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Pietro Aretino, Angelica, 1535

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
1
1535
mar qual crea orche e sirene ¶ e calcato d
2
1535
crea orche e sirene ¶ e calcato d'Atlante il
3
1535
d'Atlante il petto e il dorso; ¶ tutte le
4
1535
dove il sol raffrena e prende il corso, ¶ per
5
1535
corso, ¶ per trovar lei, e la saluta al fine
6
1535
fine ¶ con volto basso e con ginocchia inchine. ¶ 8 ¶ Il
7
1535
l'espone, ¶ ma lagrime e sospir traendo in prima
8
1535
Fattole udir ch'estinto è Galafrone, ¶ ella, che seco
9
1535
uscí d'Albracca ella e il suo sposo ¶ entrò
10
1535
Era il giorno felice e glorioso ¶ che l'onorato
11
1535
alto, ¶ l'arme smagliate e fieramente rotte ¶ di quel
12
1535
d'Algier dopo Nembrotte, ¶ e d'antiqua bontà col
13
1535
arricchito il tempio tosto ¶ e 'l morto, che de
14
1535
morío suso un pilastro è posto, ¶ a guisa che
15
1535
Arme, Religion, la Fede e il Vero, ¶ e tacendo
16
1535
Fede e il Vero, ¶ e tacendo e parlando mostra
17
1535
il Vero, ¶ e tacendo e parlando mostra segni ¶ ch
18
1535
mostra segni ¶ ch'obietto è sol de i trionfi
19
1535
sol de i trionfi e de i regni. ¶ 13 ¶ Vide
20
1535
dar corona di lode, e vide poi, ¶ piena di
21
1535
contese dentro col pensiero ¶ e l'avea quasi posta
22
1535
il capo, le ginocchia e dire: ¶ - O magnanimo, sacro
23
1535
d'un dio ¶ s'è fatta sposa, del suo
24
1535
del suo amor ardendo; ¶ e perché il mondo a
25
1535
il fio, ¶ gli incensi e i voti al tuo
26
1535
a te 'l dico -. E intanto ¶ scoperse di Medor
27
1535
suol, che poi balena e tuona, ¶ quetò il saggio
28
1535
sprona, ¶ tal che dov'è ciascun nessuno pare, ¶ che
29
1535
dal nuovo miracol mossi e tocchi, ¶ senza lingue a
30
1535
al re del paradiso, ¶ e par l'aggia Medusa
31
1535
conversi avea ¶ gli occhi e 'l cor di ciascun
32
1535
crea ¶ che l'aere e 'l silenzio in uno
33
1535
estinto ¶ mercé del vivo e bel giovin depinto. ¶ 21 ¶ Ma
34
1535
ne la passion mesta e tremante ¶ comparse oscura, quasi
35
1535
ch'io veggio, errante ¶ e pien de guai e
36
1535
e pien de guai e colmo anco di doglia
37
1535
anco di doglia, ¶ dolore è il mio, sia il
38
1535
cose ¶ doler si debbe e se ne vive alcuna
39
1535
che cosí vol fortuna, ¶ e certo, quando in terra
40
1535
mio male, u' sono e fui, ¶ se non quando
41
1535
Io nacqui ¶ quasi beata e di tal grazia ch
42
1535
vita a chi creommi e dio; ¶ ma il nido
43
1535
giacqui, ¶ non oso dire, e n'ho sommo desio
44
1535
stella ¶ di re figliuola e mogliere e sorella. ¶ 25 ¶ Quel
45
1535
re figliuola e mogliere e sorella. ¶ 25 ¶ Quel che sposo
46
1535
acceso d'odio antico, ¶ e quel con l'arme
47
1535
ogni via ci tenne, ¶ e non mai di piegarlo
48
1535
le mura mi scorse e mi fece anco ¶ lodarlo
49
1535
nel cor mio, sasselo e vede ¶ quanti ha da
50
1535
ha da me sera e matina onori - ¶ l'alma
51
1535
son chiari nidi eletti; ¶ e se di voi scorgano
52
1535
bei costumi ¶ queste piante e quel rivo, io tengo
53
1535
porse ¶ gli spirti inebra e il cor fido consola
54
1535
de la favella sola; ¶ e perché in lei celeste
55
1535
disse: ¶ - Vita et anima -. E qui tacque e s
56
1535
anima -. E qui tacque e s'affisse. ¶ 95 ¶ Quando Angelica
57
1535
che fore del tenero e bel seno ¶ la dolcezza
58
1535
calda trabocca. ¶ Ella parla e in lui tien le
59
1535
ch'ebber di sguardi e basci grati ¶ gli occhi
60
1535
basci grati ¶ gli occhi e i labbri notriti a
61
1535
a l'ombre sole ¶ e gli orecchi attentissimi cibati
62
1535
l'Aure i lievi e graziosi Fiati, ¶ da le
63
1535
fior, da le viole ¶ e da le frondi dipartirsi
64
1535
le frondi dipartirsi queti ¶ e gli angelici crin disciolser
65
1535
l'ondeggiante oro sottile ¶ e il vel che lo
66
1535
collo cingendo; ¶ quella dentro e di fuor del sen
67
1535
parte i bei capegli e chi gli preme, ¶ altra
68
1535
le due stelle altere e dive; ¶ e per farsi
69
1535
stelle altere e dive; ¶ e per farsi piú chiari
70
1535
per farsi piú chiari e graziosi ¶ si unir con
71
1535
sí amiche ch'ov'è l'Aura è il
72
1535
ov'è l'Aura è il Sonno ¶ e insieme
73
1535
Aura è il Sonno ¶ e insieme consolar l'anime
74
1535
lieto or ne porge e mesto ora ne cela
75
1535
dí, visibilmente Amore ¶ basciolla, e il foco suo mísole
76
1535
seno, ¶ dileguò i Sonni e nel profondo core ¶ discese
77
1535
Poscia, congiunto l'uno e l'altro petto, ¶ si
78
1535
affetto ¶ queti basciarsi incomprensibilmente ¶ e i vaghi spirti, corsi
79
1535
soave, ¶ tra l'ombra e il verde senza impaccio
80
1535
verde senza impaccio apparve ¶ e col favor de l
81
1535
non gli destava alora, ¶ e l'uno e l
82
1535
alora, ¶ e l'uno e l'altro dormirebbe ancora
83
1535
terra vive ¶ felice amando e del suo amor contento
84
1535
gioia ove ogni spirto è intento, ¶ perch'al sommo
85
1535
solo il gioco amoroso, e in quel momento ¶ che
86
1535
il medesimo ben ch'è in paradiso. ¶ 2 ¶ O beati
87
1535
in un sol core e due alme in un
88
1535
vite in una vita, e i loro ardori ¶ quetano
89
1535
di ciò fede Angelica e Medoro, ¶ ne i quali
90
1535
ne l'eterno coro ¶ e aver la gloria a
91
1535
odor de le viole ¶ e de gli augelli il
92
1535
il sonno umíl, placido e chiaro ¶ ne l'ora
93
1535
ambo de i freschi e teneri smeraldi. ¶ Ne la
94
1535
i fior pallidi fersi e sparve l'ombra ¶ et
95
1535
accese ogni sua stella, ¶ e godendo del dolce estivo
96
1535
cocenti arene ¶ del Tanai e di Libia egli avea
97
1535
gloriose et invitte arme ¶ e Macedonia e Cartagine e
98
1535
invitte arme ¶ e Macedonia e Cartagine e Roma ¶ che
99
1535
e Macedonia e Cartagine e Roma ¶ che state sieno
100
1535
né alcuno armato stuolo, ¶ e Medor col soave e
101
1535
e Medor col soave e dolce sguardo ¶ mi vinse
102
1535
vinse a un tratto, e disarmato e solo; ¶ non
103
1535
un tratto, e disarmato e solo; ¶ non del mondo
104
1535
i semidei, ¶ l'eterne e celebrate opere conte, ¶ non
105
1535
voi tutta mi ardete, e non men pento, ¶ sí
106
1535
non men pento, ¶ sí è il cor del dolce
107
1535
li diè se stessa e 'l suo bel regno
108
1535
regno; ¶ onde si tace e tacendo piangea ¶ e con
109
1535
tace e tacendo piangea ¶ e con le calde lagrime
110
1535
lingua de l'animo e de l'alma. ¶ 82 ¶ Have
111
1535
fin de l'alba e il cominciar del sole
112
1535
col suo silenzio lagrimoso, e in tanto ¶ con le
113
1535
pianto. ¶ 83 ¶ L'umor cortese e affettuoso asciutto, ¶ inviarsi ove
114
1535
in atto trappassar dolce e lascivo ¶ e giunti al
115
1535
trappassar dolce e lascivo ¶ e giunti al fonte del
116
1535
non pallidezza di leggiadra e sola ¶ vergine pastorella che
117
1535
il gentil volto candido e rosato ¶ apparve di mortal
118
1535
le guancie il sangue è dileguato; ¶ ond'egli, ch
119
1535
dileguato; ¶ ond'egli, ch'è da un tenero amor
120
1535
fer seco si tolse ¶ e in piú gioconda parte
121
1535
passi volse. ¶ 87 ¶ Indi partiro e giunser tosto in parte
122
1535
parte ¶ ch'il timore e l'andar gli sgombra
123
1535
l'andar gli sgombra e affrena. ¶ Mai di natura
124
1535
nel suo bel grembo e chiaro si ripone ¶ in
125
1535
l'eccellenzie sue nuove e feconde, ¶ arbori, frondi, fiori
126
1535
acque, aure, ombre, arbori e fronde ¶ d'ogni altro
127
1535
par che rendin tributo e sembra il nido ¶ di
128
1535
colei ch'anco onora e Cipri e Gnido. ¶ 89 ¶ L
129
1535
anco onora e Cipri e Gnido. ¶ 89 ¶ L'acqua pura
130
1535
pura, il bel verde e il fresco vento ¶ vagheggion
131
1535
meno allegro si mostra e men contento ¶ l'anno
132
1535
l'anno di maggio e de' suoi vari manti
133
1535
novella. ¶ 90 ¶ Di splendido contesto e terso argento ¶ ornate avean
134
1535
membra; ¶ propio d'angeli è lor bel portamento ¶ e
135
1535
è lor bel portamento ¶ e del ciel cosa l
136
1535
ciel cosa l'uno e l'altro sembra; ¶ gli
137
1535
dolce oro il velo e il vento, ¶ e chi
138
1535
velo e il vento, ¶ e chi veder giamai lieti
139
1535
erba dea ¶ dica ciascuno " è tal ", non " tal parea
140
1535
alcune spine, ¶ onde bianca e vermiglia altera mostra ¶ fan
141
1535
il pratel s'adorna e infiora, ¶ poi che seco
142
1535
raggi, tra l'erbette e ' fiori ¶ corcarsi soli; intanto
143
1535
i lor bei volti e spira grati odori. ¶ - Medor
144
1535
grati odori. ¶ - Medor, ch'è nel cor mio, sasselo
145
1535
presso ¶ ti facesse Medoro e darli morte, ¶ poi armi
146
1535
alma ¶ sí come dici e dai colpa a le
147
1535
uccide lei. ¶ 63 ¶ Ma questo è nulla. Andando ora al
148
1535
a mendar altri stassi; ¶ e forse ancor maggior biasmo
149
1535
ei t'aggia vinto e le porti per gloria
150
1535
sí dolente, sí mesta e sí trafitta, ¶ d'affanni
151
1535
avria per la pietade e mossa e vinta ¶ qual
152
1535
la pietade e mossa e vinta ¶ qual sia piú
153
1535
qual sia piú indurata e fera voglia; ¶ e piú
154
1535
indurata e fera voglia; ¶ e piú si duol, piú
155
1535
l'amor, lo studio e 'l celebrato ingegno, ¶ guasta
156
1535
i duo, ciascuno misero e infelice, ¶ parlarem poi, perch
157
1535
seco stassi in Albracca e 'l dolce suono ¶ de
158
1535
quando lieto lo move e quando il folce. ¶ 67 ¶ Poi
159
1535
si stette in forse ¶ e dipinse il terren col
160
1535
a lui sol pia, ¶ e la vita e se
161
1535
pia, ¶ e la vita e se stessa in cortesia
162
1535
condusse in Albracca egli e colei, ¶ che in lui
163
1535
luce ha sempre fissa e intenta ¶ (e, se non
164
1535
sempre fissa e intenta ¶ (e, se non che non
165
1535
lungo, gio‹io›so e consolato ¶ dolce riposo, trasse
166
1535
fu il tal fatto - e giunta a quella parte
167
1535
memorie ha sparte, ¶ 70 ¶ dice (e sospira): - Qui fe' guerra
168
1535
questa poca di piazza è sepoltura ¶ di gente molta
169
1535
asciutta, ¶ cose d'eterna e singular memoria, ¶ se intoppo
170
1535
dal grido, sol, ferito e nudo, ¶ del vile stuol
171
1535
che li fuggia dinante, ¶ e svelto a l'altrui
172
1535
tante ¶ qui s'interpose e qui adrieto 'l rivolse
173
1535
di man gli scosse e tolse -. ¶ 72 ¶ Indi partiti e
174
1535
e tolse -. ¶ 72 ¶ Indi partiti e giunti a quella porta
175
1535
d'Agrican già uscio e varco: ¶ - Qui fu, - disse
176
1535
di fé, d'amore e d'arme carco, ¶ dieci
177
1535
Galafrone, ¶ piú di senno e d'onor che d
178
1535
pieno, ¶ Brandimarte, il circasso e Chiarione, ¶ Antifor, Adrian (che
179
1535
imagin mia) ed Oberto e Grifone, ¶ Aquilante e Torindo
180
1535
Oberto e Grifone, ¶ Aquilante e Torindo e quel che
181
1535
Grifone, ¶ Aquilante e Torindo e quel che il freno
182
1535
pone a i feroci e siede a gli altri
183
1535
l'ossa morte riguarda e ne sospira; ¶ parte dà
184
1535
sante ¶ di quella ch'è d'ogni suo ben
185
1535
l sentiero gli addita e cosí dice: ¶ 75 ¶ - Vedete quelle
186
1535
dice: ¶ 75 ¶ - Vedete quelle pietre e quelle spine, ¶ sanguigne ancora
187
1535
sanguigne ancora in questo e in quel camino? ¶ Esse
188
1535
quel camino? ¶ Esse squarciaro e rupper le meschine ¶ membra
189
1535
impresse ¶ di duo cavalli e dove sparse in terra
190
1535
maglie et arme aperte e fesse? ¶ Fu tra il
191
1535
Fu tra il conte e 'l cugino orribil guerra
192
1535
tutto, umíl s'affisse ¶ e con suon dolce a
193
1535
e gli aurei strali ¶ e la faretra che mi
194
1535
lor mercede io vivo e regno, ¶ mercé lor farmi
195
1535
re al guerrier crudo: ¶ - È indegno - dice -, ch'un
196
1535
senza caval, senz'elmo e senza scudo, ¶ né al
197
1535
cinta la spada; ¶ ma è ben degno ch'io
198
1535
contrada ¶ de l'arme e del destrier privo rimanga
199
1535
del destrier privo rimanga ¶ e a voi gli sacri
200
1535
a voi gli sacri e poi mia sorte pianga
201
1535
sorte pianga. ¶ 51 ¶ Il cavallo e la spada e l
202
1535
cavallo e la spada e l'arme a voi
203
1535
fosco ¶ in aspro, solitario e orribil bosco -. ¶ 52 ¶ Ciò detto
204
1535
detto l'arme spogliasi e ne veste ¶ Ferraú, che
205
1535
gli rende; ¶ gli allaccia e cinge (pur con luci
206
1535
luci meste) ¶ l'elmo e la spada, onde a
207
1535
nuove alta letizia prende ¶ e fa nel dipartir dal
208
1535
l'acqua, l'erba e l'ombra ¶ lascia cervo
209
1535
lascia cervo assetato, ingordo e stanco ¶ alor che nulla
210
1535
ingombra ¶ et il ferro e 'l velen gli è
211
1535
e 'l velen gli è giunto al fianco, ¶ con
212
1535
quel furor Ferraú move e sgombra ¶ il terren sí
213
1535
minor fretta ¶ alata, leve e pungente saetta. ¶ 54 ¶ Il furore
214
1535
il gran fiume trappassa e il picciol rio, ¶ quel
215
1535
quel piano, questo monte e quella valle; ¶ ma Virtú
216
1535
mezo de la via. ¶ 55 ¶ E li dice: " Esser può
217
1535
sol chiaro adopri spada e scudo ¶ contra una donna
218
1535
scudo ¶ contra una donna e un giovanetto altero ¶ e
219
1535
e un giovanetto altero ¶ e seco mostri uno animo
220
1535
vinci la fera donna e spegni quello ¶ a danno
221
1535
danno altrui sí aventuroso e bello. ¶ 56 ¶ Caso e fortuna
222
1535
aventuroso e bello. ¶ 56 ¶ Caso e fortuna sol per farti
223
1535
dianzi obliar l'arme e 'l cavallo, ¶ perché de
224
1535
terrore ¶ a domar loro, e tutto il mondo sallo
225
1535
con i duo t'è disonore: ¶ entrar dovresti fin
226
1535
sol coperto d'orgoglio e d'arme privo, ¶ perché
227
1535
sei fatato, s'egli è divo. ¶ 57 ¶ Ma quando fia
228
1535
del gran re circasso. ¶ E se tu giuri che
229
1535
a te l'aggia e che, di gioia casso
230
1535
un bosco folto, ¶ questo è un ver ch'ha
231
1535
l regno ¶ sempre pregiò; e che si creda poi
232
1535
del tuo grado indegno, ¶ e s'armato a la
233
1535
altrui arme ". ¶ 59 ¶ Dal magnanimo e nobile pensiero ¶ fedelmente ammonito
234
1535
nobile pensiero ¶ fedelmente ammonito e dal suo onore, ¶ non
235
1535
vero, ¶ sua ritrosa ira e suo natio furore ¶ di
236
1535
render si risolve arme e destriero ¶ d'i circassi
237
1535
ha cosí al vivo e trafitto et offeso ¶ ch
238
1535
piú sopportar il peso ¶ e lo stare e l
239
1535
peso ¶ e lo stare e l'andar tanto l
240
1535
eleggi consumar in doglia e in pianto ¶ in solitario
241
1535
corona ¶ del gran Catai e già s'appressa il
242
1535
che teme di saperla e attento ascolta ¶ ciò che
243
1535
sciolta, ¶ del suo cordoglio e tacendo s'accora, ¶ che
244
1535
Riprendi ¶ il bel ritratto e al mondo lo divolga
245
1535
al mondo lo divolga ¶ e tanto in ogni parte
246
1535
si tolga) ¶ che Sacripante è de la vita privo
247
1535
il re gliela porge e con gran cura ¶ la
248
1535
gran cura ¶ la ripiega e ripone e poscia inchina
249
1535
la ripiega e ripone e poscia inchina ¶ al cavaliere
250
1535
poscia inchina ¶ al cavaliere e in Francia andar procura
251
1535
gel mai non parte, ¶ e 'l mio aversario indi
252
1535
mio animo a lui e a me il suo
253
1535
colpa del mio male, e forse ch'ella ¶ de
254
1535
dole, ¶ perché mia sorte e sua perversa stella ¶ ch
255
1535
il gran valor consente e vole ¶ et ami in
256
1535
a l'aria dolorose e sole; ¶ ond'ei, rivolto
257
1535
viene in ver lui e Amor infido ¶ chiama a
258
1535
chiama a gran voce e sol d'Amor si
259
1535
Amor si dole. ¶ Gli è Ferraú, il qual si
260
1535
Raffigurollo in farseli vicino ¶ e nel veder come in
261
1535
riposate a l'ombra e a l'aura in
262
1535
ahi, discortese Amor, crudo e fallace!) ¶ gioisce in seno
263
1535
l'empia donna nostra ¶ e sé felice in ogni
264
1535
che solea di Dardinello ¶ e spogliar e vestir la
265
1535
di Dardinello ¶ e spogliar e vestir la mensa e
266
1535
e vestir la mensa e il letto. ¶ Or mercé
267
1535
ottien chi l'ama! - E mentre ha cosí detto
268
1535
si morde il dito e disdegnato stride ¶ e nell
269
1535
dito e disdegnato stride ¶ e nell'ira e nel
270
1535
stride ¶ e nell'ira e nel duol piangendo ride
271
1535
stempre, ¶ disse: - Nostra empia e sua benigna sorte ¶ ardere
272
1535
Ferraú, che con salde e saggie tempre ¶ non regge
273
1535
malvagia Angelica mal grado; ¶ e se in altrui le
274
1535
par puote di rado ¶ e né uomo né dio
275
1535
facessi con queste arme -. ¶ 43 ¶ E credendo del tutto essere
276
1535
luci al cielo attente e ferme, ¶ perché strano furor
277
1535
trapportato ¶ per dritte strade e per vie torte ed
278
1535
che la greggia lascia e il loco ¶ dove giacea
279
1535
poi, dal timor riscosso e da l'affanno, ¶ di
280
1535
se stesso s'avede e del suo danno. ¶ 45 ¶ In
281
1535
io del caso ch'è seguito; ¶ or ora han
282
1535
duo dí senza noia -. E qui si tacque ¶ con
283
1535
umana, ¶ di leggiadria composta e di vaghezza, ¶ che tosto
284
1535
le donne amato stuolo ¶ e fe' del merto lor
285
1535
ne pianse per ira e per duolo. ¶ E piangendo
286
1535
ira e per duolo. ¶ E piangendo dicea: - Di doglia
287
1535
benda a gli occhi e in man questo arco
288
1535
loro ho i piombati e gli aurei strali ¶ e
289
1535
suon d'un chiaro e fresco e dolce rio
290
1535
un chiaro e fresco e dolce rio. ¶ 20 ¶ Par che
291
1535
ch'al bosco arriva ¶ e par che da le
292
1535
rider fa il luogo e il verde eletto ¶ par
293
1535
eletto ¶ par s'offerisca e per seggio e per
294
1535
offerisca e per seggio e per letto. ¶ 21 ¶ Giunto il
295
1535
al bel boschetto verdeggiante e raro, ¶ per quetar l
296
1535
saluta con sembiante chiaro, ¶ e 'l gentil Sacripante lo
297
1535
lo dimanda ¶ chi egli è e dove va e
298
1535
dimanda ¶ chi egli è e dove va e chi
299
1535
è e dove va e chi lo manda. ¶ 22 ¶ - D
300
1535
d'un dio ¶ s'è fatta sposa, come il
301
1535
come il ciel dispose; ¶ e se l'effigie hai
302
1535
Cosí dicendo il naturale e vivo ¶ essempio a sé
303
1535
suo divo, ¶ di leggiadria e d'alme grazie pieno
304
1535
d'alme grazie pieno, ¶ e per far anco di
305
1535
freno, ¶ fa publicare Angelica e sol brama ¶ che piú
306
1535
smorte, ¶ il lume perde e di se stesso in
307
1535
li mor la lingua e il cor li batte
308
1535
nel volto si scolora ¶ e poscia cade vinto dal
309
1535
sospiro ¶ in sé riviene e fa di pianto un
310
1535
miro ¶ di quel ch'è piú di me felice
311
1535
piú di me felice e vago, ¶ non già piú
312
1535
fato, ¶ misero un re e un servo far beato
313
1535
che 'l valor, ch'è immortale ¶ e non ha
314
1535
valor, ch'è immortale ¶ e non ha men che
315
1535
la vaga beltà caduca e frale ¶ si dovesse proponer
316
1535
dovesse proponer sempre mai ¶ e altier men giva di
317
1535
credenza tale, ¶ che s'è valore in me tu
318
1535
salvai d'Agrican fero e crudo, ¶ del letto uscendo
319
1535
letto uscendo sol, ferito e nudo. ¶ 28 ¶ E benché lodar
320
1535
sol, ferito e nudo. ¶ 28 ¶ E benché lodar sé non
321
1535
atto al mondo espresso ¶ e per mille altri ch
322
1535
vaga veder (se questa è vera), ¶ di cui gioisce
323
1535
la mia donna fera. ¶ 29 ¶ E non s'acorge che
324
1535
di chi tanto ama e l'ostro, il qual
325
1535
colora ¶ il puro latte, e i crin d'oro
326
1535
crin d'oro lucenti ¶ e del bel viso e
327
1535
e del bel viso e de la fronte ancora
328
1535
fronte ancora ¶ l'aria e 'l sereno et i
329
1535
accenti ¶ che tra perle e rubini escono fora ¶ son
330
1535
son quasi un vago e delicato fiore ¶ che con
331
1535
Ciò detto, afflitto, mesto e lagrimoso, ¶ dal messo, ch
332
1535
piú ch'altro aventuroso ¶ è tal qual la pittura
333
1535
d'Angelica la chiave ¶ è senza par, né può
334
1535
carte. ¶ 31 ¶ Come Angelica egli è tener d'etade, ¶ lascivi
335
1535
dolce il guardo amato ¶ e, pien di grazie, è
336
1535
e, pien di grazie, è colmo d'onestade, ¶ vezzoso
337
1535
destra de l'affezzione, e voi, che l'adorate
338
1535
con quella del core; e cosí lo stil mio
339
1535
vena celeste, de indegno e basso diventerà gradito e
340
1535
e basso diventerà gradito e supremo. Et è dono
341
1535
gradito e supremo. Et è dono de le stelle
342
1535
sacra arbore di Aragona e de l'eterna pianta
343
1535
lode, fiori di onore e frutti di gloria, ma
344
1535
Colosso di Rodi. Et è ben dritto, da che
345
1535
il pregio del marmo, e ne la coppia ch
346
1535
imagini; o, volendo vantarsi e meravigliarsi, impari a conoscere
347
1535
a conoscere ciò ch'è vanto e maraviglia ne
348
1535
ciò ch'è vanto e maraviglia ne l'opere
349
1535
ne l'opere sue e ne l'eccellenze vostre
350
1535
spira da le chiome e, confusa ne l'oro
351
1535
origine, a dirvisi donna e non dea. ¶ AL GRAN
352
1535
che depose la gioia e l'alterezza, ¶ et imparato
353
1535
chiama in suon languido e fioco, ¶ che non l
354
1535
che non l'ascolta e 'l suo mal prende
355
1535
gentili spirti unica spene ¶ e de le lor memorie
356
1535
dove i giusti prieghi e i voti ¶ possa meglio
357
1535
ne le tue caste e grate orecchie pie, ¶ acciò
358
1535
ciel, seco s'offerse e strinse, ¶ né avendo di
359
1535
divolga in questa parte e in quella ¶ come s
360
1535
in quella ¶ come s'è fatta d'un vil
361
1535
vil moro sposa ¶ Angelica e ciascun di ciò favella
362
1535
movea ¶ qualunche l'ode e seco ne bisbiglia: ¶ chi
363
1535
piglia; ¶ chi l'ama e intende di chi sposa
364
1535
n'ha invidia, meraviglia e doglia fera. ¶ 10 ¶ Quella fu
365
1535
infra due ¶ con sí e no, ma ne l
366
1535
fieri, ¶ con lagrime provargli e con sospiri ¶ d'Angelica
367
1535
già colmi di speranze e di desiri, ¶ sonò come
368
1535
sonò come il felice e bel Medoro ¶ sentiti i
369
1535
dentro a gli arsi e disdegnosi petti ¶ l'amorosa
370
1535
Onde sí fiero duolo e sí possente ¶ assalse il
371
1535
che, mancatoli il pianto e 'l suon dolente ¶ del
372
1535
suon dolente ¶ del sospirare e le querele pronte, ¶ mosse
373
1535
le sue membra conte ¶ e se pietà celeste non
374
1535
la lingua si tacque e col cor disse. ¶ 16 ¶ Fatto
375
1535
vive sol di crudeltade ¶ e da gli uomini illustri
376
1535
per aver begli occhi e belle chiome? ". ¶ 17 ¶ Cosí dicendo
377
1535
nel suo nobil core ¶ e per l'atto d
378
1535
anzi non può soff[e]rir che alcuno dica
379
1535
a udire il fatto è Sacripante, ¶ in cui fan
380
1535
nome piú gli impenni e allumi. ¶ Il sacro re
381
1535
come d'amor ardendo. ¶ 19 ¶ E mentre per drittissimo camino
382
1535
teatro ha natie forme ¶ e s'alcun v'entra
383
1535
alcun v'entra stanco e peregrino ¶ ivi s'arresta
384
1535
arresta, ivi s'adagia e dorme, ¶ tosto ponendo ogni
385
1535
a quel la gola e il fianco. ¶ Su le
386
1535
senz'elmo il vidi e trappassommi al core ¶ sua
387
1535
che piú la consuma e piú le dole. ¶ Io
388
1535
le sue forze sole, ¶ e tanto amava lui quanto
389
1535
rio ¶ odiava il buono e real padre mio. ¶ 28 ¶ Era
390
1535
Era re, era vago e gioven era, ¶ era conto
391
1535
io, spinta d'amore e da la sorte, ¶ di
392
1535
di lui m'accesi e non m'avidi alora
393
1535
fido ritrovai secreto mezzo ¶ e il foco mio li
394
1535
venni a lui pronta e sicura ¶ per una ignota
395
1535
una ignota via angusta e scura. ¶ 30 ¶ Sotto il palagio
396
1535
stava. ¶ Lo apersi, ohimè!, e per l'oscura via
397
1535
lava ¶ suo dolce viso e a pena il retenia
398
1535
a pena il retenia, ¶ e segue: - Io stessa andai
399
1535
che meco per compagno e duce ¶ visibilmente per la
400
1535
la lingua mi sciolse e 'l piè ritenne: ¶ ciò
401
1535
mi induce ¶ a fare e dire, e sempre le
402
1535
a fare e dire, e sempre le sue penne
403
1535
Come a lui giunsi e ch'ei s'avide
404
1535
figlia, ¶ piú finse amarmi e piú avermi caro ¶ che
405
1535
l'alma in seno e il lume ne le
406
1535
mi detta, mi amonisce e me consiglia, ¶ quel formai
407
1535
quel formai, quel ritenni e quello dissi ¶ con un
408
1535
sembrai già fanciulla incauta e vile, ¶ anzi serva d
409
1535
serva d'Amore esperta e ardita; ¶ trovai ogni parola
410
1535
di gloria inestinguibil sete ¶ è la cagion che fero
411
1535
l'antico mio chiaro e nobil regno, ¶ che del
412
1535
gioire ¶ del vinto padre, e 'l dito poi mi
413
1535
de l'anel maritale, e cosí prese ¶ l'albergo
414
1535
albergo dov'io nacqui, e quello accese. ¶ 37 ¶ Il mio
415
1535
Il mio nido arse e uccisemi il fratello ¶ su
416
1535
gli occhi al padre, e la madre infelice ¶ dinanzi
417
1535
infelice ¶ dinanzi al figlio, e passò d'un coltello
418
1535
chi l'esser diemmi; e dopo il caso fello
419
1535
fello ¶ seco mi mena, e non mel contradice ¶ vederlo
420
1535
tutto pote Amor spietato e ingiusto. ¶ 38 ¶ Or sú, io
421
1535
converso in piú ruine, ¶ e, gravida di lui, mio
422
1535
de i nove mesi è già condutto al fine
423
1535
a ciò le spine e il duol ch'ognior
424
1535
sien cagion ch'io e il parto estinto mora
425
1535
membri dissi: " O ingrato, è questa ¶ l'alta mercé
426
1535
inanzi ch'ei peccasse e ch'ei nascesse? ". ¶ 40 ¶ A
427
1535
saziare i desir suoi e i fatali, ¶ me gittar
428
1535
gittar su le spine e gran pietade ¶ ebbe alora
429
1535
spine mi dier luogo e caddi in l'erba
430
1535
quelle era ben folta e verde; ¶ feci un fanciullo
431
1535
del padre in viso e nulla non sen perde
432
1535
lo prende un servo e con vista superba ¶ dice
433
1535
suo, la tua vita e sí vil seme ". ¶ 42 ¶ Cosí
434
1535
vil seme ". ¶ 42 ¶ Cosí disse e nel sangue il ferro
435
1535
in quel si tinse, ¶ e le tenere membra a
436
1535
che 'l sol vedesse, e 'l laccio scinse ¶ de
437
1535
far del nodo, ¶ ch'è quel morir che piú
438
1535
duro laccio, il coltello e 'l veneno, ¶ dono crudele
439
1535
i mesti accenti miei ¶ e perché alora il sopportaro
440
1535
il ferro, il tosco e 'l laccio; ¶ eleggi tu
441
1535
fosse. ¶ 45 ¶ Con intrepido core e fronte ardita, ¶ con gli
442
1535
il ferro, la corda e il tosco. Uscita ¶ fuor
443
1535
mandate armi ¶ appendermi, ferirmi e avelenarmi. ¶ 46 ¶ Io, mendica di
444
1535
entrò tra 'l ferro e 'l petto Amore, ¶ 47 ¶ Amor
445
1535
ti può l'alma e 'l cor soffrire ¶ d
446
1535
il colpo, ¶ che lui e Amor del duol ch
447
1535
ne l'amoroso affetto, ¶ e mentre il ferro discendea
448
1535
a Nettunno uscir pietose e accorte ¶ da l'ampie
449
1535
salse et umide caverne, ¶ e lor mercé, non bontà
450
1535
la sorte, ¶ mi salvaro; e 'l miracolo piú sdegno
451
1535
gioco, ¶ con rabbioso, ostinato e inuman zelo ¶ accender fece
452
1535
l'alma tal martíre è poco, ¶ perché farieno a
453
1535
col cielo ¶ questi occhi, e con il mar, ch
454
1535
vi sento, ¶ la fiamma e il foco avrò consunta
455
1535
il foco avrò consunta e spento ". ¶ 51 ¶ Ma parlo a
456
1535
o loggia: ¶ il fuoco è acceso, e mentre in
457
1535
il fuoco è acceso, e mentre in mezzo a
458
1535
ond'il mio sposo e amante fello, ¶ per far
459
1535
a costei ". ¶ Mia morte è in l'aria e
460
1535
è in l'aria e giú piomba l'altero
461
1535
sia d'angoscie albergo e nido, ¶ dove il ferro
462
1535
con pregar dolce, umíle e fido ¶ dicea, mostrando il
463
1535
condizione ¶ con donna afflitta e in giovenetta etade ¶ non
464
1535
ma gli fui tolta e data a un'altra
465
1535
mortal rinchiusa io fui ¶ e viva in crude tenebre
466
1535
sepolta. ¶ Le mie lagrime e 'l duol, caro a
467
1535
altrui ¶ mai non potrei, e chi mia sorte ascolta
468
1535
chi mia sorte ascolta ¶ e non piagne o sospira
469
1535
sospira in luce tetra ¶ è in carne e in
470
1535
tetra ¶ è in carne e in ossa una insensibil
471
1535
querele ¶ piú rigido tornava e piú crudele. ¶ 57 ¶ Le preghiere
472
1535
preghiere d'altrui cortesi e pie, ¶ per cui dovea
473
1535
fur sí che notte e die ¶ rinovar meco gli
474
1535
gli facevan l'ire, ¶ e per saziarsi de le
475
1535
pene mie ¶ molti archi e strali a sé fece
476
1535
gli archi uscia ¶ questo e quel strale a tormi
477
1535
divino il mobil vento, ¶ e quanto il ferro piú
478
1535
una superba torre, ¶ alta e profonda, perch'io cada
479
1535
in crude braccia torre ¶ e subito portar, mesta, lassuso
480
1535
lo suo letto qua e là diffuso, ¶ qual corse
481
1535
empia ruina il sole ¶ e pianse i miei troppo
482
1535
tal che senza disconcio e senza affanno, ¶ quasi ch
483
1535
che pianse di stupore e de pietade, ¶ 63 ¶ e con
484
1535
stupore e de pietade, ¶ 63 ¶ e con pianti e sospir
485
1535
pietade, ¶ 63 ¶ e con pianti e sospir le braccie porse
486
1535
non piú inteso forse; ¶ e fu la non sperata
487
1535
me, dopo gli strazii e i torti, ¶ quel che
488
1535
con meno Cupido arde e riscalda ¶ mille anime gentili
489
1535
riscalda ¶ mille anime gentili e mille cori, ¶ e sol
490
1535
gentili e mille cori, ¶ e sol pensando in me
491
1535
Le piú superbe nozze e le piú rare ¶ fece
492
1535
pensier si possa imaginare ¶ e di nuovo mi fe
493
1535
mi fe' sua donna e sposa. ¶ Venne la notte
494
1535
sposa. ¶ Venne la notte e quando coricare ¶ mel viddi
495
1535
a lui l'anima e 'l viso: ¶ " Io son
496
1535
Io son teco, signore, e in paradiso ". ¶ 66 ¶ Ei con
497
1535
Ei con le nude e preziose braccia ¶ parte cingendo
498
1535
pensier mira ¶ questo viso e mirando immobil fassi. ¶ Chi
499
1535
do puramente ¶ padre, madre e fratel com'ei desia
500
1535
fratel com'ei desia, ¶ e pate quel dolor teneramente