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Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici

313. IL MOTTO PER RIDERE
sottotitolo
Giornale umoristico illustrato. Articoli, novelle, bozzetti, stramberie, barzellette, aneddoti, versi, prosa, ecc. ecc.; poi: Giornale umoristico illustrato. Articoli, novelle, bozzetti, stramberie, barzellette, aneddoti, versi, prosa, rebus, ecc. ecc.; poi: Giornale umoristico illustrato; poi: Giornale umoristico illustrato. Novelle, bozzetti, monologhi, stramberie, barzellette, aneddoti, versi, ecc.; poi: Periodico umoristico illustrato. Novelle, bozzetti, monologhi, stramberie, barzellette, aneddoti, ecc.; poi: Periodico umoristico illustrato. Monologhi, barzellette, poesie, fiabe, aneddoti, novelle, ecc.; poi: Periodico umoristico illustrato. Monologhi, barzellette, poesie, novelle, scene comiche, aneddoti, ecc. ecc.; poi: Periodico umoristico illustrato. Poesie, scene comiche, scherzi, barzellette, aneddoti, ecc. ecc.; poi: Periodico umoristico illustrato.
luogo
Milano.
durata
1889 (a. I, n. *2) - 1913 (a. XXV, n. 38*).
periodicità
Quindicinale; poi: mensile; poi: settimanale.
editore
Carlo Aliprandi; poi: editore, proprietario e responsabile; poi: editore-proprietario; poi: direttore, editore-proprietario; poi: La Poligrafica società editrice; poi: Società editrice Lombardi, Muletti & C.; poi: Società editrice A. Lombardi & C.; Società tipografica editrice pliniana Lombardi e C.; poi: Casa editrice B. Pirotti.
gerente
Prof. Cherubino Zanin; poi: redattore responsabile; poi: nessuno; poi: Carlo Orsi; poi: nessuno; poi: Egidio Carabelli; poi: Italo Luraschi; poi: G. Stocco, direttore responsabile; poi: E. Casati.
stampatore
Milano, Tipografia degli operai (società cooperativa); poi: Stabilimento tipografico A. Cesana; poi: Stabilimento Giuseppe Civelli; poi: Stabilimento tipografico Insubria dell'editore Carlo Aliprandi; poi: Stabilimento tipografico dell'editore Carlo Aliprandi; poi: Premiato stabilimento tipografico dell'editore Carlo Aliprandi; poi: Stabilimento cromo-tipografico della società editrice «La Poligrafica»; poi: Stabilimento cromo-tipografico L. F. Pallestrini; poi: Stabilimento Unione grafica; poi: Tipografia Enrico Zerboni; poi: nessuno; poi: Tipografia B. Pirotti.
pagine
32 + 4 di copertina; poi: 16.
formato
24x17 cm; poi: 29x19 cm.
prezzo
25 centesimi; poi: 10 centesimi.
abbonamento
Nessuno; poi: 5 lire.

«Il Motto per ridere» fu un tipico giornale umoristico di intrattenimento. Divagava soprattutto sul tema amoroso, mostrandosi ora cinico ed ora compiacente nel descrivere le passioni maschili e le astuzie muliebri. Esso conteneva, fra l'altro, numerosi monologhi brillanti i quali, come sembra lecito immaginare, potevano essere anche ascoltati ai tavoli dei caffè-concerto, frequentati sicuramente da molti lettori di questo fortunato giornale. Fra gli innumerevoli autori di questi monologhi, spesso pubblicati in volume dallo stesso editore Aliprandi, si segnalano i nomi di Sofia Aiello, Luigi Filippo Argirò, E. Arrigoni, Gaetano Baletti, Egidio Baracchi, Maurizio Basso, Isolina Batacchi Legnani, Francesco Bello, Giulio Berna, Elsa Berti, Angelo Bignotti, S. D. Boggero, Eugenio Broglio, Alessandro Brunati, Italo Vittorio Brusa, Davide Carnaghi, F. Carlo Casa, Enrico Castelbuono, Sigismondo Cazzanti, Ezzelino Clavi, Costante Colantuoni, Francesco Corona, Antonio Curti, Alfredo De Capitani, O. De Piro, Eduardo De Simone, Arturo Erra, Costanzo Felicelli, Giulia Forti Mancinelli, Filippo Galanti, Luigi Ghirardi, G. Francesco Gorgoni, Oreste Landi, Arminio Lio, Augusto Lopez, T. Ernesto Massa, Giuseppe Menin, Cesare Meriano, Gualtiero Merlotti, Eugenio Morandi, Giuseppe Morelli, Raffaele Perrone, Pietro Pierro, Girolamo Pisani, Giuseppe Pivetta, Oreste Poggio, Aleardo Prosdocimi, Luigi Rinaldi, Guido Romoli, Attila Rosatti, Ettore Rossi, Nicola Sobrero, Italo Stampanoni, Gabriele Antonio Stevano, Alceste Tedeschi, G. Clemente Tomei, Oreste Torsi, Felice Tosca, Enrico Vidali, Lorenzo Zappa.
Per il resto il giornale allineava barzellette, brevi racconti e versi atti a procurare il piacere immediato della risata. Le illustrazioni erano copiose, ma il più delle volte di semplice fattura, riducendosi spesso a delle amabili silhouettes, firmate da Luca Fornari. Tra gli altri illustratori è il caso di nominare John e Zane. Nel 1893 l'editore Aliprandi pubblicò un'edizione più modesta di questo giornale, intitolandola «Lo Scacciapensieri milanese» (n. 407), che tuttavia ricalcava molto da vicino gli scopi del «Motto».
Col passare del tempo, soprattutto in relazione al primo cambiamento di proprietà, il periodico subì una consistente modifica: smarrì il tono domestico della prima ora per assumere una connotazione salace e talvolta apertamente oscena. Parallelamente, arricchì l'apparato illustrativo (introducendo ampiamente il colore) così da presentarsi al pubblico con un aspetto molto accattivante. La vignetta in prima pagina era firmata, di norma, da Filiberto Scarpelli, che si ingegnava ogni settimana per mettere in mostra le proprie donnine scollacciate e impudiche.
Altri cambiamenti di proprietà testimoniano infine di probabili difficoltà incontrate cogli anni dal giornale, difficoltà suggerite anche dalla frequente ripubblicazione di vignette già apparse in precedenza.

raccolte
Biblioteca nazionale centrale - Firenze: 1891 (a. III, n. 1) - 1912 (a. XXIV, n. 699). Biblioteca nazionale Braidense - Milano.