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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'uomo che guarda, 1985

concordanze di «Dico»

nautoretestoannoconcordanza
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Perché allora questo cambiamento? Dico la verità: per uno
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faccio il cameriere, mi dico ancora una volta che
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sui tetti di Roma. Dico: “Buon giorno, come stai
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bellezza irrimediabilmente accademica. Perché dico: irrimediabilmente? Perché il mio
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naturalmente, partecipa anche Silvia. Dico “naturalmente” proprio perché per
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quella dell’esplosione; mi dico che sono vittima di
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secolo e mezzo,” le dico qualche volta scherzosamente, “i
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sotto la finestra, le dico con naturalezza: “Buon giorno
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anche io in francese. Dico stupidamente: “Bella giornata, non
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conoscenze dell’Africa francofona. Dico sorridendo: “Non so proprio
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Ci passi tu.” ¶ Mi dico che questa è una
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non sorride più. ¶ Esito, dico: “In un modo diverso
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fotografia in casa.” ¶ Non dico niente, mi avvio verso
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donna del suo paese.” ¶ Dico tranquillamente: “Anche gli elefanti
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queste cose riunite insieme? ¶ Dico per guadagnare tempo: “Però
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mentre guardo e fotografo. ¶ Dico con durezza: “Io ti
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esibizionista corrisponde un voyeur. Dico alla fine: ¶ “Dove vuoi
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la mano sul grembo. Dico scherzosamente: “Adesso ci vorrebbe
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e io nello spirito. ¶ Dico seccamente: “Dimentica la poesia
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gli uomini intelligenti.” ¶ Non dico nulla. Cavo dalla tasca
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suo impetuoso abbraccio e dico: “Almeno, allora, accetta la
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te la trovi addosso.” ¶ Dico con improvvisa amarezza: “Mia
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ed esamina la lista. Dico a un tratto con
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quale problema della casa?” ¶ Dico con impazienza: “Sono parole
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bocca. E allora mi dico che il contrasto tra
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altrettanto attaccaticcio dell’amore. Dico a testa bassa: “Non
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di nuovo il volo. Dico senza riflettere, quasi per
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quanto la vita intera. Dico con voce alterata: “Non
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poso le bacchette, e dico: “Forse non è vero
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Per un momento non dico nulla e l’osservo
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se stessa e le dico con decisione, proprio in
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La toletta, e quando dico toletta non dico soltanto
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quando dico toletta non dico soltanto la spugnatura, la
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strizza l’occhio, furbescamente. Dico: “Ah, è così?” ¶ “Sì
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di Fausta mi irrita. Dico: “No, non capisco nulla
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vadano. Mi capisce adesso?” ¶ Dico con decisione: “Non sei
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fatto di sentirmi umiliato. Dico con annoiata freddezza: “Mi
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A quanto pare, mi dico, e così pensando mi
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le illumina gli occhi. Dico, sorpreso: “Sta tranquilla, non
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Secondo lui, ci ripenserò.” ¶ Dico brevemente: “Ho capito, ma
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ha una preoccupazione profonda, dico qualche cosa che non
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è venuta la curiosità.” ¶ Dico: “Io non ti chiedo
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quello in cui credeva.” ¶ Dico con precauzione: “Non dubito
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è vero, ma legittimo. Dico, alzando la voce e
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il figliolo prodigo contrito. Dico senza quasi riflettere: “Papà
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per rimetterlo a posto.” ¶ Dico, commosso, con occhi pieni
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ha or ora lanciato. Dico con sforzo: “Ci giro
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metafora e alla fine dico con più estro che
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me una reazione analoga. Dico con voce alterata: “Sì
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da una disgustata stanchezza. Dico freddamente: “Non voglio saperne
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che cosa?” ¶ “A lasciarlo.” ¶ Dico come riflettendo ad alta
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più forte di me. ¶ Dico: “Ma si può sapere
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E se non ti dico tutto?” ¶ “Non ricordi la
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quello che sta avvenendo.” ¶ Dico bruscamente, con rabbia: “Non
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ti indigni se ti dico che sei un voyeur
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sua conclusione nel matrimonio. ¶ Dico, alla fine di questa
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Questa frase mi rinfranca. Dico dolcemente: “Adesso che hai
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riapre gli occhi. Le dico: “Grazie.” ¶ Silvia scuote il
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e così, come mi dico, non posso neppure prendere
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il mio tempo, poi dico lentamente: “Mi domandavo se
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e alla fine mi dico che la cosa che
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lait, di La Fontaine.” ¶ Dico in fretta: “Mi pare
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quaderno a Gesuina e dico a Pascasie: “Perché non
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hai insegnato proprio tu.” ¶ Dico deciso per tagliare corto
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momento e rifletto. Mi dico che lei è sincera
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così.” ¶ Mi alzo e dico: “Pascasie, debbo proprio andarmene
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sulla sua risposta, mi dico che non è tanto
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senza tante storie.” “Ti dico di venire qui.” A
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la realtà attuale. Mi dico che la differenza tra
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meglio da teppista: “Indovini?” ¶ Dico con impazienza, annoiato: “Sì
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E lei cosa pensa?” ¶ Dico seccamente: “Non penso nulla
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che zia la vedesse.” ¶ Dico, un po’ annoiato: “Che
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ma è lo stesso.” ¶ Dico, arreso: “Va bene, fammela
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fa. Guardando al paginone, dico scherzosamente: “Si direbbe che
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Ma io domando e dico: quei pittori che dipingevano
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normalmente, punto e basta.” ¶ Dico a fior di labbra
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che ora è?” ¶ Glielo dico. Allora mi viene accanto
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da dietro, e mi dico che molto probabilmente sono
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madre. ¶ Alla fine mi dico che, in realtà, io
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sul cuscino e mi dico d’improvviso che prima
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con la televisione.” ¶ Glielo dico. Osserva: “Tra poco viene
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dovrei provare a camminare.” ¶ Dico con sforzata allegria: “Perché
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appare smagrito, smunto, esausto. Dico: “Ma tu non sei
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letto di mio padre. Dico con sforzo: “Sì, le
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lui in quell’occasione. Dico in maniera sentenziosa: “Tutti
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rinunziare. E io ti dico: sarà anche giusto ma
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figlio, tua nuora.” Invece dico in tono didattico: “Don
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che cosa resta?” Io dico: “Una carne senza sale
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ventre; e allora mi dico che, forse, durante la
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palazzo.” ¶ A questo punto dico a mio padre che
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tranquilla ricerca della verità. Dico in fretta: “Fausta, adesso
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sto zitto, riflettendo. Mi dico che tutta la mia
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vero del nostro dialogo. Dico: “Mi dispiacerà quando non
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di riflettere e poi dico evasivamente: “Questa casa è
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proprio nulla. Contento lei...” ¶ Dico ancora: “So benissimo che
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Balbetto: “Ma che dici?” ¶ “Dico che la persona che
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scopo delle sue rivelazioni. Dico con durezza e precisione
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mentire fin in fondo. Dico fingendo la ragionevolezza: “Dopo
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troppo tardi per rimediarvi. Dico un po’ automaticamente, riferendomi
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verso la tavola e dico: “Per me, come hai
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Alzo la testa e dico a Fausta: “Stai tranquilla
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bene: ecco tutto.” ¶ Non dico nulla, sto zitto, in
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cattiva azione a rifiutarmi.” ¶ Dico alfine: “Scusami.” ¶ Fausta adesso
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farà più, mai più?” ¶ Dico per la terza volta
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Pietro.” ¶ “Perché la guardavi?” ¶ Dico a caso: “Forse per
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di leccare il gelato. Dico, paziente: “Gesuina, o la
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la fotografia, quindi, bruscamente, dico a Pascasie: “Stavo venendo
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mi commuove mio malgrado. Dico con voce strangolata: “Mia
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suo caldo, protettivo abbraccio. Dico: “Va bene, andiamo a
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darà a lui.” ¶ Non dico nulla, ho l’impressione
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piaciuta la mia favola?” ¶ Dico: “Sì, è stato bello
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a non funzionare più. Dico alla fine con un
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rispetti. È la regola.” ¶ Dico con rabbia: “Forse nel
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in anticipo il suicidio. Dico alla fine: “A ogni
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cintura alla vita. Le dico, dopo averla baciata sulle
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mi affaccio e gli dico: “Dovrebbero esservi le chiavi
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mi volto e le dico: “Tu, ieri, per telefono
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non ti pare?” ¶ Non dico nulla, apro la porta
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abbellivano lo studio notarile. Dico a Silvia: “C’è
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al mio posto. Mi dico che non esiterebbe a
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controllare la mia sensazione. Dico improvvisamente: “Per favore ripeti
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che mi fa soffrire. Dico: “Io poco fa ti
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rapporto non può durare.” ¶ Dico con amarezza: “Andrete avanti
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inevitabile separazione da Silvia. Dico bruscamente: “Beh, continuiamo la
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dunque fine del rapporto. Dico la verità: mi sembra
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dato restituendoti l’appartamento.” ¶ Dico con rabbia subitanea: “Tu
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da una estraneità graziosa. Dico pentito: “Perdonami. In fondo