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Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici

468. L'UOMO CHE RIDE
sottotitolo
Nessuno; poi: Settimanale socialista; poi: Organo dei circoli socialisti e della camera del lavoro del circondario di Voghera.
motto
Nessuno; poi: Rido, e le labbra un cupo riso morde, / Piango, e un riso feral l'animo sfiora / E lagrimando ride la pupilla...
luogo
Voghera.
durata
La durata di questo giornale si estende per oltre venticinque anni, ma la sua pubblicazione fu molto discontinua, dato che si possono riconoscere almeno sei periodi distinti. La numerazione ordinale ingarbugliata, perdipiù, che ora sottolinea la continuità ed ora la contraddice, rende problematica la classificazione. La sostanziale unità esteriore (disegno della testata) e d'intenti, tuttavia, hanno consigliato di considerare il giornale come una testata unica, della quale si danno qui di seguito, pertanto, gli estremi dei vari periodi:
1. 7-8 gennaio 1896 (a. I, n. 1) - 6 maggio 1898 (a. II, n. 118); Il giornale subì una interruzione dal 27 agosto 1897 all'8 ottobre 1897;
2. 5-6 gennaio 1900 (a. I, n. 1) - 4 luglio 1902 (a. III, n. 138*);
3. 29 gennaio 1904 (a. V(IX),n. 139) - 24maggio 1907 (a. VIII (XII) n. 312);
4. 14 agosto 1908 (a. IX, n. 312) - 23 gennaio 1909 (a. X, n. 334*);
5. 9 febbraio 1912 (a. I ma XIII, n. 1)- 14 maggio 1915 (a. XVI, n. 154*); il giornale subì una interruzione dal 5 giugno 1914 al 1° luglio 1914;
6. 24 dicembre 1920 (a. I, n. 1) - 12 luglio 1921 (a. II, n. 26*).
periodicità
Settimanale.
gerente
Carlo Peregalli; poi: Anselmo Porolo; poi: E. Majocchi, responsabile; poi: E. Piumati, responsabile; poi: L. Fossani, responsabile; poi: Paolo Gatti; poi: Ernesto Majocchi, responsabile; poi: Giovanni Claretto; poi: Ernesto Majocchi, responsabile; poi: Carlo Gaviglio, direttore responsabile; poi: Mauro Massoni, redattore responsabile; poi: Giuseppe Olivero; poi: Claudio Argolini, redattore responsabile; poi: Natale Villani, redattore responsabile; poi: Andrea Paoletti, redattore responsabile; poi: on. prof. Emilio Morini, redattore responsabile.
stampatore
Voghera, Tipografia Gatti-Rossi-De Foresta successori di Giuseppe Gatti; poi: Pavia, Tipografia e legatoria cooperativa; poi: Voghera, Tipografia Gatti-Rossi-De Foresta successori di Giuseppe Gatti; poi: Tipografia D. De Foresta e figli; poi: Tipografia speciale dell'«Uomo che ride»; poi: Tipografia Riva e Zolla; poi: Broni, Stabilimento tipografico bronese; poi: Milano, Tipografia "La Famigliare" di G. Gajani & C.; poi: Alessandria, Tipografia cooperativa; poi: Voghera, Officina d'arti grafiche; poi: Pavia, Tipografia Aldo Ponzio; poi: Pavia, Tipografia cooperativa; poi: Voghera, Officina d'arti grafiche Boriotti e Zolla.
pagine
4.
formato
49x34 cm.
prezzo
5 centesimi; poi: 20 centesimi.
abbonamento
6 lire; poi: 4 lire; poi: 3 lire; poi: 10 lire.

Giornale fra i più importanti di Voghera, nonostante la vita incerta e contrastata, quasi interamente legata a quella del suo fondatore ed animatore, il socialista Enrico Majocchi. Il titolo si richiamava al protagonista dell'omonimo romanzo di Victor Hugo, tragica figura di umile, fustigatore dell'ingiustizia e del privilegio:

Noi scendiamo - ridendo - nell'arringo giornalistico armati di penna e di staffile contro i Girella nostrani, contro le Maschere pagate, contro le Cariatidi crocifisse, contro le Fame usurpate e contro gli Illustri mangiapane. Ridendo, noi deridiamo; ed il ridicolo uccide e lo staffile ne ammazza più della spada. Liberi d'ogni vincolo materiale e morale, non legati a nessuna personalità, a nessuna camarilla locale, il nostro riso - come quello degli antichi Goliardi - sarà gaio e mordente insieme, la nostra pugna sarà per il trionfo delle idee, non per l'ambizione degli uomini.
Come Gwynplaine - l'Uomo che ride di Victor Hugo - che con la maschera del riso incisa sul volto dalla feroce stoltezza degli umani, pronunciava il suo: Non contento al Parlamento d'Inghilterra, suscitando l'ebete insulto dei Lordi, così non grideremo, ridendo, il nostro: Non contenti alle tante porcheriole che ci riddano attorno.
A noi forse il plauso delle plebi, certo lo stupido sorriso di scherno dei Pari... o dei bari...


In realtà «L'Uomo che ride» non fu mai un giornale satirico o umoristico in senso stretto, ma l'ironia e il sarcasmo furono sempre due elementi obbligati sulle sue pagine. Giornale di informazione e di battaglia, prima di tutto, esso faceva un uso strumentale dello spirito, ed era lontano, quindi, dal disincanto con il quale altri giornali, come il milanese «Guerin meschino» (n. 212), per esempio, guardavano alle cose cittadine.
Sotto il profilo satirico «L'uomo che ride» diede i meglio di sé in mordaci vignette firmate Teo, che fulminavano settimanalmente i componenti del consiglio comunale e della giunta. Tali vignette avevano sostituito, dopo i primi tempi, i pupazzetti locali, ovvero quelle bonarie caricature di personaggi cittadini verso le quali, al contrario, indulgeva ampiamente tutta la stampa umoristica di provincia. Altro elemento distintivo del battagliero giornale di Majocchi, rispetto a quest'ultima, fu poi la costante curiosità verso la politica nazionale, certamente subordinata a quella locale, ma mai dimenticata. Nel 1905, per esempio, l'articolo di fondo sugli imbrogli scoperti nelle forniture alla marina militare era accompagnato da questo pungente epigramma:

All'urto non resistono
Le Navi corazzate
Perché le han già forate
Coll'unghie i fornitor.


Le rubriche del giornale erano: A palazzo Gounela (cronaca politica locale), La cronaca, Fra tocchi e toghe (cronaca giudiziaria), Moderno femminino (questione femminile) firmata da Maria Luisa Alessi, Scoppi di risa (rassegna della stampa).
Esasperato dai dolori di una malattia che lo tormentava da quindici mesi, il 14 maggio 1907 Enrico Majocchi si suicidava, gettando nella costernazione gli ambienti socialisti vogheresi e determinando la fine del giornale, almeno della parte più felice.
«L'Uomo che ride» rinacque più volte fra il 1908 e il 1921 come foglio del PSI, senza illustrazioni e senza più alcuna traccia della spirito infusovi dal Majocchi.

bibliografia
Storia del giornalismo vogherese. 1851-1977, Voghera, 1977.
raccolte
Biblioteca nazionale centrale - Firenze. Biblioteca civica Ricottiana - Voghera.