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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, 2015

concordanze di «Anna»

nautoretestoannoconcordanza
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ho un’amica di Anna che potrebbe andare bene
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raccontarti questo: io e Anna l’abbiamo fatto. Aveva
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trovarmi a Parigi con Anna? Io sono inchiodato qui
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era fidanzato, stava con Anna da sempre. Una ragazza
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oscuro. ¶ – Oscuro? ¶ – A letto. ¶ Anna lo completava, me l
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era un’amica di Anna che avrei potuto conoscere
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a una lettrice come Anna. Disse anche di avercela
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avanti quando si presentò. ¶ – Anna. ¶ Il viso era ampio
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Davano Full Metal Jacket. – Anna si mise sull’attenti
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al sinistro. ¶ Conobbi così Anna Cedrini. Con un’imitazione
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da dietro e baciò Anna. Disse di averci guardato
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maiale! ¶ Risi e adocchiai Anna dall’altra parte del
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di iscriverti in Statale – Anna venne verso di me
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lasciato il pensiero di Anna, ecco la verità. ¶ Ometto
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piano. Cercai l’ufficio 34. Anna stava parlando con uno
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innaturale. Lo confidai ad Anna. ¶ – Quanti esami ti mancano
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di materno, e subdolo. Anna era accogliente, ma sfuggiva
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il trasferimento dalla Sorbona. ¶ Anna si bloccò in mezzo
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per la proiezione pomeridiana. Anna disse di sapere dove
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di nuovo il vicolo. Anna era di spalle e
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raggiungevamo il cinema. Per Anna, Kundera aveva legato ribellione
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e il suo mondo. Anna era una tosta, non
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Soldati, non è vero? Anna me lo chiese con
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della mia partenza parigina. Anna gli fece i complimenti
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poi le raccontai di Anna. ¶ Tornammo in taxi, ci
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Grand, lascia che sia Anna a muoversi. Se dovesse
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amavano davvero. Lunedì sera? Anna. ¶ Ripartii da Parigi con
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e in strada vidi Anna stretta nel cappotto. ¶ Giorgio
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pugno sulla coscia. ¶ Andai, Anna batteva i piedi per
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mai. ¶ Adultità ¶ Ho sposato Anna per amore, e per
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resistenza, per non cercare Anna Cedrini, Università Statale, terzo
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di settembre. ¶ Dopo che Anna passò in osteria non
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alchimia della carne? Eppure Anna non era mai entrata
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La porta era aperta, Anna si rigirava un evidenziatore
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un cencio, – Avevo paura, Anna. ¶ Whitman fu l’incipit
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una parola. ¶ Aspettai che Anna terminasse di correggere l
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lunedì che io e Anna concludemmo con la promessa
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punto lo diedi ad Anna in piazza Sant’Alessandro
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di Lunette. Io e Anna camminavamo senza toccarci, a
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una vacanza. ¶ – Non accetterò, Anna. ¶ La terza cosa era
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Monsieur Marsell. ¶ Dedicai ad Anna due masturbazioni al giorno
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due isolati, senza parlare, Anna canticchiava una canzone e
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qualche cinese, alcuni indiani. Anna li salutò e mi
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lui si accucciò. Guardava Anna, e anche gli altri
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era la loro maestra. ¶ Anna parlò di Pinocchio, del
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pulivo il moccio ascoltai Anna che raccontava. ¶ La fissai
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il Centro. Andavo con Anna quando aveva lezione e
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lavagna per scrivere mentre Anna mostrava le figure. La
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i cinesi, mi scrutava Anna in ultima fila, seguiva
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c’erano molti senegalesi: Anna gli aveva detto che
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al bar sotto casa. Anna mangiava come un camionista
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ufficialmente il nuovo maestro. Anna disse che ero un
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fuori. Eravamo tutti étrangers. ¶ Anna mi confidò che i
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con qualche amico e Anna. Così non gli sarei
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a gesti, fuori vinse Anna. Da quando seppe che
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nome della possibilità di Anna. Scacciai lo sciame femminile
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domandai a Mohammed di Anna e venni a sapere
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alzare la saracinesca, sfiorai Anna così. Una mano al
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Vanessa prima della chiusura, Anna rimase e mi aiutò
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adolescenza l’utero retroverso. Anna era orfana di madre
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avevo intorno. Io e Anna guardammo cinque film, ma
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John Mc­Enroe. Per Anna sua madre. L’aveva
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volerla sostituire. ¶ Io e Anna ci trovavamo la mattina
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salsa rosa al Crocetta. Anna ruttava in modo gentile
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ne andammo a nuotare. ¶ Anna disse che la piscina
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si spalmava di abbronzante. Anna venne verso di me
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trovavo, aprii. Salimmo e Anna mi prese la mano
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baciai tra le cosce, Anna gemeva piano, e il
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antiche. Integrai Lunette in Anna, perché Anna ribattezzò l
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Lunette in Anna, perché Anna ribattezzò l’eros anche
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in disparte. ¶ Io e Anna iniziammo a parlare, a
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degli aerei che decollavano. Anna mi disse che lei
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e di Mario, di Anna, di Antoine e degli
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volta in una vita. ¶ Anna mi teneva lontano da
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non avrei detto di Anna, ma le avrei raccontato
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da Siracusa, non vidi Anna per due giorni. La
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Mi iscrivo a Lettere, Anna. ¶ Me la ritrovai sotto
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perde il “moi-même”. ¶ Anna non fece niente, non
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stranito ancora una volta. Anna mi guardava. ¶ Così inventammo
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Emmanuel da una cabina. Anna uscì dal bagno con
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All’agenzia di viaggi Anna si intromise e chiese
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Olivia. L’incontro con Anna. ¶ – Mario lo sa? ¶ – Ancora
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bambino addolciva il rimpianto. ¶ – Anna è qui con me
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pour ma restauration. ¶ Portai Anna per le strade di
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questione e volevo che Anna mi aiutasse a farlo
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uomo bello. ¶ Papà, voilà: Anna. ¶ Ritrovammo il nostro silenzio
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dissi che pensavo ad Anna e Libero, non stavo
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realizzai che stavo portando Anna da Marie. Volevo fosse
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in un altro momento. Anna sapeva solo che Marie
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un gruppo di persone. Anna si aggirò nella stanza
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mi faceva stare meglio. Anna indossava una gonna di
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ultima volta, sempre bella. Anna si presentò da sola
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tragitto verso l’albergo Anna mi chiese com’era
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sulla riva della Senna Anna mi domandò se l
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parte. ¶ Quella sera sentii Anna piangere sotto la doccia
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lessi una riga, poi Anna uscì: si muoveva in
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e mi chiedevo come Anna stesse vivendo un cambio
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modo. Lo raccontai ad Anna, lei accennò un interesse
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scrivere. Alzai lo sguardo, Anna piangeva di nuovo. La
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non era solo Mario. Anna piangeva per sua madre
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spalle e lasciò entrare Anna, poi le disse: Bienvenue
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prima. ¶ – Meglio di prima – Anna le diede i tre
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io. ¶ – Al destino – disse Anna, – Brindiamo. ¶ Mamma annuì, – Oui
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Emmanuel, che confidò ad Anna di voler sapere tutto
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al latte agli agrumi. Anna svelò qualche mio lato
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se stessa. E mentre Anna accettava la sfida al
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al mondo. ¶ Dalle carte Anna seppe che avrebbe partorito
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già avuto, ma petite. ¶ Anna le chiese se poteva
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quella Claudia Cardinale chiamata Anna Cedrini. ¶ La traiettoria dell
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parigina che io e Anna avremmo chiamato la notte
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dopo, il trasferimento di Anna in un appartamento che
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che la sera stessa Anna trascrisse sul retro dell
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metodo di apprendimento che Anna e io avevamo studiato
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al Parini mi accompagnò Anna. Avevo deciso di indossare
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Qualche volta scommettevo con Anna e facevo la stessa
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la mia stima per Anna. Vederla tenere una lezione
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Era il mio per Anna: incontinente, spesso infantile, complice
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eccitazioni e di lei. Anna non si addomesticò mai
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mi era stato rivelato. Anna era la rivelazione. Il
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osceni. ¶ Capii davvero che Anna aveva chiuso il cerchio
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maturità quando un’altra Anna me lo mostrò. Sentii
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era la mia, di Anna. Aveva questo modo di
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il mio diario affinché Anna fosse la mia libertà
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dalla Statale, io e Anna passeggiammo tra il Duomo
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a lei: Vuoi sposarmi? Anna guardava l’anello, attenta
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alla notte delle costellazioni. ¶ Anna diventò mia moglie in
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era partito per Siracusa, Anna aveva continuato a sentirlo
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per riscattare papà, come Anna avrebbe ritrovato sua madre
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quadernetto. La stessa settimana Anna mi ricordò della teoria
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Dio, Libero. ¶ Quando riagganciai, Anna mi fissava dallo stipite
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tempo di omissioni. ¶ Aspettai Anna per crollare. Lei si
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futili e di costellazioni. Anna si era domandata molte
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era accorta? ¶ Anche ad Anna aveva tenuto nascosta la
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un pesce”. ¶ Andai da Anna, riposava in camera da
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pregato per me, per Anna, per il bambino e
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della situazione. Come stavano Anna e il bambino? Erano
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bene. ¶ Rinnegavo il dolore, Anna mi costrinse a stanarlo
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con Lupin in copertina. Anna l’aveva riesumato da
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Lupin. ¶ Lo devo ad Anna, e a Giorgio, se
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di Monsieur Marsell, di Anna, e di mamma. Lo
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dare una mano ad Anna tra una poppata e
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a Roussillon. ¶ Rimase con Anna a confabulare in camera
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ed Emmanuel c’erano Anna, Antoine e sua madre
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lo raccontai nemmeno ad Anna, a eccezione dell’ultima
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Madame Marsell. ¶ La mattina, Anna si alzò e prese
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era andata a salutare Anna, quella mattina di gennaio
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mi sedetti accanto ad Anna, la spogliai, lei fece
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un caffè d’orzo, Anna un cappuccino. ¶ Eravamo insieme