Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
L'ideatore di questo giornale filofascista fu Aldo Cheli, che morì però suicida dopo l'uscita del primo numero, lasciando ai collaboratori l'onere di continuarne la pubblicazione.
Da segnalare una composizione intitolata La leggenda della chiave, che alludeva alle chiavi della città, detenute in quel periodo dal parlamentare Ugo Scalori:
La Chiave sonnecchiava
calma in fondo del taschino
d'un nostro deputato acuto e fino.
E l'elettor marciava
per raggiunger la sezione
dove avvenir dovea la votazione.
Muti passaron in quel dì i votanti:
votare bisognava tutti quanti.
S'udiva intanto su l'amata sponda
sommesso e lieve un mormorio di Fronda.
Era un presagio dolce agli elettori;
la Chiave mormorò:
"attento sta Scalori".
Pubblicò anche un lungo poema eroicomico in otto puntate dedicato alle donne; il titolo era Le donne, i cavalier... ed era firmato Mariolo.
Egli parla, chiede, implora,
ella fa la renitente,
ma non vede altro che l'ora
di cader... decentemente.