Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Giornale non politico, come dichiarava esplicitamente il sottotitolo, ma, per la verità, neppure umoristico. Conteneva soprattutto divagazioni su disparati argomenti quali il mercato, il pensiero, il gioco del lotto, la noia, l'apparenza, la scienza: conversazioni salottiere ora prolisse, ora garbate, ma soprattutto prudenti, per via della censura austriaca. La più curiosa di queste divagazioni, forse, fu quella dedicata ai bernoccoli (12 marzo 1857) ovvero a quella tormentata disciplina che fu sempre la frenologia:
Vi sono alcuni che si aspettano il miglioramento dell'umana razza dai comunisti, socialisti e liberali, ma, mio Dio, che può mai fare questa riprovata, colla quale è tanto pericoloso il bazzicare? Col mio metodo infallibile, che si può usare senza rischio, e senza batticuore, la barca sociale, volando a gonfie vele sul mare della vita, tragitterà le generazioni all'isola della felicità. [...]
Con un congegno meccanico-educativo si manipolano a proprio senno i cervelli umani ed in barba alla madre natura, che vuoi fabbricare le teste a suo modo, noi potremo fare di uno stupido un'arca di scienza e viceversa. - Ponete nasca un bimbo, voi che gli siete padre ne volete fare un Rossini, un Bellini, ebbene recipe una cuffia di carta pesta e poi chiudetegli il capo, testa o zucca in quella, lasciandovi un pertugio nella parte superiore alle palpebre ove risiede l'organo della melodia. Il bimbo vien su grande, la cuffia gl'impedisce lo sviluppo dell'istinti che non fanno al caso, mentre il bernoccolo della musica cresce smisuratamente. Mutatis mutandis applicare la teoria a tutti i casi e vedrete cose mirabili.
Conteneva anche brevi note di vita cittadina (per esempio sulla mancanza di una illu-minazione a gas) e corrispondenze da Padova, Venezia, Pavia e Livorno. Le pagine erano anche adorne di alcune illustrazioni litografiche di complemento ai testi, parte a matita e parte a penna.
Nell'ultimo numero si può leggere la promessa di una resurrezione sotto le spoglie del futuro foglio «L'Incubo», nuovamente "giornale non politico", ma, definitivamente, nemmeno umoristico.