Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Dal 31 dicembre 1875 (a. I, n. 201): OMNIBUS.
Tormentato foglio umoristico durato poco più di un anno. Andò incontro ad ogni sorta di mutamento di forma e di sostanza, cercando di conciliare l'informazione con l'umorismo nella ibrida formula del quotidiano umoristico-illustrato, ricco di vignette, di brevi commenti e di notizie telegrafiche.
Riconosciuto senza reticenze il fallimento di questo tentativo si orientò verso un progetto di ambizioso giornale illustrato mensile (non umoristico) che avrebbe dovuto chiamarsi «Omnibus», giornale-salon illustrato, ma che probabilmente non vide mai la luce.
La vita quotidiana del nostro giornale ci arrecò fastidi e spese, che non furono corrisposte da un esito soddisfacente.
Ciò prova che un giornale quotidiano illustrato non può durare assolutamente in Italia, ove, il giornalismo è pochissimo esteso in confronto dell'Inghilterra e della Francia.
L'interesse del giornale spaziava dalle vicende internazionali (molte vignette furono dedicate ai moti indipendentistici della Bosnia-Erzegovina del 1875-1876) fino alla più minuta cronaca cittadina (la penuria di alloggi, il gran freddo invernale, la demolizione del Rebecchino, il fatiscente quartiere antistante il Duomo, demolito in occasione della visita a Milano dell'imperatore Guglielmo II).
Nel complesso il giornale manifestò sempre molta moderazione, come dimostra la piccola ode ricalcata sulla Chiocciola di Giuseppe Giusti:
Viva l'elastico,
Bella invenzione,
Somma pel secolo
Della ragione;
Viva l'elastico,
Che a Caio e a Tizio
Insegna il metodo
D'aver giudizio;
Ed allungandosi
Ed accorciandosi
A tuo piacere,
Con bell'esempio
Ti fa vedere
Qual è il segreto
Del viver quieto.
Da segnalare alcuni contributi di Cletto Arrighi. Buone vignette litografiche firmate da Krak, Babau, Tedeum e A. Trezzini.