Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
A volte serio, a volte sarcastico, il giornale aveva una frecciata per tutti, dal «Secolo» al «Corriere», dalla giunta municipale, che non si decideva ad abbattere la pericolante torre di S. Giovanni in Conca, al "mago di Stradella" Depretis. Il suo unico partito fu il "risorgimento" del Carnevalone milanese, che «Bertoldo e Bertoldino» perseguì tenacemente, promuovendo una società destinata a questo scopo: la Milan-Veglion, alla quale parteciparono il «Secolo», il «Pungolo», l'«Italia», la «Perseveranza» e il «Tramway» (n. 459). Presidente onorario della società fu "el sur Giuli", ovvero il sindaco Giulio Belinzaghi, mentre presidente effettivo fu il conte Bernardo Arnaboldi Gazzaniga. I lavori della società condussero alla organizzazione di due grandi veglie mascherate, il 16 e il 27 febbraio, dopo le quali il giornale si eclissò, senza però annunciarlo esplicitamente.
Pubblicò regolarmente una o due pagine di vignette e caricature di non grande qualità.