Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Tipico foglio umoristico locale, ricco di caricature e di notizie cittadine, quantunque non vi mancassero commenti su questioni nazionali e perfino estere. Nel complesso, tuttavia, il giornale era privo di mordente, se si escludono alcuni articoli riusciti, come questo arguto compendio dei tormenti ai quali doveva sottoporsi l'appassionato di velocipedismo:
II velocipede è una istituzione che acquista sempre più le simpatie del pubblico. [...]
L'arte di diventare velocipedisti è una vera ciallata [sic].
Bisogna prima studiare a fondo le leggi che regolano la caduta dei gravi, e poi cascare molte volte per poterle controllare.
Se non vi fiaccate l'osso del collo in questo periodo scabroso, allora -state certo- farete camera.
Per cascare il meno che sia possibile, bisogna trovare il centro di gravita, e un volta trovato, non mollarlo più.
Allora sul velocipede si è sicuri come in una rocca e se occorre si può fare anche un sonetto. [...]
Per riuscire ci vuole coraggio, sangue freddo, e una buona dose di stoicismo.
Bisogna fare un'infinità di cadute e di ricadute, molte tombole, molte cinquine, e pigliarsela di frequente coi paracarri.
Il neovelocipedista soprattutto deve ficcarsi bene in testa tutta la profondità di questo assioma scientifico: "che un uomo, una volta caduto per terra, si ferma".
Quando avete imparato a camminare sul velocipede, non siete che a metà dell'opera. [...]
La quistione del scendere è anche più spinosa [...]. Cascando, voi restate sotto, e il velocipede sopra per questioni di gerarchia.
Per discendere senza pericolo, bisogna farlo con un movimento rapido fulmineo, e badare soprattutto che il velocipede non se n'accorga.