Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Giornale umoristico nato soprattutto per dare voce alle spiritosaggini del pubblico "accettate col beneficio d'inventario ma con tutti i diritti riservati per la pubblicazione".
Dopo un avvio modesto tentò la via di una parziale conversione artistica, pubblicando illustrazioni e articoli di autori affermati, quali Luciano Ramo (febbraio 1914), Ezio Castellucci (febbraio 1914), Enrico Sacchetti (marzo 1914), Adriana Bisi Fabbri (aprile 1914).
Rientrò ben presto nei ranghi dell'umorismo più spicciolo, aprendo però le proprie pagine alla satira politica d'intonazione qualunquista. Ecco, per esempio, due voci di un piccolo dizionario politico pubblicato nel luglio 1914:
Assemblea. Accolta di varie persone pagate con stipendio di lire cinquecento mensili con l'incarico di insultarsi a vicenda e, al caso, trascendere a vie di fatto. Non è prescritta l'educazione. [...]
Camera. Luogo dove si compiono quasi sempre azioni poco pulite. Sia quando si tratta di camera da letto, sia quando si tratta di camera dei deputati.
Non minore acrimonia era riservata alla scioperomania socialista:
- Sai dirmi qual è la musica preferita da quelli che non hanno voglia di lavorare?...
- ?!
- L'Inno... dei lavoratori!
Si spense poche settimane dopo lo scoppio della guerra.