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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Mario Soldati, Le due città, 1964

concordanze di «Emilio»

nautoretestoannoconcordanza
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saggezza sarebbero stati inutili: Emilio non ci avrebbe creduto
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Si accomodi, la prego". ¶ Emilio sedette su un divanetto
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per vivere a Roma. Emilio sapeva che erano disposti
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da palazzo D'Azeglio, Emilio andò subito da Serra
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e secondo le stagioni. ¶ Emilio guardò: la porta-finestra
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Soltanto per qualche mese" Emilio sorrise: e spiegò, con
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pensione vera e propria." ¶ Emilio diceva di non essere
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quasi subito: ¶ "Quando parti?" ¶ Emilio disse lunedì. Veve aggrottò
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giorni? Lo fece anche Emilio: ne mancavano quattro. E
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poco a poco. Ed Emilio sentì, col soffio stesso
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come, continuava a supporre Emilio, lui aveva saputo tutto
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era roba vecchia, per Emilio: Veve gli aveva raccontato
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guardato intorno. E anche Emilio si guardò intorno: non
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seguitava a lodare Roma. Emilio, a un certo momento
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cosa ne pensava Giraudo? ¶ Emilio tornò alla Fert anche
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la prima volta che Emilio veniva a giocare al
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di bere vino buono. ¶ Emilio, anche quella volta, si
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cambiava cavalli. Mentre giocava, Emilio non ci pensò neanche
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a farne ancora sei? Emilio si sentiva il cuore
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ancura nen guadagnà". ¶ Ed Emilio, frenando entusiasmo e impazienza
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aperti, melanconici e mediterranei. Emilio aveva poi conosciuto personalmente
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all'anulare due rubini. Emilio odiava quei rubini, quel
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e fissava proprio lui, Emilio: un occhio di lapislazzuli
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molto preciso. Lo scopo, Emilio sentiva, era di smascherare
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lo sguardo del colonnello, Emilio credeva di non potersi
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grande, profondo, congenito, che Emilio temeva di non arrivare
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sei punti dividevano Piero, Emilio e Bürìn dal traguardo
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dodici e impedirne sei. ¶ Emilio lanciò il pallino e
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a fallire le bocciate. Emilio, dunque, doveva, col pallino
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legge, chiel?" ¶ "Laureando" confessò Emilio irresistibilmente. ¶ "A s' parla
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tirare un pallino. Ma Emilio non seppe ritrovare la
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bisognava adattarsi. ¶ Toccava a Emilio puntare per primo. Non
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il muratore toccando con Emilio: "Chiel a l'à
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che la corsa partiva, Emilio sentì, di colpo, che
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affettuoso, ma più commossi. ¶ Emilio provò il bisogno di
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che, tornando da Roma, Emilio, con ogni probabilità, lo
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che, a sua volta, Emilio presentasse ai propri genitori
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lei. Colto di sorpresa, Emilio si smarrì. Balbettò: ¶ "Certo
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dolcezza dei suoi baci. ¶ Emilio avanzò una mano e
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Veve era esattamente come Emilio se l'era immaginata
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istruito a puntino. ¶ Ma Emilio, sulla soglia interna dell
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confronto, misero ed inutile. ¶ Emilio sentiva che questa non
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la realtà della vita. Emilio aveva visto Veve sempre
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sua casa: senso che, Emilio continuava a ripeterselo, non
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pacato con cui invitava Emilio a prendere posto, rivelavano
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certo. ¶ Alzando lo sguardo, Emilio incontrava il suo sguardo
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quell'atmosfera, appunto, che Emilio si era proposto e
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porto e offrendolo a Emilio. Poi prese un altro
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di conoscerlo. Una sera Emilio era entrato al Caffè
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un'ultima strofa, che Emilio non conosceva. L'avvocato
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àn fà-la dansé." ¶ Emilio volle imparare la strofa
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avidità di vita. Ed Emilio, incontrando per caso il
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torto Serra vedeva in Emilio. Un solo vero guaio
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nella sua buona educazione. Emilio gli aveva presentato Veve
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la sera con noi?" ¶ Emilio, addirittura, diventò rosso: ¶ "Impossibile
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così torinese!" ¶ Di nuovo Emilio arrossì: sorpreso, si domandò
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confessabile. ¶ Soltanto in seguito Emilio aveva scoperto che Serra
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praticante senza stipendio. Ma Emilio, dopo un paio di
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con Veve. Senza che Emilio se ne rendesse conto
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e la mamma di Emilio soltanto con una breve
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industriale e mecenate. Ed Emilio lo sapeva: ma, quando
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Questa opinione, si diceva Emilio, era ancora piena di
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fenicottero o dell'airone. Emilio capì subito che Rousset
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pensava, così voleva pensare Emilio. Ma quando vide i
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E, davanti a Gino, Emilio non aveva mai osato
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parola meno. Tanto vale". Emilio guardava i quadri di
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segreta che fino allora Emilio aveva anche potuto dubitare
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parlava quasi sempre lui, Emilio. Parlava d'arte, di
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senza dubbio..." ¶ A volte, Emilio taceva anche lui. Allora
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non sembrava soffrirne. Ma Emilio cercava di convincersi che
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era, si chiedeva allora Emilio, chi era veramente quell
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massimi o mistici, sebbene Emilio li tenesse rigorosamente per
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piacere che ti chiedo". ¶ Emilio si schermì: non era
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tanta gelosia e cautela, Emilio misurò l'estrema importanza
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forza la mano di Emilio che, colpito a tradimento
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seguito lo sguardo di Emilio, intervenne: ¶ "Quei galli, neh
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mormorio indistinto, a cui Emilio si sforzò di contribuire
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si spegnesse il mormorio, Emilio credette proprio dovere approfittare
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sorpresi da quell'accento. Emilio non sapeva darsene pace
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arte. Rousset gli presentò Emilio. E V., con grande
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con grande sorpresa di Emilio, disse di aver letto
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la prima volta. Per Emilio, addirittura, era il primo
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fioritura. ¶ Parve infatti, a Emilio, di avvertire in quelle
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della danza valse per Emilio a sistemare provvisoriamente i
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umbertina, spenta la luce, Emilio tardava a prendere sonno
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B., sorpreso d'incontrare Emilio in casa Golzio, e
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contro il governo: pensò Emilio, addormentandosi. Ma in privato
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che era del trenta. Emilio si ritirò, e non
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e del suo ceto. Emilio non se ne rendeva
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ragazza come quella!" ¶ Ma Emilio si ricordava di avere
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dicendogli proprio quello che Emilio non si sarebbe mai
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il cognome di Veve. ¶ Emilio non aveva ceduto, non
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e di questo, certo, Emilio non aveva il coraggio
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diradare gli appuntamenti. Ed Emilio, forse per amore, forse
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Erano le prime volte. Emilio si domandò: cercava questo
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pensare all'amore. Ed Emilio e Veve non potevano
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Ceroni, il cugino di Emilio: erano amici e ora
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un patto: venisse anche Emilio: che gli era pronipotino
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idea. Tra Vittorio e Emilio, secondo lei, c'era
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e meno intelligente di Emilio. Era soltanto, questo sì
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simpatico. A quell'età, Emilio, forse per effetto dell
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avevano vera confidenza con Emilio. Tuttavia, lo misero subito
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averlo alleato. Vittorio ed Emilio non erano mai stati
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di poveri ciuffi erbosi. ¶ Emilio, che d'altronde era
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Maria Maggiore. ¶ Accadde a Emilio ciò che non avrebbe
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buone ragioni; né, allora, Emilio credette necessario escogitarne altre
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brindisi e la cena. ¶ Emilio pagò la sua parte
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ingenuità, volgarità senza fine. Emilio era sorpreso, e non
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di via Due Macelli. ¶ Emilio li accompagnò fino alla
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sentisse obbligato a restituire! Emilio rifiutò. Non dovevano preoccuparsi
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aveva niente in contrario, Emilio, a andare, da solo
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sì, neanche coi carabinieri! ¶ Emilio, già che c'era
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locali erano molto frequentati. Emilio e Veve erano restii
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piuttosto delle sette buche. ¶ Emilio guardava. Quel paesaggio lo
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nello spessore delle lenti, Emilio capì che il Papa
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con quelli del seguito. Emilio colse questa frase: ¶ "... oui
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una nazione in decadenza. ¶ Emilio aveva già sentito, al
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poco dal tempo. ¶ Anche Emilio fino a qualche anno
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di Hundig, sembrava ad Emilio di sentire musica per
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pittorica: era opera. Ma Emilio si sentiva aprire a
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a trovarli: era, per Emilio, la rivelazione deprimente e
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di più dalla vita? ¶ Emilio rivide i Sassarini l
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ogni volta in "pelso". ¶ Emilio, per istinto, era molto
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il bene di tutti. ¶ Emilio non aveva simpatia per
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al Quirinale. ¶ Verso sera, Emilio stava studiando in camera
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Con grande sorpresa di Emilio, gli gridò: ¶ "E tu
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è nessun pericolo! Vai!" ¶ Emilio mise l'impermeabile e
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facce parevano meno patibolari, Emilio si sentì attratto. Si
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quelle le sue idee? Emilio non aveva nessuna idea
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ci credesse o no, Emilio era stato presentato come
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l'ascensore fosse guasto. Emilio le disse sorridendo che
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giungere insieme allo studio. Emilio ci andava prima: due
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Serra non aveva telefono. Emilio, nell'incertezza, attendeva. Cercava
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si avvicinava, pareva a Emilio che la pagina davanti
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di seguito, cupi, sordi. Emilio, da questi colpi, contava
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di colpi, più forte. Emilio si precipitava all'ingresso
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sette e un quarto, Emilio non dovesse più attenderla
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sposarci." ¶ "Non possiamo" correggeva Emilio. ¶ "No, non è vero
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Capisci? O non capisci?" ¶ Emilio taceva. Non voleva riflettere
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subito dopo la guerra. ¶ Emilio era amico soltanto di
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loro insieme rappresentavano per Emilio qualche cosa di nuovo
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Rousset nessuna particolare simpatia, Emilio si avvicinò a lui
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cancellato nell'animo di Emilio ogni seconda intenzione. ¶ Gino
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quella, l'occasione per Emilio di conoscerlo. Una sera
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assistenza, una sorveglianza continue. ¶ Emilio, da parte sua, aveva
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usciva con i compagni, Emilio non si sottraeva alla
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lo giudicavano uno sgobbone. Emilio si applicava agli studi
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misteriosi. La verità, infatti, Emilio non la confessava neanche
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rimasto, nell'adolescenza di Emilio, una isola meravigliosa, incantata
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a salutare l'amico. ¶ Emilio stava studiando in camera
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fu la sorpresa di Emilio a sentirsi chiamare e
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fronte, spiegavano tutto. ¶ Abbracciandolo, Emilio sentì la barba dell
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Le poche volte che Emilio lo aveva rivisto, l
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città: proprio dove, adesso, Emilio saliva passo passo allacciato
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tu-ral-men-te!" ¶ Emilio aveva preso il tram
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tecnici della piccola troupe. Emilio lo riconobbe dalla voce
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a vedere la scena." ¶ Emilio, affascinato, si era fermato
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tu-ral-men-te!" ¶ Emilio guardava soprattutto l'attrice
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o piuttosto così sentiva Emilio, senza nemmeno accorgersi che
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dello sguardo, alla diva. Emilio arrossì: "No, grazie...". ¶ Arrossì
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da corsa, sporgendola a Emilio con delicatezza: ¶ "Torniamo giù
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a vedere i provini." ¶ Emilio guardò l'ora: per
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che era già fidanzato. ¶ Emilio provò una profonda antipatia
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sotto forma di dubbio, Emilio attaccò con una osservazione
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avesse potuto viverci lui, Emilio, in quell'ambiente! ¶ Piero
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dici da te" rispose Emilio. In quel momento, con
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Mai? A meno che... Emilio aveva sempre questa riserva
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rappresentare un impaccio. ¶ Così Emilio concludeva tra sé. Ma
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procurato. E, in questo, Emilio sbagliava. Conscio e timoroso
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del suo perfetto amico, Emilio voleva fermarsi. Voleva ignorare
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reso pericolosamente vicino. Altrimenti, Emilio avrebbe scoperto che, a
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lui, come tutti. Ed Emilio ne aveva una prova
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verso la Collina, dove Emilio e Giraudo si trovavano
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un'imprecazione di impazienza. Emilio la trovò naturale, in
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del Popolo", e che Emilio udiva in casa, all
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irresistibilmente a galla. ¶ Ed Emilio avrebbe dovuto compiacersene. L
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avvicinato alle sue idee. Emilio pensava poco alla politica
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Già parlavano di football. ¶ Emilio, naturalmente, era per la
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suo socialismo mortificato. ¶ Ed Emilio palpitava per le snobistiche
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del barolo chinato. Davvero, Emilio non lo conosceva. ¶ "A
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restituire alla venerazione di Emilio il suo idolo intatto
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coppe colme del reggiseno. ¶ Emilio cercava di non guardare
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anche agile e snella. Emilio la seguì, prontissimo: ma
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Portato dallo slancio amoroso, Emilio provò una curiosità. Altre
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ebbero un grande cartoccio. Emilio credeva di fare merenda
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l'Eremo. Certo, pensava Emilio: alla Fontana dei Francesi
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Veve, troppo invitanti perché Emilio non cercasse di gustare
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sfruttato. A Veve ed Emilio pareva di inventarlo in
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i vuoti a madamìn. Emilio si disse che era
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più: questo, almeno, immaginò Emilio: perché, vedendola, mentre scendevano
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di barba Sanfront. Eppure Emilio lo ricordava sempre così
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poco dell'età di Emilio. Giorgio Badìa era stato
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maglietta di scorta che Emilio aveva legata sul portapacchi
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età più giovane di Emilio: ma un'allusione scherzosa
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un gran bene per Emilio se avesse provato a
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spettacolo delle Alpi, come Emilio Viotti lo vide quella
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stato su un ghiacciaio?" ¶ Emilio confessò melanconicamente che, nonostante
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portafogli di pelle marrone. Emilio guardava avidamente, ammirato e
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si attraversa un ghiacciaio. ¶ Emilio, osservate le fotografie, istintivamente
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invece, siamo in guerra." ¶ Emilio dimenticò di colpo lo
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La guerra è bella!" Emilio ripeteva automaticamente quello che
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sé, le cime lontane. Emilio sentì, più chiaramente e
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da fé. In sella!" ¶ Emilio levava lo sguardo, e
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un triangolo nero. Ed Emilio fantasticava: avrebbe mai provato
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quelle valigette da cui Emilio aveva imparato a riconoscere
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una grande pagnotta. ¶ A Emilio, la cuoca aveva preparato
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Ma ciò che affascinava Emilio era, soprattutto, la calma
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cosa non ricordo?" domandò Emilio senza capire. ¶ Per risposta
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rideva con affettuosa malizia. ¶ Emilio allora ricordò. L'altra
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dei laghi d'Avigliana. Emilio era ancora un bambino
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Bosio & Caratsch. ¶ Una birra? Emilio esitava: non aveva mai
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E una volta che Emilio aveva incautamente manifestato la
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e al padre di Emilio, li accusò copertamente di
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Roba da carrettieri!" ¶ A Emilio, era rimasta la curiosità
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assolutamente frequentare, ma che Emilio sentiva eguale alla propria
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il piccolo episodio. Ed Emilio, come accade quando qualcuno
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la prima volta che Emilio sentì di volergli molto
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Il rito si rinnovava. Emilio e Piero bevevano ancora
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gioiosa tortura della speranza, Emilio fissava la ragazza vestita
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Dal taschino del gilè, Emilio cavò il Vacheron & Constantin
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di essere veduta da Emilio proprio in quell'indugio
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e rotondo così che Emilio l'avrebbe riconosciuta anche
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presentò. Era vicino mezzogiorno. Emilio osò aspettarla fuori dal
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visti quasi ogni giorno. Emilio andava a prenderla all
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Capitò, varie volte, che Emilio fosse ritardato da una
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nonostante le insistenze di Emilio, si era così limitato
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in barriera di Casale. Emilio, invece, abitava al secondo
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chiaro fino a tardi: Emilio aveva soltanto potuto strappare
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meno fidanzato. Questo pensò Emilio, superando quasi subito ogni
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diceva lo sguardo di Emilio: parli di un mio
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rispondeva lo sguardo di Emilio, magari tra qualche anno
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di lei si abbassarono. Emilio, istintivamente, cercò con la
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che poteva stare con Emilio tanto tempo, e, quello
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un tè coi biscottini. Emilio fu d'accordo, senza
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parte di Rivoli" mormorò Emilio, e si sentì arrossire
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abbandono. ¶ "Sono torinese," spiegò Emilio "ma la famiglia di
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Ma in quel momento Emilio capì che era molto
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sentieri della collina torinese. ¶ Emilio era arrivato a vent
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avvocato erariale voleva che Emilio diventasse un grande avvocato
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tenuta accuratamente nascosta a Emilio, il quale aveva incominciato
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doloroso. E lo stesso Emilio non poté a meno
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affronto di un rifiuto. Emilio era stato condotto a
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detto la mamma. A Emilio pareva il contrario. E
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sfoglia sul tavolo centrale. Emilio immerse il ramaiolo nel
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libro aperto sulle ginocchia. ¶ Emilio si fece coraggio e
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si levò in piedi. Emilio fu contento: lo avrebbe
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Come ti chiami?" disse Emilio. ¶ "Giraudo Pietro" disse il
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tüti am ciamu Pierin." ¶ Emilio, improvvisamente, si sentì un
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i due ragazzi. A Emilio non parve uno sguardo
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puoi leggerlo benissimo." ¶ Ma Emilio aveva in mente un
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travajé." ¶ Aggiunse ciò che Emilio sapeva di già: e
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ci sarebbe riuscito. ¶ Allora, Emilio gli domandò se avrebbe
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me la comprano subito." ¶ Emilio lo fissava. Pierino era
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dije a tua maman." ¶ Emilio lo guardò come per
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quanto faceva il piccolo Emilio. In particolare, poi, le
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avrebbero neanche discusso con Emilio. E ogni volta finivano
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sarebbero accorte di niente. ¶ Emilio doveva lottare, ogni volta
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una di queste visite, Emilio, dal berceau dove melanconicamente
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del fabbro, nota a Emilio soltanto di vista, che
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Non fu difficile a Emilio scoprire il piccolo mistero
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non era prudente lasciare Emilio troppo a lungo in
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andare in bicicletta a Emilio, e la somma da
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per cadere, lo raddrizzava. Emilio sentiva contro il fianco
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bagno molto sovente, pensava Emilio. Per i signori, a
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la simpatia travolgente che Emilio sentiva per il suo
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il suo primo amico. Emilio non pensava la parola
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entrato nella sua mente. Emilio pensava soltanto di "voler
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felicità che fino allora Emilio avesse provato. Una felicità
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sarebbe piaciuto diventare fotografo... ¶ Emilio non lo aveva lasciato
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da bambini". Consigliò a Emilio di farsi regalare, per
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da corsa, quella di Emilio era da viaggio. E
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ghiaia. Sulle rampe dure, Emilio era obbligato a scendere
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si gira un film. ¶ Emilio aveva finito il ginnasio
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erano particolarmente simpatici ad Emilio. E aiutava, forse, lo
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e la mamma di Emilio non vedevano Pierino di
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giorno chiesto dove era Emilio: "È andato a fare
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le migliori condizioni perché Emilio cercasse la compagnia di
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sfrigolavano sul terreno ghiaioso. Emilio si rizzava sui pedali
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in testa, a tirare. Emilio vede la sua nuca
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Ma presto, nello sforzo, Emilio abbassa lo sguardo. Vede
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o forse è lui, Emilio, che non ce la
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da uomo, voce (pensò Emilio chissà perché) proprio da
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suonò all'orecchio di Emilio con violenza strana e
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ironia inconscia e simbolica. Emilio aveva un bello spingere
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un mondo in cui Emilio sentiva dolorosamente che non
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parte, l'ammirazione che Emilio aveva per Pierino si
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garganella con tranquilla abilità. Emilio cercò invano di imitarlo
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in quel riso leale, Emilio ebbe subito il conforto
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che il papà di Emilio lo interrogasse. Lo scopo
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la presenza del piccolo Emilio, di dovere intervenire. Sospendeva
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dicevano le magne ma Emilio non ci credeva, a
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la guerra alla Turchia, Emilio, che viveva nell'atmosfera
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da pranzo, e che Emilio non credeva si potesse
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volta, a memoria di Emilio, i saloni erano inondati
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Italia! Viva Tobrùk italiana!" ¶ Emilio mangiava bignole in disparte
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qualche piccolo avvenimento sgradevole. Emilio, non visto, si trovava
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le cinque"; parole che Emilio traduceva immediatamente in queste
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non (anche questo, a Emilio, era chiarissimo) perché infastidita
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si conformava, la seguiva! Emilio, fino da piccolo, sapeva
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Improvvisamente, tra gli invitati, Emilio notò come un rimescolio
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della sua età. Due, Emilio li conosceva perché erano
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e suo amico inseparabile. ¶ Emilio si accorse per la
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non ebbe più esitazioni. Emilio si domandò se poteva
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per bambini, questo. Fila!" ¶ Emilio, avvilito, con un groppo
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più ingiustamente del solito. Emilio capì che non c
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tornata dagli ufficiali. Ma Emilio non dette più pace
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Lo so io" disse Emilio: e, preso piatto e
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con la cascina attigua. ¶ Emilio guardava il Prense: voleva
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una frase, di cui Emilio non capì neanche una
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questa immaginazione retrospettiva, che Emilio avesse esagerato. In ogni
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fumo con il virginia. ¶ Emilio gli mostrò il piatto
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granatiere di Vittorio Amedeo!" ¶ Emilio tacque, vergognandosi di non
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intervalli e combinazioni imprevedibili. ¶ Emilio, come accadeva a tutti
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di Pierino. Ma questo, Emilio, in principio, non lo
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principio, non lo sapeva. Emilio sapeva soltanto che una
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visione quasi immaginaria. ¶ Quando Emilio passava lì davanti, il
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gli occhi dal lavoro. Emilio, che forse aveva colto
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cattivo il fabbro? pensava Emilio. Lo aveva anche chiesto
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che! È un socialista." ¶ Emilio non sapeva bene il
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in guardia il piccolo Emilio contro certi individui, e
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poco a poco, tuttavia, Emilio, era riuscito a capire
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senza volerlo, il piccolo Emilio aveva finito per attribuirvi
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fabbro al suo lavoro, Emilio, senza superare questo pregiudizio
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i colpi risuonavano fortissimi, Emilio avrebbe voluto stare a
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uno sguardo nuovissimo, che Emilio non aveva mai visto
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tanto noiose e ridicole. ¶ Emilio, divertito, rispose al fabbro
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una passeggiata al Castello, Emilio vide o, più che
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voce di Marie Rose. ¶ Emilio era seduto di spalle
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tomo, si riferiva a Emilio: che magna Vittoria non
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severamente proprio su di Emilio "un atto di carità
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intenditor..." ¶ Continuando a fissare Emilio severamente, magna Elisa non
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aveva indicato il piccolo Emilio con una sprezzante alzatina
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la feccia." ¶ Parve ad Emilio che, nonostante l'estrema
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quelle di magna Vittoria. ¶ Emilio intuì, dunque, che papà
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la convenienza, che lui, Emilio, avesse un compagno col
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nel senso immaginato da Emilio. Poiché il ringhio di
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magne puzzavano di orina. Emilio le odiava, vicino a
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ragione di questa insistenza, Emilio l'aveva scoperta due
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guardò in basso, verso Emilio e i suoi soldatini
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della nipote. E così Emilio aveva capito che il
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eccezionale e di solenne. Emilio se ne era reso
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eredi... ¶ Il papà di Emilio, quella sera, non era
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un'atmosfera di cui Emilio, fino allora, cioè fino
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In quei pochi minuti, Emilio, affascinato dalla divisa, non
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fronte con un bacio. Emilio sentì il suo profumo
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la nonna paterna di Emilio, era morta da tempo
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era morta da tempo: Emilio non se la ricordava
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ascoltare fino alla fine, Emilio doveva lottare col sonno
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per noi: ma per Emilio, per la carriera di
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per la carriera di Emilio. Non deve essere privato
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Amedeo, la mamma di Emilio aveva ingaggiato con magna
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disgusto. Il papà di Emilio, sebbene a malincuore, aveva
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cioè la mamma di Emilio e Marie Rose, la
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sempre la mamma di Emilio: perché Marie Rose proprio
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sera. ¶ La mamma di Emilio, invece, non aveva potuto
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capite". ¶ La mamma di Emilio, era molto se riusciva
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suoi continui altri sospiri. ¶ Emilio vedeva tutto, e capiva
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per il papà di Emilio. ¶ Magna Vittoria doveva avere
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e la mamma di Emilio. Il solo Emilio, senza
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di Emilio. Il solo Emilio, senza dirlo a nessuno
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non era sfuggito, a Emilio, neanche lo sguardo di
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funebre. Non tristi per Emilio. Era piccolo: non tanto
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aveva finalmente dato a Emilio l'agognato permesso. ¶ Sentendo
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scalpiccio. ¶ Cominciò il rosario. Emilio lo recitava ad alta
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La famiglia del piccolo Emilio Viotti era nel vivo
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della nonna paterna di Emilio, dal generale Racagni: nobile
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insieme. ¶ La nonna di Emilio era morta presto. La
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infinite cure, il piccolo Emilio odiava, e le cuginette
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saliva. Il nonno di Emilio era della campagna vercellese
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altro, il papà di Emilio, forse incontrando qualche difficoltà
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e senza nome. Forse Emilio aveva finito la prima
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funzionario gretto, noioso, calcolatore. Emilio istintivamente li paragonava l
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matrimonio del padre di Emilio. Marie Rose, la moglie
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pontificio. La mamma di Emilio, invece, era figlia di
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Viotti, il papà di Emilio, e da Alberto Ceroni
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pressapoco dell'età di Emilio adesso: e quando, regolarmente
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per quella del piccolo Emilio, era nella decadenza, era
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calura, era concesso a Emilio di avventurarsi nelle enormi
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che la mano di Emilio le raggiungeva appena, erano
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sciarpe e dalle decorazioni. ¶ Emilio aveva imparato a conoscerli
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Cattivo. Ma perché, se Emilio si fermava a guardarlo
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quattro o cinque anni, Emilio, quando si trovava solo
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magico, alla cui vita Emilio fingeva di credere per
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a cui, una volta, Emilio si era affacciato, ed
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modo che, fino allora, Emilio non aveva mai confidato
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Piero avere taciuto a Emilio i fatti più importanti
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vita? Era improbabile, pensava Emilio. A lui non accadeva
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ch'a va nen?" ¶ Emilio non aveva mai risposto
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la buona notte a Emilio; andava anche lei a
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qualche momento in silenzio. Emilio pensava che non avrebbe
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Hai sonno?" ¶ "No" rispose Emilio. ¶ "Perché mi, anlura, i
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di che cosa?" disse Emilio. ¶ Il vino scendeva adagio
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unico, c'era, per Emilio, anche la tristezza di
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lo posso dire" rispose Emilio. Non era vero, naturalmente
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un amico?" ¶ "No" rispose Emilio istintivamente. ¶ "È, almeno, una
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e ün vigliach!" ¶ "Perché?" Emilio era insospettito dall'indignazione
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se vide l'affetto, Emilio vide anche la paura
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non farmi ridere!". ¶ Ma Emilio, chiudendo gli occhi e
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se non era stato Emilio a chiamarlo alla Victoria
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una eventuale uscita di Emilio dalla Victoria! ¶ Questa considerazione
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di confessarsi all'amico, Emilio non l'aveva mai
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giusto e di ingiusto. Emilio non cercava neppure di
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cose da ridere..." riprese Emilio, dopo una lunga pausa
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ai füssa?" ¶ "Sì" insisté Emilio, ma senza avere il
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gli occhi su Piero, Emilio superò un leggero tremito
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riferito qualche cosa..." disse Emilio senza muoversi. ¶ "Pensa un
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basta, mi basta" mormorò Emilio, accendendo una sigaretta. Gli
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gli piacesse. Chissà, concluse Emilio tra sé, se Piero
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non sono arrabbiato..." rispose Emilio, con improvvisa malinconia. Aveva
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bisogno, secondo te?" domandò Emilio, sorpreso e incuriosito. ¶ "Soltanto
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T'ses ün egoista!" ¶ Emilio levò, ora, gli occhi
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Perché, senza ricevere da Emilio nessuna confessione, aveva capito
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era l'unico. Ed Emilio lo capiva non col
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trasparente. ¶ "Mi lasci?" disse Emilio stendendo una mano e
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Corinna lasciò. "Andiamo" concluse Emilio. ¶ Bastava, in fondo, distrarsi
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era bruna. Naturalmente bruna, Emilio constatò togliendole lo slip
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uscieri. Arrivando all'ufficio, Emilio quasi sperava che la
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infondere nell'animo di Emilio una fiducia senza limiti
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maestro nella giungla, per Emilio inesploratissima, della produzione, e
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spettata al Martini stesso. Emilio lo aveva capito subito
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sincerità! Sì, sembrava a Emilio che Martini meritasse ogni
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per così dire fantastica. Emilio, infatti, non derubava Golzio
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compunta di Martini. Anche Emilio rideva, ma si convinceva
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e con Lauretta, dunque, Emilio si sentiva dolcemente e
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grossi fiorami. ¶ "Buongiorno, sor Emilio," disse Giggi "me scusi
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la propria certezza a Emilio con una breve occhiata
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alla scrivania e viceversa. Emilio coglieva l'allusione: impossibile
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romana come lui. Ma Emilio non capiva se l
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Giggi. Andavano d'accordo. Emilio temeva soltanto che Giggi
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motivo di temere. Ed Emilio dimostrò la propria riconoscenza
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da Forlì. ¶ Uscito Giggi, Emilio si sedette al suo
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fino da sabato sera. Emilio guardò il calendario, nella
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Roma come a Torino, Emilio tradiva sua moglie: e
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tra lei e Golzio, Emilio aveva capito che Elena
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Elena concepiva libera, ed Emilio severa. Si affidavano, così
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spregiudicate della signora Calandra. Emilio, a quelle antichissime e
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due il bambino. Ma Emilio, dentro di sé, opponeva
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distrutto nel cuore di Emilio anche questo legame con
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non questa a quello. Emilio, invece, appunto perché nel
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proprio in quell'occasione. Emilio, inginocchiato, si sforzava di
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naturalmente la voglia, che Emilio aveva di amarla, per
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doveva poi riapparire ad Emilio, a distanza di tempo
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guadagno da parte di Emilio, né per autentica passione
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esperimento del tavolino. ¶ Per Emilio, un piacere violento, arido
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proprio della freddezza di Emilio, più che di tutto
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volta, l'equivoco. Ed Emilio se ne era accorto
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sconvolto. Anche per questo, Emilio era molto perplesso circa
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misteriosa rassegnazione. Se poi Emilio cercava di capire quali
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e che Elena ed Emilio avevano subito venduto per
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suo lavoro alla Victoria, Emilio percepiva uno stipendio fisso
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lungo tempo, coi quali Emilio aveva occasione quotidiana di
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vicine. ¶ Oh, si diceva Emilio, la differenza la vedono
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Ma (continuava a riflettere Emilio cercando di spiegarsi il
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secondo la congettura di Emilio, comunisti o socialisti convinti
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E, per questo, quando Emilio cercava di metterli sul
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facevano il loro mestiere, Emilio, in conclusione, non si
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parlato tra di loro. Emilio riconosceva il piemontese o
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senza mai riuscirci. Ed Emilio aveva l'impressione, profonda
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assunto dalla Victoria Film. Emilio, senza spendere in favore
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Piero invitava a pranzo Emilio due o tre volte
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lo invitava, beninteso, quando Emilio era solo a Roma
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mangiare la vecchia mamma. Emilio non voleva "disturbare col
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che l'aveva vista, Emilio aveva sospettato che Nuccia
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tre, lei, Piero ed Emilio, in sala di proiezione
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e non diceva perché. Emilio non si era stupito
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momento, avrebbe avuto fame. Emilio disse allora alla piccola
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pezzetto di carne. Ed Emilio guardava la bambina amorosamente
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Era sempre dolce, per Emilio, passare una sera in
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benedizione pareva scendere su Emilio, persuadendolo all'abbandono, all
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Marino con due bicchieri, Emilio sentiva ancora meglio quanto
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avrebbero mai fatto!" disse Emilio. "Avrebbero discusso il prezzo
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sguardo chi li guardava. Emilio conosceva ormai da tempo
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Perciò, fin dal principio, Emilio ascoltava così attentamente. Perciò
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la gloria, j'unur..." ¶ Emilio aveva provato un'improvvisa
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ne discutevano: una fissazione, Emilio ci stava benissimo, e
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Intanto, si volgeva a Emilio: "Ecco, proprio come dice
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in tutti i bambini. Emilio pensò che, in Irma
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scontentezza, il disgusto che Emilio aveva di sé. ¶ Per
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Almeno, così sembrava a Emilio. Dopo quasi dieci anni
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almeno, ripetiamo, sembrava a Emilio. Perché erano grandi amici
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la buona notte a Emilio; e stringendogli la mano
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più significativa delle precedenti. Emilio credette bene rispondere con
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frastuono; era, si accorse Emilio accendendo istintivamente la luce
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e lo baciava appassionatamente. Emilio subì per prendere tempo
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importante, spensieratamente lo interruppe: ¶ "Emilio! Una buona notizia per
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tasto capace di commuovere Emilio, aveva raccolto l'unico
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in cuore suo reciso. Emilio era sbalordito. Non osava
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di un riso malizioso. Emilio, per la sorpresa, aveva
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per dargli un incarico! Emilio era impaziente di alzarsi
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esattamente? In ogni caso, Emilio pensò di essere fortunato
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dei capelli. ¶ "Guardami!" disse Emilio afferrandole il capo e
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Ma io ti amo, Emilio. È questo che non
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la vita. Ti amo." ¶ Emilio aveva sempre creduto, aveva
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ti piaccio". ¶ Fino allora, Emilio era convinto che Elena
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era innamorata di lui, Emilio, Elena doveva avere sentito
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perché no? si disse Emilio con un dubbio improvviso
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le possibili supposizioni. Che Emilio non avesse mai udito
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insieme, in pochi istanti, Emilio li trovò negli stessi
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Tu mi ami, pensò Emilio. E chi mi dice
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levato il vento, pensò Emilio: e capì che la