Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Lo «Spirito folletto» fu uno tra i principali periodici satirico-umoristici milanesi. Nacque riallacciandosi all'omonima testata (n. 432) uscita nel capoluogo lombardo dopo l'insurrezione del '48 e durata, per la verità, solo pochi mesi. Al contrario della prima, questa seconda edizione, promossa dall'editore Edoardo Sonzogno, ebbe vita lunga e per molti aspetti splendida. Era stampata senza economia su carta di qualità (se ne fece tuttavia anche un'edizione "popolare") e ospitò per anni delle ammirevoli litografie a matita di molti fra i migliori caricaturisti e illustratori del momento: Giorgio Ansaldi (Dalsani), D. Baluardo, Vespasiano Bignami (Vespa), Luigi Borgomainerio (Don Ciccio), F. Carcano, Checco, Tranquillo Cremona, P. E. De Filippi, Don Sancio, S. Faccioli, Ernesto Fontana, Francesco Fontana, Frick, Giuseppe Galli, Guido Gonin, Giulio Gorra, Antonio Greppi, Giacomo Mantegazza, Camillo Marietti (Camillo), Adolfo Matarelli (Mata), Salvatore Mazza, Suevel, L. Taccani, Casimiro Teja, Tofani, A. Trezzini. Assai più difficile risalire agli autori dei testi; se si deve credere, tuttavia, alle promesse fatte dal giornale sui primi numeri pubblicati, scrissero sul «Folletto»: Carlo Righetti (Cletto Arrighi), A. Borella, Teobaldo Cicconi, Luigi Coppola, Alfredo Duvet, Antonio Ghislanzoni, Luigi Gualtieri, Carlo Lorenzini, Marcelliano Marcello, Luigi Pietracqua, Antonio Scalvini, Ottavio Tasca, Emilio Treves.
«Lo Spirito folletto» fu insieme giornale satirico, di tendenza democratica, ed umoristico. Ai tradizionali temi politici dell'irredentismo veneto e romano, all'anticlericalismo e ai rimproveri verso la politica dominante, esso affiancò temi più frivoli, quali il carnevale, le esposizioni di belle arti e, naturalmente, pruriti e tradimenti.