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Una storia che non ho mai scritto

Il destino del maiale

Umberto Eco scriveva nel suo manualetto Come si fa una tesi di laurea (Bompiani, 1977) che quest'ultima "è come il maiale, non se ne butta via niente". È proprio così, e me ne sono accorto subito.

La mia tesi era dedicata alla stampa illustrata. L'argomento era vasto, e nonostante una ricerca approfondita, offriva solo un profilo della nascita e dello sviluppo di quel genere di pubblicazioni. Ne ricavai, per cominciare, un saggio che sviluppava una parte notevole di quel profilo ‒ la storia dei magazzini, delle illustrazioni e dei supplementi ‒ e poi un articolo; tuttavia molti altri aspetti dell'argomento restavano in ombra: i giornali satirici e umoristici, per esempio.

Dei circa tredicimila fotogrammi realizzati nel corso della ricerca, parecchi riguardavano proprio questi giornali, e spesso erano davvero interessanti, per tacere del valore artistico e della qualità esecutiva.

Queste due litografie ‒ perché la litografia spopolava su quelle pagine ‒ sono tratte da «L'uomo di pietra». È palese l'anticlericalismo del periodico, associato a un blando intento di satira sociale. Dice la battuta della prima vignetta:

Da brave, buone genti; siate generose! Quanto date al S. Padre in terra, vi sarà restituito e ad usura... all'altro mondo!

E la battuta della seconda vignetta:

- Cari signori, mi facciano la carità di un quattrino.....
- Oh! Maledetti gl'indiscreti!! siamo stracchi morti dall'aver ballato tutta la notte per voi altri..... e non siete ancora contenti.....

Più avanti la satira politica si fa più sottile e circostanziata. «Lo spirito folletto», per esempio, se la prende nel 1883 con Agostino Depretis, che inaugura la deprecabile pratica politica del trasformismo, e un anno dopo ironizza macchinosamente sulla fragile concordia dei paesi europei.

La risata di pura evasione, magari un po' scollacciata, viene ammessa solo più tardi, per esempio ne «Il mondo umoristico». Si ride della ferrea logica di una coppia di contadini finiti, forse per caso, in una esposizione di belle arti:

- Ma guarda un po' in che mondo viviamo! Quella donna lì non ha un soldo per comprarsi un vestito e si fa fare un ritratto ad olio!

Sospira invece la giovane disinvolta, ormai in piena Belle Époque:

- Che poco galante! Che imbecille! Porto le mie più belle calze di seta, ed egli non le guarda nemmeno!

Un libro mai scritto

Ci sarebbe stato di che spaziare, per scrivere una storia della stampa italiana satirica e umoristica, a cominciare da «Lo spirito folletto», non quello mostrato nelle illustrazioni precedenti, bensì quello più risalente, antiaustriaco, che si pubblicò nei giorni dell'insurrezione milanese del 1848, per arrivare almeno al «Corriere della serva», parodia del «Corriere della sera», il quotidiano diretto da Luigi Albertini che in quegli anni conduceva una battaglia antifascista ormai perduta.

Bersagli preferiti del servile «Corriere» erano i bolscevichi e gli esponenti della vecchia classe politica, primo fra tutti: Palamidone Giovanni Giolitti.

Zi vorrebbe un canto intero
Per cantar tutte le impreze,
Fatte a danno del Paeze
Dal volpone di Droner. [...]

Quando giunze per l'Itaglia
Il bel dì della riscozza
Egli fè la voce grozza
Per restarzene neutral. [...]

Viene quindi il dopoguerra
E D'Annunzio occupa Fiume,
Ma Ciolitto col zuo acume,
Gli bombarda la città.

Il vegliardo rimbambito,
Per timore di lottare,
Fè le fabbriche occupare
Dai porcevichi mezzèr.

Di questa forte ostilità che i fascisti nutrivano verso Giolitti, tuttavia, egli non dovette mai accorgersi, visto che nelle sue Memorie della mia vita (1922), non nominò neppure una volta Mussolini, mentre quest'ultimo si ricordava bene di lui, ancora nel 1943...

Ma queste sono divagazioni. Resta il fatto che il materiale era copioso e se ne sarebbe potuto ricavare un saggio interessante, almeno nei propositi.

Ma quel saggio non fu mai scritto, con apparente buona pace del paragone di Eco, e dunque nessuna di queste due copertine, ispirate a «Lo spirito folletto» del 1848, vide mai la luce. Come mai?