Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Giornale satirico d'impronta meneghina. Si mantenne equidistante dalle posizioni estreme, biasimando tuttavia il trasformismo di Depretis. Nell'ottobre del 1882, per esempio, in vista delle elezioni politiche diede alcuni strampalati Consigli agli elettori e pubblicò un autoritratto in versi dei due grandi partiti in lizza:
Destra
Io son grassa, grossa e bella,
Lascivetta e provocante;
lo risplendo come stella,
Son superba e disprezzante -
Fo la saggia e la morale,
La devota e la leale;
Amo il lusso ed il diletto,
Voglio incenso e vo' rispetto.
Sono astuta e son prudente,
Credenzona e maldicente;
E dispenso ai pappataci,
Miei divoti e miei seguaci,
Preferenza e bei bocconi,
Croci, nastri e gran cordoni;
Bevo al nappo del piacer,
Tutto rose è il mio sentier!
Sinistra
Son la sinistra bruna e scapigliata;
Ho la pupilla nera e vellutata...
Bella come andalusa seducente,
Vivace al par d'una circassa ardente.
Discepola di Bruto e di Catone,
M'appellan tutti eterna Opposizione!
Nemica io son del fasto e dell'Orpello,
Sulle mie gote è lealtà dipinta;
Non plaudo e adoro mai l'aureo vitello,
Che altera io son benché oltraggiata e vinta
Presi a modello la fierezza antica,
Di virtù ricca e di strisciar nemica!
Nonostante la mitezza del carattere (che dimostrò anche nelle sue sortite di temperato anticlericalismo) subì più di un sequestro. Fra le poche firme presenti: Davide Carnaghi, Luciano Magri, Gaetano Sbodio.
Il giornale era abbondantemente illustrato (Lord Spleen, E. Nazari, Luigi Lavini), sia con vignette e caricature dedicate alla politica nazionale sia, soprattutto, con immagini che ritraevano i numerosi personaggi pubblici della vita milanese, primo fra tutti, il sindaco Giulio Belinzaghi, celebre per la sua fama di maturo vagheggino.
Nel 1878 «El Tramway» subì la secessione del direttore (Tanoeu) e dei collaboratori che diedero vita ad un «Nuovo Tramway» (n. 332).