Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Attorno al 1880 la stampa bresciana si arricchì di numerosi fogli, perlopiù settimanali, che andavano ad affiancarsi alla tradizionale stampa politica quotidiana. Spesso in urto fra loro, essi facevano dell'anticlericalismo il fondamentale motivo di contesa. Erano polemici, sarcastici, talvolta velenosi, ma è difficile classificarli come giornali umoristici. Fa eccezione questo «Frustino», almeno per due motivi: in primo luogo, fra tutti, fu quello più apertamente incline alla satira, che sostanziava spesso con grandi litografie firmate Zonta; in secondo luogo esso fu uno dei pochi esempi di giornale umoristico (o semiumoristico) apertamente clericale, e per questa sua eccezionale caratteristica merita comunque una menzione.
Nel maggio del 1880, quando la schiera dei rissosi foglietti era più nutrita che mai, esso trovò modo di metterli alla berlina tutti assieme, naturalmente in nome del loro comune odio verso i preti:
Metti un'oncia di Frustone
Dentro un vuoto mortaietto:
Vi frammischia una porzione
Di sonnifero Galletto,
Ed un po' di Mostaccione
Per aver compiuto effetto:
Indi adopra per pestello
L'uno e l'altro Farfarello.
Come avrai pestato un'ora
Senza tregua e senza posa,
Un cerotto verrà fuora
Del color di floscia rosa,
E d'odore ch'innamora
come quel di certa cosa.
Questo è il balsamo infernale,
Che guarisce da ogni male... !?
I riferimenti erano per «Il Frustone» (1880-1881), «Il Galletto» (1880), «El Mostasû delle cossere» (1880-1881) e le due edizioni, in lite fra loro, del «Farfarello», uscito fra il 1879 e il 1892. Rinacque per qualche anno nel 1897 (cfr. n. 180).