Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
23 agosto 1914 (a. IV, n. *2) - 30 agosto 1914 (a. IV, n. 3).
Col nome di Mostasù delle cossere era conosciuta a Brescia una testa di pietra contro la quale pare abbia infierito l'imperatore Enrico VII nel 1311, dopo essere entrato nella città guelfa, al termine di uno strenuo assedio.
Il tono educatamente goliardico di questo giornale era ben reso dalla parodia dannunziana che fungeva da presentazione ufficiale:
Conclamino, tripudino o piangolino di giulività dionisiaca le lionesche genti! (Oh, mirabil cosa a dire!...): «el mostasu», simbolo del rinomato spirito satiresco bresciano, dopo secoli di necropolico silenzio schiude le sue latebre a l'altrice parola, e rinnovella il mordicante e salutifero suo favellare pulito! - Che Tu sia laudato, o divinico artefice de '1 verbo, da i duogentomila leggitori de 'l «Mostasù». - ave.
Ogni numero si apriva regolarmente con due o tre quartine in dialetto, intitolate Parla el Mostasù, nelle quali veniva trattato epigrammaticamente il tema del giorno. L'interesse del giornale era tuttavia strettamente locale, come testimoniano anche le rubriche (Le signorine bresciane, rassegna delle bellezze notate al passeggio, Il Mostasù in provincia, Arte e teatri), e le illustrazioni, costituite regolarmente da caricature di personaggi cittadini, e quasi mai da vignette umoristiche o satiriche. Sotto il nome La società del giglio erano invece raccolti dei pistolotti anticlericali.
Ebbe una breve reviviscenza nel 1914.