Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici
Caso singolare, ma non unico, di foglio satirico finanziato, scritto e disegnato da una sola persona: Alessandro Ogheri, professore di disegno nelle scuole comunali. "Ho deciso di vestirmi da asino [...] per usare una giusta rappresaglia con quei signori asini che passano per uomini" scriveva l'Ogheri nel primo numero del giornale, e chiariva più avanti che questi "signori asini" erano i membri del consiglio comunale, peraltro sciolto di lì a poco e sostituito con un commissario regio.
L'elezione di un nuovo consiglio comunale, meno soggetto alla "camorra consortesca", segnò la fine del giornale che nell'ultimo numero dichiarava felicemente conclusa la propria modesta battaglia a favore del popolo e del liberalismo. Al congedo si accompagnava la promessa di una rinascita, col nome de «Il Martello», testata della quale non si è però trovata traccia.
Considerando il carattere strettamente locale della pubblicazione, va detto pure che «L'Asino» fu un giornale insolito anche sotto il profilo grafico, per la qualità delle litografie e la cura della stampa.