Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Il giornale sorse con lo scopo di vigilare sul buon andamento dei preparativi per l'esposizione nazionale che si sarebbe tenuta a Milano l'anno successivo. Le prime disposizioni, infatti, non sembravano ponderate a dovere:
L'Asino, signori lettori, e gentilissime lettrici, visto le buaggini, stupidaggini, asinerie commesse da certi saccentoni, e principalmente da un nucleo di 15 teste quadre componenti un I. R. Comitato per una tanto strombazzata esposizione che poteva essere vanto, lustro e decoro e non riescirà, se continua di questo passo, che una solenne pagliacciata, coglionatura mostruosa per la città dove si farà... l'Asino, ripeto che gli stà molto a cuore questa città, i suoi interessi morali e materiali e che vuole un bene immenso ai suoi cittadini [sic].
Essendo solo suo scopo che l'Esposizione del 1881 riesca quella che dev'essere [sic].
Il principale motivo di risentimento era dovuto al fatto che il Comitato organizzatore aveva escluso dalla manifestazione gli espositori di Trento e Trieste, esclusione che aveva guadagnato al Comitato stesso l'insegna dell'aquila bicefala e l'appellativo di "imperial regio". Le litografie a penna, di qualità modesta, erano firmate da Luigi Lavini; fra tutte si può citare quella in cui la stampa liberale («L'Asino», «La Ragione» e «Il Nuovo Tramway», n. 332) obbligava il Comitato ad aprire la porta dell'Esposizione alle città irredente.