Pantaleo Carabellese, Il problema della filosofia in Kant, 1938
concordanze di «è»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1938 | questo: per lui non è vero ciò che Hume | ||
2 | 1938 | solo sapere analitico; essa è anche sapere sintetico; non | ||
3 | 1938 | anche sapere sintetico; non è vero che nelle analisi | ||
4 | 1938 | era nel soggetto; non è vero che esse non | ||
5 | 1938 | dalla somma di 7 più 5, è qualche cosa di nuovo | ||
6 | 1938 | cosa di nuovo, ed è qualche cosa di reale | ||
7 | 1938 | Per Kant la matematica è sintetica perchè riguarda la | ||
8 | 1938 | investe la realtà; non è pura astrazione ideale (vedi | ||
9 | 1938 | ideale (vedi a pag. 48 e nota a pag. 30: concezione | ||
10 | 1938 | della conoscenza humiana). ¶ Come è possibile alla ragione umana | ||
11 | 1938 | tale conoscenza sintetica, reale e pur tuttavia apriori com | ||
12 | 1938 | pur tuttavia apriori com'è la matematica?... (vedi paragr | ||
13 | 1938 | vedi paragr. 8 a pag. 50), è la rappresentazione quale dipenderebbe | ||
14 | 1938 | dell'oggetto. Matematicizzare non è discorrere, è intuire, perchè | ||
15 | 1938 | Matematicizzare non è discorrere, è intuire, perchè gli enti | ||
16 | 1938 | oggettive. Il sapere matematico è determinazione apriori di tali | ||
17 | 1938 | sensibilmente. ¶ Il sapere-intuizione è il carattere delle matematiche | ||
18 | 1938 | tale. ¶ Il sapere intuitivo è proprio delle matematiche. ¶ Il | ||
19 | 1938 | matematiche. ¶ Il sapere discorsivo è proprio della filosofia. ¶ Queste | ||
20 | 1938 | dalla esperienza, nella apriorità. E perciò anche l'intuizione | ||
21 | 1938 | anche l'intuizione, che è fondamento ed oggetto del | ||
22 | 1938 | sarebbe conoscenza universale necessaria e quindi non sarebbe scienza | ||
23 | 1938 | si formano con esse e di esse i concetti | ||
24 | 1938 | di esse i concetti e si arriva a nuove | ||
25 | 1938 | una difficoltà, perchè intuizione è rappresentazione quale dipenderebbe immediatamente | ||
26 | 1938 | dalla presenza dell'oggetto e perciò intuire apriori non | ||
27 | 1938 | bisogna avere ben chiare e presenti due distinzioni che | ||
28 | 1938 | una riguardante la realtà; e cioè la distinzione dell | ||
29 | 1938 | cosa in sè non è il suo fenomeno, e | ||
30 | 1938 | è il suo fenomeno, e perciò la presenza dell | ||
31 | 1938 | oggetto al soggetto intuente e cioè senziente non darà | ||
32 | 1938 | dalla materia. La forma è lo stesso conoscere in | ||
33 | 1938 | conoscere in quanto tale. E quindi la forma del | ||
34 | 1938 | forma del conoscere intuitivo è lo stesso intuire: nè | ||
35 | 1938 | nè meno. Intuire, che è nello stesso tempo cogliere | ||
36 | 1938 | tempo cogliere il fenomeno e fenomenizzare. ¶ Io, in quanto | ||
37 | 1938 | Poste queste due distinzioni, è possibile ammettere una intuizione | ||
38 | 1938 | intuizione pura apriori («pura» e «apriori» sono la stessa | ||
39 | 1938 | pure per Kant non è tale. Se ci sono | ||
40 | 1938 | sono intuizioni, per empiriche e provenienti dal di fuori | ||
41 | 1938 | orbene questo nostro intuire è la forma kantiana apriori | ||
42 | 1938 | concetto kantiano di forma è l'approfondimento del concetto | ||
43 | 1938 | di facoltà. Approfondimento, perchè è tolta quella essenza quasi | ||
44 | 1938 | pur sempre avendola, non è che l'atto stesso | ||
45 | 1938 | essere quell'atto che è sempre, di qualunque sua | ||
46 | 1938 | determinazione si tratti. ¶ C'è però un problema di | ||
47 | 1938 | il conoscere non intellettivo è informe, cioè senza forma | ||
48 | 1938 | dualismo conoscitivo di sentire e intendere in Kant è | ||
49 | 1938 | corpo è pesante; non è necessario, secondo Kant, pensare | ||
50 | 1938 | cosa più di prima, e qualche cosa di realmente | ||
51 | 1938 | dei giudizi in analitici e sintetici non è qualche | ||
52 | 1938 | analitici e sintetici non è qualche cosa che abbia | ||
53 | 1938 | riguardo ai giudizi analitici e un grosso problema riguardo | ||
54 | 1938 | che sono analitici sempre e per tutti i pensanti | ||
55 | 1938 | giudizi ritenersi dei veri e propri concetti innati? E | ||
56 | 1938 | e propri concetti innati? E così: il concetto di | ||
57 | 1938 | concetto di corpo esteso è innato? In tal caso | ||
58 | 1938 | alla posizione di Platone. E se sono due cose | ||
59 | 1938 | corporeità ed estensione, come e perchè stanno insieme apriori | ||
60 | 1938 | perchè stanno insieme apriori? È il problema metafisico più | ||
61 | 1938 | quanto tali. Questa unificazione è schietta sintesi fatta dai | ||
62 | 1938 | presupporrebbe sempre un'analisi, e questa un nesso oggettivo | ||
63 | 1938 | detto, non intende porre e risolvere solo un problema | ||
64 | 1938 | atto mentale, alla esistenziale (e non puramente essenziale) realtà | ||
65 | 1938 | realtà della cosa che è oggetto di quel giudizio | ||
66 | 1938 | giudizio; cioè la conoscenza è sintetica quando intende la | ||
67 | 1938 | l'esperienza. ¶ Conoscere non è fantasticare, nè chiudersi in | ||
68 | 1938 | mondo di relazioni ideali; è sapere le cose come | ||
69 | 1938 | poi, per essere universale e necessario, deve essere sintetico | ||
70 | 1938 | nuova dell'apriori che è oggettivo (lez. IV) e | ||
71 | 1938 | è oggettivo (lez. IV) e ci si porrà in | ||
72 | 1938 | della conoscenza sintetica apriori. È però sempre il problema | ||
73 | 1938 | dice filosofia. La Critica è filosofia trascendentale, perchè, più | ||
74 | 1938 | al quale si rivolge, e fino a Kant si | ||
75 | 1938 | prima di dire se e quali sono le cose | ||
76 | 1938 | dover conoscere le cose e ci occupiamo invece del | ||
77 | 1938 | conoscere il conoscere: trascendentale è la conoscenza in quanto | ||
78 | 1938 | gradi della questione: ¶ 1) come è possibile la matematica pura | ||
79 | 1938 | la matematica pura; ¶ 2) come è possibile la fisica pura | ||
80 | 1938 | della natura); ¶ 3) perchè c'è nello spirito umano l | ||
81 | 1938 | metafisica che per Kant è innegabile, anche se fino | ||
82 | 1938 | luogo ad una vera e propria scienza; ¶ 4) come è | ||
83 | 1938 | e propria scienza; ¶ 4) come è possibile la metafisica come | ||
84 | 1938 | PROBLEMA ¶ VI ¶ LA MATEMATICA E L'INTUIZIONE PURA ¶ La | ||
85 | 1938 | scienza matematica (paragr. 6-10). Apriorità e sinteticità matematica. Difficoltà dell | ||
86 | 1938 | dell'intuizione pura apriori e le due distinzioni con | ||
87 | 1938 | La matematica pura, che è la scienza da tutti | ||
88 | 1938 | solo in tal caso è universale e necessaria), è | ||
89 | 1938 | tal caso è universale e necessaria), è anche tutta | ||
90 | 1938 | è universale e necessaria), è anche tutta, da parte | ||
91 | 1938 | che la matematica non è sintetica ma analitica, perchè | ||
92 | 1938 | sfere: relazioni tra idee e questioni di fatto; soltanto | ||
93 | 1938 | relazioni tra idee c'è necessità (fondata sul principio | ||
94 | 1938 | conoscenza reale non c'è alcuna necessità, cioè tale | ||
95 | 1938 | tale conoscenza reale non è raggiunta. Hume riconosce che | ||
96 | 1938 | relazioni tra idee. Essa è sapere analitico; si risolve | ||
97 | 1938 | certo cessato dopo Kant e dopo la sua Critica | ||
98 | 1938 | più che mai, non è vano il richiamo ai | ||
99 | 1938 | quell'«oceano senza sponda e senza fari», quale, prima | ||
100 | 1938 | due concetti di sintesi e di apriorità; 4) gradi di | ||
101 | 1938 | le dirà della matematica e della fisica, non della | ||
102 | 1938 | di un Essere supremo e di un mondo futuro | ||
103 | 1938 | Quel che importa notare è che, per ora, il | ||
104 | 1938 | egli vuol ricercare se e come sia scienza. Della | ||
105 | 1938 | umana in Kant non è mai nato il dubbio | ||
106 | 1938 | in quanto essa non è da tutti ammessa nello | ||
107 | 1938 | tra due alternative: dogmatismo e scetticismo. Il problema, che | ||
108 | 1938 | altro. ¶ Metodo per porre e risolvere questo problema (pag | ||
109 | 1938 | metodo da escludere (pag. 37) è quello che parte da | ||
110 | 1938 | esistente prima della critica, e quindi dogmatica. Kant, per | ||
111 | 1938 | ritiene alcuna come valida, e quindi niente ancora metafisica | ||
112 | 1938 | che queste fossero: obbiettare è dar valore di scienza | ||
113 | 1938 | da cui esse provengono, e che invece, per Kant | ||
114 | 1938 | metodo da seguire (pag. 37) è quello di partire dal | ||
115 | 1938 | Per fortuna (pag. 38) ci è data una certa conoscenza | ||
116 | 1938 | universale apriori (matematica pura e fisica pura): ci è | ||
117 | 1938 | e fisica pura): ci è data come scienza, perchè | ||
118 | 1938 | data come scienza, perchè è di comune consenso, è | ||
119 | 1938 | è di comune consenso, è unica per tutti essendo | ||
120 | 1938 | esperienza (per Kant c'è una fisica sottostante alla | ||
121 | 1938 | scienza quando la conoscenza è universale e necessaria (necessaria | ||
122 | 1938 | la conoscenza è universale e necessaria (necessaria, cioè che | ||
123 | 1938 | non vale). Tale universalità e necessità non può fondarsi | ||
124 | 1938 | l'umanità ha cominciato e finirà; oggi questo non | ||
125 | 1938 | non si intende: si è confuso umanità con assolutezza | ||
126 | 1938 | non fondarsi della universalità e necessità della conoscenza sulla | ||
127 | 1938 | conoscenza dalla esperienza. Questo è il carattere kantiano della | ||
128 | 1938 | conoscenza scientifica, della matematica e della fisica pura. Il | ||
129 | 1938 | pura. Il punto interrogativo è sul come della scienza | ||
130 | 1938 | come della scienza matematica e fisica e non sul | ||
131 | 1938 | scienza matematica e fisica e non sul se ci | ||
132 | 1938 | ma concetto della matematica e fisica come reali scienze | ||
133 | 1938 | della scienza in generale e poi vedere il «se | ||
134 | 1938 | già qualche conoscenza universale e necessaria, possiamo porre il | ||
135 | 1938 | il problema del come è possibile la scienza. ¶ Or | ||
136 | 1938 | Or porre tale problema è porre il problema del | ||
137 | 1938 | il problema del come è possibile la conoscenza sintetica | ||
138 | 1938 | con le conseguenti necessità e universalità: se la scienza | ||
139 | 1938 | scienza fosse solamente apriori, e cioè fondata non sulla | ||
140 | 1938 | oltrechè apriori, anche sintetica, e solo così essa spiega | ||
141 | 1938 | solo così essa spiega e fonda l'esperienza. Essendo | ||
142 | 1938 | i corpi sono estesi; è impossibile che io pensi | ||
143 | 1938 | corpo quindi non si è avvantaggiato con questo giudizio | ||
144 | 1938 | conoscenza (es. il corpo è pesante; non è necessario | ||
145 | 1938 | nuova che Kant scopre e svolge: la Critica. E | ||
146 | 1938 | e svolge: la Critica. E alla scoperta di questa | ||
147 | 1938 | alla scoperta di questa è decisiva la spinta che | ||
148 | 1938 | nuova nasce da Hume, e in che cosa essa | ||
149 | 1938 | tutta la sua skepsi, è soggetto ad un duplice | ||
150 | 1938 | connaturato al pensiero scientifico e filosofico: 1) la ragione è | ||
151 | 1938 | e filosofico: 1) la ragione è una facoltà dell'uomo | ||
152 | 1938 | facoltà dell'uomo conoscente; è qualcosa di intrinseco a | ||
153 | 1938 | proprio in quanto conoscente; è, diremmo noi oggi per | ||
154 | 1938 | nella natura delle cose e che è espressa specialmente | ||
155 | 1938 | delle cose e che è espressa specialmente nel principio | ||
156 | 1938 | fa assistere alla genesi e perciò alla essenza, tale | ||
157 | 1938 | essenza, tale necessità ci è somministrata, fatta presente dalla | ||
158 | 1938 | una facoltà del soggetto, è oggettiva, cioè coglie ed | ||
159 | 1938 | avere un valore oggettivo, e perciò, pensa Hume, deve | ||
160 | 1938 | essere un conoscente, Hume è, senza volerlo, d'accordo | ||
161 | 1938 | accordo coi dogmatici, anzi è più dogmatico di loro | ||
162 | 1938 | oggettività del nesso causale è indimostrabile, ed essa è | ||
163 | 1938 | è indimostrabile, ed essa è invece condizione necessaria della | ||
164 | 1938 | nella sua integrità» (pag. 12). E perciò Kant generalizza la | ||
165 | 1938 | di causa: questo «non è affatto l'unico con | ||
166 | 1938 | una cosa come tale è un altro nesso apriori | ||
167 | 1938 | un altro nesso apriori, e così il pensarla con | ||
168 | 1938 | di un principio posto e vissuto da una facoltà | ||
169 | 1938 | Indagine, questa, fondamentale, ampia e profonda quant'altra mai | ||
170 | 1938 | tentata; indagine, a istituire e svolgere la quale non | ||
171 | 1938 | per istituir tale indagine è necessario fondare una scienza | ||
172 | 1938 | scienza della ragione, prima e a condizione della stessa | ||
173 | 1938 | nuova della ragione pura è la Critica. Prima della | ||
174 | 1938 | era anche sviluppata, accanto e di fronte alla metafisica | ||
175 | 1938 | di fronte alla metafisica e alle scienze che ne | ||
176 | 1938 | scienze che ne nascono e la determinano, anche una | ||
177 | 1938 | questo discorrere razionale che è l'umano conoscere (la | ||
178 | 1938 | oggettivi, sui quali inconsapevolmente e metafisica e scienze determinate | ||
179 | 1938 | quali inconsapevolmente e metafisica e scienze determinate si fondavano | ||
180 | 1938 | in pieno la difficoltà, è, per Kant, il merito | ||
181 | 1938 | incontestabile di Hume. Critica è dunque questa scienza nuova | ||
182 | 1938 | scienza nuova che ricerca e studia come principi apriori | ||
183 | 1938 | ritenuti come soltanto oggettivi e non costitutivi perciò del | ||
184 | 1938 | grado di dirci se e come la metafisica sia | ||
185 | 1938 | sia possibile come scienza. E perciò la Critica è | ||
186 | 1938 | E perciò la Critica è, per Kant, filosofia trascendentale | ||
187 | 1938 | per Kant, filosofia trascendentale: è filosofia della filosofia, è | ||
188 | 1938 | è filosofia della filosofia, è il problema interno della | ||
189 | 1938 | metafisica parlano da maestri e sfacciatamente decidono» (pag. 18). I | ||
190 | 1938 | Critica, ma era ed è proprio quel carattere universale | ||
191 | 1938 | primo istituito il problema e costituita la scienza atta | ||
192 | 1938 | problemi di metafisica non è certo cessato dopo Kant | ||
193 | 1938 | sono insieme un sommario e una difesa della Critica | ||
194 | 1938 | era nulla di nuovo e che essa era schiettamente | ||
195 | 1938 | uso di scolari (pag. 5), e che non sono per | ||
196 | 1938 | filosofia». ¶ Kant quasi previene e combatte quell'equivoco, oggi | ||
197 | 1938 | cui si identifica filosofia e storia della filosofia. Che | ||
198 | 1938 | come grandi profondi pensieri, è vero; ma è pure | ||
199 | 1938 | pensieri, è vero; ma è pure vero che il | ||
200 | 1938 | del pensiero filosofico precedente, e cioè non è soltanto | ||
201 | 1938 | precedente, e cioè non è soltanto la ripresentazione di | ||
202 | 1938 | dalla concretezza (che non è soltanto storica) dell'uomo | ||
203 | 1938 | opera loro, perchè c'è una pregiudiziale, un problema | ||
204 | 1938 | pregiudiziale, un problema che è necessario risolvere prima di | ||
205 | 1938 | presenti, p. es., Cartesio e Locke, e chiedersi da | ||
206 | 1938 | es., Cartesio e Locke, e chiedersi da quale parte | ||
207 | 1938 | nè l'altra quindi è tale scienza. Questa non | ||
208 | 1938 | deve essere, conoscenza universale e necessaria. Kant, così argomentando | ||
209 | 1938 | continua contraddizione senza conclusione. È un pregiudizio, perchè è | ||
210 | 1938 | È un pregiudizio, perchè è vero che la filosofia | ||
211 | 1938 | stessi problemi, ma non è vero affatto che la | ||
212 | 1938 | continua contraddizione. Essa invece è un approfondimento sempre maggiore | ||
213 | 1938 | per vie differenti. Cartesio e Locke si contraddicono molto | ||
214 | 1938 | oggi non solo non è svanito ma è quasi | ||
215 | 1938 | non è svanito ma è quasi codificato nello storicismo | ||
216 | 1938 | ne sente i limiti e passa alla filosofia, portando | ||
217 | 1938 | la diversità dei soggetti e dei sistemi. Per lo | ||
218 | 1938 | che pare ma non è mutevolezza, Kant elogia l | ||
219 | 1938 | Kant, vedemmo, il possibile è l'essenza della realtà | ||
220 | 1938 | interno della filosofia, Kant è persuaso ancora di un | ||
221 | 1938 | di un'altra cosa, e cioè che la soluzione | ||
222 | 1938 | la filosofia. ¶ Perciò egli è sicuro che chi leggerà | ||
223 | 1938 | dovrà ammettere che così e solo così una completa | ||
224 | 1938 | elimina ogni errore precedente, è un po' propria di | ||
225 | 1938 | l'ignavia filosofica. ¶ Come è nata in Kant l | ||
226 | 1938 | di questo problema nuovo e pregiudiziale di fronte a | ||
227 | 1938 | tutti gli altri? Come è nata in lui la | ||
228 | 1938 | imis la metafisica? Qual è il motivo storico della | ||
229 | 1938 | Hume, egli soltanto, Kant, è stato «suscettibile esca» (pag | ||
230 | 1938 | necessità della sua identità. E così egli vede che | ||
231 | 1938 | che la causalità non è un risultato dell'esperienza | ||
232 | 1938 | accadimento, datoci dall'esperienza, è successione. Il nesso necessario | ||
233 | 1938 | nell'intimo dei fatti, è soltanto abito soggettivo mascherato | ||
234 | 1938 | da oggettività, la quale è impenetrabile. Da ciò lo | ||
235 | 1938 | oggettivo della causalità non è tale, esso è soltanto | ||
236 | 1938 | non è tale, esso è soltanto un abito soggettivo | ||
237 | 1938 | oggettiva necessità di ragione. E, siccome solo da ragione | ||
238 | 1938 | dei fatti; non c'è scienza dell'essere, non | ||
239 | 1938 | proprio come principio necessitante, e non deve così e | ||
240 | 1938 | e non deve così e solo così avere una | ||
241 | 1938 | cui prendere le conoscenze e che non bisognava che | ||
242 | 1938 | Su tal binario (rivelazione e tradizione razionale, Vangelo e | ||
243 | 1938 | e tradizione razionale, Vangelo e Metafisica) l'umanità pareva | ||
244 | 1938 | dopochè con la Patristica e con la Scolastica le | ||
245 | 1938 | siamo uomini anche noi, e che se poteva aver | ||
246 | 1938 | se poteva aver ricercata e ritrovata la verità Aristotele | ||
247 | 1938 | la conoscenza? ¶ Questa domanda è il merito di Cartesio | ||
248 | 1938 | il merito di Cartesio; e così il Cartesianesimo costituisce | ||
249 | 1938 | conoscitivo della filosofia moderna. È nota la risposta: per | ||
250 | 1938 | la risposta: per Cartesio e per Leibniz la conoscenza | ||
251 | 1938 | dalla ragione; la verità è intima all'umano pensiero | ||
252 | 1938 | umano pensiero. Per Bacone e per Locke la conoscenza | ||
253 | 1938 | Al problema dell'origine è sostituito il problema del | ||
254 | 1938 | conoscere come tale c'è: che ci sia un | ||
255 | 1938 | sia un conoscere matematico e fisico, è un fatto | ||
256 | 1938 | conoscere matematico e fisico, è un fatto. Per vedere | ||
257 | 1938 | fatto. Per vedere se e quale valore abbia il | ||
258 | 1938 | possibilità del conoscere. Come è dunque possibile il conoscere | ||
259 | 1938 | soluzione di esso condiziona e il problema dell'origine | ||
260 | 1938 | il problema dell'origine e il problema del valore | ||
261 | 1938 | della esistenza del conoscere e la ricerca della possibilità | ||
262 | 1938 | Kant la vera conoscenza è scienza, e la scienza | ||
263 | 1938 | vera conoscenza è scienza, e la scienza è conoscenza | ||
264 | 1938 | scienza, e la scienza è conoscenza universale (ciò in | ||
265 | 1938 | in cui tutti conveniamo) e necessaria (ciò in cui | ||
266 | 1938 | Tali sono la matematica e la fisica pura; esse | ||
267 | 1938 | quanto sono conoscenze universali e necessarie. Esiste invece, almeno | ||
268 | 1938 | che vuol essere necessaria e universale come le precedenti | ||
269 | 1938 | universale come le precedenti e più di esse, che | ||
270 | 1938 | ed assoluta: la metafisica. E la troviamo invece tale | ||
271 | 1938 | non ha quella universalità e necessità, che dovrebbe avere | ||
272 | 1938 | come scienze (la matematica e la fisica pura). Da | ||
273 | 1938 | noi possiamo sapere come è possibile la conoscenza che | ||
274 | 1938 | se questa metafisica c'è o non c'è | ||
275 | 1938 | è o non c'è come scienza: ciò ci | ||
276 | 1938 | già assodato tale (matematica e fisica). Possibilità, ricordiamo, per | ||
277 | 1938 | ricordiamo, per Kant non è che l'essenza stessa | ||
278 | 1938 | lo ammettiamo come reale e ne presupponiamo l'essenza | ||
279 | 1938 | una qualche scienza c'è senza dubbio – e – si | ||
280 | 1938 | c'è senza dubbio – e – si dubita che una | ||
281 | 1938 | il criticismo kantiano non è solo il problema generico | ||
282 | 1938 | più importante approfondimento, ma è anche la prima esplicita | ||
283 | 1938 | a differenza del matematico e del fisico).2 ¶ L'impostazione | ||
284 | 1938 | del fisico).2 ¶ L'impostazione e la soluzione di tal | ||
285 | 1938 | problema interno della filosofia è quello che noi studieremo | ||
286 | 1938 | filosofia per Kant non è soltanto uno dei problemi | ||
287 | 1938 | uno dei problemi filosofici: è un problema la cui | ||
288 | 1938 | problema la cui soluzione è pregiudiziale di fronte a | ||
289 | 1938 | cui questa si concreta; è universale nel tempo. Ogni | ||
290 | 1938 | per ogni tempo. ¶ Filosofia è sapere universale sotto ogni | ||
291 | 1938 | universale sotto ogni rispetto: è universale anche dal punto | ||
292 | 1938 | di essi non c'è neppure il pensare e | ||
293 | 1938 | è neppure il pensare e perciò non c'è | ||
294 | 1938 | e perciò non c'è nessun pensante; b) da | ||
295 | 1938 | loro soluzione non c'è il pensiero di nessuna | ||
296 | 1938 | pensiero di nessuna cosa, e perciò non c'è | ||
297 | 1938 | e perciò non c'è nulla. (Già Aristotele aveva | ||
298 | 1938 | universalità nel tempo, oggettiva e soggettiva, dobbiamo vedere come | ||
299 | 1938 | tale universalità nei filosofi, e in questi soli, i | ||
300 | 1938 | i non filosofi diventano (e sono stati detti) coscienza | ||
301 | 1938 | togliete la sua incomprensibilità e non rimarrà più nulla | ||
302 | 1938 | sanno risolvere tale difficoltà. È quel che oggi avviene | ||
303 | 1938 | dei sopraccennati indirizzi: ed è, in definitiva, da una | ||
304 | 1938 | fare, il vivere conta e non il pensare. ¶ Dal | ||
305 | 1938 | enciclopedismo: se la filosofia è universale, il filosofo bisogna | ||
306 | 1938 | bisogna che sappia tutto. E sfido a trovar persone | ||
307 | 1938 | sobbarcarsi a questo peso. E quand'anche se ne | ||
308 | 1938 | tali persone sarebbero archivi e non persone vive che | ||
309 | 1938 | rinunzia a sapere tutto e si dice che l | ||
310 | 1938 | dice che l'importante è sapere il sistema di | ||
311 | 1938 | cioè la scienza vera è la scienza della scienza | ||
312 | 1938 | allora di essere vuota e proclama che il concreto | ||
313 | 1938 | il vero sapere non è quello speculativo, ma ciò | ||
314 | 1938 | nella sua vuotezza non è nulla; non v'è | ||
315 | 1938 | è nulla; non v'è che la concreta attività | ||
316 | 1938 | vivere umano che non è filosofia. I filosofi, se | ||
317 | 1938 | vani acchiappanuvole. ¶ L'uno e l'altro estremo, dunque | ||
318 | 1938 | spirito) ha lasciata inesplicabile e inesplicata la difficoltà dal | ||
319 | 1938 | punto di vista soggettivo, e l'altra (l'attualismo | ||
320 | 1938 | accettare tale negazione? Essa è stata fatta esplicitamente in | ||
321 | 1938 | sede filosofica in Italia è la febbre che denunzia | ||
322 | 1938 | politica soffriva, il parlamentarismo (e cioè in fondo soggettivismo | ||
323 | 1938 | a se stesso. Così è accaduto per la filosofia | ||
324 | 1938 | questa negazione della filosofia è il sintomo febbrile del | ||
325 | 1938 | suo male. Il guaio è nello scambiare questa febbre | ||
326 | 1938 | mostrare che fu febbre e scoprire il male di | ||
327 | 1938 | il male di cui è sintomo. ¶ Ma non per | ||
328 | 1938 | coscienza critica, a salvare e confermare la filosofia, ma | ||
329 | 1938 | dal suo problema oggettivo, e cioè dal problema che | ||
330 | 1938 | dalla filosofia con Kant e Rosmini, è possibile risolvere | ||
331 | 1938 | con Kant e Rosmini, è possibile risolvere la difficoltà | ||
332 | 1938 | difficoltà dell'universalismo filosofico e sfuggire così all'annullamento | ||
333 | 1938 | può esaminare la possibilità, e il dubbio circa l | ||
334 | 1938 | della filosofia stessa. ¶ Kant è lo scopritore del problema | ||
335 | 1938 | ma non ha valore; è la fede che ha | ||
336 | 1938 | conoscenza. ¶ Prima dell'Umanesimo e del Rinascimento l'umanità | ||
337 | 1938 | cominciato a fine Marzo 1936) e altre ragioni mi persuasero | ||
338 | 1938 | finora dalla mia cattedra; e perciò mi proposi di | ||
339 | 1938 | precedenti studi al riguardo e seguendo la posizione che | ||
340 | 1938 | era allora diligente scolara, e raccolse, in ampio sommario | ||
341 | 1938 | profitto che ella diceva e mostrò di aver tratto | ||
342 | 1938 | chiese di pubblicarle tali e quali, perchè, pensava, sarebbero | ||
343 | 1938 | miei studi su Kant e sul problema accennato. «I | ||
344 | 1938 | diceva, sono molto difficili, e la vostra parola invece | ||
345 | 1938 | la vostra parola invece è comprensibilissima». Acconsentii, e acconsentii | ||
346 | 1938 | invece è comprensibilissima». Acconsentii, e acconsentii anche a lasciarle | ||
347 | 1938 | spesso accentuante punti salienti e smorzante invece il passaggio | ||
348 | 1938 | forse qualcosa avrei aggiunto e il lavoretto forse avrei | ||
349 | 1938 | spontaneità, di lezione vissuta e quasi improvvisata dalla cattedra | ||
350 | 1938 | ho riviste le lezioni, e delle idee esposte accetto | ||
351 | 1938 | avendo presenti i Prolegomeni. E così reciprocamente il mio | ||
352 | 1938 | ad essi (Bari, Laterza, 1925) è bene sia accompagnato, ad | ||
353 | 1938 | filosofia come sua difficoltà e ragione immanente per dubitare | ||
354 | 1938 | presentò a Kant: c'è davvero, come sapere valido | ||
355 | 1938 | sapere valido, la filosofia? È questo un dubbio che | ||
356 | 1938 | risolto, rinasce ancora, tanto è legittimo. Dal dubbio si | ||
357 | 1938 | legittimo. Dal dubbio si è passati, oggi, alla negazione | ||
358 | 1938 | Gentile. ¶ a) Il Croce è arrivato alla esplicita confessione | ||
359 | 1938 | dimostrare che non c'è un problema che sia | ||
360 | 1938 | sia proprio della filosofia, e alla cui soluzione si | ||
361 | 1938 | nascono dalle contingenze storiche e queste soltanto nella loro | ||
362 | 1938 | sia stata già trovata, e sia stata trovata finalmente | ||
363 | 1938 | B. Croce: la filosofia è la filosofia dello spirito | ||
364 | 1938 | più, perchè con questa è stata già trovata, una | ||
365 | 1938 | Per il Gentile filosofare è vivere spiritualmente, è l | ||
366 | 1938 | filosofare è vivere spiritualmente, è l'attività vera e | ||
367 | 1938 | è l'attività vera e propria dello spirito, attività | ||
368 | 1938 | attività etica, disciplina civile e morale. Se si vuole | ||
369 | 1938 | la quale non c'è nulla. E quindi tutta | ||
370 | 1938 | non c'è nulla. E quindi tutta l'attività | ||
371 | 1938 | tutta l'attività spirituale è filosofia; cioè non v | ||
372 | 1938 | unica differenza tra a) e b) è che in | ||
373 | 1938 | tra a) e b) è che in a) è | ||
374 | 1938 | è che in a) è il filosofo stesso (Croce | ||
375 | 1938 | suo filosofare; in b) è invece qualche scolaro che | ||
376 | 1938 | riconosciuta questa legittima conseguenza. E questi sono i due | ||
377 | 1938 | del chi debba filosofare e del che cosa sia | ||
378 | 1938 | cosa sia filosofia: questa è ancora posizione pre-kantiana | ||
379 | 1938 | merito grande di Kant è di aver portato il | ||
380 | 1938 | ragioni tal dubbio non è raro che si converta | ||
381 | 1938 | Premettiamo che per noi è falso concetto della filosofia | ||
382 | 1938 | va, se vero filosofare è, nel profondo di questo | ||
383 | 1938 | della spiritualità umana: ne è cioè la spiritualità immanente | ||
384 | 1938 | spiritualità immanente alla storia e superante le epoche in | ||
385 | 1938 | l'oggettività come universalità e necessità, e proseguiamo nell | ||
386 | 1938 | come universalità e necessità, e proseguiamo nell'esame del | ||
387 | 1938 | essa. ¶ «Perciò validità oggettiva e validità necessaria ed universale | ||
388 | 1938 | nella necessità ed universalità e «sebbene non conosciamo l | ||
389 | 1938 | giudizio come universalmente valido e perciò necessario, vi sottintendiamo | ||
390 | 1938 | riconosciamo dal valore universale e necessario del nesso delle | ||
391 | 1938 | rappresentazioni, che da esso (e cioè dall'Obiekt = in | ||
392 | 1938 | date alla nostra sensitività, è, mediante un concetto intellettivo | ||
393 | 1938 | rapporto l'oggetto (Gegenstand) e il giudizio è oggettivo | ||
394 | 1938 | Gegenstand) e il giudizio è oggettivo» (pag. 84). ¶ Ricordiamo: la | ||
395 | 1938 | Ricordiamo: la nostra sensitività è forma del conoscere, la | ||
396 | 1938 | del conoscere non c'è Obiekt (che non c | ||
397 | 1938 | Obiekt (che non c'è, secondo Kant, in nessun | ||
398 | 1938 | fenomeno intuito, non c'è Gegenstand perchè non c | ||
399 | 1938 | Gegenstand perchè non c'è ancora il concetto intellettivo | ||
400 | 1938 | universale. ¶ Differenza fra Obiekt e Gegenstand: Obiekt è il | ||
401 | 1938 | Obiekt e Gegenstand: Obiekt è il puro oggetto che | ||
402 | 1938 | nell'Obiekt, no, esso è un quid reale, che | ||
403 | 1938 | proprio per essere reale, è lo scolastico esse in | ||
404 | 1938 | del fenomeno all'Obiekt è trasformare il fenomeno intuito | ||
405 | 1938 | in Gegenstand. Perciò questo è qualche cosa che sta | ||
406 | 1938 | noi conoscenti; il Gegenstand è il fenomeno dell'Obiekt | ||
407 | 1938 | Obiekt, ma riconosciuto universale e necessario per questo suo | ||
408 | 1938 | ma di coscienza. Obiekt è ciò che ci sta | ||
409 | 1938 | fuori, cioè che non è coscienza, proprio per poter | ||
410 | 1938 | per poter essere Obiekt (è la cosa in sè | ||
411 | 1938 | in sè realistica). Gegenstand è l'Obiekt come può | ||
412 | 1938 | nullità della coscienza stessa. E vi trovo infatti, nel | ||
413 | 1938 | concetto intellettivo, quella universalità e necessità che mi fa | ||
414 | 1938 | come coscienza soggettiva, c'è un Gegenstand (corrispettivo dell | ||
415 | 1938 | le due caratteristiche: universalità e necessità. Occorre ora un | ||
416 | 1938 | Nel concetto poi c'è già il giudizio, cioè | ||
417 | 1938 | coscienza in due aspetti e trovare la propria unità | ||
418 | 1938 | nel giudizio: il bene è il fine supremo del | ||
419 | 1938 | alla coscienza di bene e di fine che per | ||
420 | 1938 | formuliamo il giudizio. Non è dunque possibile pensare un | ||
421 | 1938 | quanto facoltà del concepire è la stessa facoltà del | ||
422 | 1938 | stessa facoltà del giudicare. E perciò Kant dice: (pag | ||
423 | 1938 | come facoltà dei concetti e se nello stesso tempo | ||
424 | 1938 | solo all'intelletto che è facoltà giudicativa. «Or questo | ||
425 | 1938 | confronto le percezioni soltanto e le collego in una | ||
426 | 1938 | sono le rappresentazioni; questo è il campo della esperienza | ||
427 | 1938 | erronea: se il conoscere è soltanto rappresentare, il conoscere | ||
428 | 1938 | compito conoscitivo, il conoscere è un assurdo; saremmo sempre | ||
429 | 1938 | assoluto potere di rappresentare e soltanto di rappresentare. Svanirebbe | ||
430 | 1938 | assente, il rappresentato (realtà) e svanirebbe così anche il | ||
431 | 1938 | coscienza). Il conoscere non è dunque soltanto rappresentare; questo | ||
432 | 1938 | dunque soltanto rappresentare; questo è concetto realistico e porta | ||
433 | 1938 | un giudizio di percezione; è un giudizio che non | ||
434 | 1938 | intuizione, in quanto tale, è mia e mia soltanto | ||
435 | 1938 | quanto tale, è mia e mia soltanto; l'oggetto | ||
436 | 1938 | stato soggettivo, in cui è chiuso in se stesso | ||
437 | 1938 | oggetto, che pur non è dato se non nella | ||
438 | 1938 | sempre (necessità) per me e per tutti (universalità). (Es | ||
439 | 1938 | tutti (universalità). (Es., c'è una cattedra: fin che | ||
440 | 1938 | ci accorgiamo che c'è un oggetto? dall'imprescindibile | ||
441 | 1938 | arbitrario consentimento di tutti e sempre. Consentimento non arbitrario | ||
442 | 1938 | un oggetto come tale è la validità necessaria ed | ||
443 | 1938 | esistente - intuìto da me e da ciascuno degli altri | ||
444 | 1938 | nella soggettiva intuizione mia: è anch'esso un esistente | ||
445 | 1938 | che ne ho io e ne ha ciascuno di | ||
446 | 1938 | di noi, siccome io e ciascuno siamo ciascuno un | ||
447 | 1938 | in ciascuno di noi e non ci sarebbe il | ||
448 | 1938 | ci sarebbe il tavolo (e non ci saremmo, aggiungo | ||
449 | 1938 | di noi). In tanto è possibile questo non arbitrario | ||
450 | 1938 | universale in quanto c'è un esistente. Ma in | ||
451 | 1938 | quanto tal universale giudizio è l'esistente stesso, quell | ||
452 | 1938 | esistente stesso, quell'esistente è elevato ad oggetto: non | ||
453 | 1938 | elevato ad oggetto: non è più soltanto un esistente | ||
454 | 1938 | soltanto un esistente fenomenico, è un oggetto, è un | ||
455 | 1938 | fenomenico, è un oggetto, è un quid universale e | ||
456 | 1938 | è un quid universale e necessario, non è più | ||
457 | 1938 | universale e necessario, non è più un singolare esistente | ||
458 | 1938 | singolare esistente. L'oggetto è l'universale e necessario | ||
459 | 1938 | oggetto è l'universale e necessario; e così reciprocamente | ||
460 | 1938 | l'universale e necessario; e così reciprocamente l'universale | ||
461 | 1938 | così reciprocamente l'universale e necessario è oggetto. ¶ Questa | ||
462 | 1938 | l'universale e necessario è oggetto. ¶ Questa è una | ||
463 | 1938 | necessario è oggetto. ¶ Questa è una e forse la | ||
464 | 1938 | oggetto. ¶ Questa è una e forse la scoperta fondamentale | ||
465 | 1938 | scoperta di Kant, non è, come si è ripetuto | ||
466 | 1938 | non è, come si è ripetuto, che l'oggetto | ||
467 | 1938 | nè pensato. L'oggetto è l'universale e necessario | ||
468 | 1938 | oggetto è l'universale e necessario. Ci sono tanti | ||
469 | 1938 | vera scoperta di Kant e non l'inconoscibilità della | ||
470 | 1938 | ha il suo significato e valore. Senza questa scoperta | ||
471 | 1938 | in sè si risolverebbe (e storicamente purtroppo così è | ||
472 | 1938 | e storicamente purtroppo così è stata intesa) in una | ||
473 | 1938 | una pura negazione che è lontanissima dal pensiero kantiano | ||
474 | 1938 | lontanissima dal pensiero kantiano, e che è in se | ||
475 | 1938 | pensiero kantiano, e che è in se stessa un | ||
476 | 1938 | vero Kant l'oggetto è questo universale e necessario | ||
477 | 1938 | oggetto è questo universale e necessario; e la cosa | ||
478 | 1938 | questo universale e necessario; e la cosa in sè | ||
479 | 1938 | sè come noumeno non è che l'oggetto inteso | ||
480 | 1938 | di questo non qui e non ora. Basta avervi | ||
481 | 1938 | problema della fisica pura, è soltanto esperienza possibile. Con | ||
482 | 1938 | coerenza tra l'apriorità e la sperimentabilità della fisica | ||
483 | 1938 | oggetto della fisica pura è natura di esperienza possibile | ||
484 | 1938 | esperienza possibile, il problema è questo: come le condizioni | ||
485 | 1938 | natura. Vediamo dunque se e come è possibile l | ||
486 | 1938 | dunque se e come è possibile l'apriorità della | ||
487 | 1938 | problema puro della natura è il problema puro della | ||
488 | 1938 | della esperienza in generale. ¶ È la grande affermazione rivoluzionaria | ||
489 | 1938 | problema della fisica pura è risolvere quello che abbiamo | ||
490 | 1938 | prima; concetto dell'oggettività e sua esigenza della universalità | ||
491 | 1938 | dell'oggetto (paragr. 18): Obiekt e Gegenstand (paragr. 19). ¶ Il concetto | ||
492 | 1938 | Il concetto dell'oggettività è il più fondamentale della | ||
493 | 1938 | fondamentale della filosofia kantiana e costituisce forse la più | ||
494 | 1938 | una nuova luce. Kant è la costrizione di Hume | ||
495 | 1938 | ad essere se stesso e così, in genere, in | ||
496 | 1938 | il progresso di questo è ottenuto proprio dalla ricerca | ||
497 | 1938 | Il problema dell'oggettività è trattato nei paragrafi dal | ||
498 | 1938 | il concetto di giudizio e distingue i giudizi di | ||
499 | 1938 | esperienza. Tra giudizi empirici e d'esperienza non c | ||
500 | 1938 | d'esperienza non c'è una inversione logica simpliciter |