Ortensio Lando, Novelle, 1552

d’una giovinetta chiamata Fulvia, bella quanto altra che

case, dove stava la Fulvia, una femmina detta Pomarina

ella ne riferiva alla Fulvia. Advenne fra l’altre

prima infornata, e la Fulvia sempre l’aiuta a

a casa, disse alla Fulvia: «Non sai tu che

a questi roffianesimi». La Fulvia, adirata, giurò alle vangele

venne alla porta di Fulvia e pian piano all

andò a ritrovar la Fulvia e sì le disse

capo della scala». ¶ La Fulvia non mai più lieta

due ore con la Fulvia et indubitatamente penso che

aver potuto veder la Fulvia nel modo ch’egli

dirò. Poi che la Fulvia non può ir né

dove si stava la Fulvia, rivolsero gli occhi verso

si avide finalmente la Fulvia e diedesi a fuggire

verso le finestre della Fulvia. In questa maniera la

advenire vagheggiar la sua Fulvia; e di sì fatta

tanto i parenti della Fulvia pensavano anch’essi come

d’attorno e la Fulvia vostra similmente se ne

queste era la bella Fulvia et era molto vicina

egli soffia»; et a Fulvia rivolta, le disse: «Deh

le disse: «Deh cara Fulvia, poni (ti prego) la

così fuggì anche la Fulvia, da gran paura soprapresa

i preti e la Fulvia danzò col suo amante

tanto i parenti della Fulvia che difender non si