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pensieri verbali


Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici

274. ME ME N'EMPIPE
motto
Nessuno; poi: Se te te cichet me me la godo (frustino n. 4 giorno 16 agosto). Che gusto che provo / Vederti cicar (La redazione del me me n'empipe).
luogo
Brescia.
durata
6 agosto 1882 (a. 0001, n. 0) - 3 settembre 1882 (a. 1, n. 2 di saggio).
stampatore
Brescia, Tipografia G. A. Scazzola.
pagine
4.
formato
44x30 cm; poi: 40x30 cm.
prezzo
5 centesimi.

Giornale satirico democratico di ambito locale. Dichiarava nel primo numero pubblicato:

Noi ridiamo del riso mefistofelico su questo cadavere di società borghese, sulle infamie, le imposture, le ladrerie che vi si veggono e ce ne impipiamo; non ci manca però la fede in un avvenire migliore.
Noi ridiamo del riso amaro dello schiavo, del proletario che geme nella miseria e nell'ignoranza, e lo gettiamo in faccia ai prelati, agli speculatori, ecc. dei quali ci impipiamo; non ci manca però la speranza di un sociale avvenire migliore.


Fu incline altresì alla cruda invettiva, come sul secondo numero, nel quale attaccò violentemente «II Frustino» (n. 179), chiamandolo "putrida carogna" e "serpe velenoso". Pubblicò un Inno del Ricreatorio di Brescia di Filippo Turati e poche illustrazioni insignificanti.

bibliografia
Mario Paini (a cura di), I macc de le ure. Vita popolare e satira politica tra '800 e '900 a Brescia, Brescia, 1978.
raccolte
Biblioteca nazionale centrale - Firenze. Biblioteca nazionale Braidense - Milano.