Silvio Pellico, Francesca da Rimini, 1815

SCENA II. ¶ FRANCESCA E DETTI. ¶ GUIDO. ¶ Figlia, ¶ Abbracciami. Son

a fratel volti que' detti ¶ Parean. ¶ FRANCESCA. ¶ Fin nel

più ingrata moglie? iniqui ¶ Detti mi sfuggon nel dolor

III. ¶ UN PAGGIO E DETTI. ¶ PAGGIO. ¶ L'ingresso chiede

SCENA II. ¶ LANCIOTTO E DETTI. ¶ LANCIOTTO. ¶ Turbati siete?... Eri

SCENA IV. ¶ PAOLO E DETTI. ¶ PAOLO. ¶ Francesca!... eccola... dessa

turba? ¶ E questi tuoi detti funesti?... - Bella ¶ Come un

avvilisca amor. ¶ PAOLO. ¶ Quai detti? Avresti ¶ Di me pietà

accostai. Perplessi eran miei detti, ¶ Perplessi pure erano i

III. ¶ LANCIOTTO, GUIDO E DETTI. ¶ PAOLO. ¶ L'estremo ¶ Amplesso

V. ¶ GUIDO, FRANCESCA E DETTI ¶ FRANCESCA. ¶ (Prima di uscire

acquetai poscia con soavi detti, ¶ E il convinsi che

solo udir questi tuoi detti è colpa. ¶ PAOLO. ¶ Nè

IV. ¶ GUIDO, LANCIOTTO E DETTI. ¶ LANCIOTTO. ¶ Oh vista! ¶ Paolo