Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Giornale democratico liberale scrupolosamente redatto, almeno fino al novembre del 1879, in dialetto meneghino.
A la bell'e mej nun carcaremm, senza dass l'aria de Catoni e de Aristarchi, de tragh in moneda al pòpol tutt i question, che per lu se poden ciamà assolutament vitâj.
La "Redazion" del foglio era composta anzitutto da Giovannin Bongee, cui facevano seguito altri noti personaggi del mondo portiano, quali il Marchionn di gamb avert, Fraa Condutt, Fraa Zenever, l'Abaa Giovan, e perfino la "marchesa donna Paola Travasa", meritevole membro "de la Societaa zoofila". La vena satirica del giornale era spesso oscurata dal piglio invettivo, soprattutto nella ostinata polemica che il giornale condusse contro la questura e il prefetto, marchese Luigi Gravina, colpevoli di aver duramente represso una pacifica manifestazione popolare.
Con il 1880 il «Carlo Porta» - divenuto «II Nuovo Carlo Porta» - rinunciò all'impiego del dialetto e stemperò il proprio intendimento battagliero, lasciando spazio ad alcune vignette litografiche di modesta fattura e di non grande mordente.
Fin dai primi numeri il giornale pubblicò L'acquavitee, una libera rielaborazione firmata da Giovannin Bongee de L'Assommoir di Emile Zola.