Alessandro Baricco, Senza sangue, 2002

rumore del motore. Nessuno aveva più macchine, da quelle

silenzio. Quello alla guida aveva una specie di divisa

altro uomo seduto davanti aveva un vestito color panna

tempo di scappare, disse. Aveva una pistola in mano

sdraiata su un fianco. Aveva piegato le gambe, e

in piedi, allo scoperto. Aveva preso il suo fucile

camminava leggermente curvo, come aveva visto fare nei film

calcio. ¶ Con un calcio aveva sfondato la porta della

poi era entrato e aveva visto sua moglie impiccata

Si rese conto che aveva ancora il braccio teso

al calcio della pistola. Aveva male a tutta la

mille. Lei una volta aveva contato fino a duecentoquarantatré

el Gurre e rideva. Aveva l’aria di divertirsi

di dirmi qualcosa, lui aveva gli occhi sbarrati, il

sua voce, mio fratello aveva una voce squillante, quando

da dove era venuto, aveva detto quel che voleva

in silenzio. Salinas gridava, aveva il vestito color panna

altra parte della stanza. Aveva un fucile in mano

gli avrebbe detto che aveva una voce bellissima, perché

bambina, quella voce che aveva sentito mormorare adagio: ¶ – Andatevene

era un assassino, che aveva ammazzato decine di persone

medicine, ma altri li aveva uccisi aprendogli il petto

al bambino che lui aveva visto con i suoi

e gli chiese se aveva capito chi era quell

quell’uomo, se l’aveva capito veramente. Con una

sapere se il bambino aveva capito chi era. ¶ Il

sapeva, e quel che aveva capito della vita. Rispose

vide che il bambino aveva la testa rovesciata, e

all’indietro, sulla schiena. Aveva negli occhi le travi

piano: ¶ – La bambina. ¶ Salinas aveva uno sguardo vuoto, terribile

per stare in piedi. Aveva le scarpe a mollo

casa. Tito non li aveva mai visti prima. Ma

di stoffa. Lui lo aveva aperto e dentro c

avanti, verso le ginocchia. Aveva gli occhi aperti. ¶ Tito

testa e lo guardò. Aveva gli occhi scuri, tagliati

guardava senza nessuna espressione. Aveva le labbra socchiuse e

rese conto che nessuno aveva risposto, di là dalla

del tempo, eppure nessuno aveva risposto. Si sentiva el

dire la frase che aveva in mente e che

in mente e che aveva deciso di dire. C

DIAVOLO HAI FATTO?, lo aveva sollevato da terra e

tutto pelle e ossa. Aveva qualcosa agli occhi, per

volto sporco di fumo. Aveva una gonnellina rossa. Aveva

Aveva una gonnellina rossa. Aveva graffi dappertutto. O ferite

guardando per terra, perché aveva appena smesso di piovere

stava leggendo. Il chiosco aveva tutte le pareti di

si mise a ridere. Aveva una bella risata, senza

con me. ¶ L’uomo aveva appena messo i soldi

chiese al cameriere se aveva delle sigarette. Così si

silenzio, perché lui non aveva più nulla da dire

mezzo alla campagna. Non aveva moglie o parenti, niente

Sembrava un brav’uomo. Aveva molta paura, ma non

mi disse che mi aveva trovato un fidanzato. Un

Uribe disse che non aveva niente da giocarsi che

di quella notte, mi aveva visto una sola volta

stavo attraversando la piazza. Aveva chiesto a qualcuno: ¶ – Chi

disse alla donna che aveva un modo strano di

di tutto. Disse che aveva nostalgia di ogni singola

il suo medico l’aveva avvelenato, un po’ ogni

medico si chiamava Astarte. Aveva fatto un po’ di

e le infezioni. L’aveva inventato lui, con l

capitale. Finita la guerra aveva avuto qualche guaio con

cenno di sì. ¶ – L’aveva mai conosciuto, mio padre

testa. ¶ – Che importa... ¶ – Lei aveva vent’anni. Era il

era girata e l’aveva guardato. La bambina: adesso

si ricordava. Che non aveva fatto altro, per anni

occupava più, la gente aveva voglia di guardare avanti

per tutta la guerra aveva fatto il doppio gioco

Uribe era un vile. Aveva solo da stare tranquillo

scritto che lui non aveva fatto niente e che

raccolse lo scialle che aveva appoggiato allo schienale della

che il conte le aveva dato. Di lei si

non parlava. Che non aveva mai parlato. Dai tempi

di Uribe, nessuno l’aveva mai sentita dire una

sapere perché, la gente aveva paura di lei. ¶ La

uomo disse che non aveva fame. ¶ – La invito io

sicuro di sé. Non aveva dubbi. ¶ Io capii. Parlammo

a portare i dolci. Aveva anche portato un’altra

piacergli. Nessuno dei due aveva anelli alle dita. Avresti

la stessa domanda. Ma aveva iniziato a raccontare, e

parte. Ma chi l’aveva conosciuta disse che lei

che lei, semplicemente, non aveva amici. Per un po

la sua grafia. L’aveva scritto lui, quel nome

ad aspettarla. ¶ La donna aveva sollevato il capo e

io ero quello che aveva aperto la botola, quella

sera, e poi l’aveva richiusa. E lei non

da quando l’uomo aveva smesso di raccontare, lei

smesso di raccontare, lei aveva smesso di guardarlo. Avresti

non ha fatto nulla, aveva vent’anni, santo iddio

un uomo che nemmeno aveva mai visto, senza concedergli

sola ragione che ormai aveva cominciato ad ammazzare e

combattuto, perché lei non aveva in mente altro che

famoso cantante che l’aveva invitata a ballare. A

finisse la musica le aveva spiegato come il destino

di ballare. Poi le aveva detto che lei ballava

Rujo. Disse che quando aveva visto alzarsi il coperchio

coperchio della botola non aveva avuto paura. Si era

stava accadendo. Poi lui aveva abbassato il coperchio, e

e allora sì lei aveva avuto paura, la più

quel terrore non l’aveva mai più abbandonata. Stette

e pulita – pulita –, lui aveva provato una specie di

chi sapeva raccontare non aveva avuto in sorte di

ascoltarla. ¶ Quando era giovane aveva sognato di diventare attrice

piaceva cantare e ballare. Aveva una bella voce, abbastanza

comune ma bella. Poi aveva incontrato un rappresentante di

di bellezza che l’aveva portata nella capitale a

una crema da notte. Aveva mandato le foto a

soldi. Per qualche mese aveva provato con il canto

l’arrossamento. Al cinema aveva rinunciato. Dicevano che bisognava

che era spigliata e aveva una bella voce comune

era sposata bene. ¶ Adesso aveva un caffè, in centro

in avanti. L’uomo aveva smesso da un po

un po’ di piangere. Aveva tirato fuori dalla tasca

era asciugato le lacrime. Aveva detto: ¶ – Mi scusi. ¶ Poi

che sembrava nuovo e aveva ancora il cellophane sui

Erano strade che non aveva mai visto. ¶ Scesero davanti

su di lei perché aveva deciso di baciarla sulle

il suo. L’uomo aveva gli occhi aperti. Vedeva

alla donna, perché l’aveva condotto fin lì per

madre un bambino. L’aveva fatto con sapienza, e

fece quello per cui aveva vissuto. Si rannicchiò alle

è tutto come lei aveva voluto. È come andare