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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
1
1526
le prove, ¶ buttargli fior e frondi s'apparecchia; ¶ e
2
1526
e frondi s'apparecchia; ¶ e cosí stando de' prigion
3
1526
ti dico, o savio e spuda senno, ¶ ch'esser
4
1526
Bovo, Otton, Namo, Danese; ¶ e tu ti sdegni, rustico
5
1526
acciò ch'ad ambi e' volti avesse il naso
6
1526
ch'io sia scorretto ¶ e che 'n parlar, anzi
7
1526
causa ¶ di qualche puzzo e non ti render nausa
8
1526
curi trovar già? ¶ Quest'è: quando a l'oscuro
9
1526
soldo a te caduto e qua e là ¶ or
10
1526
te caduto e qua e là ¶ or cerchi co
11
1526
va; ¶ tosto la odori e trovi quel che no
12
1526
che no ¶ trovar volevi, e il tuo cercar fe
13
1526
potrei, ma uscito m'è for di cervello; ¶ tal
14
1526
spalle a Dio montare ¶ e cacciar per un ago
15
1526
chi ascolta poco intende, e men chi parla. ¶ Narrazione
16
1526
Agolante, ¶ d'animo, forza e di beltà prestante; ¶ 6. ¶ le
17
1526
gran prove che fece e la soprana ¶ vertú ch
18
1526
il nobil brando, Durindana; ¶ e come mai no 'l
19
1526
minere ¶ di piú metalli e col suo Farfarello ¶ fe
20
1526
altrui quand'era uopo; ¶ e ruppe ogni altro incanto
21
1526
Ella sí per amor e sí perch'era ¶ donna
22
1526
saggio duca di Bavera, ¶ e seco ragionando il fe
23
1526
risponde un gran Signore! ¶ E quando annebbia gli occhi
24
1526
cuore ¶ l'occhio sempr'è messaggio o lieto o
25
1526
o lieto o torbo; ¶ e questo imprende ognun, fora
26
1526
giostrar mendace, ¶ bandisce, rinnovando e' patti, il vero: ¶ ma
27
1526
anco per nova festa e gioco intiero ¶ (come signor
28
1526
bando ch'ogni principe e guerrero ¶ non porti a
29
1526
figliuole ¶ avea Namo, Armelina e Beatrice; ¶ s'ambe fusser
30
1526
sole, ¶ ciascun le vòle e meritarle dice. ¶ Danese ebbe
31
1526
de' Maganzesi tenta Carlo e Namo ¶ che l'abbia
32
1526
spiacque; ¶ ad ogni sceleragine e peccato ¶ questa canaglia maladetta
33
1526
vorria veder di Carlo e gente e stato ¶ sommerso
34
1526
di Carlo e gente e stato ¶ sommerso in terra
35
1526
esti cani sí malvagi ¶ è Manfredon, Ginamo e Bertolagi
36
1526
malvagi ¶ è Manfredon, Ginamo e Bertolagi. ¶ 13. ¶ Buttò Ginamo il
37
1526
stoccata morirà 'l barone ¶ e che sol data sia
38
1526
stretta, ¶ de' quali Falsiron è caporale, ¶ et anco era
39
1526
Saturno o sia pianeta ¶ è quella che mi fa
40
1526
mente, in fantasie matin e sera: ¶ ciò dico, perché
41
1526
ciò dico, perché officio è del poeta ¶ giovar e
42
1526
è del poeta ¶ giovar e dilettar con tal mainera
43
1526
lettore non si attedia; ¶ e ciò fa Dante ne
44
1526
sempre, come ancora ¶ Virgilio è detto "Omero mantovano", ¶ per
45
1526
mia tanto s'onora ¶ e chi 'l Petrarca fa
46
1526
Dante vola piú alto, e questo dico ¶ col testimonio
47
1526
onore, ¶ questo di senso e quello di parole: ¶ vero
48
1526
quello di parole: ¶ vero è che quant'al frutto
49
1526
vòle -; ¶ poscia si volge e scampa ritornando; ¶ Rampallo il
50
1526
pallazzo vola quel barone, ¶ e con Rugier fu inanzi
51
1526
proruppe, in volto neghitosa e schiva: ¶ - O belle prove
52
1526
villen, paglié, cuchino"; ¶ quand'è poi tempo di menar
53
1526
peggior del sesso feminino, ¶ e pel vostro supé ben
54
1526
che dica, ¶ sorride alquanto e 'n parte si ritira
55
1526
racquetato poi tal vento e pioggia, ¶ egli parlando piano
56
1526
che chiar vi faccio e manifesto ¶ l'imperator esser
57
1526
cagion di questo. ¶ 55. ¶ Ver è, perché ciò faccia, dir
58
1526
se non me 'nganno; e poi darassi vanto ¶ quel
59
1526
noi "baghe di vino" e "bottaglioni" ¶ chiamano, dican questo
60
1526
Franza, ¶ perché di Carlo e' duodeci baroni ¶ sono, for
61
1526
del popolo di Marte; ¶ 58. ¶ e di cotesto poscio farvi
62
1526
ch'un libbro vecchio e autentico possede ¶ lo qual
63
1526
si vede: ¶ Mongrana, Chiaramonte e di Pipino. ¶ Non siamo
64
1526
Italia fior del mondo, ¶ è patria nostra in monte
65
1526
ebbe talor Tedeschi, Franza e Spagna; ¶ che, se non
66
1526
sol perché non v'è Milone ¶ armato de villani
67
1526
perché, se sei villan e vòi star bene ¶ recipe
68
1526
figlio, ¶ qui con madonna. - E detto ciò, le penne
69
1526
avea Ivvon di strame, ¶ e d'altro schermo gli
70
1526
vecchio bove fea letame: ¶ e mentre co' le spalle
71
1526
qual fritada vi raccolse! ¶ e fece un, non già
72
1526
del volto in mezzo; e poscia qual saetta ¶ pien
73
1526
di quel puzzo tolse, ¶ e cosí dritto il bon
74
1526
Salomon stoppò gli occhi e la bocca. ¶ 64. ¶ Elli, abbattuti
75
1526
fa, per piú scherno e vergogna, ¶ sbatter gli piedi
76
1526
vergogna, ¶ sbatter gli piedi e man drieto la gente
77
1526
giú da valent'uomo ¶ e col cul alto fecevi
78
1526
avanza: ¶ caccia lo bove e tanto il driccia e
79
1526
e tanto il driccia e punge ¶ ch'ove son
80
1526
al fin si giunge. ¶ 66. ¶ E qui con quella soga
81
1526
trave ¶ noda il bifolco e stringe paglie o feno
82
1526
feno, ¶ acconcia un laccio, e poi ch'acconcio l
83
1526
meno ¶ ch'altrui losinga e move il piè soave
84
1526
mano, ¶ torna la briglia, e poi gli è duro
85
1526
briglia, e poi gli è duro e strano. ¶ 67. ¶ Cosí
86
1526
poi gli è duro e strano. ¶ 67. ¶ Cosí Ivvon mentr
87
1526
tratto, gitta il groppo, e dove ¶ segnato avea, la
88
1526
su' galoni ¶ cadendo tira e quei legati smove, ¶ traendoli
89
1526
talor si vede stanco e lasso ¶ lo villanel tirar
90
1526
carco su le scale; ¶ e se di lor ognun
91
1526
legato sí le braccia e l'ale ¶ che non
92
1526
piú, se fusser zocchi, ¶ e se si moven punto
93
1526
la turba salta fore, ¶ e nuda come nacque col
94
1526
ch'empie di croste e voda la scarsella! - ¶ 70. ¶ Poi
95
1526
Poi spicca un salto e balzasi sul bove ¶ quella
96
1526
vacca leggiadra benché vecchia, ¶ e quinci il carro triunfante
97
1526
muro. ¶ Morando tien tirato, e tal tormento ¶ sent'il
98
1526
non perder la coda, e pioggia e vento ¶ spruzzò
99
1526
la coda, e pioggia e vento ¶ spruzzò dal buco
100
1526
vento ¶ spruzzò dal buco e d'un impiastro puro
101
1526
tolto avea la scopa e 'l cesto ¶ e quasi
102
1526
scopa e 'l cesto ¶ e quasi al suo stallon
103
1526
anco la sua vacca e via la snoda. ¶ 34. ¶ Spiccolla
104
1526
l tapin senza Garbin e Mastro ¶ andò pur giú
105
1526
pur giú da banda, e riversollo ¶ col suo destrier
106
1526
have in man saltella e guizza, ¶ come sòl far
107
1526
conca; ¶ quello il persegue e finge averne stizza, ¶ e
108
1526
e finge averne stizza, ¶ e tanto or slunga il
109
1526
paglia grande coppia abbraccia ¶ e tutta in capo al
110
1526
et ha la barba e ciglia, ¶ la bocca, il
111
1526
naso pien di busche e polve, ¶ et in un
112
1526
dubitar, baron! - gridando ride ¶ e con Ivvon comincia un
113
1526
basso giú s'asside ¶ e pugni e calzi e
114
1526
s'asside ¶ e pugni e calzi e qua e
115
1526
e pugni e calzi e qua e là disserra
116
1526
e calzi e qua e là disserra; ¶ ché Bovo
117
1526
stigando questo a poppa e quell'a prora. ¶ 38. ¶ Morando
118
1526
stretti in una calca, ¶ e van facendo intorno un
119
1526
basto, quanto pò, cavalca; ¶ e presi s'han per
120
1526
han per piedi, mani e braccia, ¶ e scavalcarsi insieme
121
1526
piedi, mani e braccia, ¶ e scavalcarsi insieme ognun procaccia
122
1526
l'asinello; ¶ fallo lasciar, e l'asinetto, su lo
123
1526
bello: ¶ urta del naso e colse in mezo al
124
1526
al culo ¶ della cavalla, e sente odor in quello
125
1526
odor grato a' stalloni, e mentre il lambe, ¶ trovasi
126
1526
ma Rampallo alora, ¶ spietato e duro, tosto gli provede
127
1526
provede; ¶ salta del basto e d'un legnaio in
128
1526
portar carcollo d'olmo. ¶ 41. ¶ E 'l mastro di capella
129
1526
di be lungo forte e dura, ¶ fatta be molle
130
1526
fingendo non guardar, vedeano; ¶ e chi cercato ben sotto
131
1526
il scapuccino. ¶ 43. ¶ Berta sol è colei che mai non
132
1526
for, ma drento smania e stride, ¶ ché l'ira
133
1526
prende; ¶ ella s'accorge e via si tolse presta
134
1526
testa. ¶ 44. ¶ Fugge alla ciambra e, come da 'l costume
135
1526
le dà gran stretta; ¶ e se di pianto al
136
1526
sole. ¶ 45. ¶ Levasi al fine e un paggio di dieci
137
1526
ch'un cherubin non è piú bello; ¶ tutt'era
138
1526
un capriolo piú leggiadro e snello; ¶ chiedelo Berta, vòlta
139
1526
vòlta in grandi affanni, ¶ e commanda dicendo: - Or va
140
1526
ratto ratto in piazza e, tra le squadre ¶ cercando
141
1526
da Risa nomasi, ch'è figlio ¶ del pro' Rampallo
142
1526
Qual giglio, qual ligustro è 'l suo candore, ¶ co
143
1526
ben quadrato petto, gamba e mano. ¶ Taccio la sua
144
1526
il volse in dono ¶ e quell'ornò del brando
145
1526
for d'affanni ¶ calci e corregie trette piú di
146
1526
trette piú di cento; ¶ e, scampandone, fe' da bon
147
1526
dottore! ¶ Rampallo, che gli è adosso, s'affatica ¶ urtar
148
1526
del breviario tutto drento e fore, ¶ sí lieto andava
149
1526
ufficio. ¶ 17. ¶ Abbassa il capo e levasi a la coda
150
1526
andar un passo innanzi e quatro adrieto; ¶ cade 'l
151
1526
discretto; ¶ ride la turba; e il cavallier, levato, ¶ corregli
152
1526
di ferro tutta, ruginoso e guasto, ¶ ma di tal
153
1526
un moscon faria contrasto; ¶ e l'elmo poi sí
154
1526
Un baston di pollaio è la sua lanza, ¶ di
155
1526
di perle tutta ornata e di merdaglie; ¶ ponela in
156
1526
ma sí di piastre; e per celarsi alquanto ¶ di
157
1526
contra Rampallo il stringe e mancò poco ¶ che, mentre
158
1526
non guastasse il gioco, ¶ e con un trave quasi
159
1526
ognun gli chiocca drieto e man e piede; ¶ sol
160
1526
chiocca drieto e man e piede; ¶ sol Magancesi rodon
161
1526
piena. ¶ 22. ¶ Fra tanto Amon e 'l suo fratell'Ottone
162
1526
forno; ¶ l'un Satanaso e l'altro par Plutone
163
1526
Plutone, ¶ tant'ale, come e fiamme hanno d'intorno
164
1526
vacche han posto briglia e sella; ¶ quest'ha un
165
1526
quest'ha un lavezzo e quell'una padella. ¶ 23. ¶ Ciascun
166
1526
forcone mette in resta ¶ e move al corso quelle
167
1526
bestie pegre. ¶ Ecco Bovo e Raineri non s'aresta
168
1526
sella doi stalloni ¶ rognosi e pronti a far di
169
1526
acciò le genti tosche e le lombarde ¶ intendan quel
170
1526
quel ch'io parlo; e s'io vaneggio, ¶ che
171
1526
peggio. ¶ 25. ¶ Lascio di dirvi e' colpi che si danno
172
1526
mai piú usate; ¶ tal è la gara e 'l
173
1526
tal è la gara e 'l gioco lor che
174
1526
a le brigate: ¶ dand'e togliendo pel steccato vanno
175
1526
togliendo pel steccato vanno ¶ e pugni e calzi e
176
1526
steccato vanno ¶ e pugni e calzi e bone bastonate
177
1526
e pugni e calzi e bone bastonate; ¶ non sí
178
1526
cusito a l'elmo e sopravesta ¶ gonfie vesiche, et
179
1526
boi porta per lanza, ¶ e la corba del fen
180
1526
de le scale apena; e, per star bene, ¶ agiatamente
181
1526
paglia ¶ quel baron forte e cavallier di vaglia. ¶ 28. ¶ Un
182
1526
solo il tira infermo e lento, ¶ e Namo fa
183
1526
tira infermo e lento, ¶ e Namo fa l'ufficio
184
1526
il torniamento, ¶ a tòr e dar ad altri la
185
1526
no, ma il capo e le calcagna. ¶ 29. ¶ Vedestú mai
186
1526
su quelli animaluzzi magri e vecchi; ¶ pignate e pignatelle
187
1526
magri e vecchi; ¶ pignate e pignatelle e calderoni, ¶ padelle
188
1526
vecchi; ¶ pignate e pignatelle e calderoni, ¶ padelle, zucche, barilloti
189
1526
calderoni, ¶ padelle, zucche, barilloti e secchi ¶ fan gran rumore
190
1526
Danese, ¶ quello sul mulo e questo su la vacca
191
1526
vacca; ¶ gettan lor aste e vengon a le prese
192
1526
la coda al mulo, e col tirar si stracca
193
1526
letto; ¶ quivi si cruccia e sfoga tal parole ¶ che
194
1526
una leggiadra tua vendetta ¶ e punir in un dí
195
1526
offese, ¶ celatamente l'arco e la saetta ¶ tua man
196
1526
sí onorevol giostra vincitore! ¶ E tu, cieco fanciullo e
197
1526
E tu, cieco fanciullo e nudo, m'hai ¶ gettato
198
1526
tal vischio non ritrago e' piedi, ¶ che possione sperar
199
1526
sperar altro che male? ¶ E posto che 'l suo
200
1526
tanto ben dar voglia; ¶ e pur Amor di lei
201
1526
Mentre solingo crucciasi Milone, ¶ e mille fiate vòle e
202
1526
e mille fiate vòle e mille svòle ¶ quel che
203
1526
io dico ch'Amor è un bardassola ¶ piú che
204
1526
Dio non cape furia e mente insana. ¶ Amor è
205
1526
e mente insana. ¶ Amor è un barbagianni che non
206
1526
pannocchia ¶ vi studia sempre, e fassi bon platonico; ¶ e
207
1526
e fassi bon platonico; ¶ e chi non ha dinari
208
1526
chi non ha dinari è malenconico. ¶ SECONDO CAPITOLO ¶ 1. ¶ Dammi
209
1526
vostra libidine, ¶ possibile non è ch'uomo s'ingenere
210
1526
sei degno d'onor e di formidine, ¶ ché senza
211
1526
tolera; ¶ la colpa non è mia, ma de la
212
1526
mi parton dal galone, ¶ e fra loro grido al
213
1526
todos ¶ baron di Franza e cavallier di Rodos. ¶ 4. ¶ Ma
214
1526
sentiero. ¶ 6. ¶ Di fronde, erbette e floride corone ¶ pien'è
215
1526
e floride corone ¶ pien'è la terra, e pare
216
1526
pien'è la terra, e pare ch'ivi pasca
217
1526
ma re, duchi, marchesi e d'altr'onore; ¶ lo
218
1526
altr'onore; ¶ lo premio è un scuto d'or
219
1526
ciel diverso ¶ di trombe e gridi d'uomini e
220
1526
e gridi d'uomini e cavalli; ¶ era ne l
221
1526
aere un tempo chiaro e terso ¶ né un picciol
222
1526
l cavallo, affrena, stringe e dàlli; ¶ chi su, chi
223
1526
eminente; ¶ ciascun là mira e vede il gran tesoro
224
1526
ch'al ver contrasto e ragionevole ¶ si vegna, odi
225
1526
odi, lettor, ché vi è da ridere; ¶ perch'una
226
1526
perch'una tramma occulta e solaccievole ¶ fra' duodeci re
227
1526
Tacquer le trombe tutte, e la bertuccia ¶ (ché proprio
228
1526
del torto che l'è fatto; ¶ e vede che
229
1526
che l'è fatto; ¶ e vede che 'l Danese
230
1526
s'un mulo magro e vecchio entrato. ¶ 12. ¶ S'un
231
1526
un mulo magro, vecchio e zoppo ancora ¶ entrat'era
232
1526
lizza; ¶ toccalo ai fianchi, e quello in men d
233
1526
ratto al freno, salta e guizza. ¶ L'elmo di
234
1526
sopravesta inversa di pellizza; ¶ e per cimer ha in
235
1526
ivi legata si dimmena e gracchia. ¶ 13. ¶ Driccia un forcone
236
1526
forcone su la coscia, e vòle ¶ che tal sua
237
1526
fine piastre di lasagne; ¶ e porta una pignata per
238
1526
cazzetto. ¶ 14. ¶ Abbassa una cannuccia e fassi targa ¶ contra 'l
239
1526
calderone; ¶ sprona la bestia e vien gridando: - Guarda! - ¶ Danese
240
1526
fin ruppe 'l capestro e for d'affanni ¶ calci
241
1526
dunque Carlo in festa e 'n gioco, ¶ novellamente imperator
242
1526
altro che trombe, corni e canti s'ode. ¶ 46. ¶ Anco
243
1526
de le belle bella e piú felice, ¶ era costei
244
1526
per danze, gioghi, salti e per coree; ¶ diverse foggie
245
1526
et ornamenti ¶ gioveni arditi e vaghe semidee; ¶ onde gli
246
1526
onde gli ardori crescon e' lamenti ¶ de li affocati
247
1526
de li affocati amanti e amate dee; ¶ ma piú
248
1526
l'altre Berta, ch'è sorella ¶ di Carlo, per
249
1526
lei fi' detto alpestro e duro. ¶ 49. ¶ Piú de le
250
1526
tene, ¶ questa donna gentil e bella, Carlo; ¶ altra sore
251
1526
gran bene ¶ le vòle e falle onor quanto può
252
1526
ch'avinta l'hanno e l'amoroso tarlo, ¶ penso
253
1526
l'aspro suo tormento ¶ e 'l sfrenato desio c
254
1526
d'Italia bella, Grecia e d'Alemagna ¶ vengon già
255
1526
alpe ne son carche e la campagna. ¶ La grande
256
1526
serra ¶ Milon d'Angrante, e nulla vi sparagna, ¶ perch
257
1526
costrutto. ¶ 52. ¶ Stavasi Berta sola e pensorosa ¶ guatando su la
258
1526
la piaccia dal balcone; ¶ e mentre s'una man
259
1526
bel destriero; ¶ fallo boffare e tien nullo sentiero. ¶ 53. ¶ Niun
260
1526
un sol piede estremo e manco; ¶ stellato in fronte
261
1526
manco; ¶ stellato in fronte, e con sottili vene, ¶ ha
262
1526
vene, ¶ ha largo petto e rotondetto 'l fianco; ¶ alza
263
1526
fianco; ¶ alza le piante e gioca de le schiene
264
1526
qual carbon, qual corvo è bianco; ¶ bell'è 'l
265
1526
corvo è bianco; ¶ bell'è 'l cavallo e bono
266
1526
bell'è 'l cavallo e bono, ma chi 'l
267
1526
l regge ¶ piú bello e bono il fa, mentre
268
1526
gira, ¶ boffa le nari e foco ardente mena, ¶ tutto
269
1526
tutto in un groppo e capo e coda tira
270
1526
un groppo e capo e coda tira. ¶ Ciascun s
271
1526
piena ¶ la via capace, e scampavi chi 'l mira
272
1526
si sfaccia. ¶ 55. ¶ Amor, ch'è spirto inquieto e mai
273
1526
ch'è spirto inquieto e mai non dorme, ¶ qui
274
1526
esser deforme ¶ pel fredo e vien d'erbette e
275
1526
e vien d'erbette e fiori carco, ¶ quando 'l
276
1526
sella; ¶ concorre il sangue, e spento lascia 'l viso
277
1526
spento lascia 'l viso; ¶ e 'n mezo al petto
278
1526
saltella; ¶ bassa la vista, e poi mirar vols'anco
279
1526
doppio colpo, manco. ¶ 57. ¶ Pallido e smorto, volta il fren
280
1526
ch'un strano caso e novo l'addolorra; ¶ i
281
1526
vorebbe irsene a casa, e non sa dove ¶ prenda
282
1526
prenda 'l sentiero, tant'è di sé fora; ¶ pur
283
1526
che trova l'uscio e dentro vi si caccia
284
1526
assalito, ¶ corre a corcarsi, e pargli troppo tardo ¶ ogni
285
1526
ogni presto servir, tant'è 'nvilito; ¶ perde la forza
286
1526
nvilito; ¶ perde la forza e cangiasi nel sguardo, ¶ cresce
287
1526
sguardo, ¶ cresce la nausa e fugge l'appetito: ¶ cosí
288
1526
lo 'ntelletto; ¶ chiavasi solo, e quanto può si dole
289
1526
Saper vorei, o astrologhi e geomètri ¶ che 'l ciel
290
1526
ch' un sol non è che traditor non fia
291
1526
naturale; ¶ Turpin ciò scrive, e chi mi nega questo
292
1526
letto Ancroia et Altobello ¶ e dicon tutta in mente
293
1526
mente aver la Spagna ¶ e san chi ancise Almonte
294
1526
altri sian d'aragna, ¶ e sue non già, ma
295
1526
forti, ai bellicosi affanni, ¶ e, come era costume, li
296
1526
cinti ¶ di brando, sproni e militari panni, ¶ ch'oprasser
297
1526
i nostri tanti ¶ teologi e soldati cosí vari, ¶ appresentati
298
1526
ma chi col predicar e chi col brando, ¶ sí
299
1526
sí come fece Paolo e 'l cont'Orlando. ¶ 32. ¶ Orlando
300
1526
fu di quelli capo e guida, ¶ poscia l'invitto
301
1526
Astolfo il bello aventuroso e baldo, ¶ Gano, stirpe di
302
1526
tromba ¶ ciascun per santo e forte in terra addita
303
1526
eremita; ¶ pur furon differenti e' santi loro: ¶ angeli questi
304
1526
Poi Vivian suo frate, e Rizzardetto ¶ che volse farsi
305
1526
Rizzardetto ¶ che volse farsi, e non poté, gigante; ¶ segue
306
1526
Angeleri, ¶ Avin, Avoglio, Otton e Bellingeri. ¶ 35. ¶ Fra' duodici non
307
1526
cul in terra scavalcati; ¶ e fu tra loro tanta
308
1526
di Roma ¶ era confaloniero e senatore, ¶ e fu sopra
309
1526
era confaloniero e senatore, ¶ e fu sopra di sé
310
1526
tenea la terra umile e doma ¶ sol de' soi
311
1526
Ugieri ¶ furon di Carlo e' quatro consiglieri. ¶ 37. ¶ Il gentil
312
1526
ballo Astolfo era perito, ¶ e l'esservi buffon toccò
313
1526
lanza: ¶ l'una magrisce e l'altro fa la
314
1526
nel sangue di Maganza, e Chiaramonte ¶ sua prole vindicare
315
1526
altera ¶ pose re Carlo; e qui Turpin la scrive
316
1526
lettor, la storia vera ¶ e che da sogni e
317
1526
e che da sogni e favole ti schive. ¶ Fattime
318
1526
l'inclita cità, ch'è capo e fonte ¶ de
319
1526
cità, ch'è capo e fonte ¶ de l'alma
320
1526
col scettro in mano e la diadema in fronte
321
1526
fronte ¶ regnava Carlo Mano e san Dionigi: ¶ questo di
322
1526
di Europa regge pian e monte; ¶ quello tira nel
323
1526
chiuse le gran porte, ¶ e 'l bellico furor post
324
1526
in catene; ¶ la pace e libertà con bella sorte
325
1526
ivan d'invidia sciolte e senza pene, ¶ le quali
326
1526
bene; ¶ ma dove ambizion e 'nvidia regna, ¶ difficil è
327
1526
e 'nvidia regna, ¶ difficil è che mai pace si
328
1526
mai cinge 'l mar e vede 'l sole, ¶ tre
329
1526
tien tutta l'Asia e brama il paradiso ¶ (ché
330
1526
acquista piú si vòle ¶ e chi non sa rubbare
331
1526
l'Africa si gode, ¶ e pur non esser Dio
332
1526
sgiuntura ¶ de mari, fiumi e monti; e la malizia
333
1526
mari, fiumi e monti; e la malizia ¶ tosto ruppe
334
1526
Europa Carlo si contenta, ¶ e lei diffende da que
335
1526
fa morir ne' fossi e ne' pantani; ¶ e pur
336
1526
fossi e ne' pantani; ¶ e pur sovente provano lor
337
1526
in sé la volpe, ¶ E perde chi le crede
338
1526
metallo, ¶ Senz'arte, ond'è ch'i' mi disnervi
339
1526
ch'i' mi disnervi e spolpe. ¶ Cotesta mercantia mi
340
1526
col dente; ¶ dammi ber e mangiar, se vòi piú
341
1526
piú ch'a Tomaso e Scotto credi; ¶ né dirti
342
1526
ma intendi bene: ¶ mangion e bevon anco le Camene
343
1526
o giorni fortunati, ¶ quando e' poeti si trovorno boni
344
1526
son gli ubriachi, sguattari e buffoni, ¶ de quelli ch
345
1526
apprezzan piú d'"eram" e "fui". ¶ 5. ¶ Ma tu, lettor
346
1526
la colera mi vince ¶ e la senapra montami sí
347
1526
che parli in questa e quella orecchia. ¶ Poltron che
348
1526
rott'ho la calza e la gonnella vecchia? ¶ Non
349
1526
io son di Lombardia ¶ e ch'in mangiar le
350
1526
fango. ¶ 8. ¶ Però Dante, Francesco e Gian Boccacio ¶ portato han
351
1526
se non "buio", "areca" e "caccio", ¶ né mai dal
352
1526
suo Burchiello si distole; ¶ e pur lor pare che
353
1526
nebbia mai non cape; ¶ e questo voglio ch'a
354
1526
gran sacco di giande ¶ e duo di fabe in
355
1526
de libbri copia grande, ¶ e parte d'essi aver
356
1526
son gli uomini ch'e' boi. ¶ 11. ¶ Ma se cortesamente
357
1526
acciò ben poscia saziarsi ¶ e chiaramente intenda di liggiero
358
1526
liggiero ¶ quai libbri falsi e quai sian veri sparsi
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1526
entra qui tosto meco, e non far motto. - ¶ 13. ¶ I
360
1526
stesso. ¶ 14. ¶ Cento cinquanta millia e piú volumi ¶ (già non
361
1526
in quella tomba, ¶ ch'e' Gotti anticamente, coi costumi
362
1526
coi costumi ¶ de porci e col rumor che 'n
363
1526
per tanti monti, valli e fiumi ¶ d'Italia for
364
1526
le deche sono tutte, ¶ e quelle di Salustio assai
365
1526
d'Orlandin i' canto, e nondimeno, ¶ quando Turpino divertisce
366
1526
mio non si riprove; ¶ e forse fia col tempo
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1526
resto. ¶ 17. ¶ Di quanti scartafacci e scrittarie ¶ oggidí cantar odo
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1526
gli rubbò la sesta, e nondimeno ¶ vi giugne assai
369
1526
ma Tribisunda, Ancroia, Spagna, e Bovo ¶ co' l'altro
370
1526
donate; ¶ apocrife son tutte, e le riprovo ¶ come nemighe
371
1526
Boiardo, l'Ariosto, Pulci e 'l Cieco ¶ autenticati sono
372
1526
gran dottore v'antipono; ¶ e benché era misterio d
373
1526
l vero qui ragiono. ¶ E cominciando de la storia
374
1526
poscia diremo come, quale e quando ¶ e di qual
375
1526
come, quale e quando ¶ e di qual padre nacque
376
1526
fannosi chiamare; ¶ di Carlo e de la Chiesa campioni
377
1526
ronzoni ¶ erano lor diletto e gioie care; ¶ guerre, duelli
378
1526
Amon, Ottone; ¶ Danese Ugieri e 'l bergognon Rainero, ¶ poi
379
1526
poi di Bavera Namo e Salomone; ¶ Rampallo che fu
380
1526
gran signor Ivvone; ¶ Morando, e d'Agrismonte Bovo, e
381
1526
e d'Agrismonte Bovo, e quello ¶ Ginnamo di Maganza
382
1526
Ginnamo di Maganza iniquo e fello. ¶ 26. ¶ Questi dopo Milon
383
1526
onore ¶ furon in corte e ne' stipendi soi; ¶ non
384
1526
eroi ¶ scopresi qualche ingrato e traditore, ¶ come leggendo intenderete
385
1526
non so qual voce, e chi repente chiocca. ¶ Milon
386
1526
apre la porta; et è chi 'l chiama presto
387
1526
ordinanza. ¶ Frosina vagli dianzi, e col doppiero ¶ la semplicetta
388
1526
vi convien che mori; ¶ e quelle bòtte fur di
389
1526
si cria de' lombi e rene, ¶ ma l'alto
390
1526
sempre; ¶ 67. ¶ forza, bontà, prudenzia e cortesia ¶ scendano in lui
391
1526
arte ria ¶ de strige e fate e innumere Medee
392
1526
de strige e fate e innumere Medee, ¶ formino il
393
1526
l mondo, ¶ alto inteletto e imaginar profondo. ¶ 68. ¶ Santificato dunque
394
1526
imaginar profondo. ¶ 68. ¶ Santificato dunque, e non fatato, ¶ fu Orlando
395
1526
ch'io son lombardo ¶ e piú sboccato assai d
396
1526
che se l'antiguardo ¶ e retroguardo mio, ch'è
397
1526
e retroguardo mio, ch'è 'l sacco e fiasco
398
1526
ch'è 'l sacco e fiasco, ¶ non fusse la
399
1526
Durazzo, ¶ forse sarei Petrarca e Gian Boccazzo. ¶ 70. ¶ Io qui
400
1526
qui non cerco fama, e men la fame ¶ quella
401
1526
fame ¶ quella mi fugge, e questa mi vien dietro
402
1526
m'entra nel ventre e fa letame ¶ duro cosí
403
1526
canto un strano metro; ¶ e, se mai vien che
404
1526
in quatro giorni ferma e soda. ¶ 71. ¶ Non cerco fama
405
1526
n'ho pur troppo, ¶ e tal mi crede questo
406
1526
Guardativi dal sguerzo, gobbo e zoppo, ¶ signori mei, che
407
1526
signori mei, che l'è di Dio rubello. ¶ Benché
408
1526
mei, non mi ricopre. ¶ 72. ¶ E se pur noto fia
409
1526
il guarnimento ¶ ho riprovato e tuttavia riprovo. ¶ E chi
410
1526
riprovato e tuttavia riprovo. ¶ E chi m'addimandasse s
411
1526
siam figli di puttana; ¶ e benché mi vien detto
412
1526
son for d'acqua e talpa for di tana
413
1526
qual non fu mai, ¶ e, se tu 'l provi
414
1526
porta ¶ di sua madonna e fatta tal ruina ¶ che
415
1526
il letto suo distina, ¶ e tutta notte di vegghiar
416
1526
breve notte col solaccio, ¶ e dicono gli augelli che
417
1526
scorno, ¶ vassine al letto e trovali ch'in braccio
418
1526
fan soggiorno; ¶ destali pianamente e dàlli aviso ¶ che 'l
419
1526
improviso. ¶ 5. ¶ Con l'émpito e prestezza con cui sòle
420
1526
mole ¶ di coppie armate e stanne con sospetto, ¶ sferrasi
421
1526
sole ¶ de' soi pensieri e lascia ogni diletto, ¶ prende
422
1526
presto, l'urta, batte e quassa; ¶ non è chi
423
1526
batte e quassa; ¶ non è chi l'apra, onde
424
1526
foco; ¶ corre col piede e 'l cardine fracassa ¶ che
425
1526
era sopra le fate e fatasone. ¶ 8. ¶ Depinge il suo
426
1526
fronti, ¶ figliole di Fortuna e del gran Fato, ¶ fra
427
1526
l'appella) ¶ era Morgana e Alcina sua sorella. ¶ 9. ¶ Narra
428
1526
nascon le pene, affanni e doglie ¶ e di lor
429
1526
pene, affanni e doglie ¶ e di lor empion questa
430
1526
lor empion questa parte e quella ¶ di tutto 'l
431
1526
caso di Milone atro e nefando. ¶ 10. ¶ Or che far
432
1526
deve Berta essendo gravida, ¶ e 'l ventre di dí
433
1526
e chiamavi: - Chi c'è? - ¶ Frosina disse alor: - Chi
434
1526
là? ¶ - Io son Rugiero; è qui signor Milone? ¶ Ditegli
435
1526
sagace, ¶ risponde: - Va, dongello, e dilli presto ¶ come Milone
436
1526
la giostra d'oggi è franto e pesto. - ¶ Alor
437
1526
d'oggi è franto e pesto. - ¶ Alor Rugier non
438
1526
contumace, ¶ ritorna in sala e con volpino gesto ¶ parla
439
1526
Tal scusa accetta Carlo e chi chi sordo ¶ non
440
1526
chi chi sordo ¶ non è a saper il marzial
441
1526
succede, ¶ chiudalo in ciambra e seco tien la chiave
442
1526
Berta che quinci spera e quindi pave, ¶ quando tornar
443
1526
con lui mi cale e giova, ¶ a che portarne
444
1526
del vostro mal non è lunge 'l remedio. ¶ Pur
445
1526
letto, che 'l n'è l'ora; ¶ mi fa
446
1526
Disse la dama: - Questa è cosa certa: ¶ vengan le
447
1526
certa: ¶ vengan le torze! - e quindi senza mora, ¶ facendo
448
1526
facendo al re Carlone e 'gli altri inchino, ¶ verso
449
1526
ciascun con qualche dames e basciarla: ¶ né qui malizia
450
1526
lo Talian vòl esser, e non becco. ¶ 52. ¶ Or dunque
451
1526
conduce ben la tramma e non si 'ntoppa: ¶ quantunque
452
1526
ciglio, ¶ pur l'arte e la malizia non gli
453
1526
la malizia non gli è stoppa; ¶ l'arte ch
454
1526
l'onde, quando Amor è in poppa. ¶ Milon, Rampallo
455
1526
in poppa. ¶ Milon, Rampallo e Berta nulla sanno, ¶ et
456
1526
patto veruno: ¶ Cupido sol è il mastro, sol il
457
1526
in cui sol Berta e sol Milon si fida
458
1526
Frosina chiude l'uscio, e quivi Berta ¶ fra l
459
1526
Berta ¶ fra l'uno e l'altro sede a
460
1526
aperta. ¶ 55. ¶ A lingua aperta e faccia vereconda, ¶ un petto
461
1526
un petto de sospiri e pianti sciolse. ¶ Rampal stupisce
462
1526
il tutto sotto sponda ¶ e sue dolci parole ben
463
1526
rara ¶ del suo Rampallo e l'animo di Berta
464
1526
quello che la merta; ¶ e se colui che già
465
1526
il resto, il frutto e 'l fiore. ¶ 57. ¶ Né al
466
1526
sol fece un grido, e poi si tenne, ¶ compreso
467
1526
sesso vostro iniquo, acerbo ¶ e d'una mente a
468
1526
tuo vigor mi dissacerbo, ¶ e tanto in me la
469
1526
m'arse il core e 'n foco m'alse
470
1526
mille grazie lor rende e poi li abbraccia. ¶ Berta
471
1526
avicina, ¶ mira lui fiso e par che si disfaccia
472
1526
qual cera al foco e qual al sole brina
473
1526
rispetto), ¶ cinsegli 'l collo e strinsesil al petto. ¶ 60. ¶ - Ormai
474
1526
me come gli giova, e la Fortuna: ¶ sue stelle
475
1526
stelle, influssi, punti, caldo e gelo ¶ non temo piú
476
1526
et a mia vita e morte sempre averti. ¶ 61. ¶ Perché
477
1526
queste voglie mie stabil e firme. ¶ Morir per te
478
1526
nudrirme ¶ di questo pianto e sí grato martoro? ¶ Io
479
1526
martoro? ¶ Io mi consummo, e ciò mi piace e
480
1526
e ciò mi piace e giova, ¶ pur che 'l
481
1526
Maria: ¶ non fu, non è, non mai sarà lodato
482
1526
lingue d'ogni augello e l'armonia. ¶ Silvestro vagli
483
1526
armonia. ¶ Silvestro vagli appresso e 'n suo germano ¶ e
484
1526
e 'n suo germano ¶ e quel trombon venuto di
485
1526
Ma per sonar gagliarde e lodesane, ¶ piferi mantovani aggian
486
1526
per balzar in alto e rotolarsi ¶ ogni altra stirpe
487
1526
misura, ¶ Rampallo invita Berta e dàlle mano. ¶ Parve a
488
1526
a Milone strana cosa e dura, ¶ e chiamalo fra
489
1526
strana cosa e dura, ¶ e chiamalo fra sé crudo
490
1526
la camarera, ¶ dico Frosina, e va co' li altri
491
1526
uomo intende, ¶ la qual è di natura dolce e
492
1526
è di natura dolce e leve. ¶ Se stretta stringer
493
1526
amante non si sdegni ¶ e piú non segua gli
494
1526
cuore ¶ dicchiarano lor grazie e lor bellezze; ¶ qui cresce
495
1526
cresce piú l'audacia e piú l'ardore, ¶ quanto
496
1526
piú mancan l'ire e le durezze. ¶ Amor insegna
497
1526
di rustico divien dolce e cortese. ¶ 32. ¶ Speranza è la
498
1526
dolce e cortese. ¶ 32. ¶ Speranza è la nutrice de' pensieri
499
1526
tanto ch'i guardi e deti gara fanno. ¶ Sotto
500
1526
qual empie di allegrezza e qual d'affanno, ¶ e