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Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici

449. IL TERMOMETRO MERCANTILE
Dal 12 dicembre 1864 (a. I, n. 27): TERMOMETRO MERCANTILE.
Dal 2 gennaio 1865 (a. II, n. 1): IL FRUSTINO.
Dal 3 aprile 1865 (a. II, n. 14): FRUSTINO
sottotitolo
Periodico settimanale dell'agenzia generale d'affari rappresentata da Ferrari Giovanni. Esce in Mantova ogni lunedì, e se festivo il giorno seguente. Tratta di commercio - industria - agricoltura - scienze ed arti; poi: Tratta di commercio - industria - agricoltura - scienze - arti - teatri - varietà ed umoristico [sic]; poi: Giornale illustrato ed umoristico di commercio - industria -agricoltura - scienze - arti - teatri e varietà; poi: nessuno; poi: Giornale umoristico ed illustrato.
luogo
Mantova.
durata
6 giugno 1864 (a. I, n. 1) - 3 maggio 1866 (a. III, n. 5*).
periodicità
Settimanale.
editore
Agenzia generale d'affari rappresentata da G. Ferrari editore; poi: nessuno.
stampatore
Mantova, coi tipi di Lorenzo Podestà redattore responsabile e compilatore; poi: Stabilimento tipografico litografico di Lorenzo Podestà editore e compilatore responsabile.
pagine
4; poi: 8.
formato
Da 30x21 cm a 42x29 cm
prezzo
6 soldi col soprappiù della tassa postale; poi: 12 soldi col soprappiù della tassa postale; poi: 15 soldi.
abbonamento
2 fiorini; per la Monarchia, compresa la tassa postale 2,50 fiorini; poi: 4 fiorini; per la Monarchia, compresa la tassa postale 5 fiorini.

Nato come giornale economico e commerciale questo «Termometro mercantile» si trasformò, dopo circa sei mesi di vita, in un foglio umoristico («Il Frustino»), in concomitanza col ritiro dall'impresa dell'agenzia d'affari che lo aveva fondato:

II cataclisma cui soggiacque il Termometro Mercantile non permetteva allo stesso di ulteriormente portare un tal nome. La parte mercantile vi è ora puramente secondaria, consistendo la parte principale in articoli umoristici con analoghe caricature, in aneddoti, in racconti storici, in notizie teatrali, in facezie ed in quant'altro può servire di amena lettura e di dilettevole passatempo ad ogni classe di persone.

La politica era bandita esplicitamente dalle pagine del periodico che non si rassegnava, tuttavia, a coltivare un insipido umorismo di maniera e pubblicava pungenti vignette ed articoli sugli aspetti paradossali e grotteschi del vivere sociale. Si veda negli ultimi numeri, per esempio, una Fisiologia del creditore a puntate.
Ospitò naturalmente anche lavori più disimpegnati, come le numerose poesie giocose del toscano Antonio Guadagnoli che, nell'esempio che segue, tesseva un panegirico di quella metà del genere umano che egli prediligeva (3 aprile 1865):

O voi degli uomini
Soave cura;
O amabil opera
Della Natura;

Io per voi facile,
Donne m'accendo;
Né i miei nascondere
Vizii pretendo.

(Se a vizio ascrive
Donne amorose
L'avere in pregio
Le belle cose). [...]

Giulia qual pertica
Sorge eminente?
Non potrò perderla
Infra la gente.

D'Elvia ch'è piccola
Così ragiono:
Sta in piccol'anfora
Chiuso il vin buono.

Dunque non m'occupo
Della statura:
E per me comoda
Ogni misura. [...]

Amo le giovani
Per la freschezza
Le vecchie venero
Per la saviezza:

E m'empion l'anima
D'ilarità
Quelle che contano
La mezza età.

Belle mi piacciono
Per simpatia:
Brutte, allontanano
La gelosia.

Sicché le femmine,
O belle o brutte,
O vecchie o giovani,
Mi piaccion tutte.

bibliografia
Emilio Faccioli (a cura di), Mantova. Le lettere, Mantova, 1959-1963.
raccolte
Biblioteca comunale Teresiana - Mantova.