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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

concordanze di «Domenico»

nautoretestoannoconcordanza
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cuochi e i camerieri, Domenico Rosi, il padrone, rimase
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malattia che faceva ridere Domenico, una specie di facezia
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l'unghie! ¶ Accanto a Domenico, siccome desideravano un erede
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e da cantiniera. ¶ Ma Domenico, tutto in faccende ed
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e l'approvazione di Domenico, e con una meticolosità
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buccia grossa o sciupata, Domenico se lo faceva cambiare
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di lui. Una notte, Domenico afferrò dalla sedia, portandolo
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si slanciò addosso. Ma Domenico si scansò, e i
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andavano Pietro e Rebecca. Domenico dormiva in città; ma
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pareva molto bello a Domenico; mentre Anna, come le
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cerchio, sotto il quale Domenico teneva, a stagione buona
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resa madre, e a Domenico piaceva, avevano messo tra
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assalariati. ¶ Alla nuova primavera, Domenico aveva voluto fare grandi
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e non udisse niente. Domenico, allora, lo faceva riaccompagnare
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occasione di ripeterli. ¶ Ma Domenico ed Anna lo picchiarono
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avventori, divenuti amici di Domenico e di Anna, lo
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Qualche volta, cantavano. Ma Domenico usciva dalla cucina tenendo
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male, quando diceva a Domenico che lo servisse bene
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Egli non ordinava, ma Domenico gli sceglieva tra la
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viso tanto vicino, che Domenico lo tirava in dietro
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le gemme dei castagni! ¶ Domenico andò nel campo, seguito
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voleva aiutarla, ma toccarla. ¶ Domenico sopraggiunse dal campo. ¶ Pietro
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di lui, guardava verso Domenico con i suoi occhi
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pensando: «Così dev'essere!». ¶ Domenico, toccati i finimenti del
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poi lo pestarono. ¶ Allora Domenico prese in mano la
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il concio della stalla. ¶ Domenico, sempre con la frusta
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avuto voglia di ridere. ¶ Domenico salì sul calesse, sbirciò
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da una cosa immensa. ¶ Domenico, guidando, non parlava mai
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volle più alla scuola. ¶ Domenico lo percosse con lo
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fronte bassa. Disse a Domenico, con convinzione tranquilla: - Non
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Il cuore gli batteva. ¶ Domenico disse: - Vai, dunque! ¶ Egli
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tu per tu. Invece Domenico se n'esaltava; e
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Codeste sono idee tue. ¶ Domenico chiedeva, con scherno: - Quanto
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sera, mangiavano tutti insieme. Domenico a capo di tavola
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che attaccasse il cavallo. ¶ Domenico bevve un altro bicchiere
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prese una camicia. ¶ Finalmente, Domenico con un colpo del
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ma non sentiva niente. ¶ Domenico lo guardò; e si
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Giacco e Masa. Ma Domenico, contento di poterlo contraddire
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cancello aperto; e allora Domenico cominciò a sferzarlo sopra
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Il cavallo si fermò. ¶ Domenico dette la sferza a
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del cavallo battessero insieme. Domenico guidava, irritandosi perché non
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quasi fosse per cadere. ¶ Domenico gridò: - Che hai? ¶ Credette
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augurii. ¶ I compaesani di Domenico, quando andavano a Siena
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a qualche bravo capomastro. Domenico, i giorni di festa
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tenerne molti, perché certo Domenico le avrebbe domandato se
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una settimana, egli tornava, Domenico ed Anna, dopo mezz
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non poté trovare subito Domenico, che era andato a
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correndo. Per le scale, Domenico sbatté contro il medico
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scendeva ad aspettarlo: ¶ - Caro Domenico... Ascoltate un momento! ¶ Il
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mani, fermandogli i polsi. ¶ - Domenico, questa volta... Quella povera
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che ne dovesse pensare. Domenico gli parlò soltanto quando
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Rebecca. ¶ A un tratto Domenico le si accostò un
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esser percosso a sangue. ¶ Domenico gli disse: - Vestiti; tra
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visto da nessuno; mentre Domenico anche per risparmio avrebbe
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un vero danno per Domenico. I sottoposti non lavoravano
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le mani il fiammifero. ¶ Domenico, quasi a metà della
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Pietro non voleva entrare. Domenico tornava fuori, strascinandocelo. ¶ La
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faceva la sguaiata con Domenico: ma Pietro se ne
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rifiutavano di muoversi. ¶ Anche Domenico, del resto, camminava lentamente
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triste. ¶ Giunti al cimitero, Domenico chiacchierava con Braciola, il
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battibecco doventava sempre peggio. Domenico, una volta, ormai alla
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vedova al cancello; e Domenico la salutò. Ella rispose
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la coda dell'occhio. Domenico si fermò, e disse
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soltanto di vista, e Domenico non ne sapeva più
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forse, non per miseria. ¶ Domenico, dopo averla seguita con
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sei fatto mandar via? ¶ Domenico gli parlava della scuola
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qualche anno prender moglie. ¶ Domenico trovava conveniente ammogliarlo presto
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una ciarla, e basta. Domenico riprese: - Sarebbe meglio che
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capito: la minore. ¶ Ma Domenico non rispose più, già
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a chiedere Pietro. Ma Domenico gridò con collera: - Tu
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dovuto, salì in casa. Domenico gli aveva dato le
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a leggere un libro. ¶ Domenico finì d'infilare in
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non capirai lo stesso. ¶ Domenico, tenendo una mano alzata
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c'è più fuoco? ¶ Domenico, ormai, non pensava più
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e con spinte da Domenico, che in un'ora
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da galline satolle. ¶ Ma Domenico, che parecchie volte fingeva
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pregiudizi dei preti. E Domenico ne dava tutta la
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maledetti libri della scuola. ¶ Domenico faceva castrare tutte le
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vero! ¶ E risero, ammirando. ¶ Domenico, tenutosi alquanto discosto, anche
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toccò il ventre di Domenico; dicendo: - Ecco come ingrassano
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con i compagni; e Domenico permetteva perfino che entrassero
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di casa senza che Domenico se ne accorgesse: un
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lavoranti a giornata, che Domenico teneva a Poggio a
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l'aiutavano invece. ¶ Infatti Domenico continuava a benvolerla, perché
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ce l'ha presa? ¶ Domenico lo rassicurava alla meglio
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aveva sempre fatto a Domenico un senso d'avversione
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violenza, irritava di più Domenico. E gli veniva voglia
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ragguardevoli; dinanzi al quale Domenico non diceva di no
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sarò forte quanto te! - Domenico gli gridava con una
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senza né meno pensarci. ¶ Domenico, invece, era preso sempre
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senza avvedersi del tempo. Domenico, rientrando in punta di
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mai un mestiere fisso. ¶ Domenico faceva, sotto prezzo, grandi
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peso o a occhio? ¶ Domenico chiese, togliendosi le mani
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altra volta al muro. ¶ Domenico sorrise, promettendo. ¶ Passava già
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la paglia dal barroccio. Domenico s'avanzò, la prese
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prendendo un braccio di Domenico; la cui camicia era
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pendeva dalla carrucola alta. Domenico l'avvolse ad uno
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preso una serratura? ¶ Ridomandò Domenico, doventando bianco. ¶ - Io no
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non ne sappiamo niente! ¶ Domenico si convinse ch'era
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era per percuoterlo. Infatti, Domenico fece per slanciarsi; ma
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capanna. ¶ Tutti i sabati, Domenico faceva l'elemosina dei
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una mendicante, a cui Domenico faceva l'elemosina tre
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che lo mandassero via. ¶ Domenico non riprese mai moglie
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mano sopra la tavola. ¶ Domenico non aspettava di aver
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a vivere insieme; e Domenico aveva smesso addirittura di
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Durante magari un mese, Domenico era stato capace di
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senz'altro la decisione. ¶ Domenico, che invece aveva subito
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piccolo, a pena slattato, Domenico lo legò al ferro
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sonagliera del cavallo di Domenico quando ancora era al
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più. ¶ Obbediva soltanto a Domenico e a Giacco; degli
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con astuta precauzione, da Domenico; che, vedendo il contegno
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non vorrà di certo. ¶ Domenico, quando Pietro, tornato da
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sapere la verità, e Domenico per tentare che non
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e rossiccia di San Domenico e le case che
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allo scalino della trattoria. ¶ Domenico, quando li vide entrare
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a Siena, lo ringraziò. ¶ Domenico, ch'era di buon
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solo per orgoglio che Domenico la trattasse per quel
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cose sarebbero state chiarite. ¶ Domenico, che veniva e andava
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quel che le dicevano. ¶ Domenico, svegliatosi dal canapè dove
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le lenzuola per Ghìsola. ¶ Domenico non disse né sì
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perché vi doveva passare Domenico per andare nella sua
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si fosse offesa di Domenico, della trattoria e di
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fece subito sapere a Domenico che se ne sarebbe
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sempre allo stesso punto: Domenico aveva finto di non
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anche da vendicarsi con Domenico: far perdere così la
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si ricordasse di lei: Domenico, dunque, doveva stare zitto
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dovuto insorgere d'accordo. ¶ Domenico gridò: - Che hai fatto
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s'era soltanto avvicinato. ¶ Domenico non manifestò subito l
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guardava quasi di sfuggita. ¶ Domenico talvolta si stimava un
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del muro e dormiva. ¶ Domenico, verso la mezzanotte, attraversava
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d'animo. ¶ La mattina, Domenico esciva prestissimo senza dir
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invece di lui da Domenico; ma per quello scopo