Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

della porta a vetri, fu subito abolita da un

chi era? Vorrei saperlo. Fu un caso che mia

o che so io. Fu probabilmente un operaio di

sbattere la gonna, che fu poi trovata vuota e

che sembrava aver dimenticati, fu sul contrappunto di quegli

complice di don Ignazio. ¶ Fu un periodo di pace

mia qualità di orfano: fu insomma una disgrazia di

loro mani in mano. ¶ Fu un’idea come un

dell’eredità paterna. Quirino fu ospite in casa mia

occhiali d’oro. Concetta fu una moglie troppo giovane

A un certo punto, fu evidente che l’avvocato

lealmente riconosco che egli fu l’unico parente ricco

suo sangue. ¶ L’indomani fu il 3 febbraio 1911. ¶ Mia madre

abbastanza sulle donne. Comunque fu una buona mamma; voi

il quale mia madre fu, come ho detto, guardarobiera

Il mio quindicesimo genetliaco fu triste. Terminati gli studi

pesava come un elmetto. Fu mia madre ad aprire

neppure la sua vita fu lieta. Il mondo è

a Musocco, mia madre fu dissepolta per essere messa

cui l’avrebbero riesumata, fu un appuntamento, un appuntamento

zoppo e gradini tre. Fu sufficiente, del resto. Laggiù

che perdette i sensi, fu poi sgridata da un

rado ci siamo visti. Fu e rimane, un assoluto

coi suoi Tantum ergo, fu per cinquant’anni uno

intervenne come meglio seppe. Fu ugualmente un matrimonio infelice

tue candele (questo prodigio fu giocato al lotto dall

e olio che mi fu affidato dagli avi materni

mi avessero ordinato sacerdote: fu piacere, fu orgoglio, fu

ordinato sacerdote: fu piacere, fu orgoglio, fu sovrattutto speranza

fu piacere, fu orgoglio, fu sovrattutto speranza che Iddio

più cara. ¶ Andiamo, non fu il mio solo peccato

aggravavano la nostra umiliazione. Fu insomma per dimenticare che

colpo, senza fiato; vi fu trambusto in chiesa per

questa carezza per lei. ¶ Fu in un tardo pomeriggio

non è niente. Carmela fu il mio primo amore

parte l’eventuale editore fu richiamato alle armi, stavamo

numero. ¶ La nascente pubblicazione fu battezzata Il Roseto. Nella

ritirammo la resa, che fu cospicua. I redattori che

in ogni sede. ¶ Oppure fu il mio sempre più

riesco a ricordarmelo. Probabilmente fu una figura di sfondo

un mio vecchio amico, fu giovane con me; scrive

bisbiglia una canzonetta. Quale fu la mia? Indagherò. Voglio

La stessa Carmela che fu ieri «un garofano sulla

legge») l’assoluzione: e fu, credo, il solo caso

prima arriva sulla gente. ¶ Fu appunto nel mese di

dell’anello di smeraldi; fu proprio tra l’acqua

di donna Sofia egli fu un uomo composto di

barche. Quando don Rosario fu soverchiato dalla sensazione che

casa. ¶ Un serio incidente fu per determinarsi nella bottega

sorridetene con qualche riguardo. ¶ Fu a Napoli sul finire

erano conosciuti alle elementari. Fu sempre timido e smunto

problema, venti anni prima. ¶ Fu una buona idea, che

malamente don Carmine. Vi fu un rapido diverbio; poi

meno, don Carmine non fu più visto nell’intero

donnaccia. Conte di Mola fu il nababbo portoghese Simone

malato (don Alfonso Corrado fu per tre anni infermiere

Mazzullo Alfonso Corrado?» ¶ «Del fu idem idem... presente! E

Alfonso per gli aragonesi... fu uno sfregio ai Borboni

intorno al collo; mi fu concesso? Volevo morire di

una fortuna che non fu mai vista crescere perché

vista crescere perché non fu mai seminata: vedete il

appunto don Salvatore Guarracino fu la prima vittima e

bisogna pur dire che fu: derubo il vecchio e

difeso senza rendersene conto, fu quando fissò attentamente il

suoi; infine don Vincenzo fu arrestato mentre educava alla

Giraci tutti i giorni. Fu esaudita: don Nicola passava

remoto odore di campagna; fu in questo ricordo di

L’indomani Lucia Cammarano fu trovata morta, di veleno

sbucciando quando a tavola fu pronunziato il nome di

della sua ascella. ¶ Così fu ben presto evidente che

una solerte guantaia. ¶ Vi fu una improvvisa spiegazione fra

Allora sposasti me, ma fu come se andasti a

Sì» rispose don Nicola. «Fu quasi un voto.» ¶ Non

ardente aspettativa degli informatori fu delusa. ¶ Ripiombato nelle ambasce

figli del conte Prospero. Fu un’idea. Sistemate così

Effettivamente la sua agonia fu laboriosa. Orfano, e potendo

tatuata sulla collina? Come fu breve la loro stagione

e lacrime allora; questo fu il suo intenso e

fornaio don Vincenzo Miletto, fu impareggiabile in questo. Come

vedovo si massacrasse, così fu il più generoso nel

il suo tragico proponimento; fu una colossale indigestione che

come, una incauta farfalla fu investita da una palata

se ne intende giudichi. ¶ Fu nei pressi del Teatro

due uomini, gridando; e fu possibile capire che il

si sentiva un disertore. Fu bisogno d’aria, ognuno

sulla attigua terrazza, tutto fu subito un ricordo per

il loro sangue, come fu delle mie sorelle e

riportata nel Friuli; non fu così, pazienza, errori di

cento metri dalla riva. Fu l’uragano per voi

fortuna, il rione Stella fu suo. Quando lo conobbi

della guardia notturna, fantasticava. Fu quello il periodo del

forse il nostro maestro fu anche tentato di sbagliarsi

se stesso. L’orologio fu alfine riconosciuto fra una

Il detronizzatore dello Sgambati fu uno studente universitario dei

schiaffeggiò positivamente don Ciccio. Fu uno spettacolo. Il favoloso

discese con inaudita veemenza, fu uno e centomila, ma

tempo in cui lo fu, un paio di anni

primogenito di don Vito fu sorpreso da una vicina

pietà, strada e finestre. Fu allora che don Vito

nasce gobbi o re. Fu sgargiante, clamoroso e icastico

Ma il suo “basso” fu il più pulito e

La colse sul fatto. Fu un colpo duro: don

contro qualche veicolo; ma fu raggiunto ed è stato

antica stampa. Porta Capuana fu fatta costruire da Ferrante

la via del mare, fu soltanto perché inspiegabilmente non

don Leopoldo Manfredini; costui fu il solo che riuscì

e dalla madre inconsolabile fu compensato con dieci sesterzi

stato di famiglia” e fu sulla Salita di Santa

Aiello, sterile inquieta lunatica, fu incantata sovrattutto dall’equilibrio

paura delle conseguenze legali. Fu chiesto il parere di

mi spiego. Siviero Gennaro, fu Alfredo e fu Maria

Gennaro, fu Alfredo e fu Maria Tabacchini: “stato di

Don Gennaro barcollò e fu sorretto. Gli impedivano di

ecco la mia risposta.» ¶ Fu in questo momento, se

una amara inconcepibile gelosia. Fu così che don Bernardo

deschetto di don Bernardo fu espulso in pezzi dal

un minuto la chiesa fu piena di gente che

troppo bella per chiunque; fu proprio sovrannaturale che la

dopo, quando don Raffaele fu assunto come guardia notturna

anni in cui egli fu ammaestratore di cani e

non erro egli ne fu certo in una notte

donna Assunta vi si fu allogata col suo regale

don Eugenio Caputo; e fu quando costui, rendendosi conto

scomparve. A dieci anni fu richiesto da una ricca

s’era già visto. Fu un pessimo barbiere, inabile

infine, a trent’anni, fu sommerso dall’adipe benché

avverso (la cui fazione fu la prima ad applaudire

indagini e pubblicò appelli: fu una pratica onerosa, che

si dice, al cuore. Fu messo a letto; e

virtuoso di sberleffi. ¶ Non fu una cosa lunga; comunque

di un ideogramma. Questa fu l’opinione degli astanti

natalizia di frutta non fu mai superata, per sontuosità

questo miracolo? Coi nipoti fu altrettanto perentoria e umana

dette uno schiaffo, e fu doppiamente ingeneroso: perché il

giovane uscì e non fu più visto nel rione

le famiglie. Ciò mi fu rivelato dall’amico che

ebbe tardi gli spaghetti fu umiltà storica e non

umiltà storica e non fu pigrizia; vinta la timidezza

di Napoli, la quale fu edificata nel punto in

e uno di costoro fu ai miei tempi, nel

Il padre dell’Angarella fu avvertito, corse ai Pellegrini

un tedesco, don Nicola fu utilizzato successivamente in molti

saltare sul treno diplomatico; fu sostituito da un ingegnere

il piede, e pensava: «Fu come un calcio di

a jettatori diversi. Forse fu sovrattutto la considerazione che

e morì. ¶ L’amore fu per don Nicola fulmineo

aveva mai saputo sottrarsi. Fu un istante, fu come

sottrarsi. Fu un istante, fu come se una mano

Nicola perdette i sensi. Fu riconosciuto. «Non toccatelo» gridò