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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Il vocabolario del duce

Le parole

Lascio alla curiosità di chi legge verificare la frequenza dei termini indicati da Augusto Simonini nel suo saggio Il linguaggio di Mussolini: soddisfacendola ne deriverebbero diverse conferme, ma anche qualche sorpresa.

Fra le 715 248 parole che Benito Mussolini pronunciò nei propri discorsi, in ogni modo, queste sono le cento più frequenti, filtrate secondo gli abituali criteri adottati nelle ricerche sui singoli testi contenuti in scripta.

n parola occorrenze millesimale (‰)
1sono44646,24
2ha33624,70
3Italia27123,79
4stato21022,94
5popolo19832,77
6essere17492,45
7guerra15792,21
8governo15642,19
9hanno15312,14
10può14191,98
11ho13561,90
12italiano13361,87
13era11821,65
14fascista11711,64
15Roma11031,54
16fatto10851,52
17politica10751,50
18abbiamo10581,48
19nazione10391,45
20grande9831,37
21anni9821,37
22deve9731,36
23vita9431,32
24bisogna9331,30
25due9011,26
26fascismo8651,21
27parte8461,18
28fu7971,11
29milioni7881,10
30storia7871,10
31italiani7861,10
32sarà7771,09
33tempo7671,07
34siamo7591,06
35italiana7271,02
36fare7040,98
37mondo7000,98
38stati7000,98
39cosa6880,96
40dire6750,94
41partito6730,94
42uomini6560,92
43regime6550,92
44giorno6260,88
45avete6060,85
46volta5990,84
47lavoro5910,83
48pace5850,82
49nazionale5780,81
50ordine5760,81
51patria5680,79
52spirito5620,79
53dato5530,77
54momento5490,77
55stata5350,75
56rivoluzione5160,72
57sarebbe4960,69
58città4870,68
59legge4770,67
60discorso4660,65
61anno4630,65
62avere4600,64
63vittoria4600,64
64grandi4580,64
65punto4580,64
66coloro4560,64
67forze4540,63
68erano4520,63
69tre4460,62
70fascisti4390,61
71primo4340,61
72fa4270,60
73detto4250,59
74opera4220,59
75aveva4140,58
76morale4120,58
77popoli4080,57
78generale4070,57
79esercito4000,56
80problema3980,56
81situazione3980,56
82modo3970,56
83signori3920,55
84camicie3870,54
85nere3830,54
86veramente3790,53
87Germania3770,53
88disciplina3760,53
89forza3760,53
90avuto3740,52
91credo3720,52
92voglio3700,52
93fede3680,51
94paesi3650,51
95necessario3580,50
96problemi3560,50
97terra3550,50
98camerati3530,49
99senso3530,49
100siano3510,49

La guerra, prima di tutto

Scorrendo questo elenco, mi colpisce la posizione avanzatissima della parola guerra.

Se si escludono le prime sei parole (tre verbi comunissimi (sono, ha, essere), un participio (stato), che purtroppo scripta non sa distinguere dal sostantivo omografo (una confusione che li colloca cumulativamente in una posizione troppo avanzata), e due sostantivi (Italia e popolo), abbastanza prevedibili, mi sembra ragionevole sostenere che la parola che ricorre più spesso nei discorsi del duce è guerra.

A questo proposito può essere interessante verificare come si distribuisce, nel corso degli anni, la presenza di questa odiosa parola.

Il grafico riporta la frequenza con cui la parola guerra compare nei discorsi di Mussolini, calcolata anno per anno sul totale delle parole pronunciate nel medesimo periodo.

È bene, innanzi tutto, escludere i valori relativi periodo 1909-1913, perché calcolati su una base troppo esigua (per esempio nel 1909 la parola compare una volta soltanto, su un totale di 494 parole).

Non va neanche considerato il valore pari a zero del 1916, che non deriva dall'assenza della parola in questione nei discorsi, ma dall'assenza stessa di discorsi, poiché il futuro duce del fascismo era sotto le armi, che aveva contribuito a sfoderare ‒ come si vede bene nel grafico ‒ durante le radiose giornate di maggio.

Premesso questo, trovo significativo l'andamento concavo della frequenza della parola guerra nei discorsi di Mussolini. Questa frequenza si riduce fino al 1927 ‒ tuttavia senza mai estinguersi ‒ e poi torno a crescere fino al 1942.

Nel 1927 la guerra combattuta era lontana, sia nel passato, sia nel futuro, ma Mussolini continua a farne il punto di riferimento della propria ideologia: prima la guerra ricordata, e subito dopo la guerra desiderata: la guerra, insomma, più di ogni altro pensiero, è stata l'ambizione e l'ossessione di tutta la sua esistenza.