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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Venier, La puttana errante, 1531

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
1
1531
porco in buona voluntate, ¶ E dièlle il cane al
2
1531
sperma a un tratto, ¶ E sì varia di cazzi
3
1531
sì varia di cazzi e di sapore, ¶ Che 'l
4
1531
fatto, ¶ Tal che forz'è la vacca, a i
5
1531
cazz'ha più schena, ¶ E qual militia è più
6
1531
schena, ¶ E qual militia è più in chiasso approbata
7
1531
dico, ch'hanno membro e lena, ¶ Ché vol saper
8
1531
col naturale, ¶ Qual cazz'è più fottente e più
9
1531
cazz'è più fottente e più bestiale. ¶ XVIII ¶ Pors
10
1531
la disputa per solazzo, ¶ E ragunata ogni turba roffiana
11
1531
per fotter nate siamo, ¶ E senza fotter lieto non
12
1531
chiavar fino le pive, ¶ E che sia 'l ver
13
1531
tuo bus in bus è per grammatica, ¶ E un
14
1531
bus è per grammatica, ¶ E un cicalar di cicala
15
1531
Di dolcezza le potte e non fa male? ¶ A
16
1531
in frenesia ¶ Fotte dietro e dinanzi in fantasia». ¶ XXIII
17
1531
darci lieta fottitura. ¶ XXIV ¶ E risolviansi ch'un gran
18
1531
valentuomo giovanastro frate, ¶ Quand'è di vino e di
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1531
Quand'è di vino e di buon brodo caldo
20
1531
caldo, ¶ Allora che non è verno né state, ¶ E
21
1531
è verno né state, ¶ E ch'egli è per
22
1531
state, ¶ E ch'egli è per la foia grasso
23
1531
per la foia grasso e baldo, ¶ Dà fottiture tanto
24
1531
XXV ¶ Una matrona lorda e reverenda, ¶ Ch'era la
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1531
Fu sempre desinar, cena e merenda ¶ D'ogni bordello
26
1531
merenda ¶ D'ogni bordello, e come che le secchie
27
1531
del pozzo, così ella ¶ È de la sperma caldaia
28
1531
de la sperma caldaia e scutella; ¶ XXVI ¶ Disse costei
29
1531
XXVI ¶ Disse costei: «Gli è ver, che fra Galasso
30
1531
Giovine valent'uom, grass'e membruto, ¶ Fa miracoli, e
31
1531
e membruto, ¶ Fa miracoli, e dacci dolce spasso ¶ Se
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1531
per ubidienza hacci fottuto; ¶ E so nel fotter mena
33
1531
a piover si volta, ¶ E so ch'un padre
34
1531
Quel putire di brodo e di sudore, ¶ Lo sporco
35
1531
di sudore, ¶ Lo sporco, e l'onto, e lo
36
1531
sporco, e l'onto, e lo lezzo caprino ¶ A
37
1531
saper sempre da carne e da vino, ¶ D'agliata
38
1531
D'agliata, di minestre e di sapore, ¶ Mentre si
39
1531
s'abbassa la potta e la foia. ¶ XXVIII ¶ Un
40
1531
ciambellotto, ¶ Col zazzerino profumato e netto, ¶ Tertenendoci ognior con
41
1531
ognior con qualche motto; ¶ E quando ci rivescia sopra
42
1531
vescovado sotto, ¶ Tante dolcezze e carezzine abbiamo, ¶ E si
43
1531
dolcezze e carezzine abbiamo, ¶ E si tochiamo, basciamo, e
44
1531
E si tochiamo, basciamo, e fottiamo. ¶ XXIX ¶ Un secular
45
1531
Un secular, ancor, bravo e galante, ¶ Con l'impresa
46
1531
galante, ¶ Con l'impresa, e 'l pennacchio, e' puntaletti
47
1531
impresa, e 'l pennacchio, e' puntaletti, ¶ Con passi largì
48
1531
puntaletti, ¶ Con passi largì, e con sospir d'amante
49
1531
potta e a cul e a cazzo: ¶ Cazzovi nel
50
1531
II ¶ Io direi "cu', e po', e fo', e
51
1531
direi "cu', e po', e fo', e ca'", ¶ "Quella
52
1531
e po', e fo', e ca'", ¶ "Quella cosa", "il
53
1531
Quella cosa", "il cotale" e "la cotale" ¶ Con la
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1531
vo' dir, non "pastorale", ¶ E "cul", non "culiseo", "potta
55
1531
cul", non "culiseo", "potta" e non "fregna", ¶ Ché così
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1531
che 'l comenti allotta. ¶ E colui che 'l "seder
57
1531
gli uomini i cazzi, e i can la coda
58
1531
in potta il voglio", e non "nel fesso"; ¶ Chi
59
1531
il mal francioso manomesso", ¶ E per parole stitiche o
60
1531
si rompa. ¶ V ¶ "Vulva" è per lettra, et è
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1531
è per lettra, et è per lettiera "ano"; ¶ "Priapo
62
1531
l'intend'un, ch'è dotto; ¶ "Vit" è francese
63
1531
ch'è dotto; ¶ "Vit" è francese, e "caragio" marrano
64
1531
dotto; ¶ "Vit" è francese, e "caragio" marrano, ¶ E vo
65
1531
francese, e "caragio" marrano, ¶ E vo' giocar con chi
66
1531
un Taliano ¶ Più dolc'è, che non fu 'l
67
1531
Dicendo a bocca piena e "potta" e "cazzo". ¶ VI
68
1531
bocca piena e "potta" e "cazzo". ¶ VI ¶ Ma torniamo
69
1531
Del cazzo anello, centura e collana, ¶ Che vacca essendo
70
1531
cul alto una stemana, ¶ E più voglia ha di
71
1531
l'alfana ¶ Mambrin gigante e la regina Ancroia, ¶ Et
72
1531
lor calamita ¶ Muiando, fremitando e incarognando ¶ Son più valenti
73
1531
Eran quei tempi ladri e spensierati, ¶ Che fotton tutto
74
1531
l mondo i preti e i frati. ¶ IX ¶ Dico
75
1531
Che fa la terra, e 'l mar crepar di
76
1531
la bandiera, ¶ Ch'oggi è venuta a tutto 'l
77
1531
ladro furfante la soia, ¶ E verrà cito cito cito
78
1531
ogni ospitale. ¶ X ¶ Or è giunt'in Maremma a
79
1531
ciera, ¶ Mira i cavalli e gli asini, che stanno
80
1531
a schiera a schiera, ¶ E a fotter lieti le
81
1531
Vede i tori incazziti, e qualche bove ¶ Più bello
82
1531
quando borbotta, ¶ Quanto asini e cavai, ch'a piena
83
1531
potta ¶ D'asinaccie, mulaccie e cavallaccie, ¶ Stringendo in cul
84
1531
li fiutano 'l sesso e l'orinale ¶ Con cazzi
85
1531
cazzi rossi, torti, enfiati e strani, ¶ La qual vorrebbe
86
1531
La qual vorrebbe questo e quel cotale, ¶ Come che
87
1531
più grossi i villani, ¶ E al fin di riguardare
88
1531
vide un torello fero e ardito, ¶ Ch'avea per
89
1531
cataletto: ¶ Biassa col culo, e aguzza l'appetito, ¶ Perché
90
1531
a lei, che lissa e tocca, ¶ E tutta la
91
1531
che lissa e tocca, ¶ E tutta la sua lingua
92
1531
La lingua in bocca, e 'l cazzo ne la
93
1531
vino in la vessica, ¶ E come un mozzo di
94
1531
un cassone. ¶ Ma gli è forza ch'io scoppia
95
1531
un porco, un cane, ¶ E vennero per lei tutti
96
1531
lui l'asin saliva, ¶ E poscia 'l bue dèlle
97
1531
chiama l'amostante; ¶ XXVII ¶ E dicea nel sonar: «Se
98
1531
sonar: «Se 'l c'è in bordello ¶ Ruffian di
99
1531
di sì gran cazzo e sì gran core, ¶ Che
100
1531
anello, ¶ Venga a trovarmi, e troverà l'amore. ¶ I
101
1531
sfido ogni oste ghiotto e traffarello, ¶ Ogni ladro impiccato
102
1531
traffarello, ¶ Ogni ladro impiccato e traditore, ¶ E paladino di
103
1531
ladro impiccato e traditore, ¶ E paladino di Giobbe e
104
1531
E paladino di Giobbe e di Francia, ¶ S'avesse
105
1531
l mio cul fero e tonante ¶ V'aspetta in
106
1531
un conte il zero, ¶ E correndo venia gridando forte
107
1531
tonda né quadra ¶ Incontra e sprona al paladin poltrone
108
1531
sprona al paladin poltrone, ¶ E adosso se gli aventa
109
1531
adosso se gli aventa e se gli afferra, ¶ Come
110
1531
l cuoco di doglie e bole armato ¶ Col tremendo
111
1531
far bella la festa, ¶ E nel cul bellicoso e
112
1531
E nel cul bellicoso e dispietato ¶ Sigillò verbi gratia
113
1531
il cazzo a sesta; ¶ E con forza cotanta entrògli
114
1531
cul, magazin d'oglio e di fave, ¶ Per salvaguardia
115
1531
l gran colpo infardato e stupendo, ¶ Che 'l cuoco
116
1531
terra col cul abbattuto, ¶ E 'l cazzo morto nel
117
1531
un gran dolor fottuto, ¶ E 'n questo un fratacchion
118
1531
Col cazzo in resta, e 'n cima rosso e
119
1531
e 'n cima rosso e acuto, ¶ E dicea speronando
120
1531
cima rosso e acuto, ¶ E dicea speronando la sua
121
1531
sua foia: ¶ «La potta e 'l cul istretto moia
122
1531
La mecanica potta vecchia e lorda, ¶ Tesoriera di sperma
123
1531
lorda, ¶ Tesoriera di sperma e di sanguaccio, ¶ Non sté
124
1531
Che bolgie, sacchi, valigie e scarselle ¶ Isquarta, frappa, taglia
125
1531
Isquarta, frappa, taglia, fora e fende, ¶ Tal che 'l
126
1531
aperte allor si stende, ¶ E per mostrar che son
127
1531
puttanaccia in piei ¶ Levossi, e disse: «O cazzi bugeroni
128
1531
arcistalloni. ¶ La guglia ch'è a Roma in cul
129
1531
le farei che non è buona ¶ A torcermi un
130
1531
quando parla la Bibbia, ¶ E parea propri'il popol
131
1531
Allor che 'l Passio, e 'l Kirie il prete
132
1531
nona a la squilla, ¶ E mentre la giornea ella
133
1531
cento vacche un tabachino, ¶ E sotto félla andar del
134
1531
affamata dal cazzo, ¶ Isguainò e radrizzò lo stocco, ¶ E
135
1531
e radrizzò lo stocco, ¶ E per pigliar de la
136
1531
in mal punto trabocco, ¶ E poi che l'ebbe
137
1531
a più non posso, ¶ E un palmo in potta
138
1531
Muiando com'il mare e come i tuoni ¶ Fecero
139
1531
fottea sgombrar la potta, ¶ E le fe' andar rottolon
140
1531
vederla, ¶ Penâro un dì e mezzo a riaverla. ¶ XLII
141
1531
mille Paternostri san Giuliani, ¶ E nulla crederian più su
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1531
l'altro canto, ch'è qui appresso, ¶ Ciò, ch
143
1531
chiesa ¶ Mai non isputa, e ognor bascia lo spazzo
144
1531
l muso a potta e a cul e a
145
1531
scanfarda cavò del fiume, e poi ¶ Dietro e dinanzi
146
1531
fiume, e poi ¶ Dietro e dinanzi la tocca, e
147
1531
e dinanzi la tocca, e pon mente ¶ Tanto, che
148
1531
de i fatti suoi, ¶ E sguainò un priapo fottente
149
1531
parse veder il paradiso, ¶ E fremitando la sua vulva
150
1531
ne la tua presenza, ¶ E vadasi a impiccar chi
151
1531
Ella dicea: «Cazzon santo e divino, ¶ Tu solo il
152
1531
dolce Seraphino, ¶ Melato, inzucherato e confettato». ¶ Poi reccosselo in
153
1531
come l'ha fasciato, ¶ E lo bascia e vagheggia
154
1531
fasciato, ¶ E lo bascia e vagheggia con amore, ¶ Come
155
1531
si lanciò, ché n'è più matta, ¶ Che la
156
1531
bere a la franciosa, ¶ E pare nel scherzar proprio
157
1531
gioca co i topi, e poi rabbiosa ¶ Gli fa
158
1531
natta; ¶ Ma la gatta è men ria, perché flagella
159
1531
Con bocca i topi, e col cul i cazz
160
1531
Di uve, fave, ciregie e melloni; ¶ Qual morto inghiotte
161
1531
Macon a la barba e d'Apollino. ¶ XIII ¶ Quando
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1531
allegrezza del cazzo novello, ¶ E pel soave fottuto martire
163
1531
Caccossi ne le brache, e si sconforta, ¶ Ché si
164
1531
fave, ¶ La spada arranca e imbraccia la rotella, ¶ Tal
165
1531
rotella, ¶ Tal che forz'è che si sferri la
166
1531
la ciurma lo batte e flagella. ¶ Gìa 'l boia
167
1531
Fa visaccio la bestia, e grida, e prega, ¶ E
168
1531
la bestia, e grida, e prega, ¶ E 'n testimon
169
1531
e grida, e prega, ¶ E 'n testimon com'è
170
1531
E 'n testimon com'è la cosa allega. ¶ XVI
171
1531
scampò che s'anegava, ¶ E come la ribalda di
172
1531
uom sente 'l bargello, ¶ E vede 'l boia, ch
173
1531
Levò da gli occhi, e dischiavò la bocca, ¶ E
174
1531
e dischiavò la bocca, ¶ E visto 'l drudo fra
175
1531
pazzi, ¶ Sopra gran ladri, e non sopra gran cazzi
176
1531
l colpir de' coglioni ¶ E l'urtar bestiai de
177
1531
Mille lancie di carne, e mille potte. ¶ XX ¶ Trenta
178
1531
sbirri, i più bravi e più bestiali, ¶ Da la
179
1531
Parte presi in battaglia, e parte uccisi, ¶ Parte feriti
180
1531
avisi, ¶ Ma l'invitta e gran Dea, qual non
181
1531
a dormir quand'un è stracco, ¶ Né sì soave
182
1531
l fango al beverone e lordo ciacco, ¶ Né a
183
1531
ciacco, ¶ Né a' signori è così grato un pazzo
184
1531
grato un pazzo, ¶ Com'è a costei quel manigoldo
185
1531
Ch'ha di bordelli e chiassi una regina. ¶ D
186
1531
parea la quinta essenza, ¶ E monna Honesta da Campi
187
1531
d'uva duo bocconi, ¶ E un mezzo del cazzo
188
1531
un mezzo del cazzo e de' coglioni. ¶ XXV ¶ I
189
1531
de l'alfana gaglioffa, ¶ E lo stil fugge tal
190
1531
in modo 'l foglio e l'inchiostro ingaglioffa, ¶ Che
191
1531
suo cul il Culiseo è men grande, ¶ Giunt'a
192
1531
furfante. ¶ Il corno suona, e chiama l'amostante; ¶ XXVII
193
1531
dicendo in la potta e nel culo ¶ Al popolo
194
1531
mostrava tutt'i cazzi; ¶ E 'n destrezza del cul
195
1531
Sorbillo com'un ovo, e sputò ratto ¶ L'anima
196
1531
un cane ¶ Di pagliari e macei luogotenente, ¶ Profumato di
197
1531
luogotenente, ¶ Profumato di merda e d'ambracane; ¶ Egli era
198
1531
Pulicane: ¶ Questo figliuol bastardo è de la Diva, ¶ Che
199
1531
per vituperar il mondo è viva. ¶ XL ¶ Il gran
200
1531
cul parturì senza doglia, ¶ E l'acquistò del mese
201
1531
a un tratto spoglia, ¶ E nel cui, donde uscì
202
1531
a bugerarla il cane è in ballo, ¶ E che
203
1531
cane è in ballo, ¶ E che 'l gran cul
204
1531
scarcarla in la stalla; ¶ E visto 'l can, ch
205
1531
fosse una cavalla, ¶ Mugiando e fremitando a foia sciolta
206
1531
a la volta; ¶ XLII ¶ E senza riverenza o discretione
207
1531
dietro il cagnaccio poltrone, ¶ E 'l cavallaccio dinanzi spingia
208
1531
et abbaia, un fotte e ringe, ¶ E questo per
209
1531
un fotte e ringe, ¶ E questo per veder quell
210
1531
spinge. ¶ XLIII ¶ Il tumulto e 'l rumore, il fischio
211
1531
l rumore, il fischio e 'l gioco ¶ De la
212
1531
ignorante ¶ Era sì grande e sì ladro in quel
213
1531
errante: ¶ Ecco il fuoco, e la fiamma, e al
214
1531
fuoco, e la fiamma, e al ciel le strida
215
1531
cazzo; ¶ Il cavallaccio, ch'è per far allora, ¶ Non
216
1531
foco, che d'arderla è pazzo, ¶ In tanta furia
217
1531
l cristero, ¶ La graffiava e mordea pien di veleno
218
1531
I ¶ Lingua d'acciarro e voce di bombarda, ¶ Stil
219
1531
di bombarda, ¶ Stil arrabbiato e ingegno furibondo, ¶ Una penna
220
1531
né fin né fondo, ¶ E d'una potta, u
221
1531
quanta carta ha Fabriano, ¶ E inchiostro fosse i laghi
222
1531
inchiostro fosse i laghi, e i fiumi, e 'l
223
1531
laghi, e i fiumi, e 'l mare, ¶ E se
224
1531
fiumi, e 'l mare, ¶ E se tutta la selva
225
1531
arte ¶ De la potta e del cul la minor
226
1531
onor vostro, ¶ Ma gli è forza ch'io canti
227
1531
io son uomo libro, e tutto fuore, ¶ E di
228
1531
libro, e tutto fuore, ¶ E di voi arcischiavo e
229
1531
E di voi arcischiavo e servitore. ¶ IV ¶ Io non
230
1531
valli ¶ Di soventi, lascivie e vaghe erbette, ¶ D'unquanchi
231
1531
erbette, ¶ D'unquanchi isnelli e liquidi cristalli, ¶ D'ombre
232
1531
cristalli, ¶ D'ombre soavi e dolci parolette, ¶ Come fan
233
1531
dico pan al pane e cazzo al cazzo ¶ Per
234
1531
il ver, per odio e per solazzo. ¶ V ¶ Poi
235
1531
per solazzo. ¶ V ¶ Poi è onesto impazzir da dovero
236
1531
ne l'acqua ell'e 'l caval non muoia
237
1531
l caval col cane, e con la vacca, ¶ Gettoss
238
1531
cul la chiave stracca, ¶ E così fe' l caval
239
1531
l caval borfando forte, ¶ E nel fiume lasciâr la
240
1531
a suon di piva; ¶ E fatto 'l voto ex
241
1531
presentia di sbirri, preti e frati ¶ Come Pilato si
242
1531
mani ¶ De l'immensa e gran vulva ferrarese, ¶ E
243
1531
e gran vulva ferrarese, ¶ E quella incoronâr del mio
244
1531
parer ingrata, né cogliona, ¶ E per mostrar de iure
245
1531
Più lungo, che non è da vespro a nona
246
1531
cacciossi roffiana, ¶ A laude e gloria d'ogni gran
247
1531
taverne, ¶ Per gabelle, cucine e sbirrarie, ¶ U' fansi i
248
1531
fratarie, ¶ Tra manegoldi, ciaratani e cerne, ¶ Fra le fetide
249
1531
i ben vestiti amanti, ¶ E come i messer medici
250
1531
di fottiture; ¶ Da Eva e Adam in qua, nostri
251
1531
fûr le più bestiali e le più dure: ¶ Vomitâr
252
1531
venti, ¶ Sconcaccârsi le stelle, e fêrsi oscure ¶ A i
253
1531
de la sperma orrendi e feri, ¶ Che ammorbâr li
254
1531
Che ammorbâr li profume e i profumieri. ¶ XXVIII ¶ E
255
1531
e i profumieri. ¶ XXVIII ¶ E se non che a
256
1531
gran culi son date; ¶ E chi vuol dir gran
257
1531
più cavalieri, ¶ Che vitii e tradimenti in frati e
258
1531
e tradimenti in frati e 'n preti, ¶ E che
259
1531
frati e 'n preti, ¶ E che ossa di morti
260
1531
di morti in cimiteri, ¶ E che a Venetia braghesse
261
1531
che a Venetia braghesse e tapeti, ¶ E nel giorno
262
1531
Venetia braghesse e tapeti, ¶ E nel giorno de' morti
263
1531
giorno de' morti offici e ceri, ¶ E ippocresie ne
264
1531
morti offici e ceri, ¶ E ippocresie ne la setta
265
1531
de Chieti: ¶ Più conti e cavalieri ha quella terra
266
1531
terra ¶ Che furti, sangue e bestemie la guerra; ¶ XXX
267
1531
in sì strana maniera ¶ E 'n tante vie, che
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1531
Ma fanne il cul e la gran potta fede
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1531
ciurmatori, ¶ L'aspido sordo e la biscia e 'l
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1531
sordo e la biscia e 'l ramarro, ¶ Così ha
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1531
Cazzi re, cazzi pappi e cazzi abbati; ¶ XXXII ¶ Ci
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1531
il Gamb'in collo e la Giannetta, ¶ I Rannocchi
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1531
La Chiesa in campanile e la Staffetta ¶ Con il
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1531
Con il cazzo dinanzi e 'l cazzo drieto, ¶ Et
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1531
diletta, ¶ Quando si parla e quando si sta cheto
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1531
con un volto pazzo, ¶ E corre, ove 'l berton
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1531
cani ¶ Ingordi di sanguaccio e di budelle, ¶ Quanti raguna
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1531
budelle, ¶ Quanti raguna ladri e manegoldi ¶ Quel gran cul
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1531
ha i panni alzati, ¶ E dieci cazzi inghiottì con
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1531
inghiottì con la potta, ¶ E col cul altri tanti
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1531
Poi da cattiva, malitiosa e ghiotta, ¶ Per mostrar ch
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1531
ghiotta, ¶ Per mostrar ch'è magnanima Signora, ¶ Faceva a
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1531
Faceva a ch'ell'è dentro, a ch'ell
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1531
dentro, a ch'ell'è fuora. ¶ XXXVII ¶ Ella dicea
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1531
gli ho in potta e gli ho in culo
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1531
gli ho in culo, ¶ E che son dietro e
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1531
E che son dietro e son dinanzi cazzi?». ¶ E
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1531
e son dinanzi cazzi?». ¶ E ciò dicendo in la
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1531
ladro acconciossi, ¶ Fu barro, e zaffo, e fe' vita
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1531
Fu barro, e zaffo, e fe' vita assassina, ¶ Fu
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1531
vita assassina, ¶ Fu ruffiano, e in ghetto sbattizossi, ¶ Coronato
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1531
bolato fu 'l furfante, ¶ E frustato ducento a grand
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1531
naso sen gìa bello e galante, ¶ E tenea mozze
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1531
gìa bello e galante, ¶ E tenea mozze l'orecchie
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1531
basso ¶ Per ischerzo pigliava e per ispasso. ¶ XI ¶ Questo
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1531
si veggono ancora ¶ Spoglie e trofei de le forche
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1531
trofei de le forche e del foco. ¶ Ma la
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1531
traditora ¶ Per vanagloria racconta e per gioco, ¶ Come suo
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1531
Come suo padre ladro e scelerato ¶ Rise a la
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1531
di ladro, assassino, boia e zaffo, ¶ Perché 'n quell
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1531
n quell'ora infame e scelerata, ¶ Che nacque lei
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1531
padre ¶ Tiensi la marcia e putrida vaccaccia, ¶ Ch'abrusciare
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1531
putrida vaccaccia, ¶ Ch'abrusciare e squartar sue membra ladre
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1531
costei de l'Orco è nata al mondo, ¶ E
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1531
è nata al mondo, ¶ E non di cazzi umani
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1531
non di cazzi umani e di coglioni, ¶ E però
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1531
umani e di coglioni, ¶ E però nel suo cul
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1531
nel suo cul largo e profondo ¶ Di cazzi notomia
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1531
Il qual per foia e per rabbia iracondo ¶ Col
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1531
garreggia a far saette e tuoni, ¶ E vien che
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1531
far saette e tuoni, ¶ E vien che messer ciel
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1531
carne fa far oglio e reccotta. ¶ Costei sola al
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1531
mani mascarandosi la potta, ¶ E dice: «Ecco i trionfi
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1531
XVI ¶ Gli ignoranti, corrivi e ingordi cazzi ¶ Corrono al
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1531
amante a i zibbetti, ¶ E come chi, che litiga
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1531
litiga, a i palazzi, ¶ E come sposa a biacche
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1531
biacche et a belletti, ¶ E del cul incantato son
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1531
i puttini de' frutti e de' confetti: ¶ Diventan del
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1531
gran cul più ghiotti e matti, ¶ Che i frati
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1531
frati in sorbir brodo e licar piatti. ¶ XVII ¶ Ma
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1531
lasciam gir le chiacchiere e le fole, ¶ E sia
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1531
chiacchiere e le fole, ¶ E sia di chi si
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1531
mento per la gola; ¶ E se non fugge o
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1531
Dite che 'l sol è re de gli sfacciati
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1531
Che l'Ancroia, Marphisa e Brandamante ¶ Andâr pel mondo
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1531
A onta di Macone e Trivigante, ¶ Grand'animo in
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1531
animo in la potta e in cul avendo, ¶ Deliberò
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1531
Deliberò farsi Puttana errante; ¶ E la foia a Venetia
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1531
reggeva il baston aspro e nodoso, ¶ Riccamata per opra
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1531
damaschina ¶ Di lebbraccia, rognaccia e mal francioso, ¶ E 'l
331
1531
rognaccia e mal francioso, ¶ E 'l suo cimier, sopra
332
1531
la fame per lancia e per scudo ¶ La potta
333
1531
scudo ¶ La potta spalancata e 'l cul ignudo. ¶ XX
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1531
messe fuora una notte, ¶ E disse di voler per
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1531
di voler per forza e gara ¶ A tutte l
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1531
fatto in una calda, ¶ E non ha tante gioie
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1531
evangelista san Giovanni Boccaccio, e guai a quelli, che
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1531
fede, perché l'uno è accesa candela de' buon
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1531
buon socii, l'altro è tenebre di chi coglionescamente
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1531
pisciasse acqua d'angioli, e caccasse ambracane; però vigilate
341
1531
che 'l sacrosanto Corbaccio è quel, che cava l
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1531
l'anime del limbo, e 'l corpo dell'inferno
343
1531
l corpo dell'inferno, e le borse del purgatorio
344
1531
si tace. Leggete adunque, e leggendo non mi tenete
345
1531
vede dietro al sporco e incesto ¶ Puttanil stuolo, a
346
1531
becchi l'oldan stassi, ¶ E fra i coglion de
347
1531
Di che gran conto e gran guadagno fassi. ¶ Lasciate
348
1531
fassi. ¶ Lasciate 'l sporco e raccogliete il netto, ¶ Pitagorici
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1531
Se di messer Virgilio e mastro Homero ¶ La poesia
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1531
Homero ¶ La poesia riccamata e galante ¶ Fosse in lo
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1531
Son le muse massare, e Apollo è fante, ¶ E
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1531
muse massare, e Apollo è fante, ¶ E fachine le
353
1531
e Apollo è fante, ¶ E fachine le rime tutte
354
1531
Mi teneva un gigante, e seco resto ¶ Maggior bestia
355
1531
un prete con Pasquino: ¶ E chi compone si mena
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1531
di far i versi è questo. ¶ Sì che imitatel
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1531
qual col cul rabbioso e con la fica ¶ Corrompe
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1531
fica ¶ Corrompe i cieli e ammorba gli elementi, ¶ E
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1531
e ammorba gli elementi, ¶ E di cazzi bestiali è
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1531
E di cazzi bestiali è più amica, ¶ Che non
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1531
più amica, ¶ Che non è 'l mal francioso de
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1531
Più amica de' cazzi è la sua foia, ¶ Che
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1531
parte ¶ Con donne Muse, e non vi date affanno
364
1531
Aretino, ¶ Plusquamperfetto, da bene e cortese, ¶ Pel tuo spirto
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1531
Pel tuo spirto diabolico e divino, ¶ Che tienti al
366
1531
Pel re, pel pappa e per lo 'mperatore, ¶ Che
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1531
ciurmatore ¶ Senza serpi, triaca e i bossoletti; ¶ Son in
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1531
un frate senza voce, ¶ E paio un crucifisso senza
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1531
fece con la spada e con la lancia. ¶ E
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1531
e con la lancia. ¶ E non vado le favole
371
1531
quel ch'io dico è più chiaro e più
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1531
dico è più chiaro e più vero, ¶ Che non
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1531
più vero, ¶ Che non è la leggenda di san
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1531
dico in la degna, ¶ E buona robba Venetia divina
375
1531
pace di Marcon sera e mattina, ¶ Nacque... ma la
376
1531
furfante fachina, ¶ Ché tale è di colei ch'io
377
1531
infameria costei ¶ De' cazzi e de' coglion stalla e
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1531
e de' coglion stalla e taverna, ¶ Che s'ella
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1531
semeria di vita eterna. ¶ E buon per te, Venetia
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1531
sol più chiara candela e lucerna, ¶ Ché questa vacca
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1531
geneologia ¶ Derivata da ladri e traditori. ¶ L'arcavol suo
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1531
figliuol d'opre ribalde e ladre, ¶ Che bene merto
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1531
Costui putto fu frate, e poi sfratassi, ¶ Garzon fu
384
1531
Garzon fu d'oste e guattaro in cucina, ¶ A
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1531
amante, ¶ Tutto lussuria, reccami e taglietti, ¶ Puttana nostra e
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1531
e taglietti, ¶ Puttana nostra e vostra, passa inante ¶ Con
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1531
inante ¶ Con inchini, danari e con sonetti, ¶ Dicendo "anima
388
1531
Dicendo "anima", "cor", "speranza" e "vita", ¶ Corromperia, non ch
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1531
orecchia ¶ A la disputa, e parola non falla, ¶ Biassar
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1531
parola non falla, ¶ Biassar e rugumar con bocca e
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1531
e rugumar con bocca e denti, ¶ E tien per
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1531
con bocca e denti, ¶ E tien per fatti quei
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1531
palmo de le mani e piei, ¶ Pute 'l suo
394
1531
barb'ha d'uomo, e gli occhi de' giudei
395
1531
valigie le poppe pendenti, ¶ E i capei radi d
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1531
par de gli affanni e de' guai, ¶ E de
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1531
affanni e de' guai, ¶ E de l'Epiphania la
398
1531
usurai, ¶ Madre del tempo e suora di Megera, ¶ Moglie
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1531
Megera, ¶ Moglie del morbo e figlia a la sciagura
400
1531
sciagura, ¶ Piscio del mondo e sterco di natura. ¶ XXXIII
401
1531
più che parte mia, ¶ E conosciut'i' ho santa
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1531
inganni, ¶ Infra gli undeci e i dodici una frotta
403
1531
cazzi ebb'in culo, e senza sputo ¶ Li tenni
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1531
sputo ¶ Li tenni allegra, e non s'è mai
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1531
allegra, e non s'è mai saputo. ¶ XXXV ¶ A
406
1531
Il qual di dietro e dinanzi sfamai, ¶ Sfreggiomi (qual
407
1531
sfamai, ¶ Sfreggiomi (qual vedete) e fu cagione, ¶ Ch'a
408
1531
ebbi 'l mal francioso e assai venture. ¶ XXXVI ¶ Duo
409
1531
a gamb'alte stetti, e feci ¶ Quello, che si
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1531
Intertenne 'l mio cul, e la pott'anco, ¶ Co
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1531
et ho tenuto almanco ¶ E dieci e venti e
412
1531
tenuto almanco ¶ E dieci e venti e quaranta roffiani
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1531
E dieci e venti e quaranta roffiani, ¶ E del
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1531
venti e quaranta roffiani, ¶ E del fotter ben bene
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1531
ogni uom da bene, e manegoldo. ¶ XXXVIII ¶ Preti fachini
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1531
spagnoli soldati, ¶ Monachi generali e bacalari, ¶ Et ho infino
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1531
infino i contadin provati, ¶ E non ho invidia a
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1531
natura de l'uomo e del cazzo. ¶ XXXIX ¶ Fra
419
1531
XXXIX ¶ Fra l'uomo e 'l cazzo è maggior
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1531
uomo e 'l cazzo è maggior differenza, ¶ Che non
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1531
maggior differenza, ¶ Che non è fra la capra, il
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1531
la capra, il becco e 'l bue, ¶ E che
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1531
becco e 'l bue, ¶ E che non è da
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1531
bue, ¶ E che non è da Ferrara a Fiorenza
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1531
da Ferrara a Fiorenza, ¶ E da Roma a quel
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1531
Roma a quel ch'è da quel che fue
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1531
io che mille volte e mille due ¶ Mi son
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1531
secreto. ¶ XL ¶ Il cazzo è un cazzo, e s
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1531
cazzo è un cazzo, e s'egli è cazzo
430
1531
cazzo, e s'egli è cazzo il cazzo ¶ Uomo
431
1531
il cazzo ¶ Uomo non è, però che l'uomo
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1531
però che l'uomo è un uomo. ¶ Or, secondario
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1531
messer uom al cazzo ¶ E non sempr'è d
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1531
cazzo ¶ E non sempr'è d'accordo il cazz
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1531
d'accordo il cazz'e l'uomo, ¶ Se ben
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1531
Se ben il cazzo e l'uomo insieme stanno
437
1531
XLI ¶ L'uomo, ch'è solo per il cazzo
438
1531
che pute da latte è in sé fondato, ¶ Più
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1531
de' giudei; ¶ Ignorante, villano e spensierato, ¶ Che spinge 'l
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1531
piei, ¶ Senza robba, essercitio e senza fame, ¶ E che
441
1531
essercitio e senza fame, ¶ E che non sempre ne
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1531
ch'io vi dico e non quel, ch'io
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1531
et esercitio, ¶ Senza fame e pensier, è un porcon
444
1531
Senza fame e pensier, è un porcon frate, ¶ Il
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1531
qual tien opra pia, e non tien vitio, ¶ Chiavar
446
1531
state attente, ¶ Ché quest'è 'l punto ch'amazza
447
1531
XLIV ¶ Il sottil cazzo è un stratio et una
448
1531
fede; ¶ Il lungo lungo è di più mala sorte
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1531
Stroppiccialo a tua posta e mena forte, ¶ Che 'l
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1531
Sia qualche cosa amaliata, e trista. ¶ XLV ¶ Il cazzo
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1531
Il cazzo grosso grosso e corto corto ¶ È una
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1531
grosso e corto corto ¶ È una cosa crudel e
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1531
È una cosa crudel e traditora, ¶ Perché quando crediamo
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1531
getta l'alma fuora, ¶ E cadessi sul fatto mezzo
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1531
sul fatto mezzo morto, ¶ E tanto più la potta
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1531
più la potta scann'e accora. ¶ Quando tu credi
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1531
t'entra nel core e nel budello. ¶ XLVI ¶ I
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1531
gran boccone ¶ Solenne, ghiotto, e senza impazzo d'osso
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1531
in la bocca s'è mosso ¶ A i labbri
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1531
la gola s'impicca e si strugge; ¶ XLVII ¶ Un
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1531
l capuccio rovesciato sotto, ¶ E 'n su la groppa
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1531
groppa una robusta vena, ¶ E 'l mustaccio fumante et
463
1531
nostro, il cor nostro e 'l nostro stato. ¶ XLVIII
464
1531
cazzo ¶ Vol esser frate, e ogn'altro cazz'è
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1531
e ogn'altro cazz'è fola, ¶ E chi loda
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1531
altro cazz'è fola, ¶ E chi loda 'l pretesco
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1531
chi loda 'l pretesco è un gran pazzo, ¶ Che
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1531
Che non lo sa, e mente per la gola
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1531
C'impregna di facende e di pensieri. ¶ XLIX ¶ E
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1531
e di pensieri. ¶ XLIX ¶ E per venir a la
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1531
tanto loda ¶ I reccami e i profumi, e tien
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1531
reccami e i profumi, e tien per buone ¶ Le
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1531
buone ¶ Le zazzare galanti, e par che goda ¶ Quand
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1531
seta un saione, ¶ Caso è che tocchi una solenne
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1531
Dura, giovane, grossa, rita, e forte, ¶ E morir tutto
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1531
grossa, rita, e forte, ¶ E morir tutto 'l dì
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1531
saper da cazzo schietto, ¶ E l'uomo da uomo
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1531
dispiace. ¶ Se 'l cazz'è tutto ambracane e zibetto
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1531
cazz'è tutto ambracane e zibetto, ¶ Par che ci
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1531
ci fotta 'l muschio e la storace. ¶ Un vin
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1531
Un vin che non è concio è più perfetto
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1531
che non è concio è più perfetto, ¶ Un buon
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1531
acqua rosa inanzi posto, ¶ E sia di puro allesso
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1531
sia di puro allesso e puro arrosto. ¶ LI ¶ Questo
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1531
pur Margutto tutto tutto, ¶ E quel ch'insegna madonna
486
1531
studiando de la schena, ¶ E non imparâr mai l
487
1531
melato a don Platone, ¶ E du' chiava Demosten Cicerone
488
1531
chiava Demosten Cicerone. ¶ II ¶ E se pur pur uno
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1531
Qualcosa impara, fra mill'è cavato; ¶ Ogn'altro è
490
1531
è cavato; ¶ Ogn'altro è più da poco e
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1531
è più da poco e più ignorante ¶ Che 'l
492
1531
diavol pon la coda e le braghesse. ¶ III ¶ Dunque
493
1531
han parlato le puttane, ¶ E dechiarito d'uomini e
494
1531
E dechiarito d'uomini e de' cazzi ¶ Lor fantasie
495
1531
li caveria tra pelle e pelle ¶ L'anima e
496
1531
e pelle ¶ L'anima e 'l core e 'l
497
1531
anima e 'l core e 'l polmone di sotto
498
1531
Buon per colui, ch'è del capretto ghiotto, ¶ E
499
1531
è del capretto ghiotto, ¶ E schiffo di vaccaccie e
500
1531
E schiffo di vaccaccie e di vitelle. ¶ Io per