Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Dal 19 luglio 1902 (a. IV, n. 130): SÖL SENTERÙ.
Dal 1° novembre 1902 (a. IV, n. 136): BORTOLÌ.
Si occupò prevalentemente di questioni politiche cittadine, filtrando quelle nazionali, che d'altra parte non vi erano assenti, attraverso l'interesse dedicato ai deputati locali al parlamento. Il lapidario programma, pubblicato nel primo numero, era il seguente: "ludere non ledere, che tradotto in lingua povera significa: sta seu alégher, ma miga offend. Fare dello spirito quando ci si riesce". In effetti il giornale non ebbe un carattere particolarmente mordace, sebbene, in uno degli ultimi numeri pubblicati, si fosse vantato di "bollare con parole di fuoco gli arlecchini di ogni partito".
Di norma i testi erano redatti in italiano, ma erano intercalati da molti versi, la maggior parte dei quali, composti in dialetto bergamasco. In ossequio al costume tipico di molti giornali umoristici di ambito locale, anche il «Senterù» pubblicò numerosi schizzi caricaturali di personaggi pubblici della città, accompagnandoli con qualche verso in dialetto. Tali schizzi, fra l'altro, costituivano le sole illustrazioni pubblicate, se si esclude qualche stentatissima tavola xilografica.