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Ascanio

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1928
Najadi ¶ Eumene, giovine ateniese ¶ Ascanio, giovine trojano ¶ Agatone, servo
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Eumene ¶ Calliroe, fidanzata di Ascanio ¶ Caletore, suo padre ¶ Proclea
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fra loro, Eumene e Ascanio, muniti ciascuno d'un
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un lembo della clamide. ¶ Ascanio: Ecco, ancora un po
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Eumene: Fino al fiume? ¶ Ascanio: ¶ Pazienza! Delle piccole città
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Agatone: Bravo! ¶ Eumene e Ascanio si voltano di scatto
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già col dritto scivolavo. ¶ Ascanio: (a Eumene) ¶ Se ho
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antichi. ¶ Agatone: Bravo! ¶ Eumene, Ascanio si voltano di nuovo
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accompagnato dalle risa d'Ascanio) ¶ Ohi! ohi! ¶ Eumene: (ad
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Ohi! ohi! ¶ Eumene: (ad Ascanio) Séguita, mio caro: che
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che dicevi del costume? ¶ Ascanio: Qui, fra gli altri
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stessa. ¶ Eumene: Come come? ¶ Ascanio: Al fiume, intendi? Bagno
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con maligna curiosità; onde Ascanio, subito: ¶ Non vede nulla
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Eumene: E il dio? ¶ Ascanio: L'accoglie. ¶ Eumene: E
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Eumene: E il marito? ¶ Ascanio: Qual mai rischio vuoi
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E sei cosí contento? ¶ Ascanio: (confuso mortificato) ¶ Io contento
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te m'hai trascinato? ¶ Ascanio: Non sapevi? Mi parea
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avessi detto... ¶ Eumene: Ingrato! ¶ Ascanio: Che vuoi, caro! Errori
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Manco male, ti vergogni! ¶ Ascanio: Eh sì! ¶ So purtroppo
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ridicolo... ¶ Eumene: Ma pure... ¶ Ascanio: Eh, stando qui, ¶ in
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Me lo dici adesso! ¶ Ascanio: In prima, ¶ ti confesso
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stima... ¶ Eumene: Stavi zitto? ¶ Ascanio: Siamo amici da sí
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bella la tua sposa? ¶ Ascanio: Un fiorellino: ¶ questo sí
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paese. ¶ Eumene: ¶ Vecchia immagine! ¶ Ascanio: E in Atene come
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Noi diciamo: bella spina. ¶ Ascanio: ¶ Ah, già... bravi!... Oh
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si turba vivamente) Questa? ¶ Ascanio: Ebben? ¶ Eumene: Strano! ¶ Ascanio
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Ascanio: Ebben? ¶ Eumene: Strano! ¶ Ascanio: Che? ¶ Eumene: Niente... ¶ Somiglianze
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è bruna o bionda? ¶ Ascanio: Bruna, ¶ di capelli. ¶ Eumene
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E in volto rosea? ¶ Ascanio: Rosea come esce la
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Eumene: Lascia! E... snella? ¶ Ascanio: Snella, snella come cerva
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Occhi glauchi, intensi, accesi? ¶ Ascanio: Bravo! Gli occhi di
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di Minerva. ¶ Eumene: Dunque... ¶ Ascanio: Dunque? ¶ Eumene: Nulla... E
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Di recente in Grecia... ¶ Ascanio: Sí, ¶ ella è stata
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proprio lei! ¶ Agatone: Lei? ¶ Ascanio: Lei? ... ma chi? ¶ Eumene
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veduta... Era col padre? ¶ Ascanio: Sí, per compere in
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de la tua fanciulla. ¶ Ascanio: Ah sí? In... in
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Eumene: Oggi la sposi? ¶ Ascanio: Se Scamandro non ha
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Va' tu solo; aspetto. ¶ Ascanio: Il posto scelgo e
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torno. Attendi un po'. ¶ Ascanio s'allontana e scompare
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di tra gli alberi Ascanio.) ¶ Ascanio: Fatto. ¶ Eumene: Che
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tra gli alberi Ascanio.) ¶ Ascanio: Fatto. ¶ Eumene: Che hai
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Eumene: Che hai fatto? ¶ Ascanio: Attenta ispezione. ¶ Il fiume
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Originale ¶ davver codesto rito ... ¶ Ascanio: Tirannia ¶ stupida dei costumi
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pare ¶ anzi leggiadro assai. ¶ Ascanio: Ah sí? Che sia
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f ¶ osse la sposa. ¶ Ascanio: Perché no? ¶ Eumene: Ma
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sta a guardia qualcuno? ¶ Ascanio: A tutti è sacro
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venga a farci io? ¶ Ascanio: Ti presento. ¶ Eumene: No
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In cosí mal'arnese... ¶ Ascanio: Che dici mai! Tu
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morir marito ¶ quest'oggi? ¶ Ascanio: (sospirando) Eh Sí, purtroppo
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potresti d'un giorno? ¶ Ascanio: Eumene, Eumene, ¶ si tratta
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fare ossequio alla sposina. ¶ Ascanio: Ebbene, ¶ vieni, dunque! ¶ Eumene
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Cosí no, ti ripeto. ¶ Ascanio: Perché? no? Vieni, sú
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Verrò, se mai, ¶ dopo. ¶ Ascanio: Ma sarà dono la
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dono. ¶ Eumene: Grazie, no. ¶ Ascanio: Pazienza! ¶ Ma verrai dopo
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Eumene: Te ne vai? ¶ Ascanio: Eh, se tu ti
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amico, tu mi strazii! ¶ Ascanio: Io? ¶ Eumene: Io ¶ ti
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tu non l'ami... ¶ Ascanio: Io ... veramente ... ¶ Eumene: Ma
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il chiodo ¶ l'impiccato. ¶ Ascanio: Hai ragione. ¶ Eumene: E
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cerchi modo di salvarti? ¶ Ascanio: No, ¶ è inutile pensarci
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Segno ¶ che t'ama ... ¶ Ascanio: Poverina ... ¶ Eumene: Che sciagura
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sciagura! ¶ E tu no! ¶ Ascanio: Ma... è bellina... mi
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la sposa verrai qua. ¶ Ascanio: Non mancherai. Vo sú
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Ben t'avvenga! Va'. ¶ (Ascanio, via, sú per il
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già sopravvenuta la sera. - Ascanio e Calliroe, preceduti da
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l'accompagni ¶ Coro: (mentre Ascanio e Calliroe, seguiti da
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Tutti: Imen, oh, Imenèo! ¶ Ascanio: (a Calliroe) ¶ Ed ora
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che mi costano talenti! ¶ Ascanio: Zitto! Non tanti, ¶ a
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ti dice. ¶ (Risale con Ascanio sul clivo.) ¶ Proclea: Tremi
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qualcuno su la costa... ¶ Ascanio: (sul ciglio, a Proclea
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vedere. (a Proclea) ¶ (ad Ascanio) Tu no, qua! ¶ Ascanio
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Ascanio) Tu no, qua! ¶ Ascanio: Se mia ¶ sarà tra
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Aita! ¶ Gente, accorrete! accorrete! ¶ Ascanio: (precipitandosi) Che fu? ¶ Caletore
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furioso! ¶ Caletore: E Calliroe? ¶ Ascanio: (cacciandosi tra gli alberi
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tutti! ¶ Vado io solo ... Ascanio? Fate lume un po
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po' ¶ di qua ... Calliroe! Ascanio! ¶ Ascanio: (di tra gli
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di qua ... Calliroe! Ascanio! ¶ Ascanio: (di tra gli alberi
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gridando) No! ¶ Tu no! ¶ Ascanio: (ansante di ritorno) ¶ Non
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riva... ¶ Caletore: Come! ¶ Impossibile! ¶ Ascanio: Eppure... ¶ Caletore: (a Proclea
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Ecco le vesti, qua... ¶ Ascanio: Son le sue vesti
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Lei non si vede! ¶ Ascanio: Oh Calliroe! ¶ Proclea: Sciagura
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di Calliroe) ¶ Calliroe: Proclea! ¶ Ascanio: Zitti! Chi chiama? ¶ Caletore
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È lei! è lei! ¶ Ascanio: Chiama Proclea! ¶ Caletore: Sú
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tutti! Ah stolida figliuola... ¶ Ascanio: Io non so come
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noi la lasciammo qua. ¶ Ascanio: Eccola! ¶ Calliroe ritorna insieme
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Non so che meraviglia... ¶ Ascanio: Come! ¶ Calliroe: Non mi
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mia lo Scamandro gradì. ¶ Ascanio: Come gradì? ¶ Caletore: Che
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delira! ¶ Tutti: Il Nume! ¶ Ascanio: Il Nume? hai tu
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stringendosi a lui) ¶ Eccolo! ¶ Ascanio: Eumene! ¶ Eumene: (pronto) Amico
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Chi? ¶ chi è costui? ¶ Ascanio: Che hai fatto? ¶ Eumene
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Egli per me (indica Ascanio) ¶ parli! Direte poi se
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io non abbia operato. ¶ Ascanio: Egli v'inganna ¶ ancora
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se puoi! ¶ Caletore: Tu, Ascanio? E come! Se ¶ tanto
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stato... E resti ¶ muto? ¶ Ascanio: Mi trasse a dire
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mia! ¶ Calliroe: Eumene! Eumene! ¶ Ascanio: Ahimè, come quest'onta
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Proclea; quindi il Coro. Ascanio resta indietro, con le