Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Nel sonetto Bombette italiche (luglio-agosto 1915) era sintetizzato lo scopo di questa assai longeva pubblicazione umoristica:
Queste bombette ch'àn forma di palle
non sono affatto una calamità
che piombi all'improvviso su le spalle
de la già troppo afflitta umanità.
Precisamente come quelle gialle
che l'Austria fa cader di qua e di là,
or su la costa inerme or su la valle,
producono soltanto... ilarità.
Ma scoppiando, affemia, nessuna infonde
quel gas di bile e rabbia ultra-impotente
che ancor di sego e di capestro sente...
Son bombette innocue ma gioconde
che il Cestin fa cadere in ferrovia,
contro i musoni e la... tedescheria!
Dopo la guerra, venuto meno l'obbligo morale di mettere alla berlina il nemico (cosa che esso fece con scrupolo e qualità, ma senza eccessiva convinzione), il periodico si dedicò liberamente alla sua nativa ispirazione galante. Le deliziose donnine acconciate alla maschietta ripresero perciò interamente il campo nelle illustrazioni e nei brevi racconti. Per quanto assai galeotto, tuttavia, il «Cestino» fu molto più costumato di coeve pubblicazioni di analogo argomento. I testi erano firmati, fra i numerosi altri, da Giannino Antona Traversi, Vincenzo Bruno, Giulio Bucciolini, Nicola Canè, Armando Curcio, Pasquale De Luca, Enrico D'Ovidio, A. Dea, Ignazio Ferro, Remo Fusilli, Felice Gentili, Enrico Gianeri (Gec), Cesare Grossi, Lino Pasqua, Pitigrilli, Fabrizio Romano, Arturo Rossato, Nino Salvaneschi, Massimo Spiritini, Giuseppe Stecchetti, Luigi Arnaldo Vassallo (Gandolin), Tiziano Zanasi. Le illustrazioni erano invece di G. Binaghi, Bios, Benfanti, Giuseppe Fedele, Armando Giacconi, Enrico Gianeri (Gec), Mario Laboccetta, Luz, Luciano Ramo.