Edoardo Albinati, La scuola cattolica, 2016

professore di ginnastica. Non è riuscito a divincolarsi dalla

pensato che fossero marito e moglie. ¶ Il terzo professore

Courbet avrà avuto sì e no trentacinque anni, ma

nostro professore, l’arte e lo sport e le

arte e lo sport e le donne? Forse uno

dopo i trent’anni, e le eccezioni non smentiscono

non smentiscono la regola, e comunque anche loro a

obbediscono. Courbet in maglietta e pantaloncini era uno spettacolo

pantaloncini era uno spettacolo, e ci penso sempre quando

grigi fin sulle spalle e il naso a becco

cuoio decolorato del viso e un paio di occhi

sguardo gitano, dentatura smagliante e per il resto un

fascio di muscoli disegnati e nervi così scattanti che

il che in definitiva è la stessa cosa, dato

dato che la minaccia è un puro fantasma. ¶ Adesso

puro fantasma. ¶ Adesso Courbet è solo un fantasma... ¶ Capitolo

reprobi, falcidiata dalle bocciature, e dov’ero stato gettato

Basta con le pallonate e gli scatti di corsa

erano cose più serie e più intense che ci

letto a una piazza e mezza, rifatto in fretta

mezza, rifatto in fretta e furia, una lunga tavolata

di palanche da cantiere e cavalletti di legno con

legno con su pennelli e flaconi, e poi telai

su pennelli e flaconi, e poi telai di varie

bianco, piuttosto che lavate, e dipinta su di esse

commenti. ¶ Era bravo, Courbet. E ossessivo. Disegnava e dipingeva

Courbet. E ossessivo. Disegnava e dipingeva solo in bianco

dipingeva solo in bianco e nero. Riproduceva corpi di

legame tra tecnica artistica e masturbazione, in ogni arte

che faceva Courbet dipingendo, e che voleva facessero gli

minuzia i peli pubici e le pieghe sul ventre

pieghe sul ventre femminile e le grinze dei capezzoli

sue amanti. La tecnica è un modo sofisticato di

sofisticato di produrre eccitazione e i grandi virtuosi (Dalí

delle loro dita abili e febbrili: un vortice di

di autoerotismo. ¶ Furono strani e istruttivi pomeriggi, quelli passati

versava bicchieri di whisky e a noi offriva aranciata

lieve sorriso di scherno e superiorità, ma anche di

maggiore che insegna com’è la vita ai più

li incanta, li svezza e li respinge da sé

Dai discorsi che faceva e dai quadri che dipingeva

paradossali, che ci divertivano e ci riempivano di dubbi

in fondo, non c’è poi ’sta differenza tra

tra metterlo nel culo e prenderlo... tra ficcarlo in

in pena per questo, è ridicolo. Ti va di

di prenderlo nel culo? E prendilo!» ¶ E poi altre

nel culo? E prendilo!» ¶ E poi altre profezie che

capivamo, legate all’età e al passare del tempo

giudicare dalle loro armature e dall’altezza delle porte

suoi allievi fossimo maschi, e se non lo eravamo

a forza di pesi e di spalliera svedese. ¶ Dalla

eravamo falliti, avevamo fallito e continuavamo a fallire di

nostra perfetta identità virile, e su essa ci piegavamo

la virilità potesse riflettersi e tornare sulla figura in

sulla figura in carne e ossa, rendendola finalmente degna

ammiravamo! Quanto ci scrutavamo e specchiavamo! Ma non perché

cuore del narcisismo non è l’amore di sé

l’amore di sé, è la rabbia. ¶ Tra i

prove che la dimostrino e se il destino non

attraverso l’aspetto esteriore e l’atteggiamento. Le spalle

azione sul serio notevole e significativa, se ne compie

volte lo stesso gesto, è affamato di azione ma

affamato di azione ma è costretto a scomporla in

sentivamo comunque più grandi e più sicuri tastandoci il

quello che ci turbava e ci disturbava, e che

turbava e ci disturbava, e che ha fatto di

uno studio di urologia e l’appartamentino col letto

anni. (Quest’ultima frase è volgare e a effetto

ultima frase è volgare e a effetto, quindi adatta

un professore di ginnastica e i suoi allievi, maschio

suoi allievi, maschio lui e maschi loro, anche se

dicono nulla di rilevante e il primo si limita

limita a urlare ordini e rimproveri ai secondi, che

risorsa umana, il corpo è fatto per venire modificato

come un maestro rinascimentale. E infatti, quando non urlava

un certo periodo Matteoli e io, e qualche altro

periodo Matteoli e io, e qualche altro compagno deciso

quattro, con i motorini e le borse da sport

più fedele a Tarascio e quello che aveva aderito

sa che un 50cc è potenzialmente un bolide e

è potenzialmente un bolide e che solo gli accorgimenti

carburatore, svuotare la marmitta e accorciarne la canna con

le palestre più scalcagnate, e l’attrezzatura si riduceva

bilanciere, manubri, estensori, ganasce e altra roba da forzuti

di Tor di Quinto, e il ricordo di una

Arbus. «Ma questa non è ginnastica, santa Madonna! Questo

ginnastica, santa Madonna! Questo è il ballo di San

dovevano scavare un sottopassaggio e poi hanno rinunciato per

la barba non fatta, e in testa portava una

portava una parrucca folta e nerissima, lucida come la

bordini colorati di giallo e verde, sbiadita dai lavaggi

stridula lo ha chiamato, e una brutta donna, che

pubblico, lo ha raggiunto e lo ha preso per

con un gesto brutale, e lo ha costretto a

oscillare le braccia avanti e indietro, come nella parodia

le ha detto: «Puttana», e io ho riconosciuto in

la vettura più schietta e familiare di quegli anni

di Tor di Quinto è infatti uno stradone raddoppiato

di spettatori all’ingresso e in uscita, ma allora

ospitavano solo i falò e i seggiolini pieghevoli delle

carabinieri, ma solo prati, e il campo di calcio

la testa di lato e storcendo la bocca per

Certo che era lui. E cosa ci trovi di

immagine in quanto uomini, e non preti. Non è

e non preti. Non è naturale che quest’uomo

a cercarsi una donna? E non potendo innamorarsene, non

fare se non pagarla e scoparla, pagarla per scoparla

le donne non piacevano e non doveva essere un

umana nella sua ampiezza, e l’uniformità imposta dal

uniformità imposta dal credo e dalla divisa è solo

credo e dalla divisa è solo apparente, anzi finisce

risalto alle differenze. C’è di tutto, c’è

è di tutto, c’è chiunque sotto quella tonaca

estate, tornammo a scuola e fratel Curzio non c

un laico, Tarascio, muscoloso e rugoso e storto, forse

Tarascio, muscoloso e rugoso e storto, forse per aver

accentandole sulla penultima sillaba e troncando l’ultima: ci

con la “Z” doppia e l’ultima sillaba troncata

Quinto tremolante di fuochi e fari di automobili si

il vizio per eccellenza, e che i fratelli lo

punizione, si viene cacciati e basta, o cosa? È

e basta, o cosa? È previsto il perdono? Se

facendo penitenza chissà dove, e chissà come e quanto

dove, e chissà come e quanto ancora pensava alle

rotocalchi, le statue ignude e le bagnanti al mare

le bagnanti al mare e le nuotatrici in piscina

su quest’ultime. Misoginia e risentimento e morbosità perversa

ultime. Misoginia e risentimento e morbosità perversa trovano un

o gruppetto, come caricatura e attraverso stereotipi e barzellette

caricatura e attraverso stereotipi e barzellette, che come individualità

la difficile o che è timida o che si

squallido o troppo castigato, e non si trucca, oppure

dice con fastidio che è una suora, mentre di

mente di dire che è un prete. ¶ E dunque

che è un prete. ¶ E dunque la suora dev

suora dev’essere piccola e brutta, baffuta, oppure, se

baffuta, oppure, se invece è bella, allora è ovvio

invece è bella, allora è ovvio che sia una

nascosto dalla tonaca, ma è pronto a esplodere, come

dei film pornografici. ¶ Maschi e femmine, preti e suore

Maschi e femmine, preti e suore.) ¶ Con Tarascio era

coperti di peli bianchi e contorti. Ci provava gusto

di grinze dei bicipiti, e noi in effetti ne

alto, Tarascio, un metro e mezzo, come gli uomini

menti anime, discorsi, ragionamenti, e calcoli, e teorie, messo

discorsi, ragionamenti, e calcoli, e teorie, messo lì a

gli studenti hanno gambe e braccia e respirano e

hanno gambe e braccia e respirano e insomma, che

e braccia e respirano e insomma, che c’è

e insomma, che c’è anche un’altra parte

elastica, fatta crescere, esaminata e infine giudicata. Come le

quelle fisiche vanno impiegate e misurate, sia pure in

un radicale. Eppure c’è, la materia, c’è

è, la materia, c’è il relativo professore, non

il relativo professore, non è solo svago e sfogo

non è solo svago e sfogo ed esuberanza di

galassie di energie sconosciute e soffia una bufera capace

in un mosaico bizantino. E poi ci si lamenta

fino a metà petto e, sotto, una semplice maglietta

Piccolo, scuro di carnagione e di capelli, che portava

aria emaciata, oppure grassi e gioviali come frati del

Dio o della Madonna, e durante le sue lezioni

necessità di mantenere integro e casto quel corpo che

ai preti in generale e a quelli del SLM

la sua vocazione pedagogica e religiosa). Ma qualche volta

non aveva mai praticato. È strano, ma negli sport

arrancato goffamente, il vecchio e frocissimo allenatore di basket

sicché lui si incaponiva e ci riprovava quattro o

rosso per la vergogna e per il fiato corto

che quanto più si è bravi a insegnare qualcosa

tanto meno lo si è nel farlo. ¶ I bravi

dieci volte più tenace e instancabile di noi adolescenti

instancabile di noi adolescenti, e però sembrava negato nelle

applicazioni agli sport veri e propri, per esempio la

esempio la pallavolo, che è probabilmente la più sfruttata

basta prendere i ragazzi e dividerli di qua e

e dividerli di qua e di là dalla rete

di là dalla rete, e far volare in aria

in fondo. Del premio e della punizione, della speranza

della punizione, della speranza e della carità nemmeno a

carità nemmeno a parlarne. E allora, perché si era

Una risposta che non è una vera spiegazione, piuttosto

in motorino il lungo e buio viale di Tor

Quinto, tra la Flaminia e l’Olimpica. Tornavo da

umidità. Ero con Rummo, e occupavo la striminzita estremità

mezza età, una davanti e una più indietro, quasi

falò, la prima bionda e la seconda bruna, entrambe

entrambe coi capelli gonfi e corte gonne a scoprire

ben piantate negli stivaletti; e l’uomo che discorreva

distanza dal ciuffo pettinato e la smorfia seria. Quell

di servizio del preside e della scuola, e conoscevamo

preside e della scuola, e conoscevamo benissimo la sua

le malefatte di Loki e le astuzie di Hermes

follia omicida di Apollo e quella di Ercole, la

crudeltà beffarda di Dioniso... e avevo impugnato le spade

le spade Excalibur, Durandel e Balmung e mulinato senza

Excalibur, Durandel e Balmung e mulinato senza pietà, contro

Una cosa però sento e so con certezza: che

da quando sono nato, e sempre di più adesso

adesso che ho raggiunto e oltrepassato la mezza età

età, la mia mente e il mio corpo non

stessi orari, quando una è sveglia l’altro sonnecchia

indebolita. Il mio metabolismo è sfalsato in due serie

che non si incontrano e non coincidono mai. Ecco

mai del tutto allerta e mai sono placato. Non

momenti una forza semplice e ottusa si applica e

e ottusa si applica e si sperpera in azioni

soddisfazione come non lo è tuttora, quando, assai più

può variare per tipo e dimensioni: la mia scuola

servono a un uomo e le idee, se non

presa da un romanzo: “E guardando la volta celeste

quell’immane cadavere trasparente”. ¶ E la mia cultura? La

cultura? La mia sterminata e prensile cultura in materie

il concorrente sullo schermo («E dài, papà, perché non

confessare che da bambino e poi da ragazzino ero

era priva di attrattive, e la mia esperienza di

ragazzino perbene di città è abbastanza vuota e va

città è abbastanza vuota e va per forza colmata

va per forza colmata e integrata di avventure immaginarie

sia così per molti e non solo per me

per me. L’amore e le fantasie sul tema

forma di mezze bugie e deboli vanterie? Quando non

ancora baciato UNA ragazza (e lo zero, lo zero

zero originario, assoluto, com’è noto non è neanche

com’è noto non è neanche un numero ma

una menzogna, o non è piuttosto un’anticipazione, come

o poi verranno dati e ricevuti, a quelli per

o di caparra? ¶ Non è affatto vero che i

i ragazzi siano superficiali e inclini a distrarsi e

e inclini a distrarsi e divertirsi: in realtà tutto

che appariva più solenne e serio del solito ci

sui professori di ginnastica. E cioè: fratel Curzio e

E cioè: fratel Curzio e Tarascio al SLM, quindi

se la definizione ufficiale è “educazione fisica” e in

ufficiale è “educazione fisica” e in alcuni ordini di

alcuni ordini di scuola è stato mutato nel più

nel più ancora generico e astratto “educazione motoria”. Il

si trasferisce alla vita e viceversa (l’inizio della

ginnastica nella scuola italiana è un corpo estraneo, o

corpo estraneo, o meglio, è un corpo, in mezzo

a noi. «Perché, che è successo?» Si girò, additando

coppia lontana che appariva e spariva oltre la schiuma

là, da quelle parti, e quasi vado a sbattere

di loro...» Mentre parlava e noi la ascoltavamo, un

immediata, che non si è mai più spenta. ¶ Tutta

provenga da mia madre e dalla famiglia di mia

di inquilini morosi, insonni e insolenti che non la

i miei poveri nervi! È un po’ che non

rendersene conto. Mia madre e quelli della sua famiglia

che vederceli cadere dentro e venire ripescati a fatica

fatica. Oggi l’espressione è stata sostituita nel linguaggio

dallo stress, ma non è affatto la stessa cosa

Pur sentendomi spesso abbandonato e solitario, ed essendo consapevole

numero di pensieri diversi e discordanti nello stesso istante

per non dire confusione e incertezza. Incertezza cioè su

cosa realmente io pensassi, e quale convinzione su un

a pensare una cosa e il suo esatto contrario

serie di ragionamenti intermedi; e lo stesso accadeva per

accadeva per le convinzioni e persino per i desideri

i desideri. Ogni cosa e persona mi piaceva e

e persona mi piaceva e al tempo stesso dispiaceva

al tempo stesso dispiaceva, e avrei voluto fare tutto

avrei voluto fare tutto e al tempo stesso temevo

i pensieri a entrare e uscire da me o

erano loro ad abitarmi e possedermi e governarmi, tanto

ad abitarmi e possedermi e governarmi, tanto che, appunto

che ci pascolano sopra. E allora, io chi ero

quale di quei pensieri e desideri potevo attaccare il

la folla dei pensieri e delle voci diverse che

apertura di gambe attuale è di circa centocinquanta passi

di circa centocinquanta passi e allora sarà stato forse

slargo di Santa Costanza. E più di una volta

che da qualche anno è stata ridipinta di un

di un giallo aspro) e stavo proseguendo lungo la

dentro di me, fortissime, e tra me e gli

fortissime, e tra me e gli altri, per ora

altri, per ora insanabili... E siccome questo sogno come

più infelice del mondo, e naturalmente esagero nel sentirmi

esagero nel sentirmi così e nel dimostrarlo a chi

dimostrarlo a chi mi è vicino, esagero nell’affliggermi

vicino, esagero nell’affliggermi, e in questo sta la

ricomporre la loro divergenza, e tuttavia li sento vivi

tuttavia li sento vivi e presenti dentro di me

anni ero già rintronato e caricato allo spasimo da

da letture di miti e di imprese cavalleresche, sapevo

di Giasone, di Mordred e Artù e Hagen e

di Mordred e Artù e Hagen e Keu, tutte

e Artù e Hagen e Keu, tutte le malefatte

la mia totale ingenuità e, per così dire, crescendo

di questa troppo prolungata e dunque colpevole innocenza e

e dunque colpevole innocenza e nutrendomene, come un tarlo

andare a manifestazioni chiassose e volgari parlando di genitali

preservativi, di seme maschile e di bava femminile schizzati

di bava femminile schizzati e colati dappertutto, io, che

io, che mi turbavo e mi scandalizzavo ed ero

più forte, impetuosa, pericolosa e invincibile di quella di

l’impressione di soffocare e cadere. ¶ Vorrei citare due

procura un turbamento inspiegabile e duraturo al punto che

avrò terminato di scrivere e mi alzerò dal tavolino

mi alzerò dal tavolino e comincerò ad aggirarmi senza

tra le stanze, scenderò e salirò le scale, toccandomi

a narrare questi episodi, e tutto ciò perché entrambi

un costume da bagno, e la semplice espressione “costume

mie gambe, sento pulsare e vorticare e concentrarsi all

sento pulsare e vorticare e concentrarsi all’altezza dei

mi tremano le mani e si offusca la vista

si offusca la vista, e solo perché sto per

suoni, bastano tre sillabe, e perché il mio amore

mio amore non c’è, non è in casa

non c’è, non è in casa, altrimenti la

girovagando in modo casuale e nervoso, famelico, la troverei

le direi che oggi è bellissima mentre mi sfrego

sfrego contro di lei e vincendo le sue proteste

oggetti, cercherei di spogliarla e sdraiarla per fare l

di spogliarla per intero e sdraiarla poiché mi sarebbe

in piedi. ¶ Questo demone è sempre con me, è

è sempre con me, è una vita che abita

più rimescolarmi il sangue e addensarlo, be’, penserei di

tuffo al cuore fortissimo è il modo che ha

curiosità, rombo nelle tempie e calore nelle cosce e

e calore nelle cosce e nella schiena – e sul

cosce e nella schiena – e sul bagnasciuga di Terracina

lo schiaffo delle onde, e mia cugina, che ancora

faccia schifata di allora e alla mia morbosamente incantata

semplici, i gesti ordinari e gli sguardi cominciavano ad

indirizzati proprio a me, e a tormentarmi appunto perché

delle medie più bello. E fatti molti bagni in

tessuto pesante si inzuppava e restava fradicio per ore

sul primo verbo. Zarattini e io ci davamo le

cercai di essere velocissimo e mi impicciai, quasi inciampai

stellato, la specifica penombra e la frescura delle cabine

che mi fece trasalire e portò il mio cuore

se l’era sfilato, e il pensiero che lui

del compagno più vicino e afferrarlo per scherzo. Invece

per scherzo. Invece c’è chi vide qualcosa. Fu

Si sfilò la maschera e tirò indietro le ciocche

allora diventa un tormento, e, prima di arrenderti, fai

il libro. ¶ In latino e greco continuai a cavarmela

con poemi, con scrittori, e mi ritrovavo in un

dicessero qualcosa di interessante e di bello. Pur essendo

scoperto da De Laurentiis, e quella paura sciocca era

abbastanza forte da imbarazzarmi, e poi, onestamente, sapevo benissimo

dimostrato in diverse altre e assai più importanti occasioni

quasi mi terrorizzano, ed è forse interessante notare come

Ecco, la sbadatezza. Forse è a causa della sbadatezza

ho combinato guai ed è sempre a causa della

le avevo fatte davvero. E la legge mi inseguiva

mi inseguiva, mi acchiappava e mi puniva. Sì, l

ho sul serio paura è la legge. Con quanto

colpire a tanto tempo e a tanta distanza dal

distanza dal reato commesso. È appunto questo che mi

sepolta abbastanza a fondo, e dopo anni, o a

cadavere riaffiori... ¶ La ragazza è ormai sepolta ¶ e questo

ragazza è ormai sepolta ¶ e questo è successo molto

ormai sepolta ¶ e questo è successo molto tempo fa

per cui qualsiasi scriba, è immancabile, inserisce varianti creative

nel testo che gli è dato da ricopiare. Ne

scopiazzature tra una versione e l’altra, era allibito

diventavano paonazze mentre parlava, e un filo di saliva

di un abisso assurdo e insondabile: e tutto questo

abisso assurdo e insondabile: e tutto questo perché Chiodi

Dove, Dio mio... dov’è...? Io... io... non posso

io... non posso...! Non è... non è vero... io

posso...! Non è... non è vero... io sogno! Chiodi

mi domando... mi domando e dico... Macerata... queshto... queshto

signore! Sangue di caprone, è il tuo... eh! reshta

una forte inflessione dialettale, e infatti, quand’era in

buona, De Laurentiis, sorridente e bonario, diventava quasi una

strada o un pulcinella, e lo stesso gli accadeva

detto, di rabbia vera e propria, bensì di addolorato

la cosa più strana è che alla fine Chiodi

gravi (meno due punti) e quattro non gravi, da

che faceva meno quattro e dunque sei. La svista

inframmezzandole con dei “forse”, e dunque presentandole come idee

sollevata in alcuni punti e scavata in altri, come

dall’aratro, così rossa e congestionata che dava fastidio

schiena. ¶ Per esempio Iannello e Chiodi ce l’avevano

Chiodi ce l’avevano, e anch’io, intorno ai

intorno ai quattordici anni, e cioè da quando avevo

di acqua salata bollente e quindi mi dava da

far maturare il foruncolo...», e io non so quale

sue pompe di ormoni e di sebo. ¶ Ma niente

al viso di Arbus. ¶ E sua madre, non faceva

nel cuore dell’adolescenza e poi nella giovinezza inoltrata

striscioline di carta strette e lunghe decine di nomi

lunghe decine di nomi e opere di filosofi, teoremi

tubicino con l’inchiostro, e srotolandoli poi di nascosto

bisognava poi saperle impiegare, e non solo trascrivere sul

da capo, le date e i nomi inseriti in

in un discorso sensato, e a questo scopo le

stato assai più facile e redditizio, in definitiva, studiare

Abbassarsi a studiare... mai e poi mai! Se c

si rivelava più lunga e tortuosa della strada maestra

dal vicino di banco è l’attività più antica

il forte, a credergli e obbedirgli, ad affidarsi alla

vicino di banco secchione è di sicuro giusto, la

giusta, la traduzione giusta. E se il vicino di

il vicino di banco è invece una capra si

snodi fra il sapiente e gli ignoranti attraverso una

una classe ce n’è un paio o al

quattro per ciascuna materia, e non tutti sono disposti

era bravo in latino e greco, costruiva apposta delle

libri da una parte e con il braccio sinistro

matita a punta durissima e sottile e in una

punta durissima e sottile e in una grafia tanto

tutti, da quelli bravini e persino da quelli scarsi

le aveva risolte lui e le ricopiava pari pari

avrebbe fatto da solo. E per una strana legge

di comunità o società: e cioè che l’errore

si trasmette più facilmente e rapidamente della verità. Se

fa replicando gli errori e i vizi di colui

vizi di colui che è stato preso a modello

errore, in altre parole, è più convincente, più attraente

sembrano trovare un accordo e uno di loro corregge

altro. Aggirando i banchi, e rasentando la porta del

arrivo alle loro spalle, e guardo giù alla prima

del loro foglio protocollo, e mi basta leggere le

acca, anzi, non si è limitato a cancellarla, l

merda col suo culo». È volgare, ma efficace. Nessuno

la merda degli altri, e lo stesso dovrebbe valere

professore, mentre allora parlavo e pensavo da studente. Posto

quelli bravi erano pochi e irraggiungibili o gelosi del

in verità molto blandi e solo rituali da parte

anche scarsa, anche immeritata, e copiare, copiare tutto quanto

mi ero mai trovato, e man mano, a forza

poco ed essere distratto e fare assenze, insomma, a

sotto gamba i professori e le lezioni, a forza

di fronte più accurata e approfondita di quanto in

quanto in realtà sia, e solo grazie a quell

sempre una certa impressione, e io queste circonlocuzioni sapevo

mie traduzioni dal greco e dal latino diventarono perciò

in un certo senso è peggio che non capire

come insegnamento, ma almeno è chiaro. Certo non suscita

ammaestramento che dica «Questo è» invece che «Questo può

può non essere», «Non è come credi». ¶ E le

Non è come credi». ¶ E le prime persone di

prime persone di cui è meglio non fidarsi, secondo

presumono. La loro autorità è basata sul nulla. Su

di principio. Il bello è che Arbus non aveva

visto una volta triste e preoccupato, né l’ho

o piacevole nella vita: e in effetti Arbus, anche

lavato (specie i capelli), e non risultava simpatico a

di essere più bello e più fortunato di lui

principe al suo confronto e può darsi che mi

quando era di profilo, e le bande nere e

e le bande nere e lucide dei capelli gli

o scriveva. Scriveva lento e non staccando mai la

dietro le lenti spesse e sporche, all’improvviso iniziava

improvviso iniziava a scrivere e non alzava la testa

lui non contassero nulla. E infatti non sempre i

che era tanto intelligente, è strano che prendesse al

italiano. Appena la sufficienza, e talvolta neanche quella. I

Quello che hai scritto è corretto, ma vacuo» gli

mancava erano la ragione e la finalità di scrivere

materia sarebbe, italiano? Parlare e scrivere nella propria lingua

scrivere nella propria lingua, e allora? I temi. In

temi. In verità, cos’è che dovrei dire? A

dovrei dire? A chi è che lo sto dicendo

che lo sto dicendo? E a Cosmo sul serio

ventotto ragazzi di Paolo e Francesca? Non ho nessuna

le applichi o no, e il risultato di un

dire che un tema è bello? Perché una poesia

poesia si dice che è bella e invece un

dice che è bella e invece un’altra no

dimostrare sul serio, ed è inutile attaccarsi come certe

volte fa Cosmo quando è a corto di chiacchiere

a corto di chiacchiere, è inutile aggrapparsi a quella

delle rime... Potrei mettermi e scriverne cento, di poesie

di poesie, con metrica e tutto. Cento poesie tutte

Cento poesie tutte bruttissime. E poi questa idea che

mi dispiace... auguri... non è che io non li

che si sentono soli e tristi, ma cosa dovrei

preti, di noi compagni. E allora, di cosa gli

il modo per distinguerle e catalogarle. Questo gli importava

catalogarle. Questo gli importava e gli piaceva: gli piaceva

piaceva osservare, senza giudicare e senza essere giudicato, senza

quel poco che sapevamo e soprattutto quel che non

ce l’ha sempre. E invece di studiare, piuttosto

a parità di tempo e fatica o addirittura con

Crasta, detto il Bradipo, e persino Lorco, che pure

frenesia che la principessa e le sue sorelle provano

nel buttarsi sulle perle e sulle sete – cosa cambia

cambia se l’oggetto è diverso ma l’eccitazione

diverso ma l’eccitazione è la stessa?), a forza

a forza di ripetere e ripetere la medesima illusione

ripetere la medesima illusione e delusione, come una falena

lampada dalla cui luce è attirata, rimbalza sul vetro

attirata, rimbalza sul vetro, e trova le forze per

alla fine lo scopo è quello, l’oggetto del

l’oggetto del desiderio è cambiato ed è diventato

desiderio è cambiato ed è diventato quello di farsi

più quella luce, c’è solo il vetro contro

filate lisce, la vita è andata, dove, non lo

non lo so, eppure è andata, fino, appunto, a

appunto, a quel davanzale e a quella finestra spalancata

spalancata. Solo la finestra è una garanzia. Dal punto

comprensione, il vero problema è che, ripetendo e ripetendo

problema è che, ripetendo e ripetendo, non ho capito

ci sono accucciato dentro. E anche adesso, non voglio

altro. So che soffro e che nessuno può capirmi