¶ tutto per voi e... il resto oh,... m

Mareggiano le spighe, morbide e lente, ¶ onde d'oro

lente, ¶ onde d'oro e di fiamme nel cielo

cielo. ¶ Ecco, dunque, prendeteci. ¶ E per quando la piova

la piova si riversa, ¶ e rinnova l'acquitrino nei

l'acquitrino nei prati; ¶ e per quando il rovajo

quando il rovajo insidioso e arguto trova al sajo

ferirci a pelle nuda; ¶ e per quando si gela

per quando si gela e si suda, e d

gela e si suda, e d'inverno e d

suda, e d'inverno e d'estate, ¶ curvi spezzati

recinte di narcisi freschi ¶ e grida dentro ai freschi

oscuri dei cipressi vegghianti; ¶ e i patrii canti agonizzanti

Sí, prendeteci tutto, ¶ se è necessario che si debba

Natura, difettano ai fornelli. ¶ E, almeno, prometteteci, Signore, ¶ che

voi che sciupate vezzi e trine e sete ¶ per

sciupate vezzi e trine e sete ¶ per le bionde

del pianto delle vecchie e delle madri, ¶ voi, che

morti oppressi di ricchezze e di delitti. ¶ Accidiosamente lasciateci

palafitta ondivaga ¶ nelle risaje e nelli stagni putridi, ¶ vecchia

putridi, ¶ vecchia famiglia disprezzata e pia ¶ ai ministeri dell

per pietà, guardatevi, Signore, ¶ e sappiate le nostre miserie

sappiate le nostre miserie; ¶ e se bevete il vino

rubino che vi inebria; ¶ e se mangiate il pane

per pietà, guardatevi, Signore: ¶ e non tentate la falce

verde né s'invermigli, ¶ e ritto il pungolo vibri

Satiri, Driadi ed Ondine e Ninfe; ¶ Giorgio seminatore e

e Ninfe; ¶ Giorgio seminatore e cavaliere, ¶ ipostasi di un

i Fatti, Demiurghi insieme e Schiavi, ¶ il principio e

e Schiavi, ¶ il principio e la fine, ¶ germinazione e

e la fine, ¶ germinazione e messe, ¶ il frutto e

e messe, ¶ il frutto e le promesse, ¶ colui che

colui che suscita, vuole e produce, ¶ chi vi porta

di rugiada dei fiori e delle viole, ¶ e l

fiori e delle viole, ¶ e l'oro lungo e

e l'oro lungo e riccio del frumento, ¶ le

liquido argento dell'acque: ¶ e tutte le ricchezze della

prendete queste divinità gloriose e decadute; ¶ ma abbiatene pietà

Patto tra il presente e il futuro, ¶ come vuole

rispettare il demoniaco cerimoniale? ¶ E chiedete la penna molto

dentro le vene nostre e il sacrificio, ¶ di qualche

di qualche vita, Signore, e il probante ausilio della

per questi Miti sfatati e incatenati, ¶ i grigi e

e incatenati, ¶ i grigi e snelli fucilieri del Re

vento soffia si disperdono e svaniscono. In generale, sono

coonestare la sua fiacca e poltrona inettitudine. ¶ OLDRADO, Le

pigia ed ondeggia, ¶ qua e là schiumeggia di volti

schiumeggia di volti pallidi e lividi; ¶ urla e sferra

pallidi e lividi; ¶ urla e sferra la gonfia minaccia

d'ogni cosa contrita e contrafatta, ¶ numerando le doglie

della Vita irrefrenata: ¶ dov'è il cammino che ne

che frenetica al fuoco e s'incorona, ¶ sulla Vita

s'incorona, ¶ sulla Vita e la Morte nella sua

se stessa, persuasa: ¶ tornato è Bacco dall'India trionfante

dell'anima incoraggia: ¶ precipita e confondi ¶ superstizione e libertà

precipita e confondi ¶ superstizione e libertà, ¶ lecito e arbitrio

superstizione e libertà, ¶ lecito e arbitrio, ¶ virtú e delitto

lecito e arbitrio, ¶ virtú e delitto; ¶ nel conflitto secolare

tra l'imperial straccioneria e i ricchi, ¶ soffio, furia

Carmagnola! ¶ la vivuola stenta e manca ¶ sulla corda nobiliare

tamburo ¶ il rullar aspro e sicuro, ¶ e s'incalza

rullar aspro e sicuro, ¶ e s'incalza al movimento

mar parigino, ¶ forca spiccia e improvvisata pe' Fermieri: ¶ tal

conquistato, ¶ tra i commossi e sbracati Consiglieri; ¶ tal fu

dispicca il sangue vivo, ¶ e quel Re con sua

il sangue de' Signori. ¶ E vi furon Cittadine, in

di mattina, belle, fresche e sorridenti ¶ per sdrajarsi, in

sera, ¶ nella melma fredda e nera della tomba promiscua

testa mozza, ¶ necessarie vittime e inconcludenti ¶ ai passatempi della

perché. ¶ La bufera scardina e detuona; ¶ china il capo

sottana, rimboccate i pantaloni, ¶ è allagata ogni contrada da

i fiori. ¶ State quieti e inchiavacciati: ¶ chi racconta tutti

baci ¶ della lama tersa e schietta ¶ sopra le nuche

elettricità, ¶ che non falla, e, a richiesta, dispensa ¶ scintille

scintille ammaestrate alla distruzione; ¶ e nel silente laboratorio chimico

ed i fornelli, ¶ prova e riprova l'ironico sapiente

l'ironico sapiente, ¶ calmo e metodico combina polveri, ¶ sulle

trionferà: ¶ già s'incresta e si rubesta e gavazza

incresta e si rubesta e gavazza a festa ¶ per

festa ¶ per le vie e le piazze. ¶ Viva a

piazze. ¶ Viva a Te, e fatti onore; ¶ scoppia come

un cuore di gemme e di bragia, ¶ o come

col fuoco, ¶ De-profundis e Ça-ira. ¶ A Te

vola ¶ sull'ali aperte e brune della febre; ¶ in

in Te si accende e si protende ¶ il desiderio

danza, ¶ movimento imporporato, ¶ sacro e audace sentimento, ¶ sopra il

or su, Rivoluzione; ¶ fiamma e bacio, baci e fiamme

fiamma e bacio, baci e fiamme; ¶ San Giovanni al

Borghesia al suo funerale; ¶ e conferma al bel natale

al fuoco. ¶ gira, volta, e, a poco a poco

a poco, ¶ t'acquieta e sta... ¶ Sarcasmi ¶ Oggi è

e sta... ¶ Sarcasmi ¶ Oggi è tempo di Satira! ¶ OLDRADO

OLDRADO, Le Cose nuove. ¶ E per l'odio una

nulla ci riserbiamo, ¶ tutto è vostro, anche Noi; ¶ e

è vostro, anche Noi; ¶ e siam dei frusti Eroi

per un lavoro diuturno e grave, ¶ siamo dei miserabili

spighe. ¶ Ecco, prendeteci. ¶ Questa è la forza umana che

dell'istoria! ¶ L'Asino e il Bove, ¶ hanno fatto

passare, non ti curare; ¶ è carnevale, divertiti per dio

ritmo ¶ della solita polka, ¶ e del boston yankee, ¶ da

il kake-walk selvaggio e rauco, ¶ da quando il

chiocce sornione d'ori e di diamanti. ¶ Sdegno la

barattare ¶ coscienze con prebende e onori savoini. ¶ Non conta

fallita, ¶ che la sciala e la sbraccia da ricchissima

venerare questa poltrona ¶ decrepita e tarlata, ¶ frusto da straccivendolo

tarlata, ¶ frusto da straccivendolo, ¶ e male riparata dai rigattieri

le stettero in torno e sopra e sotto ¶ tutti

in torno e sopra e sotto ¶ tutti gli innumerati

a ripulirla ¶ dalla mota e dal sangue, ma anche

il disincrostante ¶ piú efficace e sicuro... ¶ Su, dunque, che

Conviene patire il silenzio, ¶ e non dimenticare. Ma le

per bene, ¶ pensionate superbe e taccagne, ¶ lasciale stare, sono

lasciale stare, sono decorative, ¶ e, per quanto nocive, venerabili

il mostaccio ai buffoni; ¶ e, per esser di moda

paragone; ¶ chi non ghigna è un briccone, ¶ tra tutti

Ragni ed Allocchi, ¶ Serpentelli e Scimmiotti screanzati ¶ al gioco

in un aria innocente e serena: ¶ Tony fa i