Ugo Foscolo, Tieste, 1795

mi fosti, e forse... Ahi! quanto acerbo ¶ più mi

a questa reggia ¶ contaminata ahi! troppo. ¶ EROPE ¶ A me

tue prime fiamme? ¶ EROPE ¶ Ahi! di lusinga questi, ¶ di

reo Tieste; e pena ahi! troppa ¶ sottentrò al suo

A che mi serba? — Ahi! forse ¶ all'inteso presagio

io vissi, e, lassa! ¶ ahi! troppo vissi, se veder

o mi ritraggo. ¶ IPPODAMIA ¶ Ahi pena! ¶ Oh figlio, figlio

ond'io lo miro. — Ahi che vaneggio? ¶ Di': che

EROPE ¶ Ei fugge!... ¶ IPPODAMIA ¶ Ahi tutto è pianto! ¶ EROPE

Il re s'avanza. Ahi! forse ¶ svelato è tutto

tiranno. ¶ EROPE ¶ (ad Atreo) ¶ Ahi! di mio padre ancora

sol guardo la madre; ahi! che Tieste ¶ è già

lavate le man vostre? Ahi lassa! ¶ Non m'udì

vita; io lieta muoio... Ahi quale ¶ nel core palpitante

non lasciargli quel brando. Ahi! glielo strappa. ¶ (si lancia