Francesco Abate, Getsemani, 2006

e blu. ¶ - Ciao Tonio... ¶ Efrem, suo cugino, lo stesso

ricordano il paese suo. ¶ Efrem studia e ha preso

noci. ¶ Un sospiro ed Efrem acchiappa in un istante

dai, dicevo per dire... ¶ Efrem si preoccupa che così

hai? Il cuore? ¶ Anche Efrem perde colore. ¶ - O porco

pancia... vaffanculo alle insalate... ¶ Efrem non ritrova il colore

l'insalata. ¶ - L'insalata? ¶ - Efrem, cazzo! Prestami la tua

a fare marcia indietro. ¶ - Efrem, hai fretta? ¶ - Vai tranquillo

stretto la mano a Efrem e ha guardato Benito

fonnese, prima ha squadrato Efrem, poi il padrone ed

ha un nome tipo Efrem o qualcosa di simile

tuo Lui, con questo Efrem qua che tanto l

la carne cola sangue. ¶ - Efrem è una cosa preziosa

digli due minuti solo. ¶ Efrem ¶ (novembre 2004, vento dell'est

le minime stagionali) ¶ - Sainas? ¶ Efrem avanza lento, sicuro ma

d'anni più di Efrem, apre la fisarmonica di

profumo di noci fresche. ¶ Efrem si sistema meglio sulla

fastidioso. ¶ - Come è andata Efrem? ¶ Ma subito gli passa

me e per te. ¶ Efrem gioca le carte che

quanto ti hanno dato. ¶ Efrem quasi si vergogna che

qua io a pranzo. ¶ Efrem guarda Benito Peardo rintanato

è andato l'esame? ¶ Efrem si gratta la fronte

a cui poterlo raccontare. ¶ Efrem trotta verso Getsemani, le

Dimmi dell'esame, invece. ¶ Efrem le racconta tutto e

auspici o pessimi presagi. Efrem l'ascolta mentre l

sui tasti del telefono. ¶ - Efrem? ¶ - Sì, tesoro... ¶ E lui

dove, con chissà chi. ¶ Efrem riprende la fila dalla

intorno a un milkshake. ¶ Efrem li guarda. E li

testa alta. Avanti dritto. ¶ Efrem termina di mangiare, si

nuova via da seguire. Efrem si alza con lentezza

cotone e fibra sintetica. ¶ Efrem cammina fra i pavimenti

punta. ¶ Le passa affianco, Efrem, e la guarda mentre

vetrina del retro. ¶ Passeggia Efrem e va al primo

è. ¶ - Buongiorno. ¶ - Io sono Efrem. ¶ E lei gli sorride

buongiorno, io vado. ¶ - Buongiorno Efrem, buongiorno. ¶ E tutti e

è quel fesso di Efrem, che deve fare solo

su a casa. ¶ - Io, Efrem. ¶ - Cazzo ci fai qui

percepisce le risposte di Efrem. Dal bagno, dove ha

non ti ci accompagno. ¶ Efrem la prega di non

colpa ne ho io... ¶ Efrem prova a sostenere la

spezzata. ¶ - Mi hai rotto. ¶ Efrem esce rapido dal bagno

entrare. ¶ - Piacere, mi chiamo Efrem Sainas, studio giurisprudenza, ho

nostro secondo testimone segreto... ¶ Efrem guarda Velena. ¶ - Va bene

disarmante coglioneria. ¶ Elena guarda Efrem e si chiede come

e la madre di Efrem a fare da testimoni

dove sia finita mentre Efrem la guarda e capisce

svolta. ¶ - Ma quale svolta Efrem? Sono patetica e misera

non dice nulla perché Efrem ora le offre un

finalmente libero e pronto. ¶ Efrem e Velena applicano ciò

a modo loro. ¶ - Sì, Efrem, hai ragione la musica

un altro drink? ¶ Ed Efrem è la sua balia

lucido, il tempo che Efrem ritorni e le allunghi

fuori così senza comando. ¶ - Efrem, il problema è che

l'aria. ¶ - Allora caro Efrem, tu alla fine ti

nulla, una nullità. ¶ Anche Efrem ora pensa di aver

di più, in più... ¶ Efrem fa un cenno al

orecchio sulla bocca di Efrem che gli bisbiglia rapido

quello inferiore. ¶ - Sì, no... ¶ Efrem è sicuro di aver

lode e bacio accademico... ¶ Efrem non l'ascolta e

la questione morale? Capito Efrem? Dico: e la questione

via tutte queste cose... ¶ Efrem la segue e non

sai che faccio io Efrem? Mi metto gli scrupoli

faccio, come mi comporto?" ¶ Efrem finalmente individua il ragazzo

posto poi glielo danno... Efrem ma mi segui? ¶ Efrem

Efrem ma mi segui? ¶ Efrem la guarda e pensa

arancia e un bicchiere. Efrem versa e offre a

per farle da sicario... ¶ Efrem le versa un altro

perché anche amico suo... ¶ Efrem adesso ha paura che

me, caro il mio Efrem. ¶ E gli accarezza il

esagerato con i drink, Efrem è certo di aver

si è fatta spazio. Efrem dietro per vedere sin

rapide e braccia forti, Efrem scansa questa gente qua

pesante laccato di nero. ¶ Efrem ha fatto scattare i

la suola rinforzata di Efrem. Un colpo, un rumore

lastroni bagnaticci del marciapiede. ¶ Efrem ha guardato imbambolato, ipnotizzato

cuffietta, guanti e camice. ¶ Efrem aspetta. E si fa

Numero dispari, vero? ¶ Ed Efrem le aveva detto di

nelle stanze. ¶ - Come va, Efrem? ¶ Lui sospira, fa spallucce

trova uno compatibile nonostante... ¶ Efrem lo guarda e cerca

quasi in sincronia entrano. ¶ *** ¶ - Efrem, mi hai portato il

se non tutto molto. ¶ Efrem conosce la tiritera. ¶ - Tuo

scherzare. ¶ - Appunto, lo vedi Efrem? È tutto scritto nei

i cognomi cosa sono, Efrem? ¶ - Segni. ¶ - Bravo. Ora guarda

della parola Leida. ¶ Ed Efrem sfoglia le pagine per

questo nome è Leida. ¶ Efrem capisce e non capisce

per spazientirsi. ¶ - I segni, Efrem, i segni. Donna che

traditrice di una troia. ¶ Efrem non sa se Elena

sosta, soddisfatta. ¶ - Hai visto? ¶ Efrem fa sì sì con

della villa e aspetta Efrem che passa rapido con

È rimasto fermo mentre Efrem, come mezzo quartiere, arrivava

non osa fiatare, come Efrem - che poi in fondo

là, mentre Cinzano ed Efrem si guardano come per

Io ci sto. ¶ Da Efrem non ci si poteva

a volte. Di sicuro Efrem si perde quando è

pentirà Leida. E se Efrem vuole venire, direttore lo

fa. Dopo la laurea. ¶ Efrem che gli sta accanto

ha detto chiaro a Efrem. Glielo ha detto chiaro

È la regola. ¶ Ed Efrem ha guardato Antonio che

è riuscito a ottenerlo. ¶ Efrem arriva quando c'è

Si fa un giro, Efrem, prima di arrivare all

dell'ascensore scattano ed Efrem esce, saluta la suora

loro. In un camposanto. ¶ Efrem non va più a

dolore. ¶ Da quella volta Efrem ha tirato dritto sino

segni. ¶ - Non sono serena, Efrem, non sono serena. Quello

posto giusto per farlo... ¶ Efrem le sfiora con la

uscire nulla di buono. ¶ Efrem ora le passa leggermente

sai meglio di me, Efrem, non può funzionare, non

ha un nome così? ¶ Efrem la lascia parlare, altre

dalla stanchezza, dormono placidamente. ¶ Efrem le accarezza le braccia

cicatrici violablu. ¶ - I segni, Efrem, sono importanti i segni

raccontato balle, lo capisci, Efrem? Lo capisci? ¶ E lui

qual è la verita? ¶ Efrem non ha neppure il

neppure giusto contraddirla. ¶ - Allora Efrem, come si chiama il

rispondere o no. ¶ - Allora, Efrem, come si chiama questo

sempre raccontato balle? ¶ Ma Efrem non capisce. No. ¶ - Ci

diavoli... ¶ - E hanno vinto. ¶ Efrem prova a seguirla, assecondarla

si affatica. ¶ - E no, Efrem. Se gli angeli avessero

grande sella. ¶ - I segni, Efrem, devi stare attento ai

prospera, come si dice? ¶ Efrem non ha risposte né

che sta in sella, Efrem, quando uno vince, si

in sella. ¶ - E allora? ¶ Efrem e il suo stupore

un po' a te. ¶ Efrem non ha più nulla

dritto negli occhi. ¶ - Allora, Efrem, quando io muoio, perché

desiderio. Pellecchia ha chiesto, Efrem ha dato. ¶ Ed eccoli

i materiali moderni, pensa Efrem che con Elena ha

formissima, Armà. ¶ E ora Efrem si diverte pure a

Vorrebbe mollargli un ceffone, Efrem, che questa palla di

casa del Signore. Che Efrem ha pensato: un Padre

potrebbero riconoscerlo. E a Efrem non gli va di

non lo molla più, Efrem entra. ¶ Infila la testa

non è ancora iniziata. ¶ Efrem chiude gli occhi e

le mie bambine? ¶ Ma Efrem il massimo che vede

e sempre più chiari. Efrem si chiede come faccia

se stesso che per Efrem. ¶ - È la sorella di

mie bambine le vedi? ¶ Efrem rimette tutta la testa

cantore della quinta comunità. ¶ Efrem tiene la testa dentro

al Magnolia il giovedì. ¶ - Efrem, allora? Le vedi le

Bellissime sono... bellissime sono... ¶ Efrem non può credere che

la smette più. ¶ - Descrivimele, Efrem, com'è la piccolina

la piccolina? Com'è? ¶ Efrem prova a ricordare la

finalmente calato il silenzio. ¶ Efrem si gira. ¶ E la

santo, e ora? pensa Efrem. ¶ Ora sull'altare c

scombinato, scomposto e stonato. ¶ Efrem si gira. ¶ E Armando

si vergogna. ¶ - Andiamo, dài Efrem. ¶ Ma Efrem non si

Andiamo, dài Efrem. ¶ Ma Efrem non si scolla dagli

si inginocchia e chi, Efrem non può crederci, si

mai provato così pena. ¶ - Efrem andiamo. ¶ Ma Efrem non

pena. ¶ - Efrem andiamo. ¶ Ma Efrem non molla e resta

coda per il bis. ¶ - Efrem, ti prego, ora andiamo

E ora anche a Efrem gli va di unirsi

per la camicia. ¶ - Andiamo, Efrem, andiamo. ¶ Un trauma uguale

Antonio ha pensato a Efrem sul retro. ¶ Il panico

i resti terreni di Efrem che ha preferito anticipare

altro dentro in ostaggio. Efrem e Antonio. Ha guardato