Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

Alle 20 e 15, il commissario Flavio Bertone si sarebbe seduto

ex compagno di studi Flavio Bertone si persuadesse a

ex compagno di università Flavio Bertone, molisano di Termoli

alta responsabilità. ¶ «Dammi retta, Flavio, interrogate quell’attore ricchiune

manca nulla». ¶ «Visto? Caro Flavio…» la citazione gaddiana, con

di Roma sapeva che Flavio Bertone era stato mollato

e bella. Per festeggiare Flavio era passato a prenderla

fermati! è Ugo Tognazzi!». ¶ Flavio aveva frenato e lei

abbraccio, come vecchi amici. Flavio osservava la scena, protetto

a un amico di Flavio, un ragazzone di Salerno

Alberto Giussani, sono onorato». ¶ «Flavio Bertone, altrettanto. Mi scusi

a un confidenziale «tu». ¶ «Flavio, sarai d’accordo con

da Roma. Mi chiamo Flavio Bertone». ¶ «Aquí no hay

Mi sta aspettando. Sono Flavio Bertone…». ¶ Quello sbuffò, brontolando

Non lo so. Vedi, Flavio…». ¶ Solo con il nome

era triste. Incredula. ¶ «Scusa, Flavio, non riesco proprio a

del commissario. Ma lui, Flavio, a ben pensarci, avrebbe

credere che il commissario Flavio Bertone non sappia mai

Quei suoni remoti cullavano Flavio Bertone verso una specie

Digame?». ¶ «Ciao, Mafalda, sono Flavio. Come stai?». ¶ «Flavio! Che

sono Flavio. Come stai?». ¶ «Flavio! Che ti è successo

Certo che lo è!». ¶ «Flavio, io non ci capisco

ma aspetta un momento, Flavio. La grandezza di Velázquez

sa dove sia finito! Flavio, ascolta, la corte di

era nel suo stile. ¶ «Flavio, ho un’idea. Se

indomani, avrebbe telefonato a Flavio e gli avrebbe detto

non dirglielo direttamente? Caro Flavio, non posso venire da

solita voce registrata. Invece… ¶ «Flavio!». ¶ «Mafalda!». ¶ «Scusami, ho visto

Mafalda fece una pausa. ¶ «Flavio, scusa se non sono

La pausa si prolungava. ¶ «Flavio, sinceramente non so che

paranoici. Sono teorie deliranti, Flavio! Uccidere per le interpretazioni

posso seguire…». ¶ «Mafalda, io…». ¶ «Flavio, torna a Roma. Dimentica

gli era passata. ¶ «Buonanotte, Flavio. E scusami ancora». ¶ «Buonanotte

ci vuole una laurea, Flavio. Se tu avessi cercato

anno di nascita di Flavio Bertone, aveva scoperto il

quadro clinico del commissario Flavio Bertone dopo il ricovero

studi ed ex amico Flavio Bertone, e adesso, in

un paio di minuti. ¶ «Flavio, a me, me pare

Un esordio significativo. ¶ «Vedi, Flavio, io non penso che

il questore? ¶ «Dimentica tutto, Flavio. Usciamo da questa storia

esalò un miagolio. ¶ «Scusa Flavio, ma quando ce vo

spalla. ¶ «Bravo, bravo, bravo Flavio! Adesso ti riconosco. Ah

Te lo dico sinceramente, Flavio, quella ragazza teneva ’na

sto qualcuno sei tu, Flavio mio». ¶ Da cretino a

mio». ¶ Da cretino a Flavio mio… Era troppo anche

l’uscita. ¶ «Dammi retta, Flavio, chiamala». ¶ Bertone aprì la

con la birra cinese. ¶ Flavio Bertone era già al

come a un’estranea, Flavio Bertone non provava nessun

Mafalda si accorse di Flavio quando ormai era a

un’altra vittima. ¶ E Flavio, per Mafalda, era sinonimo

si aspettava di rivedere Flavio. Per la verità, non

viso sulla spalla di Flavio. ¶ Restarono abbracciati sui gradini

stradine della città vecchia. Flavio perse subito l’orientamento

e ordinarono due caffè. Flavio non le staccava mai

non riesco più a…». ¶ Flavio asciugò con la punta

tutti i Paesi cattolici». ¶ Flavio non poté fare a

appuntamento. Che potevo fare, Flavio?». ¶ Mafalda piangeva forte. Il

mi ci avrebbero mandata. Flavio, sarebbe stato peggio che

mani dalla presa di Flavio. Rovistò nella borsa alla

e a stringerle forte. Flavio si sentì ribollire il

incredibile è l’invidia, Flavio! Com’è possibile che

viso sulla spalla di Flavio. Dire che il cuore

È possibile. Ma questo, Flavio, non lo sapremo mai

un po’ di equilibrio. Flavio sorseggiò il suo secondo

L’Ordine, come sosteneva Flavio, li avrebbe lasciati vivere

su questo paradosso. Poi, Flavio chiamò il cameriere, pagò

d’albergo prenotata da Flavio. Il commissario prese sotto