Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

Franchi fu diviso fra Carlo e Carlomanno suoi figli

in Francia Ermengarda; e Carlo, che fu poi detto

Adelchi non fu concluso. ¶ 771 ¶ Carlo, non si sa bene

xii). La madre di Carlo biasimò il divorzio; e

loro (xiii). Muore Carlomanno: Carlo accorre a Carbonac nella

si ricovera presso Desiderio. Carlo ne fu punto sul

AZIONE DELLA TRAGEDIA ¶ 772-774 ¶ Mentre Carlo combatteva contro i Sassoni

a chieder soccorso a Carlo (xix). Poco dopo, arrivarono

se ne tornarono a Carlo, il quale svernava in

le sue ricchezze (xxiii). ¶ Carlo radunò il campo di

difenderle. I Franchi di Carlo vi trovarono molto maggior

faceva gran macello (xxvii). Carlo, disperando di superare le

Ravenna; e insegnò a Carlo il passo per scendere

quella sede (xxix). ¶ Mandò Carlo per luoghi scoscesi una

de' traditori, si dispersero. Carlo entrò allora col resto

alcune s'arresero a Carlo, altre si chiusero e

Ismondo conte, mandato da Carlo a soggiogare quella città

fratelli ad arrendersi (xxxii). ¶ Carlo mise l'assedio a

e forse insolubili. Ritornato Carlo al campo sotto Pavia

xxxvii), e a riconoscer Carlo per loro re. Non

NELL'ATTO IV, ST. 7 ¶ Carlo, come i suoi nazionali

lungamente una caccia di Carlo, e le donne della

Guntigi ¶ SVARTO, soldato ¶ FRANCHI ¶ CARLO, re ¶ ALBINO, legato ¶ RUTLANDO

fronte! ¶ Onta a quel Carlo, al disleal, per cui

io la tengo; e Carlo, ¶ Ei me la die

lui ¶ Che stretto a Carlo di cotanti nodi, ¶ Voce

che tali ¶ Son di Carlo i pensier, quali or

d'Adrian, vegg'io ¶ Carlo venir con tutta Francia

Anfrido? ¶ Un legato... di Carlo? ¶ ANFRIDO ¶ O re, l

Conosco ¶ L'arti di Carlo. ¶ ADELCHI ¶ Al suo stromento

Ambasciator, che rechi? ¶ ALBINO ¶ Carlo, il diletto a Dio

risposta è guerra. ¶ Di Carlo in nome io la

SVARTO ¶ Un messaggier di Carlo! Un qualche evento, ¶ Qual

svelatamente addosso ¶ Ci piomberan; Carlo trionfi; in preso ¶ Regno

un patto ¶ Stringer con Carlo. ¶ FARVALDO ¶ Al suo legato

le nostre ¶ Promesse a Carlo, e con le sue

in Val di Susa ¶ CARLO, PIETRO ¶ PIETRO ¶ Carlo invitto

Susa ¶ CARLO, PIETRO ¶ PIETRO ¶ Carlo invitto, che udii? Toccato

un momento, e disperò. ¶ CARLO ¶ Quant'io ¶ Per la

noi due la lite". ¶ CARLO ¶ A che ritenti questa

o pensi ¶ Che abbia Carlo mestier di sproni al

mestieri ¶ Che altri a Carlo il rimembri? Il vedo

Chiede. ¶ PIETRO ¶ Un Latin? ¶ CARLO ¶ Donde arrivò? Le Chiuse

vanta ¶ Grande avviso recar. ¶ CARLO ¶ Fa' ch'io gli

DETTI ¶ (Arvino si ritira) ¶ CARLO ¶ Tu se' latino, e

io vengo ¶ La via. ¶ CARLO ¶ Qual via? ¶ MARTINO ¶ Quella

Quella ch'io feci. ¶ CARLO ¶ E come ¶ Giungesti a

pianto, e d'Adrian. ¶ CARLO ¶ Tu vedi ¶ Il suo

e non fia vana. ¶ CARLO ¶ Animoso Latin, ciò che

possa il braccio tuo. ¶ CARLO ¶ Toccasti, ¶ Il campo lor

dall'aspetto salvator di Carlo ¶ Un breve tratto mi

cercarne, e la rinvenni. ¶ CARLO ¶ E come ¶ Nota a

li benedissi, e scesi. ¶ CARLO ¶ Empio colui che non

l'Eccelso ti destina! ¶ CARLO ¶ Ed io ¶ La compirò

venisse ¶ D'inutile portento? ¶ CARLO ¶ Oggi a riposo ¶ Nella

mio capo ti fia. ¶ CARLO ¶ Se di quest'alpe

fede ¶ In quanto onor Carlo lo tenga. - Arvino! ¶ (entra

e Martino) ¶ SCENA QUARTA ¶ CARLO ¶ Così, Carlo reddiva. Il

SCENA QUARTA ¶ CARLO ¶ Così, Carlo reddiva. Il riso amaro

che in petto a Carlo ¶ Rimette il cor, non

ti dilegua. ¶ SCENA QUINTA ¶ CARLO, CONTI e VESCOVI ¶ CARLO

CARLO, CONTI e VESCOVI ¶ CARLO ¶ A dura ¶ Prova io

messo ¶ Che mi dirà: Carlo è partito, un lieto

Longobardi, sotto alle Chiuse) ¶ CARLO circondato da CONTI FRANCHI

da CONTI FRANCHI, SVARTO ¶ CARLO ¶ Ecco varcate queste Chiuse

QUINTA ¶ RUTLANDO e detti ¶ CARLO ¶ E che? Rutlando, ¶ Tu

Io non l'inseguo. ¶ CARLO ¶ E non trovasti alcuno

di Francia non sarei. ¶ CARLO ¶ T'accheta, ¶ Prode tra

il Conte spedito da Carlo) ¶ CONTE (a Carlo) ¶ Eccardo

da Carlo) ¶ CONTE (a Carlo) ¶ Eccardo è in campo

or or fia sgombro. ¶ CARLO ¶ Esser dovea così. ¶ CONTE

ALTRO CONTE ¶ È qui. ¶ CARLO ¶ Svarto, son quelli ¶ Che

O Svarto, ¶ Il re! ¶ CARLO ¶ Son desso. ¶ ILDECHI ¶ (s

mani tra quelle di Carlo) ¶ O re de' Franchi

promesso da gran tempo. ¶ CARLO ¶ Svarto, ¶ Conte di Susa

O re, qual grazia?... ¶ CARLO ¶ Il nome ¶ Dimmi di

Giudici son; questi guerrieri. ¶ CARLO ¶ Alzatevi, ¶ Fedeli miei, giudici

opra. ¶ (i Longobardi partono) ¶ CARLO (a Rutlando in disparte

costor? ¶ RUTLANDO ¶ Pur troppo. ¶ CARLO ¶ Errato ha il labbro

Che pugnasse, è costui. ¶ CARLO ¶ Solo? ¶ IL FRANCO ¶ Gran

al prego ¶ Ci arrendemmo. ¶ CARLO ¶ E ben feste: a

è, scudier d'Adelchi. ¶ CARLO ¶ Anfrido, ¶ Tu solo andavi

di compagni per morir? ¶ CARLO ¶ Rutlando, ¶ Ecco un prode

e non prigion di Carlo? ¶ ANFRIDO ¶ Io viver tuo

si muor tel dice. ¶ CARLO (ai Conti) ¶ Amar così

Che mi farà codesto Carlo? ¶ VERMONDO ¶ O nostro ¶ Re

gente nemico approssimarsi... ¶ ANSBERGA ¶ Carlo! ¶ ERMENGARDA ¶ Tu l'hai

invoca. ¶ ERMENGARDA (in delirio) ¶ Carlo! non lo soffrir: lancia

io nol sostengo. - O Carlo, ¶ Farmi morire di dolor

pianto ed affannosa; e Carlo ¶ La cagion ne chiedesse

si dichiara, il consacrato ¶ Carlo un messo m'invia

Questo vostro consiglio. - Oh! Carlo anch'egli ¶ In cor

ch'ei traditori, e Carlo ¶ Noma Fedeli... oh! di

segreto parlar, messo di Carlo ¶ Mi si scoverse, e

Fermo è del pari ¶ Carlo nel suo? ¶ SVARTO ¶ Dubbiar

e quindi ¶ lmplacabile a Carlo. Or sappi; il grado

lasciato ¶ Che per salir. Carlo a' tuoi pari dona

li ritien; ma quando Carlo arrivi, ¶ Vincitor di Pavia

al suo nemico, questo ¶ Carlo da me non chieda

Felice me, che a Carlo ¶ Tal nunzio apporterò! Te

all'astro ¶ Trionfator di Carlo i guardi alfine ¶ Volgonsi

in loro amor, da Carlo ¶ Ormai nulla sperando... ¶ SVARTO

patti suoi, lo credo, ¶ Carlo terrà; ma non è

rendo. Il dì che Carlo ¶ Senza sospetto regnerà, che

Gerberga ¶ Già incontro a Carlo uscì, dell'aspro sire

padre ¶ Negli artigli di Carlo! I giorni estremi ¶ Uomo

Tenda nel campo di Carlo sotto Verona ¶ CARLO, un

di Carlo sotto Verona ¶ CARLO, un ARALDO, ARVINO, CONTI

un ARALDO, ARVINO, CONTI ¶ CARLO ¶ Vanne, araldo, in Verona

questa parola esponi: ¶ Re Carlo è qui: le porte

di parlarti, o sire. ¶ CARLO ¶ Che vuol? ¶ ARVINO ¶ Nol

istanza ¶ Egli ne fea. ¶ CARLO ¶ Venga. ¶ (Arvino parte) ¶ Vediam

avea ¶ La corona di Carlo. ¶ (ai Conti) ¶ Ite: alle

mi sfugga. ¶ SCENA QUINTA ¶ CARLO, DESIDERIO ¶ CARLO ¶ A che

SCENA QUINTA ¶ CARLO, DESIDERIO ¶ CARLO ¶ A che vieni, infelice

null'altro ¶ Dono ha Carlo per te. ¶ DESIDERIO ¶ Re

a chi lo sdegna. ¶ CARLO ¶ Parla. ¶ DESIDERIO ¶ In difesa

Contro di me traesti? ¶ CARLO ¶ A che domandi ¶ Quello

Mai sempre oppose: indarno! ¶ CARLO ¶ Ebben? ¶ DESIDERIO ¶ Compiuta ¶ È

Più ti domanda Iddio. ¶ CARLO ¶ Tu legge imponi ¶ Al

orgoglio, onde sdegnarli. ¶ O Carlo, il ciel molto ti

smisurati desideri il cielo. ¶ CARLO ¶ Cessa. ¶ DESIDERIO ¶ Ah! m

Che il figliuol mio... ¶ CARLO ¶ Non più; cosa mi

sali; a Dio rincresci... ¶ CARLO ¶ Taci, tu che sei

voi ¶ De' nipoti di Carlo! Difensori ¶ Voi, del mio

l'orecchio. ¶ SCENA SESTA ¶ CARLO, DESIDERIO, ARVINO ¶ ARVINO ¶ Viva

ARVINO ¶ ARVINO ¶ Viva re Carlo! Al cenno tuo, dai

mi resta ¶ Ad ascoltar! ¶ CARLO ¶ Né si sottrasse alcuno

quale ¶ Ferito a morte. ¶ CARLO ¶ E son? ¶ ARVINO ¶ Tale

tu l'hai detto. ¶ CARLO ¶ Adelchi ¶ Dunque perì? ¶ DESIDERIO

questo ancora ¶ Mi negherai? ¶ CARLO ¶ No, sventurato. - Arvino, ¶ Fa

più nemici. ¶ SCENA SETTIMA ¶ CARLO, DESIDERIO ¶ DESIDERIO ¶ Oh! come

che in ascoltarli esulta? ¶ CARLO ¶ Veglio, t'inganna il

alle ferite. ¶ SCENA OTTAVA ¶ CARLO, DESIDERIO, ADELCHI, ferito e

consola. ¶ (si volge a Carlo) ¶ E tu superbo ¶ Nemico

tu superbo ¶ Nemico mio... ¶ CARLO ¶ Con questo nome, Adelchi

in cor cape di Carlo. ¶ ADELCHI ¶ E amico ¶ Il

Che vassallo il tradì. ¶ CARLO ¶ Porta all'avello ¶ Questa

preghiera ¶ È parola di Carlo. ¶ ADELCHI ¶ Il tuo nemico

morendo. ¶ SCENA NONA ¶ ARVINO, CARLO, DESIDERIO, ADELCHI ¶ ARVINO ¶ Impazienti

D'esser ammessi. ¶ ADELCHI ¶ Carlo! ¶ CARLO ¶ Alcun non osi

esser ammessi. ¶ ADELCHI ¶ Carlo! ¶ CARLO ¶ Alcun non osi ¶ Avvicinarsi