parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Renzo Bistolfi, Il segreto del commendator Storace ovvero, quando si dice morire sul più bello, 2019

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
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2019
il mare appariva nero e minaccioso, solo le creste
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2019
a tratti come fantasmi e scomparivano subito dopo. ¶ Già
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2019
ora, la gente andava e veniva con una certa
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2019
viso: le palpebre gonfie e lo sguardo vacuo. Incrociò
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Quanto manca?» ¶ «Un’ora e mezzo circa. Ha tutto
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la chiuse a chiave e la portò con sé
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ristorante di terza classe e ordinò una colazione americana
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le istruzioni di sbarco, e la confusione sarebbe aumentata
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Poi uscì sul ponte e si appoggiò alla murata
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2019
alla murata: faceva freddo e la costa appariva ancora
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2019
come una striscia scura e irregolare, dai contorni confusi
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2019
specie di mezzaluna biancastra e allungata che sorgeva dal
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2019
mare, poi le case e i palazzi si delinearono
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da un ammasso caliginoso, e assunsero forme sempre più
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un merletto frastagliato, complesso e stupendo che si stagliava
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erano avvicinate al transatlantico e alcune sembravano volerlo scortare
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si staccò dal molo e puntò veloce verso la
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ruotare in senso contrario, e produsse un gran ribollire
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murata. ¶ Due rimorchiatori neri e rossi mossero verso il
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di attracco furono rapide e precise. Tutto accadde troppo
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gracchiarono degli ordini perentori e anche lui in un
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di dogana furono rapidissime, e in men che non
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di facchini che gridavano e issavano bagagli sugli imperiali
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là, in via Gramsci, e prenda il tram numero
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gli si spalancava davanti e gli faceva sbattere le
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strada, dall’aspetto caotico e polveroso di tutte le
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folla che andava avanti e indietro sul marciapiede spiccavano
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enigmatici, spavaldi marinai americani e qualche ragazzone biondo, in
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contrabbando, sgraffignata chissà come e chissà dove dal carico
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nella bottega di cordami e attrezzature marittime col suo
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suo odore di ferro e corde che toglieva il
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clienti dall’aspetto rude e non lo degnò neppure
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una cacofonia di clacson e motori: c’erano auto
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motori: c’erano auto e tram, carri a cavalli
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tram, carri a cavalli e camion che uscivano dal
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l’indirizzo al bigliettaio e quello gli disse che
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sulla panca di legno e si mise a osservare
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tirò fuori il telegramma e lo rilesse per l
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te stop sono vecchio e sto per morire ma
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dove la gente andava e veniva senza affrettarsi. A
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da un busto bronzeo e circondato da una ringhiera
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alcuni taxi in attesa e un chiosco di giornali
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il circolo della musica? È quella specie di palco
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lei giri a sinistra, è subito lì.» ¶ Attraversò la
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piazza, svoltò a sinistra e si ritrovò in un
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era una bella chiesetta e accanto a quella il
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primo piano, finestre basse e schiacciate nel sottotetto, un
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una lunga veste nera e un grembiule candido. Lo
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che ne capiscono qualcosa. E va bene: vada per
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poco distante dal letto e aprì un libro al
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aveva sciorinato il menu e lui, anziché approvare con
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a un grugnito selvatico e a un vago cenno
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era uscito in fretta e furia per l’ennesima
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a vuoto anche quella, e quando era tornato si
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attacco di cuore, gravissimo. E superato come i precedenti
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imperscrutabile disegno dell’Altissimo e che lui, pover’uomo
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secolo col fratello Leopoldo e avevano fatto fortuna in
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era tornato in Italia e aveva seguito gli affari
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immenso appartamento a Sestri e da lì non si
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quale in mano sua e metà nelle mani di
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infarto, manco a dirlo. E Agostino, l’unico figlio
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dilapidato in investimenti sbagliati e compulsive visite ai casinò
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Quindi, sommerso dai debiti e dal discredito, era sparito
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era ritirato dagli affari e si godeva l’agiatezza
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agiatezza raggiunta collezionando arazzi e vasi di vetro. Poi
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mai capito un accidente e dunque grandi ragionamenti non
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appunto. Ragli d’asino. E, si sa, raglio d
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del commendatore. Sì, parroco e arciprete, monsignore persino. Anche
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Un monsignore altro non è che un prete come
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lui non lo sa». ¶ E quel tarlo, dunque... Inutile
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commendator Storace, uomo retto e benefattore della parrocchia, da
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mai andato a confessarsi, e nemmeno da uno dei
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morte, a pensarci bene. ¶ E allora? ¶ E allora (eccolo
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pensarci bene. ¶ E allora? ¶ E allora (eccolo lì il
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2019
buon cristiano mette peccati e anima nelle mani di
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Cosa avrà voluto dire? ¶ E poi c’era stato
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tuttavia confessione non era. E alla fine sembrava sollevato
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se stesso. «Se c’è una cosa che non
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cosa che non sopporto è lasciare le cose a
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a metà, metà dette e metà da dire. Insomma
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faccia quella faccia scandalizzata. È solo un modo di
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2019
un modo di dire e lei lo sa benissimo
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Ecco com’era andata. ¶ E allora... ¶ Possibile che ci
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sicuro lui aveva promesso e così non poteva parlarne
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consigliarsi con la perpetua. E adesso un nuovo attacco
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attacco, un nuovo risveglio e ancora quello sguardo acuto
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ancora quello sguardo acuto e tenace, quel suo insistere
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barca per il momento è ancora in mezzo al
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accontentato, altro che storie. ¶ E dunque come prenderla? Come
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pensarci. ¶ Aprì il breviario e cominciò a passeggiare in
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a passeggiare in lungo e in largo con un
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si danno agli ammalati. ¶ E la perpetua lo capì
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imbambolato, la testa pesante e il naso chiuso. Il
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Nick provò la voce e gli ritornò ancora cupa
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gli ritornò ancora cupa e cavernosa, ben diversa dal
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diversa dal timbro alto e squillante che aveva di
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Aveva stipato pochi vestiti e qualche oggetto nella valigia
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qualche oggetto nella valigia e aveva contato i magri
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sulla porta di casa e gli aveva regalato due
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una fiaschetta di scotch e dieci dollari. ¶ Di soldi
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dell’insonnia inquietanti interrogativi. ¶ E se fosse stato un
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rumore, aprì la valigia e ne estrasse il foglio
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lampadina da notte, bluastra, e lo rilesse più volte
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Nick lo rimise via e tornò a sdraiarsi, incrociando
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l’avrebbe mai detto? E invece se l’è
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E invece se l’è cavata anche questa volta
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scrittoio ingombro di flaconi e scatole di medicine e
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e scatole di medicine e prese a scrivere una
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gliele passava di nuovo e lui vi apponeva la
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due ore controlli battito e pressione. Il cardiotonico quattro
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un cassettone con specchio e una comoda poltrona foderata
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una scena di caccia e una dozzina di disegni
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torceva su se stessa e scendeva nell’ammezzato, dove
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appose l’ultima firma e si alzò. «Cara Giuditta
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la consuetudine alla morte e la preservava dai sentimentalismi
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oppure fra due ore è tutto finito. Chi può
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le spalle. «Una cosa è sicura: il prossimo attacco
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sgoccioli. Il suo cuore è come una pompa che
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perde colpi in continuazione e una volta o l
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con un gesto nervoso e si avviò alla porta
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giorni.» ¶ L’infermiera annuì e lo precedette tornando al
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medico attraversò la stanza e aprì la porta che
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giunse un ridacchiare debole e sibilante. «Ecco qua le
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avete finita di complottare e mescolar veleni alle mie
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Il mio spogliatoio ormai è diventato la camera di
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si decidono le sentenze e le torture da infliggermi
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eloquente al dottor Cabella e sorrise. ¶ La voce del
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cose pratiche: cosa c’è di buono da mangiare
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che sciacqua lo stomaco e non dà sostanza. Per
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Intendevo dire: cosa c’è di buono da mettere
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con un gesto energico, e prese a sistemargli i
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di non aver sentito e gli ficcò di nuovo
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di salame di frisona e... due dita di barolo
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volta, scosse la testa e uscì. ¶ L’infermiera inarcò
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per rispondere con gentilezza e determinazione, ma il malato
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di nuovo la cannula e protese il collo. ¶ «Su
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2019
espressione da santa Sula e Fatta1 che in purgatorio
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me lo dica chiaro e tondo senza tanti sospiri
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tondo senza tanti sospiri e non se ne parli
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le accomoda l’umore e magari la riscalda anche
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depura, disinfiamma, rilassa. Bah! E poi il tè, mai
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deve!» ¶ Il vecchio tossì e rivolse al soffitto uno
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la cannula dell’ossigeno e stavolta gli passò l
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vinto lei. Due parole e sono già esausto. Comunque
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commendatore, da quando gli è capitata quella faccenda là
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quella faccenda là... si è messo a vivere quasi
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facendo saettare lo sguardo e sibilare la dentiera. ¶ «Fatto
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lui non se ne è mai potuto parlare, di
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intrattabile, sgarbato!» ¶ «Cattivo, persino.» ¶ «E taglia subito via il
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prego, adesso non esageriamo. È che quella faccenda là
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sempre fatto soffrire molto, e non riesce a darsi
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vuol sentirne più parlare e basta, insomma, è un
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parlare e basta, insomma, è un argomento tabù. Per
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cuore, da tanto si è chiuso in se stesso
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aveva allargato le braccia e si era fatta forza
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Eh, cosa volete farci? È la questione del contrabbasso
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del contrabbasso!» ¶ «Del contrabbasso? E cosa c’entra adesso
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spalle con fare modesto e aveva abbassato la voce
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di grazia, questo Alighiero? E cosa c’entra col
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2019
Nick Storeis, starnutì violentemente e si rivoltò nella cuccetta
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macchine gli giungeva chiaro e netto attraverso le lamiere
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il suo corpo allampanato e magro. ¶ Per fortuna anche
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erano stati il raffreddore e il naso tappato a
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bruschi risvegli. Aspirò profondamente e cercò di far arrivare
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l’esercizio due volte e finalmente gli sembrò di
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del suo viso triangolare e affilato, le orecchie a
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punta, i capelli corvini e arruffati e il grosso
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2019
capelli corvini e arruffati e il grosso naso arrossato
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tipiche degli individui lunghi e secchi, e allo sguardo
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2019
individui lunghi e secchi, e allo sguardo timido e
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2019
e allo sguardo timido e inquieto, tradivano un carattere
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taciturno. ¶ Stiracchiò le gambe e si soffiò rumorosamente il
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in partenza per Genova e poco dopo, appoggiato al
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I marinai che andavano e venivano e gli ordini
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che andavano e venivano e gli ordini gridati dalla
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2019
viaggio verso l’ignoto, e avevano risvegliato in lui
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ventidue anni, sei mesi e dieci giorni, e stava
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mesi e dieci giorni, e stava partendo per l
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Due uomini, a prua e a poppa, avevano sciolto
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tra una luce rossa e una verde e si
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rossa e una verde e si era arrestata poco
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la gomena di traino e avevano proseguito, descrivendo un
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colpo di sirena basso e prolungato che a Nick
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città si erano mosse e la costa si era
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vicino alla luce bianca e intermittente del faro, la
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solo la sagoma nera e immensa, confusa nei lampi
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tremare per il freddo e l’umidità, e si
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freddo e l’umidità, e si era addormentato di
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gli giungeva in sordina e l’ondeggiare dello scafo
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entusiasmo si era offuscato e, forse per colpa del
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l’aria era pesante e uno sconosciuto ronfava nella
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commesso ai grandi magazzini e l’appartamentino di due
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la sottana del prete e strillò con voce acuta
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dello spogliatoio si spalancò e l’infermiera attraversò la
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Si avvicinò al letto e afferrò il polso del
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serissima, agguantò un boccettino e cominciò a far cadere
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lo sguardo sembrò sollevarsi e le pupille si mossero
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vogliono capirla che non è ancora il momento di
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braccio dietro al vecchietto e, con mossa decisa e
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2019
e, con mossa decisa e professionale, gli sollevò il
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Beva, le farà bene. È un cardiotonico!» intimò l
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il dottor Cabella si è raccomandato di...» ¶ «Il dottor
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cosa mi fa bene e cosa mi fa male
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stridore di corde pure. ¶ «E lei figliola, se vuole
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2019
utile: vada di là e mi porti un dito
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2019
bianco come un cencio, e uscì dalla stanza. ¶ Allora
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si sfilò la cotta e le gettò entrambe sul
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2019
le strofinò sul limone e le sciacquò nel catino
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2019
persino di sentirlo ridacchiare. ¶ «E adesso che non ci
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2019
si voltò di scatto e fissò il vecchio senza
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monsignore, ci troverà carta e penna... deve scrivere un
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2019
le mani sui fianchi e finalmente lasciò andare un
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2019
Dopotutto quei momenti estremi e concitati scuotevano anche un
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2019
sa, commendatore, che lei è proprio un bel tipo
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2019
tanto lunga, lei c’è abituato a queste cose
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2019
poltroncina Retour d’Egypte e la spostò davanti allo
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2019
dispose nella corretta posizione e cominciò diligentemente a scrivere
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2019
cominciò diligentemente a scrivere. ¶ «E dopo mi manderà qui
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che fungeva da salotto e sala da pranzo ed
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2019
della parete di fondo e si rifletteva in una
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2019
opposta, sormontava il lungo e lucidissimo tavolo da pranzo
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2019
da dieci coperti. Divani e poltrone erano disposti a
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seduto su una poltrona e aveva accavallato le gambe
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aveva accavallato le gambe. «È un’agonia senza fine
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signorina Pittaluga aveva sospirato e, a dispetto dello sguardo
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2019
dispetto dello sguardo gelido e puntuto, se ne era
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2019
all’uomo che era, e adesso vederlo così... ha
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2019
certo che per strano è strano... un originale direi
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2019
ci trovi di bello è un gran mistero. E
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2019
è un gran mistero. E poi...» aveva aggiunto pestando
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2019
un piano più pragmatico e ordinato. «Gli arazzi non
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2019
essere appesi ai muri. E poi collezionare vasi liberty
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2019
poi collezionare vasi liberty e arazzi francesi sono le
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di tutti i colori e le forme. Passino le
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2019
quelli con vespe, mosche e scarafaggi, se devo dire
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spolvero. Certi sembrano veri e ci si aspetta che
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2019
all’altro. Poi c’è una ventina di questi
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2019
comò pieno di tarme, e dare la caccia alle
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2019
piace di più, poi, è quello che ha di
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2019
al letto, quello rosso e grigio con tutta quella
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2019
volte il dottor Cabella e anche adesso è di
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2019
Cabella e anche adesso è di là. A sentir
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di ora in ora, e adesso non riesce nemmeno
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2019
insomma, per dirla tutta, è di nuovo appeso a
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2019
quando il padrone tornerà, e se troverà il servitore
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2019
troverà il servitore addormentato e il lume spento...» citò
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altro, da due mesi, e una di queste volte
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2019
avuto.» ¶ «Ah, ma se è per questo», affermò filosoficamente
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2019
affermò filosoficamente il sacerdote, «è la legge del contrappasso
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2019
fantesca inarcò le sopracciglia e sgranò gli occhi, visibilmente
251
2019
si voltò di scatto e allungò uno scappellotto al
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2019
arciprete sospirò di nuovo e concluse mestamente, come parlando
253
2019
fantesca riprese il catino e lo precedette, alta e
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2019
e lo precedette, alta e impettita, poi spinse la
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2019
poi spinse la porta e gli cedette il passo
256
2019
lo sgabello per salirvi. E al centro del letto
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2019
appena un uomo vecchissimo e magrissimo, dalle guance incavate
258
2019
le sopracciglia a cespuglio e il colorito grigiastro. Respirava
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2019
lo stetoscopio nell’astuccio e fece scattare la serratura
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2019
infermiera, rosea, prosperosa, biancovestita e con tanto di bustina
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2019
di bustina in testa, e sparì nella stanza accanto
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2019
chissà quali profondi pensieri e attorcigliava e srotolava senza
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2019
profondi pensieri e attorcigliava e srotolava senza sosta la
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2019
pensione. Una vecchietta rinsecchita e vestita di nero che
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2019
moribondo, un ometto basso e azzimato dai modi da
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2019
destinò un mezzo sorriso e lo salutò con la
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2019
borsa, prese il cappello e si diresse alla porta
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2019
porta, poi sembrò ripensarci e si voltò. «Mi raccomando
269
2019
altra occhiata al letto e scosse il capo. «Per
270
2019
che serve... be’, arrivederci.» E infilò la porta con
271
2019
pensieri, afferrò la borsetta e si diresse verso la
272
2019
nella tasca della giacchetta e la seguì, lanciando un
273
2019
diresse alla porta impettito e tronfio come un tacchino
274
2019
infermiera controllò il polso e scosse la testa. Poi
275
2019
di molliche di pane e uno di fette di
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2019
un catino d’acqua e un asciugamano. ¶ Monsignor Malacalza
277
2019
quindi indossò la cotta e la stola penitenziale, si
278
2019
si avvicinò al letto e si chinò sul malato
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2019
segnata dal nastrino viola e attaccò con le sue
280
2019
vecchio ebbero un fremito e il rantolo si affievolì
281
2019
respiro divenne più rado e irregolare. ¶ Il sacerdote guardò
282
2019
moribondo con occhio clinico e decise, secondo la prassi
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2019
di tagliare le orazioni e passare direttamente all’unzione
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2019
sulla bocca, sulle mani e sui piedi ma, data
285
2019
fu un sospiro profondo e prolungato, una lunga pausa
286
2019
rumore di sputo violento e la cannula dell’ossigeno
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2019
bocca, spalancò le palpebre e restò così, a occhi
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così, a occhi sbarrati e immobili, come quelli di
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si può sapere cos’è che sta succedendo qua
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che conosceva di vista. «E qualcuno si è buttato
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vista. «E qualcuno si è buttato dalla finestra, forse
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Cristo, da che Sestri è Sestri!» ¶ Già. ¶ Ma tutto
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sapeva. ¶ Scrollò le spalle e si avviò verso la
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ancora illuminato: le cinque e tre quarti. ¶ Sì. ¶ E
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e tre quarti. ¶ Sì. ¶ E adesso chi l’avrebbe
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arrivare ¶ arriva all’improvviso. ¶ E tutti si domandano: «Perché
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in una penombra ovattata e tranquilla. Nell’aria, frammisto
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coperte di quadri preziosi e arazzi francesi, una porta
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che sapeva di rosario e malattia. ¶ Era uno struggente
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di quelli tersi, luminosi e provvisori, che nella loro
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dell’estate che langue, e causano una inspiegabile mestizia
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alla bocca dello stomaco e si irradia nelle membra
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come un amore adolescente e acerbo. ¶ Una giornata perfetta
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in fretta il salone e sparì in cucina, senza
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di marmo del camino e si diede un’occhiata
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svelta verso la porta e, asciugandosi le mani col
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a trafficare con pomoli e chiavistelli. ¶ «Oh, sciù assipraeve
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Malacalza, protonotaro apostolico soprannumerario e arciprete della basilica dell
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al collo, teneva cotta e stola ripiegate sotto il
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da un chierichetto lentigginoso e imbronciato, per niente contento
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svelto mormorando un saluto e si diresse senza indugio
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l’una: o andava e non se ne parlava
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una volta la settimana e poi, al momento buono
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le casse della parrocchia, e precipitarsi lì. ¶ La volta
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un temporale d’agosto, e gli era toccato sguazzare
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al pesto con fagiolini e patate, preparate dalla perpetua
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patate, preparate dalla perpetua, e lasciar seccare nel forno
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l’indecisione del Padreterno, e rallentò il passo. Giunto
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la berretta col fiocco e la posò distrattamente sul
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quindi inarcò le sopracciglia e si volse a mezzo
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donna allargò le braccia e sospirò, non si capiva
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dispiacere o d’esasperazione. «E chi può dirlo?» rispose
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una casa dove c’è un malato grave. «Caro
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al cielo. «Lui vede e Lui provvede, secondo i
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imperscrutabili piani. Non c’è medico, non c’è
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è medico, non c’è medicina che tenga, cara
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Jole, niente di niente! E fin che non decide
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si avvicinò alla parete e osservò con occhio critico
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per il cattivo pensiero e si rivolse di nuovo
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alla fantesca. «Ma quand’è che si è sentito
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quand’è che si è sentito male?» ¶ «Ieri sera
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nella sala dei libri, e come tutte le sere
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gli occhi sbarrati, si è portato le mani allo
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mani allo stomaco... così... e ha detto che aveva
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alla camera del commendatore, e lei ha chiamato subito
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Cabella.» Scosse il capo. «È già tornato tre volte
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cioè svoltare a destra e imboccare la contrada della
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coi bigodini in testa e col suo sguardo accusatorio
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suo sguardo accusatorio, astemio e implacabile, pronta a riversargli
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rimandare il fatale incontro e prendersi ancora un po
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al Circolo della musica e proseguì sotto gli alberi
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bofonchiò, perdendo l’equilibrio e rischiando di finire lungo
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le aveva in tasca e nel pomeriggio aveva tirato
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Assunse un’espressione astuta e inghiottì la saliva, facendo
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saliva, facendo andare su e giù il pomo d
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scarno. Doveva stare attento e guardarsi attorno come un
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quando raccattava le cicche, e agire fulmineo quanto un
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aria in via Mazzini, e stava per tirar su
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fatte appena un paio, e così era riuscito a
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una smorfia di disgusto) e le sembrava d’esser
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Perché un uomo che è un uomo... ¶ Appoggiò il
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il mento alla mano e il gomito al ginocchio
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il braccio gli scivolò e perse il sostegno, quindi
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raccoglier cicche per strada e basta. ¶ Ecco cosa non
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quella brutta gallina incipriata! ¶ E gli piaceva il sapore
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retrogusto di catrame schifoso e una dose di nicotina
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avvelenarci un mulo. Punto e basta. ¶ Cominciò a trafficare
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bagnata: sgusciava di qua e di là e non
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qua e di là e non voleva saperne di
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con le finestre alte e il portone ad arco
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perché la luce andava e veniva, aumentava e diminuiva
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andava e veniva, aumentava e diminuiva, ora giallastra e
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e diminuiva, ora giallastra e ora rossastra e sembrava
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giallastra e ora rossastra e sembrava diventare sempre più
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Si stropicciò gli occhi e cercò di fermare la
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D’una miseriaccia vacca e ladra! E adesso cosa
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miseriaccia vacca e ladra! E adesso cosa doveva fare
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il portone si aprì e ne uscì una figura
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uscì una figura rinsecchita e vestita di nero, che
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Nizza spalancò gli occhi e tentò di alzarsi, ma
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figura rinsecchita che correva e la riportò indietro tenendola
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tirò fuori un fazzoletto e glielo premette sulla testa
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finestra al primo piano e una figura nera si
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si issò sul davanzale e restò alcuni secondi immobile
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che fece un balzo e cercò di afferrarla. ¶ Il
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Nizza sbarrò gli occhi e spalancò la bocca per
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figura spiccò il volo e piombò sul selciato, a
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seguire tutto quel va e vieni, gli occhi gli
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occhi gli si incrociavano e la vista si appannava
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sonno. ¶ Andò in confusione e si arrese: cadde di
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nel quale tutti gridavano e correvano. ¶ Quando riaprì gli
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primo piano erano annerite e vuote come le orbite
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bavero del cappotto logoro e strapazzato e si sfregò
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cappotto logoro e strapazzato e si sfregò le mani
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ad aprire la porta e se l’era trovato
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il magrino dei Cric e Croc2, lei lo aveva
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dalla fine del matrimonio, e che al nipote ci
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che aveva sul gozzo e intendeva rigurgitare. Chissà cosa
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in marenghi d’oro. E il commendatore era uomo
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erano dubbi. ¶ Si alzò e passò in cucina, accese
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cucina, accese la luce e girò la manopola dell
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sedia a occhi aperti e nessuno si era ancora
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osservare le sue reazioni e nel contempo trasmetterle un
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fretta, troppo in fretta, e lei era stata colta
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mansarda dalle travi solenni e l’ordine meticoloso, mise
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al fuoco un pentolino e, benché si fosse rimpinguata
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riti quotidiani. ¶ La solitudine è un lusso che vecchi
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un lusso che vecchi e malati non possono più
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permettersi, si ripeteva spesso, e sorrideva compiaciuta. ¶ Bell’affare
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una beffa del destino. E lei da quel destino
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ragionamenti li aveva fatti e disfatti cento volte, e
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e disfatti cento volte, e per cento volte li
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Aveva un’intelligenza acuta e sensibile Ersilia, un’intelligenza
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po’ maniacale ma razionale e matematica, che le consentiva
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sfumature precluse agli altri e trarne efficaci deduzioni. ¶ Quel
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erano già detti tutto e tra loro avrebbero potuto
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la Pescetto, l’arciprete e lei stessa. Emanavano un
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eliminato tutti i veleni. E ora si trovavano in
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c’era da fare e si riposavano. Ma in
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scintillante di luci soffuse, e alitasse sul volto di
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il commendatore per giorni e giorni, sempre sul suo
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sempre tra la vita e la morte, come se
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a diventare indifferente, stravagante e bisbetica, incomprensibile a tutti
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staccata dal proprio corpo. E guardando gli altri sullo
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un convito di fantasmi, e il pronipote americano altro
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voce stridula, quasi meccanica, e in quel momento lei
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intesa? Cosa voleva dirle? ¶ E chi aveva fissato subito
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sé gli occhi sbarrati e le guance incipriate della
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della Pescetto, dapprima esangui e subito dopo chiazzate da
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immobile, allentando le mani e lasciando cadere a terra
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era scatenato il finimondo e ognuno aveva fatto qualcosa
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lavò accuratamente piatto, bicchiere e posate, rinchiuse il pane
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il pane nella moschiera e si trasferì nell’altra
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le serviva da salotto e da studio, dove teneva
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innumerevoli tomi di matematica e i suoi romanzi gialli
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era riservata alla lettura e al riposo. ¶ Accese la
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lampada dal paralume verde e un cerchio luminoso si
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un che di solido e protettivo. Faceva freddo e
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e protettivo. Faceva freddo e lei si avvolse voluttuosamente
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deplorevole per una donna e lei non aveva mai
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Quarant’anni di insegnamento e mai un rimprovero, mai
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fumare, tra una lezione e l’altra. Sciacquette di
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sera, insieme all’arciprete e all’amministratore, per chiacchierare
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per chiacchierare del più e del meno, giocare a
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meno, giocare a ramino e bere qualche cicchetto di
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uomo di fine intelligenza e di comprovata praticità, se
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il biglietto d’invito. E la prima impressione, si
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il più delle volte è quella che conta. ¶ Difficile
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era stato un armatore e i suoi commerci, i
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poi scrollò le spalle e sorrise. Ecco lì che
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la fine si avvicinava e lui non voleva andarsene
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osso del collo. Bella e giovane la moglie, ma
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era giunto all’orecchio. E simpatica come l’acqua
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dalle parti della sessantina. E bella. ¶ Una vera ingenuità
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razza, un uomo scaltro e smaliziato come lui, fosse
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modo nella più classica e patetica delle trappole? ¶ Com
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anni prima, quindi del 1947. E quando l’aveva sposata
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chiesetta di santa Caterina e aveva preso a scalare
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passanti erano diventati radi e frettolosi. ¶ Eccolo di nuovo
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immerso nelle sue improbabili e fantasiose elucubrazioni. Scrollò le
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due dita alla visiera e salutò il lattaio appoggiato
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tirò fuori mezzo toscano e lo accese di gusto
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era neppure in servizio e aveva addirittura rinunciato alla
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cadere delle gocce grosse e pesanti. Forse in breve
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pioveva a dirotto: «Com’è il rancio, soldato?» ¶ «Ottimo
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il rancio, soldato?» ¶ «Ottimo e abbondante, signor colonnello!» ¶ «Perché
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battente, signor colonnello!» ¶ «Bene. E quand’è che la
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colonnello!» ¶ «Bene. E quand’è che la pioggia può
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a misurare il rimbalzo. E portò la mano alla
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porta a doppia mandata e finalmente si lasciò cadere
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tinte pastello, tutto pizzi e centrini. Aprì la borsetta
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centrini. Aprì la borsetta e prese lo specchietto, un
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specchietto, un gesto automatico e incontrollato che ripeteva senza
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cipria dall’odore stucchevole e a ossigenarsi i capelli
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le zampe di gallina... e quell’aspetto un po
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quando era rimasta vedova, e che Dio l’abbia
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lungo una discesa ripida, e tutto le pareva fosse
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era come lei credeva e che era finita come
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verità: un inganno bello e buono. Senz’altro. ¶ Poi
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di anno in anno, e quando qualcosa era finalmente
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lei era troppo vecchia e delusa per approfittarne. Si
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era servita un vermouth e lo aveva tracannato d
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che ormai era morta e sepolta da tanti anni
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sepolta da tanti anni e non gliene importava più
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chiacchiere sono sempre chiacchiere, e anche quando si assopiscono
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cantato la mezza messa? ¶ E allora? Perché mai avrebbe
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spiegarlo al maresciallo Galanti e al cavalier Damonte? Cosa
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a lei, alla Jole e alla Pittaluga, ma in
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quella messinscena del ricevimento. ¶ E il pronipote, poi! Cascato
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chiamata il giorno prima, e le aveva ordinato di
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sugo di funghi...» ¶ «Davvero? E i funghi dove li
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dove li avete presi?» ¶ «È stato il figliolo della
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Ha la motoretta. Oggi è andato a funghi dalle
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dalle parti di Tiglieto e...» ¶ Monsignor Malacalza in cuor
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pomeriggio scarpinando nei boschi, e assolse mentalmente il figlio
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ai vespri. ¶ «Bene, bene. E di secondo invece?» ¶ Bertina
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sguardo di complice affetto e sorrise con aria misteriosa
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sorrise con aria misteriosa. «E cosa volevate che vi
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trovato i funghi?» ¶ «Ah! E... quindi?» la interrogò ansioso
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segreto di capitale importanza e la cucina fosse piena
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piena di orecchie indiscrete. «E quindi...» ci fu una
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Cappelle di porcino impanate e fritte e gallinacci trifolati
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porcino impanate e fritte e gallinacci trifolati!» sillabò. ¶ Monsignor
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Monsignor Malacalza sorrise, intenerito e riconoscente, poi si schermì
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gli occhi al cielo e giungendo le mani. «Ma
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sacerdote. «Ma andiamo! Grande e grosso come siete, cosa
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funghetti da niente, che è come dare un cioccolatino
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logica inattaccabile della perpetua e annuì soddisfatto. Era contento
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affermazione bella netta, convinta e decisa, che fino al
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Galanti uscì dal portone e si guardò attorno, indeciso