Marco Missiroli, Senza coda, 2005

giorni ci vai da Carmine, a papà?” Pietro si

giorni ci vai da Carmine, a papà?”. ¶ Pietro serrò

giorni ci vai da Carmine, a papà?’.” ¶ Mi pizzica

Gesù Bambino, io da Carmine non ci voglio andare

del mondo. ¶ Io da Carmine non ci voglio andare

giorni ci vai da Carmine, a papà?”. ¶ Allora io

che non sbaglio da Carmine, ti prego, Gesù Bambino

giorni io vado da Carmine”. ¶ Luigi rimase un po

Nino, Luigi dormono. Anche Carmine dorme, anche le lucertole

ci devi tornare da Carmine?”. ¶ Per un attimo Pietro

dico a papà che Carmine è cattivo. Se glielo

me. ¶ Fa’ che domani Carmine finisce presto, Gesù Bambino

che era stato da Carmine. Non rispose a Luigi

strascicata riempì il pianerottolo. Carmine non indicò nessuno, ma

Pietro avanzò nella penombra. Carmine fece prima scattare la

infilava nel soffitto. ¶ Seguì Carmine in fondo al corridoio

al corridoio spoglio e Carmine gli indicò la sedia

guidava e insieme cantavano. ¶ Carmine imprecò. La cenere gli

sì’. Vero o no?” Carmine rideva di gusto, mostrando

Niente vuoi?” domandò ancora Carmine. ¶ “Guidare.” ¶ “Ah, vuoi guidare

ne vado sul serio!” Carmine rise, poi continuò: “Cos

sulla Bianca”. ¶ “Chi?” chiese Carmine. ¶ “Nino… è mio amico

mio amico.” ¶ “Nino… Marrazzo.” Carmine ragionò ad alta voce

Perché quando non capiva, Carmine s’infuriava. E urlava

bruciava per la rabbia. ¶ Carmine abbassò il ferro da

occhi. Le pupille di Carmine erano piccole e scure

afferrarti. ¶ Le parole di Carmine sibilarono: “Tu, ragazzino, non

paura. ¶ “Ne vuoi?” disse. Carmine gli allungò un’arancia

arancia. Scosse la testa. ¶ Carmine si sedette al lato

pendere dalle mani di Carmine. ¶ Il frutto fu spogliato

ne vuoi allora?” insisté Carmine. ¶ “No… Non mi piacciono

tutto il tempo che Carmine masticava. Lisce. Pulite. Davano

segni: le mani di Carmine erano quelle di un

i tuoi genitori?” disse Carmine facendo un rutto. E

disse Pietro. Sentì caldo. ¶ Carmine rise di gusto, appoggiandosi

Forse era qualcosa che Carmine gli avrebbe dato da

padre. Magari un regalo. ¶ Carmine rientrò in cucina e

mani a quelle di Carmine. Pietro lo vide aprire

vediamo un po’…” disse Carmine. ¶ Pietro trattenne il respiro

aveva fatto tanto arrabbiare Carmine. ¶ L’uomo si alzò

dalla busta. Frusciava e Carmine se lo fece passare

pantaloni. ¶ “Ora festeggiamo,” disse Carmine spegnendo la sigaretta ancora

ha detto?” ¶ “Che a Carmine gli devo dire sempre

lì sopra. ¶ “È per Carmine. Domani ci vai, a

segreto mio e tuo.” ¶ “Carmine vede che la busta

Facciamo tardi e dopo Carmine s’arrabbia…” ¶ “No, oggi

a quelle perfette di Carmine. Era rigida ma leggera

la lama. ¶ “È tardi. Carmine s’arrabbia.” ¶ “Macché tardi

è amico anche di Carmine e i soldi li

è andata quasi tutta. Carmine non se ne accorgerà

Tutti e due rividero Carmine. Ma solo Pietro entrò

le è tenute tutte Carmine. Sbrighiamoci che è tardi

questa volta s’arrabbia Carmine!” ¶ Il tempo che avevano

bianche appoggiate alla balaustra: Carmine lo stava fissando. ¶ Luigi

fissando. ¶ Luigi dice che Carmine oggi ci ha visto

visti di sicuro ma Carmine non ha detto niente

perdere tempo e rispettare Carmine ed essere gentili. Gli

glieli fa dare da Carmine,” fece con la voce

non si sentiva. ¶ “Da Carmine…” ripeté Pietro aggrottando la

palazzina verde, lontano da Carmine. E per un attimo

ci può andare da Carmine.” ¶ Qualcuno si stava avvicinando

alle altre. È per Carmine, vuole che ci vado

sangue sulla strada. E Carmine. ¶ Pietro alzò il braccio